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Calciomercato

Calciomercato Roma: Sassuolo e Udinese su Kumbulla

Marash Kumbulla dovrebbe lasciare la Roma. Come riporta Gianluca Di Marzio, infatti, sul classe 2000 è forte l’interesse del Sassuolo. Il club neroverde ha individuato nel difensore albanese il profilo ideale per rinforzare il reparto arretrato a disposizione di Dionisi. La formula sarebbe quella del prestito. Su Kumbulla c’è da registrare anche la richiesta di informazioni da parte dell’Udinese.

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APPROFONDIMENTI

Empatia Roma, 11 gol in casa dopo il minuto 80: nessuno ha fatto meglio nei top 5 campionati

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma vince 3-1 contro l’Udinese, supera Fiorentina e Atalanta, e si proietta in quinta posizione. Lo stadio Olimpico si conferma un fattore decisivo nella scalata Champions (-3 dal Napoli): i giallorossi, infatti, hanno raccolto 16 punti su 21 tra le mura amiche (76%). In aggiunta, la squadra di Mourinho, in casa, è la formazione che ha segnato più gol in Serie A: 18 reti in 7 gare.

Nelle prossime 3 partite casalinghe la Roma affronterà: Fiorentina, Napoli e Atalanta, match determinati per la rincorsa alla zona Champions. Il tecnico portoghese si augura che il fattore Olimpico possa continuare a incidere come accade soprattutto negli ultimi minuti delle gare. Anche contro l’Udinese, infatti, la partita è stata decisa a pochi istanti dal termine con le reti di Dybala (81′) ed El Shaarawy (90′).

Stadio Olimpico e gol all’ultimo respiro: l’empatia che ha fatto guadagnare 8 punti alla Roma

14.5.2022 Roma vs Venezia (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mourinho cappello con tifoso (Foto Gino Mancini)

La Roma anche contro l’Udinese ha risolto la partita negli ultimi 10 minuti. I giallorossi, in questo arco temporale, hanno guadagnato 8 punti contro Salernitana (1), Monza (2), Lecce (3) e Udinese (2). Il minimo comun denominatore è il supporto dei tifosi allo stadio Olimpico.

Mourinho è consapevole di quanto siano determinati i sostenitori giallorossi per ottenere diversi punti in extremis: ”Sembra che ci piaccia attaccare verso la porta sotto la Sud e che vogliamo battere il record di gol negli ultimi minuti. Il coraggio, l’atteggiamento, la capacità di assumere rischi e di ribaltare tante partite come abbiamo fatto in questi due anni e mezzo è una qualità legata anche ai tifosi. Ho allenato 6-7 squadre e quando si è in difficoltà i tifosi vanno a casa o fischiano, mentre qui la gente ti sostiene. Questo crea un clima negli ultimi 10-15 minuti che aiuta la squadra a fare quello che fa spesso”.

La simbiosi tra i tifosi romanisti e la formazione di Mourinho è unica. L’empatia che lo Special One ha creato rappresenta un valore aggiunto che permette ai calciatori giallorossi di gettare il cuore oltre l’ostacolo e schiacciare negli ultimi minuti gli avversari. La Roma, infatti, nei top 5 campionati, è la formazione che ha segnato più gol in casa dopo l’80esimo (11). I giallorossi, allo stadio Olimpico, hanno realizzato 18 reti di cui 11 negli ultimi 10 minuti. Alle spalle degli uomini dello Special One c’è il Barcellona fermo a 9.

Questa gente ti fa avere una temperatura diversa nella tua pelle”. Allo stadio Olimpico, il clima cresce progressivamente sino a diventare infernale e, proprio quando l’atmosfera diventa tale, spesso gli avversari vengono condannati alla sconfitta grazie alla spinta propulsiva di tifosi e squadra, uniti da un rapporto Special.

Feeling certificato, al termine di Roma-Udinese, dai cori della Curva Sud nei confronti di Mourinho che ha risposto ai sostenitori giallorossi su Instagram: ”Voglio ringraziare i tifosi per aver cantato il mio nome, di solito non voglio prendere i riflettori perché credo che tutto il merito debba andare ai giocatori che combattono sul campo, ma ho apprezzato la vostra dimostrazione d’amore”.

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Mourinho: ”Smalling? Non so se tornerà prima del 2024. Sanches non sarà convocato. Ieri ho parlato con i Friedkin ma non di rinnovo”

Mourinho, alla vigilia di Roma-Udinese in programma domani alle 18:00, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le parole del tecnico portoghese.

L’Udinese viene da 6 risultati utili consecutivi. È difficile da affrontare per le sue caratteristiche di fisicità e intensità? A questo proposito, sarà importante il rientro di Lorenzo Pellegrini per il possesso palla?

“Importante è la qualità nel possesso palla nostro, collettivo. L’importante sarà stare attenti alle loro ripartenze, hanno gente molto veloce, che gioca ad un’intensità molto molto alta. Ovviamente, se perdiamo palla in zona pericolosa, siamo più aperti. La nostra squadra è migliorata sotto questo aspetto. Tiene più la palla rispetto a prima, Lorenzo è sempre un giocatore importante per noi. Però io guardo l’Udinese con tutte queste difficoltà di cui tu hai parlato. Hanno tutto.

Era una sorpresa a inizio campionato con quel tipo di classifica. Hanno potenzialità. Però, se giochiamo bassi, se regaliamo loro la palla, hanno altre qualità per farci male, sono forti da palla inattiva. Hanno gente che tira bene, Samardzic, Walace, gente che conclude da fuori. È un’ottima squadra. Non guardo la classifica per definire la difficoltà della partita. Per me sarà una partita veramente difficile

Quanto è cambiata l’Udinese rispetto allo scorso anno?

“Guarda, l’Udinese ha perso qualche giocatore importante che si può considerare per loro, ma conosciamo quello che è l’Udinese. Il gruppo, la gente che gestisce e che ha grandissima esperienza di calcio. Per loro non è difficile trovare soluzioni dopo una cessione di un giocatore, come è successo con Beto e Becao. È una squadra che ha questa potenzialità. Prende Kabasele, che ha avuto tanti anni di esperienza in Premier. Ha terzini veloci, aggressivi, che spingono, hanno gamba.

Non hanno lasciato Pereyra andar via, che per loro è più di un semplice giocatore. Sa giocare in tutte le posizioni, sono molto intelligenti, gente con tanta esperienza nella gestione di un club di calcio. E l’Udinese è sempre l’Udinese anche se gli piace fare sempre i suoi soldini durante l’estate”.

52 partite saltate in totale tra tutti gli infortunati, in questa stagione, in 16 match complessivi. Lei ha parlato spesso di storia clinica dei giocatori. Tra questi c’è anche Smalling, che ne ha saltate 13 su 16. A che punto è il recupero del difensore? E lei, cosa pensa al riguardo? L’infiammazione c’è, non si capisce come possa essere superata a questo punto. Si aspetta di più anche dal giocatore, che possa stringere i denti o che possa tornare prima del 2024?

“Tu hai questo numero, anche noi abbiamo questi numeri. Però questo numero, di 52 che hai detto, è un numero che si concentra su 2-3-4 giocatori massimo. Ci sono giocatori che non ho mai perso per una sola partita per infortunio. Che giocatori sono questi? Giocatori che hanno una storia clinica pulita. Che magari hanno un infortunio occasionale, che può capitare durante una stagione, però sono giocatori come Cristante, Mancini, Rui Patricio, Bove, questo tipo di giocatori non è nel gruppo delle 52 partite.

Nel gruppo di 52 ci sono Smalling, Renato Sanches, Pellegrini, ogni tanto, non tanto, Dybala e Spinazzola. E noi lo sappiamo. I giocatori sono professionisti, fanno di tutto per stare bene, anche nella vita privata.

Noi allenatori, recuperatori, preparatori, dipartimento medico, lavoriamo tanto insieme. Tante volte una persona può pensare, l’allenamento è di due ore, due ore e mezza, che fanno lì dentro 15 ore al giorno? Lavoriamo su tante cose variabili. E pensiamo tutti che stiamo facendo un ottimo lavoro per cercare di rendere la situazione migliore.

In questo caso specifico su Smalling, l’infortunio c’è. Ci sono anche persone normali, come noi, non atleti di alto rendimento, che abbiamo più capacità di sopportare il dolore. Magari, io con un problema al dente dormo, magari tu no. È un po’ così.

E Smalling non è un ragazzo che sa giocare soffrendo. Si tira un pochettino indietro. Però il suo infortunio è difficile, è veramente difficile. È una grande frustrazione per me, perché è esattamente nella posizione in cui noi abbiamo più necessità. Però, niente, dobbiamo avere pazienza. Io non devo massacrarmi, non posso nemmeno massacrare a lui. Vediamo quando arriva.

Nell’ultima settimana non ha fatto nemmeno un minuto fuori dal dipartimento medico. Non è in quella situazione in cui è a metà tra il dipartimento medico, staff tecnico, dentro o fuori. Lui non sa nemmeno se fa freddo o tira vento perché non esce da tanto tempo. Per questo è in ritardo. Però è la prima settimana in cui non c’è dolore.

La programmazione è che la prossima settimana possa finalmente andare in campo. Andare in campo con chi? Non con me. Potrà andare in campo con i recuperatori, con i preparatori. È in ritardo, non mi aspetto Smalling nelle prossime due o tre settimane”.

Prima del 2024 se lo aspetta in campo?

“Nì… Speriamo, vediamo”.

Volevo parlare di empatia, tu ne parli spesso, ne hai parlato anche nell’ultima intervista. Alla luce della tua esperienza in carriera, è necessario avere empatia con la proprietà? A questo proposito, tu hai empatia con i Friedkin? O è necessario avere empatia solo con la squadra?

“Dipende dal modo in cui tu la vedi. Con la squadra ci lavori ogni giorno, ogni minuto, ci viaggi insieme. È un po’ come la famiglia, se non c’è empatia con la famiglia che fai? Puoi stare in difficoltà, stando tanto tempo con la famiglia.

I giocatori sono quelli che sono più vicini all’allenatore e viceversa. Questo è quella che può essere chiamata empatia funzionale. Creare empatia lavorando, dare ritmo e qualità al lavoro, al rapporto diretto.

Con la proprietà è una situazione per me diversa perché io sono qui, la proprietà è là (Mourinho indica con le mani di trovarsi a un piano inferiore, ndr).

Io dico sempre che sono pagato per non creare problemi alla proprietà, significa che la proprietà si deve fidare del mio lavoro e avere il suo tempo per poter diversificare. Perché, come tu sai, non è soltanto il caso della famiglia e del gruppo Friedkin, come tante di proprietà di tanti club, la loro vita professionale è diversificata.

L’altro giorno mi hanno fatto una domanda, io ho capito la domanda che prendeva un pochino di trappolina, cioè qual era l’ultima volta che io avevo parlato con mister Friedkin e Ryan. Se tu mi fai la domanda oggi, l’ultima volta che io ho parlato con loro è stato ieri. Ad Aurelio Capaldi ho detto qualche giorno fa, a te dico ieri. Lavoriamo”.

E nemmeno ieri ha parlato di contratto? ”No”.

Crede che sia arrivato il momento che la squadra risponda ai 60mila sempre all’Olimpico e ai tifosi sempre presenti in trasferta? E come lei ha detto che i tifosi danno, danno sempre alla squadra, a me è sembrato che in questa la squadra abbia indietro meno rispetto a quanto può fare.

“Non sono sicuro che abbia dato di meno di quanto poteva dare, ma sono d’accordo che dobbiamo dare di più. Dobbiamo dare di più nel senso di capire e penso che loro capiscano. Io non mi stanco di parlare di questo. Con questo tipo di tifosi e di club, non devi mettere limiti a quello che puoi dare. Tu devi dare sempre di più. Risultati negativi sì, ne abbiamo avute. Qualche performance negativa sì, ne abbiamo avute. Mancanza di professionalità, però, mai. E mancanza di rispetto verso la gente, mai. Una cosa è questa che io ho finito di dirti, un’altra cosa è dare qualcosa di più. E dobbiamo dare qualcosa di più. Su questo sono assolutamente d’accordo con te, dobbiamo dare qualcosa di più.

Nelle partite in casa di solito riusciamo a farlo, anche nelle estreme difficoltà, all’ultimo minuto, riusciamo a farlo. Fuori casa ci manca un po’ di mentalità che mi è piaciuto tanto avere in carriera. Ovvero, godere dell’antagonismo di giocare fuori casa, squadra che ho avuto, mi piaceva più giocare fuori che in casa. Con qualche gang di banditi, andavo fuori casa e godevo dell’antagonismo di giocare fuori casa. Io penso che noi come squadra non godiamo molto a giocare fuori casa. C’è gente che gli piace più il conforto di casa. E quando esce, gli manca la mamma, gli manca il papà, gli manca la nonna che fa il dolce. E quando vai fuori casa, ti manca tanto e vuoi tornare a casa.

Abbiamo un pochettino questo qua, di andare fuori casa e non godere di quel sentimento là. Io ho avuto squadre di giocatori che dentro il pullman, provocavano la gente fuori. Prima di arrivare allo stadio, provocavano la gente fuori per esaltarsi di più.

Ho avuto questo tipo di squadra, con questo tipo di personalità. Dobbiamo anche migliorare a questo livello perché fuori casa possiamo fare un’ottima partita un ottimo risultato, ma capita di perdere fuori casa con lo Slavia, con il Ludogorets, con il Bodo, o anche in campionato, questa mentalità la dobbiamo trovare. Abbiamo bisogno di questo. I tifosi in casa sono oltre 60mila, fuori sono 1500 per stare lì e hanno fatto uno sforzo enorme per stare lì con te. Dobbiamo dare di più”.

Visto che tanti giocatori non ci sono stati, inevitabilmente, ci sono delle ripercussioni anche sulla qualità del gioco. Ora che Pellegrini è tornato, Renato non so come sta, Dybala si spera possa giocare di più, la qualità del gioco salirà? E volevo sapere se questa correlazione, tra chi gioca e chi manca, la avverti anche tu.

“Certo. Tu hai sempre un progetto di squadra e poi fai fatica quando non c’è continuità. Faccio fatica io, fanno fatica i giocatori. Faccio fatica io dal punto di vista della programmazione, della direzione in cui dobbiamo andare. E fanno fatica i giocatori quando si spostano di posizione. Quando Cristante gioca di qua, di là e di qui. Quando abbiamo bisogno che quello non gioca. Quando non c’è Smalling, non c’è un altro, non c’è Renato.

Tu parli di Paredes e Renato. Se metti da una parte la qualità di organizzazione di Paredes, se tu metti la qualità tecnica di Renato in progressione. Se metti l’intensità altissima di Renato e l’intensità più bassa di Paredes, insieme, le qualità si compensano e si pareggiano. Se sono insieme i due. Se c’è solo uno, è qui. E non c’è l’altro per equilibrare. Siamo più forti con Renato in transizione sia difensiva, sia offensiva.

Siamo più bravi con Paredes nell’organizzazione di gioco, nel possesso palla, nel controllo del gioco. Per esempio, contro la Lazio, che è stata l’ultima partita, la Lazio che è fatta su una filosofia di possesso e di controllo, io penso che ha avuto uguale o meno possesso di noi. Però mi è mancato il cambio di velocità, l’arrivare dentro, perché siamo arrivati in zone pericolose.

Abbiamo messi più piedi nell’area della Lazio che la Lazio ha messo i piedi nella nostra area. Ci è mancata quell’esplosione lì. E dobbiamo giocare con questa cosa. Però penso che tu hai capito dall’inizio della stagione, di voler andare in una direzione e vogliamo continuare ad andarci. Però sempre con questo tipo di limitazioni. Mi hai fatto la domanda su Renato. Renato domani non ci sarà. Se mi fai la domanda se Renato è infortunato oggi, io ti dico di no. Non è infortunato. Quello che è successo che in due settimane, in cui Pellegrini ha lavorato durissimo per arrivare alla fine delle due settimane in condizione ottimale o quasi, Renato ha interrotto questo processo con un piccolo problema che ha avuto la settimana scorsa.

Ed è tornato a disposizione con il gruppo solo ieri. Un ragazzo che ha bisogno di continuità sul lavoro, non ha avuto continuità sul lavoro. E quando farà questo lavoro? Oggi, domani, lunedì (che è il giorno libero della squadra), martedì cercare di arrivare a giovedì o domenica. Ed è questo tipo di gestione che dobbiamo cercare di fare. Renato quindi non è infortunato, ma domani non gioca”.

Ci sarà in panchina?

“No, perché se poi va in panchina, tu pensi che io sia scemo perché non lo faccio giocare. Renato è un giocatore potenzialmente molto bravo e sarebbe molto importante per noi”.

Alla luce del recente dialogo con la proprietà, avete parlato di una figura intermedia da inserire in società? O questo discorso non è stato più affrontato, continuando ad esporsi solo lei come aveva sottolineato in passato?

“Io ho qualche qualità e qualche difetto. Non lo so se questa è una qualità o un difetto, ma di solito la gente che è vicina a me sa tutto quello che penso io.

Sono così, non mi risparmio le parole, non mi risparmio le critiche, non mi risparmio gli elogi, nel lavoro sono un libro aperto. Tutti sanno quello che penso. Tutti sanno quando sono felice, quando non sono felice. È tutto molto semplice”.

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Roma-Udinese, tutte le informazioni per i tifosi: cancelli aperti alle 15:30 (COMUNICATO)

La Roma ha diramato un comunicato per rammentare il programma e le informazioni in vista della gara che si disputerà allo stadio Olimpico alle ore 18 contro l’Udinese. I cancelli dello stadio apriranno alle 15:30. Di seguito la nota ufficiale della società giallorossa.

Riparte il campionato dopo la sosta, ritorna anche la Roma allo Stadio Olimpico. Domenica 26 novembre è in programma Roma-Udinese.
La partita è in programma alle 18, vale la giornata numero 13 di Serie A.

La cornice dello stadio sarà ancora una volta da grandissima occasione, con oltre 60mila romanisti presenti sulle tribune di casa nostra!

Ecco tutto quello che c’è da sapere per vivere il match allo stadio!

Gli orari
I cancelli dell’Olimpico apriranno alle 15:30. Il consiglio è quello di arrivare almeno 90 minuti prima del fischio di inizio per godersi al meglio lo spettacolo della partita. Non solo nei 90 minuti, ma anche nel pregara contribuendo a creare l’atmosfera giusta con gli inni giallorossi.

Chi avesse bisogno di supporto può rivolgersi al punto assistenza su viale delle Olimpiadi o al Call Center AS Roma: il servizio è attivo sia al telefono (06.89386000), sia per mail (callcenter@asroma.it), sia tramite form dalle ore 15 di domenica.

AS Roma x Philip Colbert
Dopo aver annunciato la partnership con l’artista contemporaneo di fama internazione Philip Colbert, a partire da Roma-Udinese troverete alcune iniziative che rimanderanno a questa collaborazione.

Colbert svelerà una nuova scultura in acciaio della Roma nelle aree hospitality dello Stadio Olimpico. Inoltre, anche le maglie dei calciatori romanisti che scenderanno in campo contro i friulani saranno caratterizzate dal tocco di Colbert, tramite una esclusiva trama nei numeri di gioco realizzata dall’artista.

Novità sulle maglie matchday
Roma-Udinese avrà la sua maglia matchday! È un prodotto ufficiale AS Roma, che potete acquistare solo il giorno della partita con rappresentazioni grafiche dei protagonisti della nostra squadra riportate sulla maglia.

La maglia matchday può essere comprata presso il Trailer Store – è un punto vendita mobile posto nel piazzale della Tribuna Tevere – e nella Toyota Fan Zone. Ecco la maglia disegnata per la sfida con l’Udinese.

High five tunnel
Da oggi, puoi vincere una fantastica esperienza: puoi dare il cinque ai calciatori della Roma alla fine del riscaldamento, prima di una partita!

Al contest “High Five Tunnel” possono partecipare, entro le ore 23:59 del 3 dicembre, tutte le ragazze e i ragazzi dagli 11 ai 16 anni.

Black friday giallorosso
È la settimana dell’AS Roma Black friday.

Fino al 27 novembre potrai cogliere grandi occasioni per il tuo shopping giallorosso e anche per acquistare biglietti per l’Olimpico a prezzo ultra vantaggioso.

Allo stadio potrai acquistare il merchandising AS Roma nei nostri tre Store ufficiali situati in viale delle Olimpiadi, in Toyota Fan Zone – si trova tra la Curva Sud e la Tribuna Tevere – e all’interno del piazzale della Tevere, nel nuovo Trailer Store.

Toyota Fan Zone
Un altro modo per trascorrere in serenità le ore che precedono la partita è quello di visitare la Toyota Fan Zone.

L’area dedicata all’intrattenimento di grandi e piccoli tifosi, dove è presente anche uno dei nostri tre Store, vi aspetta dalle 15:30 di domenica!

Parcheggi e altri biglietti
Per Roma-Udinese è possibile acquistare i parcheggi giornalieri per Via Nigra e per l’area intorno allo stadio dei Marmi.

Inoltre, sono in vendita i biglietti di Roma-Fiorentina, Roma-Sheriff e il pack 2 match per le sfide contro Atalanta e Cremonese.

Grazie al Pack, potete risparmiare rispetto al prezzo del singolo tagliando: si parte da 23 euro a gara!

“Unstoppable – Superiamo gli ostacoli”
È sempre attivo “Unstoppable – Superiamo gli ostacoli”, il servizio del Club pensato per facilitare il trasferimento allo stadio di tutti i tifosi con disabilità motoria, che necessitino di carrozzina.

In collaborazione con la Protezione Civile Arvalia, l’AS Roma predisporrà dei veicoli omologati forniti da Toyota e KINTO, per il trasporto dei disabili e dei loro accompagnatori per tutte le gare casalinghe.

Le prenotazioni potranno essere effettuate dalle 9 alle 18 ed esclusivamente entro le 14 nel giorno pre gara, da tutti coloro in possesso di un biglietto di accesso alla gara o di un abbonamento (fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Stop al secondary ticketing!
Un servizio per i nostri tifosi: ecco il form per segnalare direttamente alla Società gli abusi sul secondary ticketing, sui biglietti e gli abbonamenti della Roma.

Qualsiasi anomalia, o gestione poco chiara nella vendita, sarà immediatamente interrotta. Come già è stato fatto dal Club in qualche caso portato all’attenzione dai tifosi attraverso questo form.

Modalità di gestione delle aree di parcheggio disabili
Le persone con disabilità munite di regolare permesso e con abbonamento/biglietto di Tribuna Tevere Disabili (solo con Tariffa Persona con disabilità non deambulante + Accompagnatore), potranno parcheggiare all’interno dello Stadio dei Marmi.

Per tutte le altre tipologie di disabilità è previsto un quantitativo di parcheggi, fino ad esaurimento dei posti, presso lo Stadio dei Marmi, Viale dei Gladiatori e Viale Alberto Blanc. Per accedere bisogna essere in possesso dell’abbonamento/biglietto e relativo tagliando per il parcheggio disabili.

Al fine di un corretto utilizzo delle aree, il personale in servizio potrebbe verificare l’effettiva presenza a bordo della persona con disabilità titolare del parcheggio.

Offside Food Waste
Anche per Roma-Udinese è attiva “Offside Food Waste”, l’iniziativa promossa assieme ad Acli e all’assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale per combattere gli sprechi alimentari.

Nelle aree hospitality dell’Olimpico sarà possibile raccogliere il cibo in più.

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APPROFONDIMENTI

Roma-Udinese: probabili formazioni, pericoli e curiosità

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Domani alle 18:00 proseguirà la rincorsa Champions (-3) della Roma di Mourinho. I giallorossi ospiteranno allo stadio Olimpico l’Udinese di Cioffi reduce da 5 punti nelle ultime 3 gare.

Il tecnico portoghese probabilmente si affiderà nuovamente a Lorenzo Pellegrini che sosterrà la coppia di attacco che dovrà trascinare la squadra: Lukaku e Dybala. In mezzo al campo confermati Cristante e Paredes con Spinazzola e Karsdorp sugli esterni.

Dal canto suo Cioffi punterà fortemente su Lazar Samardžić: capocannoniere della squadra con 2 gol insieme a Lucca. Il tecnico toscano recupera Ebosele che si impadronirà della fascia destra con Zemura sulla sinistra. In avanti confermata la novità Pereyra insieme a uno fra Success e Lucca.

PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku

Udinese (3-5-1-1): Silvestri, Perez, Bijol, Kabasele; Ebosele, Samardzic, Walace, Lovric, Zemura; Pereyra, Success

Roma-Udinese: dai fattori Olimpico e Dybala ai dribblatori di Cioffi

Foto Fraioli

La Roma contro l’Udinese si affiderà a 2 fattori chiave: lo stadio Olimpico e Paulo Dybala. I giallorossi, infatti tra le mura amiche hanno raccolto il 72% dei punti totali (13 su 18) in Serie A: 4 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta. In aggiunta, nelle ultime 10 gare casalinghe contro l’Udinese, la formazione capitolina ha trionfato in 9 occasioni segnando almeno 2 gol in 7 partite.

L’altro fattore che potrebbe trascinare la Roma è Paulo Dybala. La Joya, quando vede bianconero si scatena: 12 reti e 7 assist nelle 19 gare in cui ha affrontato i friulani. L’Udinese è la vittima preferita dell’attaccante argentino che non segna dal 17 settembre (doppietta contro l’Empoli).

Cioffi, invece, si affiderà alla qualità di Pereyra e Samardzic. Il centrocampista serbo è il primo della squadra per passaggi chiave (23) e ha una qualità disarmante quando punta gli avversari: nel 69,4% dei casi ha superato il rispettivo marcatore (25 dribbling riusciti su 36). Un altro dribblatore dell’Udinese (entrambi nella top5 in Serie A) si trova sulla fascia destra: Festy Ebosele. L’esterno bianconero ha tentato 33 dribbling di cui 21 sono risultati efficaci (63,6%)

In difesa Cioffi, per arginare la fisicità di Lukaku, si affiderà a Jaka Bijol. Il gigante sloveno è il re incontrastato del reparto dei friulani: 1° per palloni intercettati (14) e rubati (30). Il classe 99′ è anche il 7° calciatore della Serie A per duelli vinti (73) alle spalle del compagno Perez (74).

Un altro ostacolo che la Roma dovrà superare risiede nella ‘pareggite’ dell’Udinese. I bianconeri, infatti, sono la squadra che, nei top 5 campionati, ha fatto registrare più volte l’esisto ‘x’: 8 in 12 gare.

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Esclusive

Esclusiva Retesport – Di Michele: ”Le assenze stanno influenzando il lavoro di Mourinho. Nel 2008 vicino alla Roma”

David Di Michele, ex attaccante dell’Udinese e tifoso della Roma, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport. Di seguito le sue parole.

Sei mai stato vicino alla Roma? Sì, nel 2008 quando ero al Torino e Spalletti allenava la Roma: era già tutto fatto ma Cairo decise di non cedermi a una diretta concorrente per l’Europa League. Pe me sarebbe stato un sogno ma il presidente non cambiò idea malgrado abbia spinto molto per vestire la casacca giallorossa.

Spalletti Ct? Se lo merita perché ha fatto cose straordinarie. È arrivato in un momento complicato per l’Italia in cui mancano calciatori ed esperienza.

Il contrasto di Cristante? Era rigore netto.

Udinese? Il cambio allenatore ha dato una scossa: i risultati si sono visti poiché hanno fatto 4 punti contro Atalanta e Milan. La Roma non sta attraversando un ottimo momento ma ha comunque le qualità per mettere in difficolta i friulani. Allo stesso tempo, l’Udinese ha i calciatori per far male ai giallorossi.

La Roma merita l’attuale posizione in classifica? In questo momento, oltre agli assenti, stanno mancando anche le prestazioni e questo non ha consentito alla squadra di raggiungere posizioni di classifica superiori. Per i giallorossi sarà fondamentale arrivare in Champions, sperando che il quinto posto possa consentire comunque di accedere alla competizione.

Il lavoro di Mourinho è al di sotto delle attese? Le aspettative erano altre ma la Roma non ha mai avuto la squadra al completo. Il tecnico portoghese non ha avuto la possibilità di scegliere chi schierare come hanno fatto altri allenatori. La Roma adesso è in difficoltà perché in alcune zone del campo non ci sono alternative. Mourinho sta centellinando le poche risorse a disposizione per farle renderle al meglio.

La Roma ha la rosa da Champions? Bisogna avere la possibilità di alternare i calciatori e al momento Mourinho non ha potuto farlo. Questa è la difficoltà maggiore.

Roma squadra più da coppa? Forse, perché le altre formazioni non conoscono bene i giallorossi. In Serie A, invece, gli avversari sanno dove colpire la squadra di Mourinho.

Attaccanti Roma? Per quello che sta facendo, mi sta colpendo Lukaku. Azmoun ha giocato troppo poco per un giudizio mentre Belotti, al momento, è il centravanti più in forma.

Futuro? Aspetto qualcosa di concreto.

Pellegrini? È un calciatore importante che consente di cambiare modulo al tecnico e avere delle alternative. Il numero 7 giallorosso contro l’Udinese non avrà i 90 minuti e questo sarà un problema ma potrebbe bastare anche una mezz’ora di qualità per aiutare la Roma.

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Cioffi e la metamorfosi dell’Udinese: dal rendimento contro le grandi alla centralità di Pereyra

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma domenica alle ore 18:00 ospiterà allo stadio Olimpico l’Udinese di Gabriele Cioffi. Il club friulano, dopo il pareggio contro il Lecce (1-1), ha deciso di esonerare Andrea Sottil. La formazione bianconera aveva raccolto solo 6 punti in 9 gare, senza ottenere una vittoria, per cui, il presidente Giampaolo Pozzo ha deciso di sollevare il tecnico piemontese dal suo incarico.

La scelta di puntare nuovamente su Cioffi, che ha condotto l’Udinese alla salvezza nella stagione 2021-2022, sta portando i risultati sperati. I friulani, infatti, il 29 ottobre hanno pareggiato 1-1 in casa del Monza per poi sbancare San Siro contro il Milan (0-1) e ottenere un punto contro l’Atalanta (1-1). Gli uomini di Mourinho troveranno di fronte a loro una squadra in fiducia che ha reagito a un inizio difficile di campionato, quindi, dovranno interpretare bene la gara per non incorrere in un inconveniente sportivo.

L’Udinese di Cioffi non ha paura delle grandi: nel 58,3% delle gare ha fermato una big italiana

13.3.2022 Udinese vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mourinho Cioffi (Foto Gino Mancini)

L’Udinese si presenterà allo stadio Olimpico dopo aver raccolto 4 punti contro Milan e Atalanta. Per la Roma, quindi, sarà vietato sottovalutare una squadra che con Cioffi, anche in questa stagione, affronta con personalità le grandi della Serie A. La formazione bianconera alla guida del tecnico toscano, considerando anche il campionato 2021-2022, nel 58,3% delle gare ha fermato una big italiana (2 vittorie, 5 pareggi e altrettante sconfitte). Una metamorfosi, dato il rendimento scadente di inizio stagione (3 ko) contro Juventus (0-3), Fiorentina (0-2) e Napoli (4-1).

Altra qualità messa in mostra dalla formazione bianconera, con Cioffi al timone, è il rendimento in trasferta. L’Udinese, con l’ex Verona in panchina, considerando anche la precedente esperienza, è rimasta imbattuta in ciascuna delle ultime 7 gare esterne di campionato (4v, 3p). In generale, il tecnico toscano ha ottenuto 5 successi in 13 partite fuori casa: in Serie A, nessun allenatore con i bianconeri ha fatto meglio.

Cioffi sta dando continuità al 3-5-2 di Sottil, ma ha cambiato qualche interprete nell’undici titolare. L’ex Verona nel corso della prima conferenza stampa ha fatto capire immediatamente la centralità di Pereyra: ”A parte in porta penso possa giocare ovunque”. El Tucu, con Cioffi in panchina, nel 42,8% delle partite ha partecipato a una rete: 2 gol e 4 assist in 14 gare.

Il classe 91′ negli ultimi 3 match ha affiancato Success formando una coppia di attacco che non ha lasciato punti di riferimento agli avversari. Dati i problemi in fase realizzativa, il tecnico toscano ha deciso di far sedere in panchina Lucca e Thauvin. La formazione bianconera, infatti, ha realizzato solo 8 reti in campionato (peggio solo Verona 7, ed Empoli 5) ma, dall’arrivo dell’ex Verona, è sempre andata in gol.

Mourinho e Cioffi si sono affrontati in una sola occasione che risale alla stagione 2021-2022: Udinese-Roma 1-1. I giallorossi raggiunsero il pareggio in extremis grazie al gol di Pellegrini su rigore al 94esimo. Lo Special One schiererà almeno 5 calciatori diversi rispetto a quella gara, ma si affiderà nuovamente al capitano giallorosso, che ha smaltito il problema al flessore accusato il 5 ottobre contro il Servette.

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Recupero Pellegrini: aumentano le chance di vederlo dall’inizio contro l’Udinese

Si avvicina il ritorno in campo di Pellegrini. Come riporta Sky Sport, il capitano giallorosso, infatti, sta accelerando il suo percorso di recupero e dovrebbe allenarsi tutta la settimana con il resto del gruppo. Aumentano, quindi, le possibilità di vedere Pellegrini titolare nel match di domenica contro l’Udinese. Mourinho si prepara ad affidarsi al numero 7.

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Giudice Sportivo, 6° ammonizione per Mancini e squalifica di un turno per Rapetti

La Roma vince 3-0 contro l’Udinese nel corso della 30esima giornata. Il Giudice Sportivo ha emesso il proprio comunicato con i rispettivi provvedimenti: 6° ammonizione per Mancini e squalifica di un turno a Rapetti. Il preparatore atletico salterà un turno “per avere, al 40′ del secondo tempo, alzandosi dalla panchina, contestato l’operato arbitrale”.