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Leicester, dubbi Maddison e Dewsbury-Hall: le probabili scelte di Rodgers

Rifinitura e conferenza a Leicester, per evitare distrazioni o forse tenere lontana la squadra dalla luce dei riflettori. Brendan Rodgers, in stile Mou, ha deciso di contravvenire al protocollo UEFA e la sua società al massimo riceverà una multa. Ma in gioco c’è una finale europea, quindi la scelta è rivolta ad un obiettivo decisamente nobile e importante.

Nei giorni scorsi il tecnico del Leicester ha parlato apertamente di due dubbi di formazione: Maddison e Dewsbury-Hall, due/terzi del centrocampo delle foxes, non sono al meglio. Il 10 ha un problema all’anca, che da tempo lo affligge e spesso si riacutizza per questo ha saltato la trasferta di Londra contro il Tottenham.

Per Dewsbury-Hall problema al polpaccio. Più facile ad oggi recuperare Maddison, ma lo staff sanitario del Leicester farà di tutto per restituire a Rodgers tutti i suoi effettivi. Compreso Castagne, non ancora al meglio: al suo posto si scalda Justin. Davanti Vardy giocherà nuovamente dall’inizio, con Ihenacho pronto a subentrare come all’andata in caso di necessità.

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Interviste

Leicester, Rodgers: “Ammiro Mourinho. Vardy per 90 minuti? Non ne sono sicuro…”

Il tecnico di Leicester, Brendan Rodgers, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma:

“Per arrivare in finale dovremo lavorare molto duramente. La Roma ha un grande allenatore e giocatori fantastici, quindi dovremo dare il massimo”.

Abraham?
“Ha fatto molto bene. Se guardate i suoi numeri ha fatto molto bene. Sembra che sia stata un’ottima decisione. È uno dei tanti giovani talenti inglesi che sono in Europa. La cultura è diversa ma si è presentato molto bene. È una minaccia e conosce il gioco inglese”.

Gli infortuni?
“Per fortuna la lista degli infortuni è diminuita. Bouba Soumare tornerà con la squadra, fuori solo Wilf (Ndidi, ndr) e Ryan (Bertrand, ndr). Fuori anche Eldin (Jakupović, ndr), il nostro terzo portiere”.

Avete bisogno di ottenere un buon risultato all’andata?
“È preferibile. Vuoi avere un vantaggio se possibile, ma non è decisivo come abbiamo mostrato nei quarti. Vogliamo fare una buona prestazione e ottenere un risultato lì. Vogliamo giocare e dovrebbe esserci un’atmosfera incredibile, il pubblico può davvero aiutarci”.

Il tifo?
“È importante, i tifosi possono farti superare il limite. Dipende da noi, dobbiamo mettere in campo intensità e poi i tifosi lo sentiranno. Questo ci consentirà di iniziare bene”.

Mourinho?
“Si è parlato molto di José negli anni, ma è un allenatore speciale e uno dei migliori della nostra generazione. Quando penso agli allenatori con i quali ho lavorato, ho cercato di imparare il più possibile da tutti. Nel 2004 José era il ragazzo che tutti volevano essere. È arrivato da campione europeo, ha dato ai giovani allenatori la speranza di avere carisma. Aveva l’X factor, era semplicemente brillante in tanti aspetti. La sua gestione dei giocatori, i dettagli, la sue tattiche. Ho solo ammirazione per lui. Ci siamo allontanati quando sono diventato allenatore. È uno dei più grandi allenatori, non ha nulla da dimostrare a nessuno. È un vincente”.

Vardy?
“Sarà convocato. È importante aggredirli alti, che ci sia Jamie o qualcun altro.

È una spinta in più avere Vardy?
“È chiaramente un top player, è un grande vantaggio per noi”.

La mia prima semifinale europea?
“Sono stato fortunato ad aver giocato grandi partite, è un’altra per me, ma la cosa più importante è che lo è per il club e i giocatori. Vedete il livello delle quattro semifinaliste. Non vedo l’ora”.

L’importanza di Tielemans?
“È una grande esperienza per tutti i giocatori ed aiuta i ragazzi che l’hanno già vissuta. Per Dewsbury-Hall e altri ragazzi è un’occasione per crescere. Abbiamo bisogno di quel mix”.

Vardy può giocare 90 minuti?
“Non ne sono sicuro”.

È più importante per voi rispetto alle altre tre squadre come unica possibilità di qualificarsi in Europa?
“Ci dà l’opportunità di arrivare nel calcio europeo. Ci piacerebbe arrivare in finale. Se non accadrà, avremo dato tutto. Non si possono paragonare gli altri campionati alla Premier League”.

I giochi mentali di Mourinho?
“Sono per i media, non per gli allenatori. Saremo concentrati sulla partita”.

L’importanza di Evans e Schmeichel?
“Evans si stava solo riposando, è disponibile. Vogliamo difendere bene come squadra e ne sono stato felice nelle ultime settimane. Kasper e Jonny giocano un ruolo chiave, ma l’intera squadra deve difendere bene”.

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APPROFONDIMENTI

Fattore casalingo e grande intensità: il Leicester di Rodgers sulle spalle di Tielemans e Maddison

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Una stagione sulle montagne russe, un grande trionfo all’inizio, poi un periodo di difficoltà e una classifica in Premier talmente anonima da spingere a pensare che la Conference rappresenti realmente l’unica ancora di salvezza di tutta l’annata. Il Leicester prepara la doppia sfida contro la Roma con l’obiettivo di arrivare fino in fondo alla terza competizione europea che in caso di successo, come noto, regalerà la qualificazione diretta alla prossima edizione dell’Europa League.

Ricordi e Senatori

Si sbaglia chi pensa che il Leicester sia lo stesso che grazie a Claudio Ranieri ha conosciuto un’epoca finalmente aurea nella sua storia. Dei calciatori a disposizione di Sir Claudio nella leggendaria cavalcata di diversi anni fa, sono rimasti a disposizione solo tre senatori: il capitano Kasper Schmeichel, Marc Albrighton e Jamie Vardy, diventato ormai un simbolo indiscusso del club. Il Leicester negli ultimi anni ha assaggiato più volte il palcoscenico europeo, con alterne fortune ma è reduce da due trionfi in patria: la vittoria dell’FA Cup lo scorso anno e della Supercoppa inglese all’inizio dei questa stagione contro sua maestà Pep Guardiola.

Poi però il campionato non è andato secondo i piani di Brendan Rodgers: il 49enne originario di Carnlough è giunto al Leicester nel febbraio del 2019, ha vinto due titoli ma in questa annata ha faticato a trovare la continuità pretesa dalla dirigenza delle foxes. Decimo posto in classifica, lontanissimo dalle posizioni valide per l’accesso alle coppe europee, 11 vittorie, 12 sconfitte e 9 pareggi. Sono 51 le reti subite, 47 quelle segnate grazie soprattutto ad un giocatore di grande talento: Maddison.

Il trequartista inglese è il miglior marcatore stagionale del Leicester con 14 reti (+ 6 assist), dietro di lui Vardy con 12. Rodgers, da sempre ancorato al 4-2-3-1, pratica un calcio intenso, veloce, che parte dall’inventiva di Tielemans in regia e si sviluppa sugli esterni, rapidissimi ad aggredire la profondità. Negativo finora il contributo di Patson Daka: l’attaccante originario dello Zambia ed ex Salisburgo, ha realizzato complessivamente 11 reti stagionali, ma non ha corrisposto finora alla spesa di quasi 30 milioni fatta dal club inglese la scorsa estate. Attenzione ai calci piazzati: il Leicester ha subito 16 gol sugli sviluppi di azioni da fermo e la Roma è seconda in Europa per reti da calcio piazzato (22 dietro al Liverpool 23). Un fattore che sicuramente Mou e i suoi sfrutteranno.

Effetto Casa

La discontinuità della stagione del Leicester, ha prodotto una impronosticabile eliminazione dal girone di Europa League, con Napoli, Spartak Mosca e Legia Varsavia. Ma attenzione ai numeri casalinghi della squadra di Rodgers che al King Power Stadium è imbattuto in Europa: 3 vittorie e 3 pareggi nelle sei sfide disputate finora tra Europa e Conference League e più in generala, tra le mura amiche, il Leicester ha perso solo 4 volte in Premier in questa stagione.

La probabile formazione (4-2-3-1) – Schmeichel; Justin, Fofana, Suyuncu, Castagne; Mendy, Tielemans; Maddison, Dewsbury-Hall, Barnes; Vardy
A disp.: Albrighton, Amartey, Choudhury, Iheanacho, Pereira, Ward, Paka, Lockman
All. Brendan Rodgers