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Serie A, è caos biglietti dopo la riduzione della capienza degli stadi. Roma a lavoro su vari scenari ma in primis tutelerà gli abbonati

FOCUS RETESPORT – Ieri sera il Consiglio dei Ministri, nell’ambito delle varie restrizioni atte a contrastare la diffusione della nuova variante Omicron del Covid, ha disposto la riduzione della capienza degli stadi dal 75% al 50%. Questa previsione – che deve essere ancora ratificata nel decreto legge che sarà emanato nelle prossime ore, ha spinto la Roma a bloccare la vendita dei biglietti per le prossime partite.

La capienza dell’Olimpico tornerà dunque a circa 32 mila spettatori e per la sfida contro i bianconeri erano già stati venduti circa 45 mila biglietti. Questo sopravanzo ovviamente dovrà esser gestito, così come la disposizione degli abbonati, poiché nel decreto è prevista anche la specifica della disposizione del pubblico a scacchiera.

Smentita da fonti interne alla Lega di Serie A, la possibilità che sia la Lega stessa ad anticipare al 6 gennaio le nuove restrizioni governative. Le istituzioni calcistiche si atterranno al dispositivo del decreto che dovrebbe essere emanato già in serata.

Il caos di queste ore però è anche relativo all’effettiva data di entrata in vigore delle nuove disposizioni, che in termini generali per quanto riguarda la quarantena o l’applicazione del Super Green Passa, sarà il 10 gennaio. Prima di questa data, come noto, il 6 e il 9 si disputeranno due turni di campionato. 

Per questo la Roma è in attesa della pubblicazione del decreto e le linee guida da parte dei vari dipartimenti. Anche in base a quello che verrà scritto, esistono scenari in cui la società potrà muoversi in maniera più rapida o altri che richiederanno più tempo. Di certo la società, pur lavorando su varie opzioni, tutelerà in primis gli abbonati.

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Stadi, arriva la conferma del Cdm: nuova capienza al 75%

Il Consiglio dei Ministri ha varato la modifica delle capienze degli impianti sportivi, con un ampliamento al 60% per quanto riguarda i palazzetti al chiuso mentre per gli stadi all’aperto confermata la nuova capienza al 75%. Potrebbe esserci entro una quindicina di giorni il ritorno alla normalità, con il 100% anche all’aperto. 

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Stadi, Vaia (Dir. Spallanzani): “Apertura al 100% possibile. Ecco come…”

“La capienza degli stadi si può portare anche al 100% ma se vengono rispettare determinare condizioni. Se c’è spazio e se siamo vaccinati non c’è problema, se lo stadio è un salotto lo possiamo riempire ma se il flusso e il deflusso dei tifosi non è garantito non si può riempirlo”.

Lo ha ricordato il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, durante la conferenza stampa davanti la fontana dell’Istituto per le malattie infettive diventata, durante la pandemia, simbolo della lotta al Covid.

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La vittoria di Gravina: ok del Governo al 50% di capienza negli stadi senza vincolo di un metro di distanza

Il primo obiettivo è stato raggiunto: gli stadi riapriranno già dalla prima giornata con una capienza del 50%, ovviamente in zona bianca e con obbligo di green pass per il pubblico. Quella che era la vera urgenza per Figc e Lega è stata dunque compresa dal Governo che ieri ha deciso di andare incontro alle esigenze del calcio italiano togliendo il vincolo del metro di distanziamento per gli impianti all’aperto ed aumentando pure il limite massimo in quelli al chiuso. Un risultato frutto di un lungo lavoro, fatto di grida d’allarme e mediazione, di dialettica istituzionale e diplomazia.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, un risultato che soddisfa il presidente Gravina, che su questo obiettivo aveva puntato con decisione una volta compreso che oggi, vista pure la curva dei contagi, non si sarebbe potuti arrivare alla riapertura totale degli impianti. Un risultato arrivato anche grazie all’impegno del Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, a cui di fatto il Governo ha lasciato la responsabilità di decidere come strutturare il distanziamento degli impianti.