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Rassegna stampa

Lukaku, la grande crisi del bomber a tempo

L’avventura di Lukaku alla Roma, dopo un’estate tumultuosa di calciomercato, era cominciata alla grande. Arrivato in prestito oneroso dal Chelsea, dopo lo spezzone di 21′ contro il Milan dell’11 settembre, appena sceso dall’aereo, Big Rom aveva ingranato subito: 7 gol nelle prime 7 presenze da titolare, 5 in campionato e 2 in Europa League

Come scrive il Corriere della Sera, dalla doppietta al Cagliari dell’8 ottobre, però, l’apporto del belga è calato: 8 gol in 21 partite. Il prestito di Lukaku scade a giugno. Il Chelsea ha inserito una clausola rescissoria da 43 milioni di euro, impensabile per una Roma non qualificata per la Champions League e comunque da valutare dopo il rientro di Tammy Abraham, a marzo, che al contrario di Lukaku è di proprietà del club e ha un contratto fino al 2026. [

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APPROFONDIMENTI

Lukaku, l’Inter per tornare al top: solo due reti nel 2024

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – C’eravamo tanto amati, oppure no, forse non fino in fondo per come è finita. La verità di Lukaku sul suo rapporto con l’Inter e il mancato, terzo e definitivo, ritorno in nerazzurro non è mai arrivata. Prima della gara d’andata dalla sponda interista sono arrivati commenti quasi quotidiani sulla trattativa estiva col Chelsea, sfumata per una presunta o reale sparizione del belga al momento delle firme.

Le sliding doors del mercato hanno portato poi Big Rom in giallorosso, con tanto di volo presidenziale a prelevarlo a Londra per scortarlo nella capitale, nel tripudio della gente romanista. Sembrava la scintilla utile a Mourinho per alimentare la sua terza e ultima stagione in giallorosso e inizialmente Lukaku ha risposto positivamente, segnando quasi un gol a partita di media.

Poi la sua forma è calata, la Roma si è incupita, i risultati sono venuti meno e i Friedkin hanno ordinato l’esonero del tecnico. De Rossi è ripartito ovviamente da Lukaku, con la speranza di fornirgli più palloni possibili. Nelle ultime gare ufficiali Big Rom è andato a segno solo contro l’Hellas. Prima ancora due sole reti su nove in campionato contro le big. A secco nel derby (2), contro la Juventus, contro il Milan (2), contro l’Atalanta nonostante i diversi tentativi e anche contro l’Inter, dove però oggettivamente non ebbe mai la possibilità di battere a rete.

Sabato pomeriggio sarà di nuovo sfida ai nerazzurri e ad Inzaghi, che Romelu non ha indicato da capitano del Belgio come miglior allenatore al mondo nelle votazioni dei FIFA Awards. Un’altra frecciatina al suo ex allenatore, colpevole secondo Lukaku di averlo tenuto fuori nella finale di Champions, preferendogli Dzeko.

Le statistiche contro le big del centravanti belga con l’Inter sono incoraggianti per il finale di stagione della Roma: su 57 reti in Serie A, 14 le ha realizzate contro le migliori formazioni d’Italia (nel dettaglio 4 al Milan, 3 al Napoli, 3 alla Roma, 1 rispettivamente a Fiorentina, Lazio, Atalanta e Juventus). Esattamente il 25% del totale.

Il 2024 finora di Lukaku è stato piuttosto opaco: solo due sigilli in sette apparizioni ufficiali. Un problema forse di condizione fisica, di rifornimenti ma anche forse di motivazioni. E’ arrivato il momento di alzare questi numeri e riprendersi la Roma.

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Calciomercato

Lukaku, tra l’oro d’Arabia e il futuro a Roma: gli scenari

Quale sarà il futuro di Lukaku? La Gazzetta dello Sport questa mattina sottolinea che il Chelsea ha fissato una cifra per il riscatto pari a circa 42 milioni, ma ammesso e non concesso che i Friedkin vogliano spendere quasi tutto il budget di mercato per un solo atleta che nella prossima stagione avrà 31 anni, c’è da dire che la concorrenza è grande, a cominciare da quella straordinaria macchina per investimenti economici che è diventata la Saudi Pro League.

Per riscattarlo sarà essenziale centrare la Champions League, altrimenti l’investimento risulterà proibitivo.

Dal 2024-25, infatti, il più importante campionato del mondo arabo ha deciso che gli stranieri tesserabili saliranno a dieci. E nella lista dei desideri, naturalmente, spicca Big Rom.

A pensarci bene, l’attaccante in estate ha avuto la stessa tentazione riservata a Mourinho e, come lui, ha rinunciato a un ingaggio assai superiore di quello percepito alla Roma (circa 7 milioni netti più bonus) per giocare in un campionato più competitivo.

Nel 2024, però, le cose potrebbero cambiare, anche perché si dice che l’offerta per lui non sia inferiore ai 30 milioni a stagione per due anni. Una cifra da capogiro che arriverebbe dopo l’Europeo, in cui Romelu spera di lasciare finalmente il segno per raggiungere un traguardo importante della carriera.