Categorie
NEWS

Plusvalenze Roma e Lazio, l’eventuale sentenza sportiva non arriverà prima dell’estate

Il caso plusvalenze è esploso anche nella capitale, sia in casa Roma che in quella Lazio e certamente non farà dormire sonni tranquilli ai dirigenti delle due società.

Sul piano sportivo, nonostante non siano due fascicoli da 14mila pagine come nel caso della Juventus, è difficile ipotizzare che si possa arrivare a una sentenza prima dell’inizio della prossima stagione. Dalle prime indiscrezioni sembra inoltre che il filone biancoceleste d’indagine sia partito temporalmente prima rispetto a quello giallorosso.

Altro elemento che può creare delle lungaggini è l’immunità da parlamentare di Lotito. La Guardia di Finanza ha sequestrato tutti i dispositivi elettronici appartenenti ai dirigenti indagati tranne che a lui, mossa per la quale serve una votazione in Parlamento per avere l’autorizzazione a procedere. E Lotito nel filone laziale è elemento chiave poichè proprietario del club biancoceleste e della Salernitana all’epoca dei fatti contestati.

La Giustizia Sportiva interverrà eventualmente solo nella prossima stagione sulle plusvalenze di Roma e Lazio

Un’altra differenza con il caso Juventus sono le cifre, sì importanti visto che parliamo di milioni di euro, ma non al livello di quelle dei bianconeri. Per esempio le operazioni della Roma messe sotto indagine arrivano a un totale di 42,5 milioni di euro per giocatori, vedasi Cristante, Frattesi o Spinazzola.

Insomma, le indagini sono solo all’inizio e se per i giallorossi si intrecciano con la parabola Juventus, già analizzata dalla procura di Torino, vedasi l’intercettazione fra Cherubini e Bertola che parlano dell’affare Spinazzola-Luca Pellegrini, il filone Lazio-Salernitana è tutto da costruire e a giocare un ruolo fondamentale saranno i dati raccolti dall’analisi di telefoni e computer sequestrati dalla Guardia di Finanza, ricordando che mancano quelli di proprietà di Lotito.