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Interviste

Wijnaldum: ”Contro il Feyenoord sarà difficile. La Roma e Mourinho mi hanno voluto davvero”

Georginio Wijnaldum ha parlato al quotidiano olandese NOS. Il centrocampista olandese ha affrontato diversi temi: dal sorteggio di Europa League al suo arrivo nella Capitale. Di seguito le dichiarazioni del numero 25 giallorosso.

Sul sorteggio dei quarti di finale di Europa League.
“Non ero contento del sorteggio. O meglio, c’è stata una sensazione di sì e di no. Il Feyenoord è un club che normalmente sostengo, ora dobbiamo eliminarlo dalla competizione. Per me è difficile. Dall’altra parte, è una partita piacevole da giocare. Ho già giocato contro il Feyenoord al Kuip con la maglia del PSV. All’epoca, i suoi tifosi non erano molto contenti che me ne fossi andato. Ma ora quel sentimento è passato, credo. In Europa League c’erano avversari molto difficili e il Feyenoord era uno di questi. Ho guardato in parte il Klassieker di domenica, perché dovevamo giocare il derby”.

Sull’infortunio subito nel mese di agosto.
“Sono stato male per due giorni ma stranamente dopo è andata benissimo. Ho avuto una riabilitazione davvero piacevole. Sembrerà strano, ma dopo due giorni ero positivo e poi è stato davvero divertente e interessante. Ho imparato a conoscere meglio me stesso. Ho visto che in me c’è più di quanto pensassi. Come calciatore, gli infortuni fanno parte del gioco e si vede anche che non c’è solo il calcio. Soprattutto, mi sono allenato duramente e sono felice di essere tornato in campo”.

Sul suo arrivo alla Roma.
Sentivo che mi volevano davvero e che Mourinho voleva che giocassi molto. E anche nel gruppo erano contenti di me. Ho provato la stessa sensazione quando sono tornato dall’infortunio”.

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Roma, Ibanez e Wijnaldum convocati da Brasile e Olanda

Brasile e Olanda hanno diramato la lista dei convocati e tra i presenti emergono Ibanez e Wijnaldum. Il difensore giallorosso affronterà il Marocco il 25 marzo a Tangeri, mentre il centrocampista olandese scenderà in campo contro la Francia il 24 dello stesso mese.

Ibanez ha commentato con entusiasmo la convocazione: Che onore e gioia poter tornare a indossare questa maglia! Che sia un nuovo inizio di una bella storia! Vamooos”.

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Cremonese-Roma, la carica di Wijnaldum: ”Un’altra partita oggi, daje”

Gini Wijnaldum, nella gara di oggi alle 18:30 contro la Cremonese, potrebbe giocare dall’inizio. Il centrocampista olandese non parte dal primo minuto dal 14 maggio 2022: Montpellier-PSG 0-4. L’ex Liverpool, sui proprio social ha espresso la sua carica: ”Un altra partita oggi, daje”.

Here we go again, another match today ???? DAJE!????????#ASRoma #CremenoseRoma pic.twitter.com/cnWuGrMV3v— Gini Wijnaldum (@GWijnaldum) February 28, 2023

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Wijnaldum: ”Pronti per il big match di oggi. Daje!”

”Domani non è titolare. Vediamo se la partita gli dà la possibilità di giocare qualche minuto come successo a Lecce. I dati sono positivi, però il ritmo partita è diverso”. Stando alle parole di Mourinho, procede bene il recupero di Wijnaldum che sui social ha espresso la sua carica in vista della gara di questa sera alle 18:45 contro il Salisburgo: ”Pronti per il big match di oggi. DAJE!”.

Ready for a big match today. DAJE! ????❤️???????? #ASRoma #UEL pic.twitter.com/MXhVGtuf0d— Gini Wijnaldum (@GWijnaldum) February 16, 2023

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Si avvicina il rientro Wijnaldum: ”I primi minuti di gioco si avvicinano”

Gini Wijnaldum si prepara a tornare in campo. Il centrocampista olandese partirà con la squadra giallorossa per la gara contro il Lecce e si auspica di giocare qualche minuto. Gini, infatti, su Twitter ha scritto ‘I primi minuti di gioco si avvicinano’.

The first playing minutes are getting closer ???? pic.twitter.com/B3HwAV4dkG— Gini Wijnaldum (@GWijnaldum) February 10, 2023

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APPROFONDIMENTI

Wijnaldum è il colpo di mercato: esperienza, dinamismo e qualità al servizio di Mou

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – La notizia che Mourinho e i tifosi della Roma aspettavano: Gini Wijnaldum è pronto per tornare in campo. Il centrocampista olandese, infatti, oggi ha lavorato interamente con il gruppo. C’è il via libera a ogni tipo di esercizio: domani o sabato può andare in panchina. Sarà pronto entro due settimane. Per la Roma, il colpo di mercato della sessione di gennaio è proprio il recupero di Gini Wijnaldum. L’ex Liverpool ha disputato solo 12 minuti con la maglia giallorossa e dopo quel frangente di gara Mou ha spiegato quello che può dare il classe 90′:Chi è entrato nel momento di stanchezza evidente di Zaniolo, Abraham e Dybala non è entrato per uccidere la partita, ma per gestire. Il modo in cui Matic e Wijnaldum sono entrati ha aiutato a finire la partita in modo tranquillo”. .

Wijnaldum e il blocco Premier League: come può cambiare la Roma

Rui Patricio, Smalling, Matic, Wijanldum e Abraham: 68.714 minuti di esperienza in Premier League (1° squadra in Serie A). Ecco il blocco inglese sul quale Josè Mourinho potrà fare affidamento. Con il rientro di Wijnaldum il centrocampo della Roma potrebbe cambiare volto: dinamismo, qualità ed esperienza al servizio dello Special One. Gini, infatti, ha disputato 607 partite in carriera corredate da 119 gol e 59 assist.

Il tecnico portoghese potrebbe schierare un centrocampo a 3 con calciatori che per caratteristiche si amalgamerebbero alla perfezione: Matic, Wijnaldum e Pellegrini. Qualità in fase di possesso, esperienza, dinamismo per le transizioni, c’è tutto quello che serve al tecnico portoghese. Data la considerazione di Mou, Cristante potrebbe sostituire il centrocampista serbo ma l’amalgama non cambia. In aggiunta ci sono i bambini: Bove, Tahirovic e teoricamente anche Mady Camara. La speranza è che la crescita intrapresa dalla Roma possa subire un’accelerata grazie al rientro di Wijnaldum.

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Allenamenti

Ritiro Roma, seduta mattutina e nel pomeriggio allenamento differenziato per Wijnaldum, Belotti, Tahirovic e Darboe

La Roma continua il suo ritiro in Algarve. Domani alle ore 16 i giallorossi disputeranno l’ultima amichevole della tournée contro gli olandesi dell’RKC Waalwijk.

Oggi la squadra alle ore 11 è scesa in campo ad Albufeira, agli ordini di Mourinho per una seduta mattutina. Wijnaldum (che ieri ha svolto una parte della seduta in gruppo), Belotti, Darboe e Tahirovic, alle prese con i rispettivi infortuni, faranno un allenamento differenziato nel pomeriggio sul campo.

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APPROFONDIMENTI

Il ‘mercatino’ della Roma: luce Dybala, Matic garanzia, sorpresa Camara, delusione Belotti e incognita Celik

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dopo 21 partite stagionali cominciano i primi bilanci. La Roma in estate con gli acquisti di Wijnaldum (0) e Dybala (0) è stata tra le protagoniste del calciomercato italiano. Oltre a loro sono arrivati: Belotti (0), Camara (1,5), Celik (7), Matic (0) e Svilar (0). I 7 innesti, considerando solo l’esborso economico per i cartellini, alla Roma sono costati 8,5 milioni. Chi ha convinto? Chi ha deluso?

Gli infortuni e il ‘mercatino’ che non gioca

Il mercato della Roma è stato fortemente influenzato dagli infortuni. I nuovi innesti hanno portato tanta esperienza: 180 partite di Champions League e 40 trofei. I problemi fisici, però, hanno rovinato i piani giallorossi: Wijnaldum ha giocato solo 12 minuti, a causa di una frattura alla tibia rimediata in allenamento, Dybala è stato fuori per circa un mese, Celik ha avuto un problema al legamento collaterale e ha saltato 7 gare, Matic, a fine ottobre, ha dovuto convivere con un problema agli adduttori mentre Belotti e Camara hanno faticato a raggiungere velocemente la forma fisica migliore. Mourinho, alla vigilia della gara contro il sassuolo, ha sottolineato la situazione infortuni e ha dichiarato: ”Se guardi l’ultima partita nostra, se non sbaglio abbiamo giocato con la stessa squadra dell’anno scorso con Camara nella posizione di Mkhitaryan. Questo significa che il bel mercatino che abbiamo fatto con sforzo, dedizione, sacrificio e lavoro non sta giocando”.

La luce di Paulo Dybala

Foto Fraioli

Paulo Dybala è la luce dell’attacco della Roma. I giallorossi faticano a fare gol e solo la Joya ha i numeri che servono ad una squadra per ambire ad obiettivi importanti. Il numero 22 è il capocannoniere della Roma: 7 gol in 12 partite (816 minuti). Ad aumentare il contributo alla fase realizzativa giallorossa ci sono anche 2 assist preziosi a Tammy Abraham che, senza l’argentino, brancola nel buio. Con Dybala dall’inizio la Roma comincia la partita con un gol di vantaggio, infatti, l’attaccante giallorosso è entrato in un azione da gol ogni 90 minuti giocati. La qualità immensa dell’argentino emerge in una squadra amorfa.

Mourinho più volte ha sottolineato l’importanza della Joya e lo ha fatto anche dopo l’ultima partita di campionato: Vedo questi ultimi minuti come la conferma di due cose: con 20 minuti di Dybala c’è la luce, i tifosi nel primo tempo fischiavano ed erano delusi, ma pagherebbero per vedere più calcio di Dybala. Un dato, però, fa riflettere, i giallorossi nell’ultimo frangente di Roma-Torino, con l’attaccante argentino in campo, hanno creato più gol attesi (1,04) rispetto alle sfide contro: Napoli (0,21) Lazio (0,38), Sassuolo (0,76) e Torino (fino al minuto 70, 0,31). Dybala non può essere l’unico calciatore che accende l’interruttore della luce.

La garanzia Nemanja Matic

Matic è il classico pretoriano di Josè Mourinho. Lo Special One, dopo averlo allenato al Chelsea e al Manchester United, lo ha portato con sé anche nella Capitale. Il centrocampista serbo in questa stagione ha disputato 20 partite (1155 minuti) mettendo a segno un gol e un assist. La rete realizzata nell’ultima gara di campionato contro il Torino ha permesso alla Roma di ottenere un punto. Matic non è abituato a vivere la gioia di un gol fatto: non segnava dal 29 gennaio 2020.

Al netto della rete contro il Torino, l’ex United quando è in campo dimostra di avere una conoscenza calcistica sopraffina (85,7% di passaggi riusciti) e la capacità di intercettare le azioni avversarie grazie a delle letture preventive. Matic, spesso, però, per esigenza ha dovuto giocare in coppia con Cristante formando un reparto statico senza cambi di passo e in molte situazioni si è trovato a rincorrere gli avverarsi palesando i suoi difetti. Il numero 8 giallorosso si è dimostrato un calciatore prezioso ma, data la carta di identità (34 anni), non potrà giocare costantemente ogni 3 giorni.

Il centrocampista serbo quando rilascia delle dichiarazioni incarna alla perfezione il pensiero Mourinho, infatti, non un caso se è il sesto calciatore più impiegato dallo Special One in tutta la sua carriera (179 partite). Matic, dopo Roma-Torino, ha evidenziato il motivo per cui, secondo lui, la squadra non riesce a fare il salto di qualità: ‘Ci manca la giusta mentalità”.

La sorpresa Camara

Camara è arrivato nella Capitale a causa dell’inaspettato infortunio di Wijnaldum. Il centrocampista di proprietà dell’Olympiakos, dopo un inizio di stagione in cui ha passato più tempo in panchina che in campo, ha fatto vedere le proprie qualità. Mourinho prima di Udinese-Roma aveva presentato così il numero 20: ”Camara non ha i 90 minuti e non ha la possibilità di cominciare la partita di domani. Non ha neanche la conoscenza del nostro metodo di gioco. Ha dimostrato la sua qualità in allenamento, è un giocatore di qualità che ci aiuterà tanto. Per ora andrà in panchina, poi piano piano avrà un percorso da fare”

Camara nelle 14 partite giocate (1 assist in 595 minuti) ha dato dinamismo e fisicità al centrocampo della Roma. Il numero 20 ha permesso alla squadra giallorossa di giocare più alta in fase di non possesso cercando in diverse situazioni il recupero palla nella metà campo avversaria. Camara, infatti, grazie ad un pallone rubato a Tameze, nella gara contro il Verona ha permesso alla Roma di segnare il gol del pareggio. Tendenzialmente quando è stato schierato dal primo minuto, il guineano ha messo in difficoltà il centrocampista avversario sul quale Mourinho lo ha messo in marcatura: Villar, Ndombele e Tameze ne sono la testimonianza.

La delusione Andrea Belotti

Belotti ha rifiutato diverse proposte per indossare la maglia delle Roma. L’ex capitano del Torino è stato voluto fortemente da Josè Mourinho che prima del suo arrivo dichiarò: ”Su Belotti dico una cosa sola: se vuole davvero venire alla Roma, mi piace questo suo entusiasmo”.

Peccato che il gallo, in questa prima parte di stagione con la maglia giallorossa, abbia perso il sorriso. Ad oggi lo specchio dell’esperienza di Belotti nella Capitale è il rigore sbagliato contro il Torino. Il numero 11 ha giocate 17 partite (656 minuti) e ha realizzato 2 gol. Bottino troppo magro per un attaccante che fatto oltre 100 reti in Serie A. Belotti, in campionato, ancora non è riuscito a vedere la porta e spera in un nuovo inizio dopo la sosta.

Celik rimandato con fiducia

Celik è l’unico calciatore arrivato dal mercato estivo per cui la Roma ha speso dei soldi per acquistare a titolo definitivo il cartellino (7 milioni). Il terzino turco in questo inizio di stagione ha giocato 12 partite (707 minuti) su 21. Il numero 19 non ha realizzato assist o gol e questo purtroppo lo accomuna ai suo compagni di reparto. I quinti della Roma sono poco incisivi, infatti dalle fasce in 21 partite sono arrivati solo un gol (El Shaarawy) e un assist (Spinazzola).

Il terzino turco, però, ha dimostrato personalità nelle giocate e ciò è testimoniato da un dato: 5 grandi occasioni da gol create in Serie A (11° del campionato italiano e secondo della rosa dopo Pellegrini). Celik, data l’esclusione di Karsdorp, dopo la sosta probabilmente avrà più spazio e continuità per dimostrare il proprio valore.

La speranza Wijnaldum e l’incognita Svilar

Georginio Wijnaldum rappresenta la speranza della Roma. L’attesa di rivedere il centrocampista olandese con la maglia giallorossa è molto elevata. Il numero 25 ha giocato solo 12 minuti con la Roma e Mourinho spera di poter contare su di lui subito dopo la sosta. La frattura alla tibia è un infortunio grave e rivedere immediatamente Wijnaldum al massimo della propria forma sarà molto difficile. La speranza è che il centrocampista olandese possa dare comunque un grande contributo nella seconda parte di stagione e aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi.

Il primo calciatore arrivato nella sessione estiva è stato Mile Svilar. L’ex portiere del Benfica è un oggetto misterioso, infatti, ha disputato solo una gara con la maglia giallorossa. L’unica occasione per vederlo in campo è stata la sconfitta in Europa League contro il Ludogorets per 2-1. Le prime impressioni non sono state positive ma è impossibile giudicare un calciatore che ha disputato solo 90 minuti. Il ruolo di Svilar sembra molto simile a quello di Fuzato (inutilizzato la scorsa stagione), per cui, la Roma nelle prossime settimane dovrà fare delle valutazioni sul secondo portiere da affiancare a Rui Patricio.

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Wijnaldum: ”La riabilitazione sta andando nella giusta direzione. Olanda? Mi aspettavo più considerazione da van Gaal”

Georginio Wijnaldum sta continuando il percorso di riabilitazione per recuperare dall’infortunio subito ad agosto e Mourinho spera di riaverlo subito dopo la sosta. Il centrocampista giallorosso ha rilasciato un’intervista a ‘ESPN’, in Olanda: “La riabilitazione sta andando davvero nella giusta direzione. Quando è successo ho pianto per diversi giorni, ero triste. Adesso vivo come un monaco, diciamo, ma mi sento molto bene. Sto vedendo molti progressi, anche se adesso vivo lontano dalla mia famiglia. Torno nei fine settimana, è un sacrificio che devo fare. In questo momento sono completamente da solo. Vedo davvero solo due posti, ovvero il mio appartamento e il campo di allenamento. Devo solo superare questo momento”.

Prosegue Wijnaldum parlando del suo futuro: È sempre difficile dire in quale squadra andrò, ma solo il Feyenoord è la mia squadra. A 13 anni dallo Sparta Rotterdam potevo andare all’Ajax o al Feyenoord. Lo Sparta ovviamente avrebbe preferito che andassi all’Ajax, ma sono sempre stato un tifoso del Feyenoord, fin da bambino. Quindi per me la scelta è stata facile”. 

Wijnaldum è arrivato al grande calcio della Premier grazie ai quattro anni al PSV:Siamo cresciuti molto in quegli anni, ho vissuto momenti meravigliosi. Sono stato calciatore dell’anno, ma anche per come mi hanno trattato al club. In quattro anni ho imparato ad amarlo molto. Però solo il Feyenoord è davvero nel mio cuore, il PSV venuto dopo”.

Infine sul futuro in Nazionale e sul rapporto con van Gaal: Sono contento che venga Koeman come ct al suo posto. Ho un ottimo rapporto con Ronald. Poi non è che non mi piaccia van Gaal. Io sono onesto: se non fai bene devi fare spazio ai prossimi. È vero che ho fatto bene in nazionale, ma ci sono state anche partite molto meno buone. Però ovviamente mi aspettavo più considerazione e credito da van Gaal, solo che lui la vedeva diversamente”.