La Roma ha avuto negli ultimi cinque anni un serio problema in campionato: la continuità di rendimento.
Con Claudio Ranieri però è riuscita a centrare una serie di risultati utili consecutivi che non raccoglieva da quasi un decennio. Ma neanche Sir Claudio è riuscito a curare il male endemico di questa squadra: riuscire a vincere contro le big.
Come noto i giallorossi anche in questa stagione sono riusciti a battere solo la Lazio, pareggiando contro Bologna, due volte contro la Juventus, contro il Milan e il Napoli all’Olimpico, raccogliendo infine sconfitte contro Atalanta, Napoli all’andata, Inter in casa, Bologna e Fiorentina.
Insomma un ruolino di marcia scadente che finora si è sostanziato in appena 9 punti su 11 partite. Nonostante un girone di ritorno fin qui quasi da record (34 punti, i giallorossi sarebbero in testa anche davanti a Inter e Napoli), Ranieri finora non è riuscito a trovare la chiave giusta per sbloccare la Roma che contro le big ha fatto peggio anche di formazione pienamente immerse nella lotta salvezza o quasi.
Il Como ad esempio è riuscito a battere la Roma all’andata, a vincere anche contro Napoli e Fiorentina; il Parma grazie all’avvento di Chivu ha battuto ieri sera la Juventus, ma anche Bologna e Milan, oltre alla Lazio sempre al Tardini; anche il Verona di Zanetti ha fatto meglio dei giallorossi: successi contro Fiorentina, Bologna e Napoli oltre alla vittoria dell’Olimpico per 2-1 dello scorso agosto.
La conferma dunque che vincere contro le big del nostro campionato è sicuramente arduo ma non dovrebbe essere una missione impossibile.
Matias Soulè ha parlato ai microfoni di SKY SPORT dopo la vittoria sul Verona:
Siete a due punti dal quarto posto… “Noi pensiamo a noi, dobbiamo continuare su questa strada. Partita simile a quella di Cagliari, loro hanno un gioco particolare. Per fortuna abbiamo vinto, in queste partite dobbiamo fare così altrimenti sarà difficile andare in Champions”.
Dybala? “Lui è un leader sia in campo che fuori, ci dà una mano, viene con noi anche in ritiro, è molto importante per noi”.
Soulè a DAZN:
Sul gol di Shomurodov sembravi quello dell’anno scorso, quanto ti ha cambiato il gol nel derby? “È stato bellissimo, molto speciale, già prima del derby ho avuto tanta fiducia dal mister e i compagni, poi pian piano tutti i tifosi che ci sostengono sempre. Provo sempre a dare il massimo e sono contento di avere tanto minutaggio che serve a me per aiutare la squadra in qualsiasi cosa”.
Hai un rapporto speciale con Dybala, è diventato il vice allenatore di Ranieri. “È un grande e un leader, ci serve tanto che ci sostenga e che venga a vedere le partite, gli vogliamo tanto bene, sappiamo cosa significa per la Roma e per noi. Ci serve che ci sia vicino”.
A Roma lo ricordano più per il suo sorriso travolgente che per una reale operatività, salvo quando doveva presenziare con eleganza (ma anche qualche comprensibile gaffe dialettica) le conferenze stampa del club.
Italo Zanzi torna protagonista in Serie A. Dove? A Verona, sponda Hellas. Completato infatti nelle scorse ore il passaggio di mano dal patron Setti – che resta con il ruolo di ‘Senior Advisor’ – al fondo americano Presidio per circa 130 milioni di euro.
Zanzi è stato nominato presidente esecutivo, dopo i trascorsi da amministratore delegato del club giallorosso per circa un triennio.
Quella dell’Hellas è l’ottava proprietà americana su 20 formazioni in Serie A, dopo Roma, Milan, Inter, Bologna, Fiorentina, Parma e Atalanta.
La posizione di Ghisolfi resta in bilico e la Roma potrebbe cambiare entro giugno il ds. Oltre all’ipotesi Sartori, emerge il nome di un altro dirigente già accostato ai giallorossi nel recente passato: Sogliano dell’Hellas.
Secondo quanto riportato da L’Arena, i Friedkin avrebbero individuato in Sean Sogliano, attualmente all’Hellas Verona, il possibile nuovo Direttore Sportivo del club giallorosso. Non è chiaro, però, se al posto di Florent Ghisolfi.
Sogliano, ad ogni modo, ha un contratto in scadenza con gli scaligeri fino al giugno 2026 e in caso di un nuovo progetto ambizioso da parte del Verona, potrebbe anche decidere di rimanere ancora in Veneto.
12.40 – Primi esami stamattina per Paulo Dybala che però, come sempre nel caso di infortuni muscolari, dovrà essere rivisitato nei prossimi giorni. La buona notizia è che si tratta di un infortunio di lieve entità, quindi non una lesione profonda, ma il giocatore va gestito tra Milan (si gioca venerdì) e nazionale argentina. Probabile che contro i rossoneri non ci sia e torni dopo la sosta. Magari insieme a Lukaku.
Paulo Dybala si è fermato a Verona per un dolore all’adduttore, lo stesso punto della coscia dove aveva avvertito un fastidio a Tolosa. L’argentino già ieri avvertiva meno dolore, ma per totale sicurezza oggi svolgerà esami strumentali a Villa Stuart per valutare la reale entità del problema. Da qui la decisione sull’utilizzo o meno contro il Milan.
Oltre alla Roma in Europa League e alla festa Scudetto del Napoli, titolo ovviamente già acquisito, l’ultimo turno di Serie A ha certificato la qualificazione in Champions di Inter, Milan e Lazio, mentre l’Atalanta vincendo contro il Monza tornerà a giocare l’Europa League.
Juventus settima e momentaneamente in Conference, salvo nuovi interventi dell’UEFA. Ottava la Fiorentina che si giocherà l’Europa in finale di Conference e in attesa eventualmente della possibile estromissione dalle coppe dei bianconeri.
Spezia e Verona perdono entrambe e si giocheranno la salvezza allo spareggio. Retrocesse già Cremonese e Samp.
10.3.2022 Conference League : Vitesse vs Roma Nella foto: Mourinho El Shaarawy
(Foto Gino Mancini)
FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Avversari diversi, strategie diverse. Josè Mourinho fa della lettura preventiva e della conseguente applicazione di direttive spesso diverse, il must assoluto del suo modo di allenare. Nessuno spartito precostituito, da ripetere a memoria sistematicamente. Attenzione e compattezza nella fase difensiva, intensità e sacrificio a partire dagli attaccanti nella sporcatura delle linee di passaggio avversarie, poi transizioni veloci, verticali, senza ricorso al giro palla orizzontale.
E’ sterile e noioso il dibattito calcistico sul gioco (bello o brutto che sia) della Roma da quando lo Special One siede sulla panchina giallorossa. Il lusitano ha più di 1000 panchine in carriera, tutto il mondo sa – in campo e fuori – come allena le sue squadre. Piaccia o non piaccia, è così. La Roma ovviamente non ha la qualità del Real Madrid, del suo primo Chelsea o dell’Inter del Triplete e qui nasce l’esigenza di provare a capire come Mou si stia adattando sempre di più ad un habitat calcistico che raramente gli è appartenuto.
Roma camaleontica
La Roma dà l’idea di essere un animale in continua mutazione. Lo scorso anno il passaggio dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 con l’arretramento in mediana di Mkhitaryan, vero artefice per intelligenza calcistica e movimenti del cambiamento in campo della squadra giallorossa. Pronti via, in questa prima parte di stagione invece complice l’infortunio di Wijnaldum in origine e di quello recente di Dybala, la squadra giallorossa ha già cambiato pelle tre volte. La chiave nuova delle ultimissime sfide è l’inserimento di Camara che ha portato la squadra ad alzare la linea del pressing, aspetto su cui più volte diversi calciatori, nelle scorse settimane, si sono espressi affermando a volte di ‘non riuscire a mostrare ciò che viene preparato dallo staff durante la settimana’.
A Genova contro la Samp, nel match casalingo col Napoli e ieri sera la Roma ha impostato la gara più o meno nella stessa maniera, lavorando su alcune ‘marcature‘ preventive, con la necessità della squadra di accorciare in avanti. Maggiore aggressività dei centrali – da qui alcune ammonizioni di troppo soprattutto di Mancini – ma anche scelte più offensive sugli esterni. Questo atteggiamento appare più confacente alle caratteristiche di alcuni calciatori chiave della Roma e permette alla squadra di evitare momenti di estrema passività rispetto alla manovra avversaria. Il dispendio fisico è chiaramente maggiore e forse andrebbe contemperato con alcuni cambi dalla panchina leggermente anticipati rispetto al 70′ di media.
Quinti offensivi
Lo scorso anno Mou disse “preferisco la difesa a 3 a quella a 5” alludendo alle caratteristiche dei quinti che non devono essere solo puri difensori. Zalewski ed El Shaarawy per gamba e capacità di saltare l’uomo, viste anche le difficoltà fisiche di Spinazzola, sono i calciatori che garantiscono di più al tecnico il mantenimento di un assetto con una difesa a tre pura. E’ chiaro che poi dipende anche dall’avversario e in questo senso sicuramente l’azzurro e Karsdorp rientreranno nelle rotazioni delle prossime sfide fino alla sosta.
Interessante ieri sera anche il movimento di Vina che, grazie all’abbassamento costante di Camara sulla linea dei centrali, andava ad allargarsi sull’esterno consentendo ad El Shaarawy di aggiungersi alla linea degli attaccanti. Una serie di strategie che rendono più fluida la dinamica di gioco e meno piatto lo sviluppo della manovra. Oltre al gol siglato, lascia ben sperare infine l’intesa ritrovata tra Pellegrini ed Abraham. Contro l’Helsinki i due calciatori hanno giocato molto più vicini, provando sistematicamente triangolazioni e movimenti che si erano visti per larga parte della scorsa stagione. Ora il rush finale prima della sosta Mondiale: in buona sostanza, saranno tutti utili da qui al Qatar.
José Mourinho furioso per l’arbitraggio di Pairetto nel match contro il Verona. Il tecnico nel secondo tempo si è scatenato contro la direzione arbitrale per le continue perdite di tempo dei giocatori del Verona: prima un pallone scaraventato in tribuna, poi è entrato addirittura in campo poter protestare verso Pairetto che poi lo ha espulso.
Roma-Verona, Mourinho furioso con Pairetto: niente intervista
Mourinho ha poi preferito non intervenire ai microfoni di Dazn e rilasciare la conferenza stampa post partita. Ha lasciato lo stadio visibilmente nervoso senza parlare con la stampa.
18.12.2021 Atalanta vs Roma (Serie A) Sport; Calcio;
Nella foto: Esultanza
(Foto Gino Mancini)
Pubblicate dalla Lega di Serie A date e orari della 24, 25 e 26 giornata di campionato. Roma-Genoa si giocherà sabato alle 15.00, mentre contro il Sassuolo in trasferta i giallorossi giocheranno domenica alle 18.00. Stesso orario ma di sabato per la sfida casalinga contro il Verona.
In Coppa Italia, la Roma affronterà l’Inter il prossimo 8 febbraio alle 21, con diretta televisiva su Canale 5.