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Roma, Sergio Oliveira a un passo dal Galatasaray: affare da 3 milioni

Secondo quanto riportato da Sic NoticiasSergio Oliveira è ad un passo dal Galatasaray. Il club turco ha trovato l’accordo con il Porto e con l’entourage del giocatore nelle ultime ore. Ai lusitani, che hanno considerato il centrocampista sempre in uscita, andranno “solamente” 3 milioni di euro, lontani dai 13 che avrebbe dovuto sborsare la Roma per un suo eventuale riscatto alla fine della stagione.

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Pinto chiede lo sconto, il Porto dice no: Oliveira verso l’addio alla Roma

A meno di clamorosi colpi di scena, il suo è stato un messaggio di addio. Perché Sergio Oliveira, scrive La Gazzetta dello Sport, ha salutato tutti via social, chiudendo una stagione che lo ha visto vincere.

Onorato. È la prima parola che mi viene in mente. Non è mai stato facile ma non l’ho mai chiesto, ho solo chiesto possibilità e salute. Un’altra stagione è finita, con la cosa più importante che un essere umano ha bisogno di avere, la coscienza pulita. Ho sempre dato il massimo, ho lavorato duramente ogni singolo giorno pensando al tempo. Perché alla fine ciò che conta sono i traguardi di squadra. Grazie a tutti per il supporto e l’amore, ma anche per le critiche. Ora è il momento di fermarsi, ricaricarsi e tornare più forti. Ci vediamo l’anno prossimo”.

Già, ma dove? Perché la Roma resta ancora in dubbio su un suo eventuale riscatto, visto che alla fine il portoghese non ha convinto come si sperava. E se anche i giallorossi dovessero decidere di tenerlo, non succederà certo ai 13 milioni di euro pattuiti a gennaio con il Porto per l’eventuale riscatto.

Insomma, la Roma in caso chiederebbe un congruo sconto, diciamo un prezzo di 7-8 milioni al massimo, fattispecie che non sembra essere nei piani del Porto. Ecco perché quasi sicuramente Oliveira tornerà al club portoghese, per poi capire cosa sarà del suo futuro. Al Porto giocava poco anche la scorsa stagione, difficile che le cose possano cambiare

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Oliveira, l’ultima chance: vuole prendersi la Roma

Nel match d’andata contro il Leicester ha avuto l’occasione per regalare la vittoria alla Roma, ma Schmeichel gli ha negato la gioia del gol. Giovedì, sempre in Conference League, toccherà ancora a Sergio Oliveira, visto anche l’infortunio di Mkhitaryan.

Il portoghese è arrivato alla Roma a gennaio: Mou chiedeva un regista, lui è un centrocampista duttile che può ricoprire più ruoli, ma che non ha nelle corde le caratteristiche di un organizzatore di gioco. Su Oliveira la Roma conserva un diritto di riscatto fissato a 13 milioni, ma Tiago Pinto proverà a chiedere uno sconto per confermarlo a Trigoria per le prossime stagioni.

Il centrocampista portoghese, che quando è arrivato godeva della forte stima di Mourinho, è stato sorpassato nelle gerarchie da Bryan Cristante, addirittura tolto dal mercato dal mister. Il contratto dell’ex Atalanta scade nel 2024 e a fine stagione andrà negoziato il rinnovo. Piace a Milan, Juventus e Siviglia

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Sergio Oliveira, rush finale per strappare l’attesa conferma

Sul passaggio del turno della Roma in Conference League c’è tanto di suo, scrive La Gazzetta dello Sport. Nel bene, visto che il gol vittoria in Olanda contro il Vitesse è stato determinante per il passaggio del turno. E nel male, perché l’espulsione, sempre in casa degli olandesi, ha complicato i piani di Mourinho per il ritorno. Sergio Oliveira, quindi, ha voglia di conferme e rivincite e, soprattutto, ha voglia di convincere la Roma che i soldi che saranno spesi per il suo riscatto saranno giusti. Sempre che tutto si concluda positivamente. Con il Porto c’è sì solo una stretta di mano e un diritto di acquisto a 13 milioni,ma molto, se non tutto, dipenderà dal rendimento del portoghese e da quello che la Roma riuscirà ad incassare dalle cessioni. Ecco perché a Trigoria stanno cercando di rivedere la parte economica dell’accordo: Tiago Pinto, se la Roma deciderà di riscattare Oliveira, cercherà di ottenere uno sconto in caso di pagamento in un’unica soluzione (10 milioni più bonus) oppure confermerà i 13 milioni già pattuiti, ma proverà ad ottenere un pagamento dilazionato. In ogni caso, Oliveira dovrà dare ancora di più per convincere la Roma e far parte di quella rivoluzione che tecnico e allenatore hanno intenzione di fare. Da quando è arrivato, di fatto, ha scalzato Veretout e non solo perché il francese, da una settimana, non è disponibile. Oliveira, anche se ha avuto un problema al piede che ne ha condizionato il rendimento e ha pagato, inevitabilmente, l’arrivo in un campionato molto diverso da quello portoghese, sta diventando, in termini di personalità e giocate, un punto fermo per Mourinho. I numeri lo certificano: in Conference ha saltato il ritorno con il Vitesse per squalifica, in Coppa Italia ne ha giocate due su due, in campionato è stato fuori solo nella partita con lo Spezia per un problema al tallone, disputando così 9 partite sulle 10 in cui era a disposizione. Tra l’altro può essere considerato anche una sorta di talismano, visto che da quando c’è lui, in Serie A, la Roma non ha mai perso. Contro Cagliari ed Empoli è stato determinante (due gol e un assist), poi è stato meno brillante tanto che Mou lo ha sempre sostituito contro Genoa, Sassuolo e Verona. Contro l’Atalanta è sceso in campo per una decina di minuti scarsi, contro l’Udinese ha giocato un tempo, contro Lazio e Sampdoria è tornato, invece, quel giocatore che si era visto all’inizio.

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Oliveira con lo sconto

Niente rivoluzione ma interventi mirati partendo da una base considerata già solida. In attesa di conoscere l’esito della prima stagione di Mourinho sulla panchina della Roma – ancora in corsa per un posto in Europa e con i quarti di Conference League da giocare – Tiago Pinto e la squadra di scout che lo affianca continuano a lavorare per costruire una rosa più competitiva durante l’estate, scrivono da Il Tempo. Il piazzamento in classifica e il percorso in Europa influiranno inevitabilmente su strategie e budget, che potrà crescere con le cessioni e varierà anche per le indicazioni che arriveranno dalla Uefa.

Aspettando le direttive sul Fair Play Finanziario – si attende l’8 aprile – adesso uno degli obiettivi è il riscatto di Sergio Oliveira. Con un piccolo sconto. A Trigoria sono soddisfatti dell’impatto del portoghese e una sua permanenza sembra più che probabile, soprattutto se il Portodovesse accettare una diminuzione del costo del riscatto che la Roma è intenzionata a chiedere, così come sta facendo il Milan per Florenzi. I giallorossi vorrebbero risparmiare qualcosa, chiudendo l’acquisto a titolo definitivo per 13 milioni complessivi, prestito oneroso compreso.

Un altro dei temi caldi è il rinnovo di Mkhitaryan: l’armeno ha il contratto in scadenza a giugno e l’intenzione del club è quella di estendere l’accordo. Le trattative per l’intesa non sono ancora entrate nel vivo, ma la prossima settimana Pinto volerà a Montecarlo per incontrare l’entourage del giocatore e lavorare per la stretta di mano. Filtra serenità sulla trattativa e, considerato che Mkhitaryan nella Capitale si trova più che a suo agio, i presupposti per la fumata bianca sembrano esserci.

È stato invece già blindato Mancini, che si lega ai giallorossi fino al 2027 con un ingaggio di poco inferiore ai 3 milioni di euro come base, più bonus legati alle presenze. In entrata l’obiettivo rimane un rinforzo in mediana, le scelte dipenderanno anche dalle offerte che arriveranno sul tavolo del gm. Come chiarito da Pinto non esistono incedibili e tra i giocatori destinati a fare le valigie, oltre a Carles Perez(ha cambiato procuratore affidandosi ai valenciani della Leaderbrock), Diawara e Darboe, ci sono pure Cristante (offerto a Milan e Juventus, mentre al Siviglia non interessa) e Veretout: per lui non c’è nessuna proposta sul piatto, ma intanto l’agente Kevin Benhaim ha depositato il mandato per la sua procura alla federazione francese.

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Derby, Roma e Lazio in campo per l’Ucraina. Sergio Oliveira in Campidoglio: “Vogliamo vincere” – VIDEO

Un derby per la pace. Domenica alle 18 è in programma la tanto attesa stracittadina, oggi invece i due capitani di Roma e Lazio saranno ospiti del Comune per promuovere una partita all’insegna della sportività, dentro e fuori dal campo. Sergio Oliveira e Ciro Immobile hanno presentato questa mattina un’iniziativa simbolica di pace insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Ringrazio le società perché in un momento così difficile, con una guerra che sconvolge l’Europa, con l’Ucraina aggredita militarmente, con morti, bombardamenti e rifugiati che stiamo ospitando anche qui a Roma, stanno dando un grande segnale di pace e fratellanza” ha dichiarato il primo cittadino. Che poi ha spiegato così l’iniziativa: “Domenica le squadre indosseranno una maglietta molto bella con la scritta ‘together for peace’, insieme per la pace. Un messaggio che arriverà a tutto il Paese, insieme al logo della candidatura di Roma per Expo 2030 che sarà proiettato sui maxischermi”.

Parola a Ciro Immobile: “Noi calciatori abbiamo una grande responsabilità per la pace. Lo dimostreremo in una partita che verrà vista in tutto il mondo. Vogliamo portare il messaggio della pace nel mondo. Porteremo la maglia della pace nel riscaldamento, con tanto orgoglio. Ci auguriamo che la partita sia un bellissimo spettacolo per i tifosi”.

Sergio Oliveira ha invece dichiarato: “Sono molto felice di essere qui con il sindaco di Roma e con Immobile. Tutti noi abbiamo grande responsabilità per promuovere la pace. Ieri ho tifato per la squadra in tribuna e abbiamo ottenuto una grande qualificazione ai quarti di Conference League. Oggi tornerò a Trigoria per prepararmi a un derby che vogliamo vincere. Tutto quello che possiamo fare per dire stop alla guerra è giusto e dobbiamo portare la nostra voce”. 

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Roma, presente e futuro: Oliveira vuole fare “all in”

Gli piacciono le prime volte, questo ormai lo hanno capito tutti. Sergio Oliveira ha segnato (su rigore) il gol dell’1-0 contro il Cagliari al suo esordio in campionato – 16 gennaio 2022 – e ancora il gol dell’1-0 contro il Vitesse Arnhem, nell’andata degli ottavi di finale di Conference League, prima partita europea con la maglia della Roma (10 marzo). Adesso il portoghese è chiamato a dare continuità, per il presente e per il futuro. Suo e della Roma, scrive il Corriere della Sera. Due squalifiche detteranno il programma dei prossimi giorni. Quella di Mkhitaryan, espulso nei minuti di recupero della partita contro l’Atalanta per doppia ammonizione, gli regala una sicura maglia da titolare oggi a Udine (fischio d’inizio alle 18, diretta Tv su Dazn, arbitra Di Bello). Il doppio giallo che Oliveira ha preso invece in Olanda lo toglie sicuramente dal ritorno di giovedì prossimo contro il Vitesse. E nell’ottica delle necessarie rotazioni per avere una squadra sempre fresca potrebbe essere un vantaggio in vista del derby di domenica 20 marzo. Per avere una maglia da titolare quando Mou avrà più scelta, però, bisogna sfruttare ogni occasione. A partire da oggi, in Friuli, contro un’Udinese in salute che ha in Deulofeu l’uomo in più.

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Tour de force per Udine: gioca Oliveira

Sarà una vigilia di continui spostamenti quella della Roma in vista della gara di domani alle 18 in casa dell‘Udinese, come riporta Il Tempo. La squadra è rimasta in Olanda, alloggia in un hotel nella periferia di Arnhem e ieri si è allenata nel centro sportivo del Vitesse, col gruppo diviso tra chi ha fatto scarico post-partita e gli altri agli ordini di Mourinho. Stamattina si replica con la rifinitura, poi dopo pranzo il gruppo si sposterà ad Eindhoven dove salirà sul charter destinazione Trieste. Quindi l’ultima tappa in pullman fino a Udinese. Non esattamente il modo migliore per preparare una sfida cruciale, nella quale mancheranno Mkhitaryan e Kumbulla. Mancini comporrà il terzetto difensivo insieme a Ibanez e Smalling. In mezzo al campo rientreranno dal 1′ Cristante e Pellegrini, con Oliveira destinato a rimpiazzare Mkhitaryan. A destra c’è Karsdorp, a sinistra si candidano Zalewski ed El Shaarawy. Davanti confermati Abraham e Zaniolo, che dovrà stare attento a non farsi ammonire: è diffidato come Pellegrini. E la gara successiva di campionato. è il derby.

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Oliveira, che succede?

Dopo un folgorante inizio contro Cagliari ed Empoli il rendimento di Sergio Oliveira è calato vistosamente, scrive La Gazzetta dello Sport,sembrando soltanto il gemello del giocatore che aveva ben impressionato. Eccezion fatta per il match di Coppa contro il Lecce è cominciato il rosario delle sostituzioni, coincise con prestazioni poco brillanti sue e della squadra: 57′ con il Genoa, 70′ con l’Inter in coppa, 69′ con il Sassuolo e 45′ con il Verona. Come mai Sergio Oliveira si è spento? La Roma ha preso l’ex Porto in prestito con diritto di riscatto a 12 milioni di euro,motivo per cui il futuro del centrocampista è tutto da scrivere. Il portoghese dovrà giocare meglio per avere la certezza di rimanere. Per quanto si sa da Trigoria le difficoltà fisiche del giocatore sono dovute al diverso tipo di preparazione nel Porto: con il lavoro di Mourinho dovrebbe recuperare, ma la sensazione è che il giocatore stia pagando anche il doversi adattare a un ruolo diverso da quello che è abituato a interpretare. Oliveira è una mezzala che dà il meglio quando può avvicinarsi all’area avversaria, non è un caso che abbia segnato già 63 gol in carriera. I tifosi mantengono la fiducia nel suo acquisto. Intanto, altro tutto esaurito domenica a Spezia, mentre sono ottomila i biglietti venduti per il match contro l’Atalanta e diecimila quelli riservati ai giallorossi per il derby del 20 marzo.