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Stadio di fattibilità. Pietralata: il nuovo iter parte il 3 ottobre

Che tutto stesse procedendo nel migliore dei modi era chiaro ormai da mesi. Che si fosse vicini a un punto di svolta lo aveva anticipato il Sindaco Roberto Gualtieri stesso in occasione della partita di Europa League contro l’Helsinki. Ora però sembra esserci una data. Il prossimo 3 ottobre infatti la Roma presenterà al Comune ufficialmente il progetto di fattibilità per il nuovo stadio.

Come scrive il Romanista (De Angelis), tanto per essere chiari, lo studio di fattibilità è il primo passo ufficiale per dare il via all’iter che porterà, in tempi rapidi si spera, all’approvazione della delibera di Pubblico Interesse. La scorsa settimana una delegazione della Roma si è incontrata con il prefetto Matteo Piantedosi.

A rappresentare il Club in Prefettura c’era Lucia Bernabè, consulente dei giallorossi per le relazioni istituzionali, insieme al CEO Pietro Berardi. Si è trattato, da quanto abbiamo appreso, di un primo incontro conoscitivo, volto ad uno scambio preliminare sui temi di competenza della Prefettura, la sicurezza relativa alla gestione degli eventi sportivi. E nell’occasione la società avrebbe ricevuto ampie rassicurazione circa la fattibilità dell’operazione su Pietralata

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STADIO

Stadio Roma, tra possibili risarcimenti e nuovi contatti: il punto sul futuro impianto di Pietralata

I Friedkin continuano a lavorare per realizzare il nuovo stadio. Pietralata è stata identificata come l’area perfetta dove costruire l’impianto e a ottobre è prevista la presentazione del progetto al Campidoglio. Come riporta la Repubblica, i vecchi proprietari dei terreni di quella zona, però, sono pronti a presentare dei ricorsi, rallentando così la realizzazione dello stadio.

La Roma su questo punto appare tranquilla e immagina di poter concludere tutto con dei risarcimenti, qualora dovesse esser necessario saldare le posizioni degli eredi. Secondo quanto annunciato dall’edizione odierna del quotidiano, il club giallorosso starebbe comunque valutando delle alternative e avrebbe avviato i contatti con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per sondare la disponibilità di alcuni terreni, sempre a Pietralata, della società del gruppo Ferrovie dello Stato.

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Pietralata, la Roma va veloce: “A giorni l’annuncio”. Ma resta il tema degli espropri

Ci siamo. Manca soltanto l’annuncio ufficiale. La Roma, per ora ferma a una prima bozza, è pronta a presentare il suo progetto per lo stadio a Pietralata. Come riporta La Repubblica, in Campidoglio confidano di chiudere la partita e renderne pubblico l’esito prima della pausa estiva dei lavori, prima delle ferie del sindaco Roberto Gualtieri.

Novità sono attese già nei prossimi giorni“, dicono i più ottimisti. Segno che i lavori sono in fase avanzata, avanzatissima. E che, dopo il disastro del progetto dell’impianto di Tor di Valle, dalle parti di Trigoria – ma pure da quelle di palazzo Senatorio – si sia preso a lavorare in modo diverso sul fronte stadio. Nelle ultime settimane si sono registrati nuovi incontri tra i tecnici comunali e quelli del club di Dan e Ryan Friedkin. Finita la sbornia per il trionfo in Conference League, le parti sono tornate a vedersi con regolarità per scogliere tutti i nodi sulla zona scelta dalla Roma. Il più importante resta sempre quello degli espropri. Ma la società è convinta che applicando la Legge sugli stadi il problema si risolverà in automatico.

Il rischio di esposti e ricorsi al Tar del Lazio è sempre uno spauracchio, anche se nessuno fin qui ha fiatato sull’idea di calare la nuova casa dei romanisti sui terreni di proprietà comunale dello Sdo di Pietralata. Per il resto non sembrano esserci problemi. Al Campidoglio piace l’idea di uno stadio immerso nel verde, del ponte ciclopedonale, del doppio collegamento con le fermate della metro B di Tiburtina e Quintiliani, e dello sviluppo integrato dei terreni alle spalle della seconda stazione ferroviaria della Capitale.

Per il solo stadio, che non avrà centri commerciali e hotel a supporto ma potrebbe dotarsi di una Trigoria bis, come scrivono i tecnici del Campidoglio a commento della bozza per ora presentata dalla Roma è stata individuata “in maniera approssimativa un’area di progetto che misura circa 36 ettari. Ma un’ampia porzione di detta area, pari a circa 10 ettari, ricade all’interno del piano di assetto della stazione Tiburtina“.

La soluzione? A quanto pare già individuata se è vero che in Comune si contano i minuti per il grande annuncio. Lo stesso vale per l’assetto dei trasporti. Come detto, ci sono le due stazioni della metro B. Arriverà il tram sulla Tiburtina. E la questione dell’ingresso e dell’uscita delle ambulanze dall’ospedale Pertini sarebbe tutt’altro che insuperabile.

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Roma, il nuovo stadio a Pietralata da 60mila posti. Ecco il progetto in Campidoglio​

Ci siamo: Pietralata e da 55mila a 60 mila posti. Come riporta Il Messaggero, la Roma ha rotto, finalmente, gli indugi e ha depositato in Campidoglio la prima carta formale per il nuovo stadio. Si tratta del primo, vero e concreto manifestarsi della volontà di Dan e Ryan Friedkin  di passare dagli annunci al piano pratico. L’area prescelta è Pietralata, dietro la Stazione Tiburtina e non lontano dall’Ospedale Sandro Pertini.Scartato il punto più vicino alla ferrovia dove inizia via Monti Tiburtini, considerato troppo piccolo, per la Roma si va su un’area pubblica: “La posizione dello stadio – è scritto nel documento – appare più idonea e adeguata all’interno del Piano Particolareggiato di Pietralata sul sito di proprietà di Roma Capitale.Nelle carte si legge che la società giallorossa ha deciso di prendere come modello di riferimento l’Emirates Stadium dell’Arsenal: “4 stelle Uefa, 60.000 posti”, anche se dai primi disegni, appena abbozzati, pare che più che la classica forma ovale si possa virare verso una soluzione un po’ più squadrata, tanto che si parla di “tribune nord, sud, est e ovest” e di “corner” più che di Curve classiche.Altro elemento: lo stadio è “in posizione centrale e isolata, una sorta di acropoli posta in posizione dominante sulla sommità del rilievo tufaceo” in modo tale da garantire ordinato afflusso e deflusso e sicurezza in caso di evacuazione di emergenza. Per quanto riguarda i parcheggi, l’idea di partenza è quella di realizzarli nello spicchio di superficie a confine con la ferroviaSono state realizzate due quaterne di simulazioni sui parcheggi. Una con base 55mila spettatori e una con 60mila spettatori.L’area da riservare a pullman, auto e moto andrebbe da 70mila fino a 124mila metri quadri, con posti per le moto oscillanti da 7mila a quasi 10mila; posti auto fra i duemila e i 5.000 e una trentina di posti pullman. A parte il numero degli spettatori, le simulazioni sono state fatte prendendo come base la stessa modalità di accesso allo stadio ipotizzata all’epoca del progetto studiato per di Tor di Valle, 52% del pubblico con mezzi pubblici e il resto con mezzi privati.Su questi parametri, sono state modulate simulazioni con un aumento della percentuale di mobilità col trasporto pubblico fino al 60%. Questo spiega le differenze che, in termini di spettatori, oscillano da circa 12mila a oltre 13mila con le moto; da 8mila a 14mila con le macchine; da 1.000 a 2.000 con i pullman e da 30mila a 35mila con il trasporto pubblico.Si spinge sul trasporto pubblico, dunque, anche perché lo stadio avrà non troppo distanti la fermata metro B Quintiliani e la stazione Tiburtina. Tiburtina significa Alta Velocità, ma anche decine di treni regionali compresi quelli che vanno e vengono da Fiumicino aeroporto. Ovvero i treni che attraversano la città, da Settebagni a Villa Bonelli, coprendo una enorme fetta della Capitale. A Tiburtina, poi, ci sono anche i capilinea di moltissimi pullman che svolgono servizio di trasporto su gomma in mezza Italia.

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Flaminio, Roma e Lazio in stallo. Il sindaco avvisa: “Offerta di Cdp”

L’Olimpico alla Roma e il Flaminio alla Lazio. Dopo il sondaggio di Izi pubblicato — due romani su tre preferirebbero riutilizzare gli impianti esistenti più che realizzarne di nuovi — si torna a parlare di stadi in Campidoglio, come riporta su La Repubblica. Il sindaco Roberto Gualtieri ha preso nota dei numeri della rilevazione e ieri, a margine della conferenza sui fondi del Pnrr per gli impianti comunali, li ha commentati così: “I sondaggi sono strumenti utili, che possono dare spunti di cui tenere conto“.

Nessuna preclusione, quindi, rispetto a soluzioni diverse da quelle circolate fin qui e dalle voci che vogliono i giallorossi destinati a Pietralata. In ogni caso per il primo cittadino, ancor più che della volontà popolare, nello spinoso caso degli stadi “bisogna tener conto della serietà e fattibilità dei progetti per non fare un altro buco nell’acqua come è accaduto in passato. In campagna elettorale avevamo detto che su questo tema c’è bisogno di serietà, non di continui annunci. Voglio continuare su questa linea. C’è in corso un’interlocuzione con la Roma, che ringrazio per la professionalità e la riservatezza con cui sta portando avanti il confronto, quando lo avremo concluso ne parleremo. Valuteremo il progetto della Roma, ma anche quello della Lazio se e quando ci sarà sottoposto”.

Gualtieri, poi, punta dritto sui due impianti: “Il Flaminio è una nostra priorità. Non sarà lasciato all’attuale degrado. Anche il tema dell’Olimpico andrà sicuramente affrontato nei prossimi mesi“. Postilla: per il Flaminio, dopo il “no” del Comune al progetto della Roma Nuoto, sono pronte a farsi avanti Cassa depositi e prestiti e il Credito sportivo.

Una notizia che potrebbe far suonare il campanello d’allarme in casa Lazio: Lotito ha già visitato l’impianto, i tifosi laziali traslocherebbero volentieri al Flaminio. Ma fin qui al Comune non è stata presentata alcuna proposta concreta. Nemmeno dalla Roma, in passato interessata all’impianto al punto da sondare Renzo Piano. Ora entrambi i club rischiano di perdere l’occasione.

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Interviste STADIO

Gualtieri: “In corso con la Roma un’interlocuzione seria per il nuovo stadio”

Nuovo aggiornamento in merito allo stadio della Roma. Nel corso della presentazione del piano di investimento PNRR sui nuovi impianti sportivi nella capitale, il sindaco Gualtieri ha dichiarato quanto segue: «è in corso un’interlocuzione con la Roma e li ringrazio per la professionalità e la riservatezza. Per ragioni di serietà ne parleremo più nel dettaglio quando avremo terminato questo confronto, partendo dal fatto che occorre valutare i progetti quando vengono presentati. Questo vale per la Roma e anche per la Lazio, qualora presentasse un progetto». Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, interpellato durante la conferenza stampa di presentazione dei fondi Pnrr per gli impianti sportivi in Campidoglio.

Sulle ipotesi in campo, dalla localizzazione dello stadio del club giallorosso a Pietralata, così come quella di poter lasciare alla As Roma lo stadio Olimpico e alla Ss Lazio lo stadio Flaminio «il lavoro sta procedendo con grande serietà, professionalità e riservatezza, e qui mi fermo», ha concluso.

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APPROFONDIMENTI

Roma, seconda in A per media spettatori e giovedì un altro sold-out

Uno stadio pieno, sempre, a prescindere dal pericolo covid, dalle capienze ridotte e dai risultati oggettivamente non eccezionali della squadra. I numeri confermano la bontà della politica attuata dalla società giallorossa per riavvicinare i tifosi allo stadio.

Con 39.482 tifosi di media presenti all’Olimpico, la Roma è la seconda squadra per media spettatori in Serie A. Al momento, solo l’Inter ha una media spettatori superiore. Numeri così alti non si vedevano da 5 anni, la media spettatori è più alta anche della stagione 2017-18, quella della storica rimonta ai danni del Barcellona. (In quella stagione la media era di 37.450). Il dato di questa stagione è ancor più importante se si considera che tante partite sono state giocate solamente con il 50% e 75% di affluenza.

Con il nuovo sold out europeo previsto giovedì prossimo, sarà superata quota 900 mila spettatori complessivi in tutta la stagione, con una media – comprese le gare di Conference – che sfiorerà i 40 mila spettatori a gara.

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Stadio Roma, sopralluogo dei tecnici di Friedkin a Pietralata. Possibile accordo con FS

AGENZIA DIRE – Per il nuovo stadio della Roma tutte le strade sembrano portare all’area di Pietralata. Crollate le suggestioni di poter realizzare la nuova arena dei giallorossi ad Ostiense, infatti, il dialogo tra Comune e As Roma, ancora alle fasi preliminari e non tecniche, si sta concentrando proprio sulla vasta area di Pietralata, tra il fascio dei binari, via dei Monti Tiburtini e via dei Durantini. Con un terzo giocatore che potrebbe sedersi al tavolo: Fs. Perché se da un lato procede la verifica tecnica delle aree ex Sdo, dall’altro si affacciano altre due ipotesi progettuali: la prima prevede di realizzare lo stadio su alcuni lotti di Sistemi Urbani, la controllata di Fs che si occupa, tra l’altro, di sviluppo immobiliare, sui quali da tempo Ferrovie lavorano in vista della realizzazione di un centro direzionale. La seconda riguarda, invece, la semplice integrazione dei due piani di sviluppo: in altre parole stadio sulle aree Ex Sdo ma dialogo con gli sviluppatori del vicino masterplan Fs per fare di quell’area un quartiere omogeneo e moderno.

Questa la fotografia che, ad oggi, l’agenzia Dire è in grado di ricostruire dopo aver incrociato una serie di fonti istituzionali. E’ vero, da viale Tolstoj, al quartier generale dei giallorossi, la risposta agli interrogativi di chi si chiede quale sarà l’area dove sorgerà lo stadio è sempre la stessa: “Pietralata è solo una delle zone possibili, ma ce ne sono altre e nessuna decisione è stata presa”. Circa 20 giorni fa, però, l’area di Pietralata è stata visitata nuovamente dai collaboratori dei Friedkin, e il giudizio, anche alla luce dei ragionamenti preliminari sulla possibile integrazione con il piano di Fs, sembra essere stato ben più positivo di quello espresso in passato.

Come detto sono diverse le strade che potrebbe percorrere l’As Roma se e quando deciderà che Pietralata sarà l’area giusta per costruire il suo nuovo stadio. La prima è appunto legata ai terreni Ex Sdo. Prevede di mettere sul campo un forte carico di opere a scomputo per legare il pubblico interesse alle particelle catastali interessate dall’intervento, ed evitare, quindi, la retrocessione dell’esproprio delle stesse, visto che il fine dei vecchi espropri era un intervento pubblico, lo Sdo, mentre nel caso dello stadio si prefigura un’operazione privata.

Roma-Verona, Serie A

La strada, invece, di spostarsi di qualche centinaia di metri e puntare sui terreni di Fs, piazzando la nuova arena dei giallorossi nel nuovo quartiere direzionale di Rfi, che a questo punto verrebbe ridimensionato nel numero degli edifici, nasce da alcune interlocuzioni informali tra rappresentanti di Fs e dirigenti dell’As Roma, senza coinvolgimento diretto del Comune. Si tratta di un tentativo appena accennato e non ufficiale su cui l’Ufficio stampa di Fs, raggiunto dalla Dire, ha così commentato: “Non siamo a conoscenza di progetti inerenti la realizzazione di uno stadio sulle aree di Pietralata. Su queste sono in corso interlocuzioni con il Comune per una variante urbanistica presentata da Fs Sistemi Urbani a fine 2020. Ovviamente c’è la nostra piena disponibilità a confrontarci su nuove esigenze che l’amministrazione dovesse manifestare, inserendole eventualmente nella variante in corso di definizione con il Comune”.

Lo stadio, secondo questa ipotesi, potrebbe essere realizzato non troppo lontano dalla futura torre del quartier generale di Fs, al posto di una piccola collinetta sul vertice nord dell’area, in corrispondenza, in linea d’aria, del futuro ponte pedonale che collegherà la zona con via Livorno, sull’altro lato dei binari. Un’area forse più piccola di quella dell’ex Sdo ma appena sufficiente per ospitare stadio e parcheggi.

Ad oggi, comunque, una due diligence ufficiale tra As Roma e Campidoglio non è stata ancora avviata e si tratta di ipotesi progettuali informali. L’apparente lentezza che traspare in questa vicenda dipende, a quanto pare, dalla volontà di studiare molto bene le carte per evitare un nuovo flop dopo quello che si è avuto per Tor Di Valle con l’arrivo dei 5 Stelle di Virginia Raggi. “Questa volta non ci dovrà messere alcun passo falso dal punto di vista legale” fa sapere chi segue da vicino la vicenda a livello istituzionale. Per questo, nella fase attuale, la carta Pietralata è sotto la lente di ingrandimento degli uffici legali. E i ragionamenti in corso restano legati anche alla procedura che la Roma potrebbe utilizzare.

Da un lato c’è la legge sugli stadi, con cui i Friedkin potrebbero proporre, loro stessi, un’area al Comune. E’ lo stesso percorso legislativo e autorizzativo intrapreso alcuni anni fa, ai tempi di Ignazio Marino e James Pallotta. L’altra strada è quella della procedura ordinaria, un po’ come successo a Torino per lo Juventus stadium. In pratica l’area resterebbe pubblica con un diritto di superficie a favore della Roma, che avrebbe a suo carico anche alcune opere a scomputo di interesse pubblico. In questo caso sarà il Comune che dovrà trovare il giusto equilibrio legale.

L’area di Pietralata, indicata in passato anche da alcune associazioni ambientaliste come Italia Nostra come alternativa a Tor Di Valle, si presta perfettamente allo scopo. Esistono due fermate della linea B a pochi metri, Quintiliani e Tiburtina, e la presenza della stessa stazione Tiburtina assicurerebbe anche l’arrivo dei tifosi sui treni delle linee regionali e su quelli ad alta velocità. Inoltre l’autostrada A24 non è troppo lontana, così come la tangenziale est, che scorre davvero a poche decine di metri. Pietralata, infine, è già al centro di programmi di sviluppo: oltre al già citato centro direzionale di Fs ad inizio 2023 si apriranno i cantieri della nuova sede Istat e anche il nuovo Politecnico di Roma potrebbe prendere casa nella stessa zona. Lo stadio potrebbe essere la ciliegina sulla torta per fare di Pietralata il quartiere più contemporaneao della città.

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Stadio Roma, il Campidoglio smentisce seccamente: “Mai proposte aree alla Roma per il nuovo impianto”

“Si smentisce in maniera netta che l’amministrazione capitolina abbia suggerito o scelto un’area piuttosto di un’altra. Non è compito dell’amministrazione capitolina fare proposte bensì esaminare progetti e da questo punto di vista si ribadisce la piena disponibilità a esaminare con la società puntuali proposte in merito allo stadio”.

Così all’ANSA fonti del Campidoglio, in merito alle indiscrezioni di stampa di questa mattina relative al presunto suggerimento dell’area di Pietralata dal Comune ai dirigenti della Roma per la costruzione del nuovo impianto di proprietà.

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Stadio Roma, assessore Veloccia: “Aperti colloqui col Club, ma aspettiamo proposte”

L’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia è intervenuto sulle frequenze di Radio Roma Capitale parlando anche della situazione legata allo Stadio della Roma:  “Non ho informazioni sull’area del Gazometro. Con la Roma si è avviato un colloquio di conoscenza molto cordiale: quando ci saranno delle proposte ci verranno sottoposte e noi le affronteremo. Credo che anche su questo tema bisogna essere molto pragmatici, il tema stadi è assolutamente importante per la città, l’economia e gli investimenti su Roma. Sarò molto attento sulle proposte. Penso sia prioritario per non commettere gli errori del passato evitare di ripensare mille volte sui progetti, ma cercare di partire subito col piede giusto e spero che sei voglia partire su situazioni che non abbiano grandi criticità. Auspico di individuare aree che non abbiano grandi criticità e grossi problemi già in avvio del progetto. C’è la volontà di collaborare e di ascoltare le proposte”