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Roma-Feyenoord ad alta tensione: si va verso il doppio stop per le trasferte

ALTA TENSIONE ROMA FEYENOORD (FocusRS di Francesco Oddo Casano) – Ad Aprile la Roma riaprirà il capitolo Europa League con la doppia sfida contro il Feyenoord, che si prospetta infuocata non solo sul campo, complice da una parte la grande voglia di rivalsa che la formazione di Rotterdam ha già manifestato dopo la sconfitta a Tirana contro i giallorossi, dall’altra per il delicato contesto esterno e il rapporto astioso tra le due tifoserie. La gara, come noto, è infatti fortemente attenzionata, dalle forze dell’ordine, a causa del pericolo di incidenti nella capitale, ma anche in Olanda e in generale per la vergognosa devastazione del operata nella capitale dai vandali olandesi.

GUERRIGLIA NEL CENTRO – E’ il 19 febbraio di otto anni fa. Nella capitale, per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, sbarcano circa 5 mila tifosi del Feyenoord, di cui 500 senza biglietto, con il chiaro obiettivo di creare disordini. Il clima è già rovente, per le tensioni avvenute la sera prima a Campo de’ Fiori e dintorni: ubriachezza molesta e lancio di bottiglie verso le forze dell’Ordine, che risposero sedando gli animi con la forza ed evitando così il contatto con una frangia di tifosi romanisti. A poche ore dall’inizio del match, i supporters olandesi si ritrovano per le vie del centro e a farla da padrone è nuovamente prima l’alcool, poi la follia. I primi scontri con la polizia avvengono a Piazza di Spagna. Nuovo lancio di fumogeni contro gli agenti che, schierati sulla scalinata di Trinità dei Monti, hanno reagito con una carica fin dentro la salita di San Sebastianello, verso il Pincio.

I tifosi hanno risposto tirando bottiglie e oggetti contro i poliziotti. Poi hanno anche cominciato a devastare auto, motorini, cestini della spazzatura, spostandosi a Piazza Navona dove oltre ad urinare sui muri è scattata la reazione violenta anche su alcuni storici monumenti romani. Danni ‘irreparabili‘ – saranno definiti così dalla Sovraintendenza ai beni Culturali – alla Barcaccia del Bernini, su cui si calcolarono addirittura 110 scalfiture, oltre ad aver trasformato le principali piazze del centro in discariche a cielo aperto. Decine di persone arrestate, diversi i feriti. Insomma un pomeriggio di autentica guerriglia, che si trasformò anche in un caso politico, con accuse reciproche tra istituzioni locali e nazionali. Furono poi 44 le condanne per gli olandesi, processati però in patria, con nuova polemica a distanza di tempo.

Nella gara di ritorno a Rotterdam nuove tensioni. Per 6 ore circa 83 tifosi romanisti sono stati fermati nella stazione di polizia di Rotterdam, di fronte allo stadio De Kuip, dopo un breve battibecco con sei sostenitori del Feyenoord. In serata sono stati liberati e accompagnati allo stadio, per assistere regolarmente alla sfida di Europa League tra Feyenoord e Roma, (con alta tensione anche in campo visto il lancio della banana a Gervinho), nonostante l’intollerabile violazione della libertà personale. Altri supporter, invece, secondo il racconto di diversi partecipanti alla trasferta, sono stati  rilasciati dopo essere stati controllati per due ore e mezzo in aperta campagna, sotto la pioggia, a due passi dall’aeroporto di Schipol, fotografati e perquisiti senza poter nemmeno andare in bagno. 

TIRANA – Il clima particolarmente astioso tra le due tifoserie è riemerso anche in occasione della finale di Conference League dello scorso maggio. Tensioni alla vigilia del match senza particolari conseguenze rispetto a quanto avvenuto nella capitale anni prima, poi durante il match il vile agguato di un gruppo dei tifosi olandesi nei confronti dei sostenitori giallorossi (non romani, probabilmente stranieri o comunque locali) che avevano acquistato i biglietti nel settore riservato ai tifosi oranje e sono stati aggrediti dopo l’esultanza per il gol di Zaniolo nel primo tempo.

DOPPIO DIVIETO E PRECEDENTI – Tornando all’attualità, alla luce dell’alta tensione nel recente passato tra le due tifoserie di Roma e Feyenoord, la sensazione è che si vada spediti verso un doppio divieto di trasferta: dunque a Rotterdam il 13 aprile lo stadio De Kuip potrebbe essere interamente riservato al tifosi di casa, una settimana dopo invece l’Olimpico tutto romanista. La società giallorossa ha già messo in vendita ed esaurito in poche ore quasi tutti i biglietti per la sfida di ritorno, ma al momento non può andare oltre aprendo ai sostenitori giallorossi anche il settore ospiti. Tecnicamente, qualora arrivasse l’ufficialità del divieto di trasferta per i tifosi olandesi nella capitale, la Roma dovrà chiedere all’UEFA l’autorizzazione alla riapertura della vendita dei tagliandi rimasti liberi per i tifosi giallorossi.

Dopo le parole del Sindaco Gualtieri, che ha annunciato di aver chiesto al Ministro Piantedosilo stop alla trasferta dei tifosi olandesi“, anche il capo della polizia di Amsterdam – Frank Pauww – ieri ha rincarato la dose: “Se i tifosi olandesi non possono andare a Roma, ha senso vietare la trasferta anche a quelli giallorossi”. I contatti tra le forze di polizia sembrano convergere verso questa soluzione, considerati ovviamente i precedenti.

Poi bisognerà capire quale sarà la reazione dell’UEFA con il presidente Ceferin, che nei giorni scorsi, si era schierato a favore dell’Eintracht dopo il divieto di trasferta per i tifosi tedeschi, che non ha comunque evitato scontri e devastazioni in città. Per quanto riguarda la gara a Roma, la decisione ultima spetterà al ministro Piantedosi che a settembre, quando era prefetto di Roma, aveva già impedito la trasferta al tifosi del Feyenoord, in occasione del match di Europa League contro la Lazio poi vinto dai biancocelesti. Non resta che attendere qualche giorno.