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VIDEO ESCLUSIVA – Stadio Roma, Gualtieri: “Sistemata la delibera, oggi l’ok alla revoca di interesse pubblico”

Il candidato sindaco di Roma Roberto Gualtieri è intervenuto in esclusiva sulle frequenze di Retesport e Radio Roma Capitale. 

Sulla delibera della revoca dell’interesse pubblico di Tor di Valle.

“E’ un passaggio molto importante, siamo sconcertati che dopo il pasticcio combinato dall’amministrazione sullo stadio anche la delibera avesse dei problemi. Il PD ha deliberato degli emendamenti per renderla più forte e che ieri sono stati sottoscritti dagli altri partiti. Oggi ci dovrebbe essere questo voto, un passaggio importante per potersi occupare con serietà dopo anni di promesse di dotare la Roma di uno stadio come giusto che sia”. 

Arriverà la delibera sulla revoca? Lo stadio è oggetto di campagna elettorale?

“Questi emendamenti servono a far approvare questa revoca dell’interesse pubblico e risolvono un problema che la Giunta si era creata da sola scrivendo male la delibera. Questi emendamenti sono stati sottoscritti dagli altri, auspichiamo che si possa arrivare oggi alla revoca e voltare pagina. Il nuovo progetto? Che sia uno stadio per la squadra e che non serva per fare altre operazioni urbanistiche e che possa essere localizzato in una zona adatta. Sconsiglierei di farci una campagna elettorale perché è una cosa seria. Lo stadio va fatto. La città ne ha abbastanza di promesse e di pasticci. Anche nel metodo ci vuole più serietà e rigore. La campagna di Calenda sullo stadio? Io non polemizzo con nessuno, con Calenda è facile polemizzare perché polemizza già lui tanto. Lui fa polemiche, io do risposte per la città. Lui si è lanciato una campagna di elettorale urbanistica, invece bisogna essere prudenti per non fare pasticci e danni. Bisogna individuare l’area e costruire un percorso: non si può più sbagliare. Più che sparare localizzazioni ora è il momento di lavorare seriamente e tutti insieme per fare in modo che questa volta non si sbagli. Portiamo a termine una saga che si trascina da troppo tempo”. 

Ad oggi è prematuro parlare di un’area?

“È giusto che ci sia un dibattito e che tutte le persone interessate dicano la loro, ma serve arrivare adesso a una soluzione robusta. Che tutti i problemi siano risolti prima per evitare un balletto con varie ipotesi e si perda tempo. Per il nuovo stadio servirà un lavoro di istruttoria rigoroso e collaborare con la società per finalizzare questa operazione molto importante. Su questa vicenda si sono fatti tanti pasticci”. 

La tempistica? Siamo legati all’elezione del sindaco o si può partire prima?

“Prima si parte e meglio è, per questo o invocato un atteggiamento bipartisan. Quando ci sono cose di interesse della città la campagna elettorale è meglio metterla da parte. La maggioranza ha fatto un pasticcio sulla delibera, noi abbiamo dato una grande mano per essere disponibili. Non vogliamo perdere tempo ma vogliamo lavorare tutti seriamente per chiudere la vicenda”. 

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Stadio Roma, spazio e infrastrutture pronte. I Friedkin puntano su Pietralata

In attesa che il Comune di Roma voti la delibera per l’annullamento del progetto di Tor di Valle, i Friedkin continuano a lavorare per la costruzione del nuovo stadio della Roma. I texani sembrano aver individuato l’area in cui poter costruire il nuovo impianto giallorosso. Questo sorgerebbe nella zona del vecchio Sdo (il Sistema Direzionale Orientale), che si trova all’interno del quadrilatero compreso fra via dei Monti Tiburtini, via dei Monti di Pietralata, via dei Durantini e via Amoretti, fino a Largo Sacerdote.

Come riporta la Gazzetta dello Sport I Friedkin avvrebbero a disposizione 120 ettari di terreno e, in aggiunta, la zona sarebbe perfettamente collegata con le strade dellla Capitale grazie alle metro B, la stazione Tiburtina, la Tangenziale, via Tiburtina e il collegamento con l’autostrada Roma-L’Aquila. Resta dunque solo da capire quali saranno i tempi, visto che a breve si aprirà la partita per l’elezione del nuovo sindaco.

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Tor di Valle, clamoroso: Lotito può scippare lo stadio alla Roma

Tor di Valle potrebbe diventare lo “Stadio della Lazio”. La notizia la lancia L’Espresso in un articolo dedicato all’immobiliarista ceco Radovan Vitek. Nel pezzo si fa riferimento alla possibilità che l’affaire Stadio a Tor di Valle possa cambiare sponda del Tevere e passare da quella giallorossa a quella del club guidato da Claudio Lotito. In sostanza, vista la decisione dei Friedkin di troncare il rapporto con la Eurnova di Luca Parnasi, Vitek, che ha liquidato nel frattempo tutti i crediti pendenti sulle aree dell’ex ippodromo cancellando, quindi, i pignoramenti, starebbe valutando di offrire il progetto “chiavi in mano” alla Lazio come “piano B”. E Lotito sarebbe tutt’altro che disinteressato.

La formula potrebbe essere non dissimile da quella inizialmente pensata per la Roma, l’affitto da pagare a una società terza. In pratica, invece che pagare l’affitto al Coni per l’Olimpico lo si pagherebbe a Vitek. Con la clausola che al termine del periodo stabilito, l‘impianto potrebbe passare nel patrimonio della società sportiva.