“Vorrei cancellare la partita di ieri perchè al di là del fortunoso risultato finale è stata una disfatta. Che l’Atalanta sia più performante fisicamente lo sappiamo, che la Roma sia arrivata cotta in questo finale di stagione è evidente, ma le energie si devono trovare in qualche modo”.
L’ex terzino giallorosso ha analizzato nello specifico anche uno dei temi caldi di questo momento, il livello della rosa: “Quando si parla di giocatori si possono fare tanti esempi. La colpa per dire non è di Karsdorp, che recentemente con quell’episodio ci è costato un gol con il Leverkusen, ma che sta qui da sette anni. Il valore effettivo dei calciatori si comprende dopo 6-7 mesi. Questo per dire che è evidente che la Roma vada in parte rifondata”.
“Da dove si riparte? Intanto dal direttore sportivo. Mettiamo le fondamenta, perchè senza queste il palazzo crolla. L’allenatore è chiaro, sarà De Rossi, manca solo la formalità della firma. Il presidente investe e continuerà a farlo, ora servono dirigenti operativi che condividono le richieste dell’allenatore. Serve anche un direttore generale. Così si struttura una società che lavora per vincere. Di giocatori buoni ne è pieno il mondo, bisogna mettersi in fretta a lavoro”.
“Mourinho quando esprimeva determinati concetti aveva ragione, come ha ragione De Rossi, ma ci sono modi e tempi per dire certe cose. Ribadisco che il tecnico portoghese dal mio punto di vista, qualcosina nel calcio ho fatto, sbagliava i modi e alcuni termini che usava alla lunga è inevitabile che creino problemi all’interno. Io ho sempre pensato che il vero problema nella Roma è che molti soggetti pensano al proprio orticello, dagli allenatori, ai direttori sportivi a diversi calciatori. Questa storia deve finire”, ha concluso Candela.