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Roma-Leicester 1-0: le pagelle del Prof. Moroni

Per chi cerca lo spettacolo, segnalo il cuore dei calciatori, la grandezza di un pubblico unico, l’applauso di tutto uno stadio a Claudio Ranieri. Poi, un’avvertenza: queste non sono le pagelle di un chirurgo estetico che guarda la forma. Sono le pagelle di un radiologo che guarda i romanisti come hanno giocato DENTRO.

Rui Patricio 7,5: Era una semifinale e con lui tra i pali non ho tremato mai. Perché la sua faccia mi rassicura, la sua esperienza mi tranquillizza.

Mancini 7: Quando la partita si fa dura, i duri scendono in campo e non lasciano scampo agli attaccanti avversari.

Smalling 8: E’ come Churchill, è come i Beatles, è il volto bello dell’Inghilterra: grande, tempestivo, presente, corretto.

Ibanez 7: Lettore che non lo ammiri: o stai con Mou e lo apprezzi o non capisci di calcio come lui che lo fa giocare sempre, anche quando sta in pre-coma.

Karsdorp 7: Con Rui e Ibanez e quello che ha giocato di più, perché è uno stantuffo inesauribile; sbaglia pure qualcosa, ma quanto dà alla fase offensiva!.

Cristante 7: Si sacrifica sul regista inglese e combatte su ogni palla. Le lastre dicono che ha un grande cuore e un grande cervello.

Zalewsky 8: Ma oggi, quanto vale Nicola, il ragazzo tiburtino con la patria polacca nel cuore (come se fosse un difetto, anziché un valore)?

Sergio Oliveira 7: E’, come Cristante, uno che fa il lavoro oscuro, che sa stare in campo e che mette fisicità ed esperienza al servizio della squadra.

Pellegrini 7,5: I raggi X dicono che ha le geometrie, la classe, e l’amore per la Roma in tutte le fibre del suo corpo. Ed è un centrocampista che ha segnato 24 gol in 2 anni.

Zaniolo 7: Aspettiamo tutti la sua consacrazione, ma tutti vediamo le sue potenzialità. Stasera ho apprezzato il suo impegno, la sua concentrazione e il suo sorriso di ragazzo felice.

Abraham 8,5: Piedi, testa, fisico, impegno, simpatia, carattere, generosità, sacrificio… Mi fremo?

Mourinho 8: Soltanto una squadra allenata da Uno Speciale porta a casa una finale con un gol segnato all’11’. Primo traguardo centrato, adesso finale e classifica finale. poi capiremo chi è Josè.

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Roma capitale: battuto il Leicester con un gol di Abraham

Serviva un imperatore a Roma per uscire dai propri incubi. Serviva José Mourinho per cancellare trent’anni in un colpo e riportare la Roma a giocare una finale europea, la quarta della sua storia, per restituire a una città anestetizzata dalla mediocrità, dalle aspettative frustrate, dalla logica del piazzamento, la voglia di inseguire un’illusione, scrive Matteo Pinci su La Repubblica. Era stato preso per questo: per urlare in faccia alla città, ma soprattutto ai giocatori, che il tempo di accontentarsi era finito.

Gli sono bastati dodici mesi esattidal pomeriggio di quell’annuncio shock per conquistare una finale. E non è un caso che nella notte romana contro il Leicester, in un Olimpico sognante e coloratissimo, il biglietto verso la finale di Conference League a Tirana del 25 maggio lo abbia timbrato Tammy Abraham, il più mourinhano dei calciatori della Roma: lo ha coccolato nelle giovanili da manager del Chelsea, lo ha seguito da spettatore interessato ai tempi di United e Tottenham, lo ha chiamato in estate: “Be’, che aspetti? Non ti sei stancato di veder giocare gli altri?“.

“Per noi è come la Champions per il Real o il Liverpool”, dice Mourinho, “la storia della Roma è di sofferenza“.Ma l’esorcismo è compiuto. La maledizione delle semifinali perdute si spezza in una come quelle che avevano trasformato i sogni in incubi con Liverpool e United. Mourinho non ha cercato la chiave per riaprire la bacheca impolverata da 14 anni di attesa, a Trigoria. Ha deciso di scuoterla, a costo di fracassare tutto. Ciò che è rimasto in piedi, è ciò che ha usato per portare la Roma dove è oggi. A 90 minuti da un trionfo che manca da 14 anni.

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NEWS

Roma-Leicester, promessa mantenuta: anche Ranieri all’Olimpico (VIDEO)

Lo aveva promesso ed è stato di parola. Claudio Ranieri ha raggiunto lo Stadio Olimpico per seguire dalla tribuna Monte Mario il match di ritorno tra Roma e Leicester. Accompagnato dalla moglie, l’ex tecnico giallorosso ha salutato diversi tifosi all’ingresso della tribuna senza rilasciare dichiarazioni. 

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PARTITE

LA ROMA BATTE IL LEICESTER E VOLA IN FINALE!

La Roma questa sera all’Olimpico si gioca il pass per la finale di Conference League. La squadra di Mourinho dopo l’1-1 dell’andata sfiderà il Leicester nella semifinale di ritorno della competizione europea.

CRONACA PARTITA

SECONDO TEMPO

90’+5′ – TRIPLICE FISCHIO! FINISCE QUI! LA ROMA VOLA IN FINALE DI CONFERENCE LEAGUE!!!!!!!!!!!!!!

90+3′ – Fallo su Veretout nella trequarti avversaria.

90+2′ – Maddison calcia bene, ma fuori.

90′ – Cinque minuti di recupero.

88′ – Arriva il cambio. Esce Abraham, in campo Shomurodov.

86‘ – Karsdorp ammonito per aver perso tempo.

85′ – Corner per il Leicester.

84′ – Esce Zalewski per Viña.

83′ – Iheanacho calcia un missile. Rui Patricio blocca.

81′ – Abraham chiede il cambio, essendo esausto.

80′ – La palla arriva in area a Zalewski che stoppa e calcia, ma colpisce un avversario.

78′ – Finisce la partita di Zaniolo, dentro Veretout.

76′ – Ayoze per Dawsburry-Hall.

74′ – Problemi fisici per Zaniolo e Ibanez.

72′ – Bel ripiego difensivo di abraham che poi subisce fallo.

70′ – Esce Pereira ed entra Castagne nel Leicester.

68′ – Giallo per Fofana che atterra Abraham.

66′ – Cross di Justin verso Vardy. Il centravanti non ci arriva e la palla sfila sul fondo.

64′ – Il Leicester passa a un 3-5-2: Schmeichel; Amartey, Fofana, Evans; Pereir; Maddison, Tielemans, Dewsbury-Hall, Justin; Vardy, Iheanacho.

61′ – Zalewski ruba il pallone ed entra in area. Il 59 poi viene chiuso da tre avversari.

56′ – Dewsbury-Hall ci prova da fuori area con il mancino, palla abbondantemente fuori. 

56′ – Bella chiusura di Cristante di tacco su Iheanacho

55′ – Punizione per il Leicester per fallo di Oliveira a centrocampo. 

53′ – In panchina Mourinho prepara El Shaarawy, Veretout e Pérez. 

52′ – Giro palla del Leicester e verticalizzazione per Justin, palla in fallo di fondo. 

50′ – Buona chiusura di Ibañez su Maddison, il brasiliano guadagna anche rimessa per la deviazione dell’inglese.

50′ – La Roma fatica a ripartire e il Leicester alza il ritmo, ma la difesa giallorossa è concentrata. 

47′ – Spinge anche il Leicester sfruttando il cambio di modulo, corner per gli inglesi. 

46′ – Subito una chance! Su corner carambola su Evans con la palla che quasi finisce in rete.

45’ – Inizia il secondo tempo.

PRIMO TEMPO

43′ – Fase caotica dle match con tanti palloni persi da ambedue le squadre.

40′ – Mancini perde palla e poi entra sull’avversario. Ammonito il centrale.

38′ – Sbagliano nel possesso le Foxes. Regalata palla alla Roma per una rimessa.

36′ – Adesso si allunga il Leicester.

32′ – Gran giocata di Abraham che allunga il pallone a Zaniolo. Il 22 tira ma un difensore ribatte in corner,

28′ – Lookman, infastidito da Ibanez, si porta il pallone sul fondo. Rimessa per Rui Patricio.

26′ – Intervento duro di Vardy su Ibanez.

16′ – Bell’incursione centrale di Pellegrini, il capitano tira al volo. C’è Schmeichel, poi palla in corner.

10′ – GOL DELLA ROMAAAAAAAAAAAA!!!! Dal corner arriva lo stacco imperioso di Abraham, nulla può Schmeichel. 

9′ – Gran sviluppo offensivo per la Roma: il cross teso di Zalewski arriva a Pellegrini. Il tiro del capitano viene deviato e termina di poco a lato. Angolo per la Roma.

8′ – Tira in porta Pellegrini. Schmeichel si fa trovare pronto e para in corner. Prima occasione della gara

7′ – Punizione dal lato sinistro dell’area di rigore per la Roma. Fallo su Zalewski. 

0’ – Via! Comincia la semifinale di ritorno di Conference!

Roma-Leicester, le formazioni di Mourinho e Rodgers

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Sergio Oliveira, Zalewski; Lo. Pellegrini, Zaniolo; Abraham. 
Allenatore: Mourinho.

A disposizione: Fuzato, Kumbulla, Viña, Spinazzola, Maitland-Niles, Veretout, Diawara, Bove, Felix, El Shaarawy, Carles Perez, Shomurodov.

LEICESTER (4-1-4-1): Schmeichel; Ricardo Pereira, Evans, Fofana, Justin; Tielemans; Lookman, Maddison, Dewsbury-Hall, Barnes; Vardy.
Allenatore: Rodgers. 

A disposizione: Ward, Vestergaard, Castagne, Thomas, Amartey, Soyuncu, Albrighton, Choudhoury, Soumaré, Ayoze Perez, Daka, Iheanacho.

ARBITRO: Jovanovic (Ser).
GUARDALINEE: Stojkovic e Mihajlovic (Ser).
IV UOMO: Grinfeeld (Isr).
VAR: Dankert (Ger).
AVAR: Fritz (Ger).

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Roma, è la tua notte

La Roma ha già giocato due semifinali europee all’Olimpico dopo aver pareggiato l’andata fuori casaE tutt’e due le volte si è qualificata per la finale. E successo più o meno ogni trent’anni: nel 1961 dopo il 2-2 in Scozia contro l’Hibernian e nel 1991 dopo lo 0-0 in Danimarca contro il Broendby. Stasera ci riproverà dopo l’1-1 in Inghilterra contro il Leicester. L’Hibernian aveva eliminato la squadra che deteneva il trofeo, il Barcellona di Suarez. Come scrive Il Corriere della Sera, a Edimburgo Baker prese una traversa e poi provocò l’autorete di Fontana, ma con una doppietta di Lojacono i giallorossi andarono due volte in vantaggio e alla fine riuscirono a strappare il 2-2.

Una settimana dopo all’Olimpico, dopo l’1-1 del primo tempo sotto un uragano, gli scozzesi si portarono avanti 3-1 nella ripresa, ma Manfredini e Lojacono firmarono il 3-3. Nello spareggio giocato il 27 maggio all’Olimpico Manfredini sbloccò subito il risultato al primo minuto dopo 3 tiri consecutivi. Al 57′ si era già chiuso il poker, poi le reti di Menichelli e Selmosson per il 6-0 conclusivo.

Un salto di trent’anni per arrivare a Broendby-Roma, Coppa Uefa 1990-91. I danesi avevano vinto il campionato nella stagione precedente e nel loro stadio restarono a secco solo contro i giallorossi, con il Corriere Della Sera che titolava: “Resiste il bunker della Roma“. Al ritorno la Roma sarebbe stata eliminata per la regola del gol in trasferta, ma all’88’ una botta dal limite di Desideri, respinta da Peter Schmeichel (il padre di Kasper, che stasera difenderà la porta del Leicester) con il tap-in di Voeller regalò il 2-1 e la qualificazione. 

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Notte da Special One. Mourinho: “Voglio sentire la forza dell’Olimpico”

Inferno o Paradiso. L’Italia tutta stasera guarda laRoma, unica squadra rimasta in Europa, scrive Leggo. E all’Olimpico si intravede l’Adriatico, che Mourinho spera di sorvolare tra meno di un mese verso Tirana dove si giocherà la finalissima di Conference. In uno stadio da brividi lo Special One punta alla quinta finale della sua carriera, alla prima per la Roma negli ultimi 30 anni. Sulla strada verso la gloria c’è il Leicester di Vardy. All’andata in Britannia è finita 1-1, al ritorno stasera ci saranno 70 mila tifosi per ottenere la vittoria più importante della stagione.

Quello che ci serve non sono 70 mila spettatori, ma 70 mila giocatori. Loro devono giocare la partita con noi, solo così abbiamo più possibilità di vincere“, l’appello urlato di Moualla vigilia. Pochi i dubbi di formazione. Tutti a disposizione in casa Roma tranne Mkhitaryan. Al suo posto Oliveirafavorito su Veretout. “Non esiste in rosa un sostituto di Miki, lo sappiamo. Ma dobbiamo giocare da squadra per arrivare a una finale che ci meritiamo. Possiamo vincere solo se tutti noi saremo al massimo livello. Io sono sempre ambizioso, spero che l’aspetto emotivo possa mettere i miei in uno stato di animo altissimo, che possa aiutare la squadra a vincere la partita“.

Proprio ieri Mou ha festeggiato il primo anno a Roma:Mi sto divertendo molto, sono felice ogni giorno di vedere al centro sportivo e non posso negarlo. Ovvio che voglio di più il prossimo anno. Ma conosco il progetto, cerco di dare tutto quello che ho e amo lavorare con la gente qui. Credo che meritiamo finire la stagione con qualcosa da celebrare, un trofeo sarebbe fantastico. Finire in una posizione che ci consente di giocare in Europa sarebbe anche positivo“. Contro avrà l’amico ed ex allievo Rodgers: “Ha vinto a Leicester ed è più difficile che farlo al Chelsea o al Liverpool“.

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Da Rui a Smalling, Mou alza il muro

Chris Smalling è pronto per un’altra battaglia. Dopo aver riposato contro il Bologna stasera toccherà di nuovo all’inglese tenere in mano le redini della difesa, per cercare di tenere il più possibile al sicuro la porta di Rui Patricio dagli attacchi del Leicester. Anche Zalewski è pronto per riprendersi la scena in campo internazionale dopo la partita quasi perfetta giocata all’andata, sugellata dall’assist perfetto servito a Pellegrini. In mediana, scrive Il Tempo, toccherà invece a Sergio Oliveira affiancare Cristante. Il portoghese scenderà in campo con due obiettivi: non far rimpiangere l’assenza di Mkhitaryan e fornire una prestazione di livello che convinca Tiago Pinto a riscattarlo dal Porto. 

Nessuna sorpresa in avanti con la coppia Zaniolo-Pellegrini alle spalle di Abraham, a caccia di un gol che manca dalla gara di ritorno contro il Bodo. Il centravanti giocherà il suo duello personale a distanza con Vardy, che guiderà l’attacco delle Foxes. Rodgers ha recuperato anche Maddison e Dewsbury Hall, che dovrebbe iniziare il match dal 1′. L’allenatore ha scelto di annullare la passeggiata sul prato dell’Olimpico, preferendo il relax dell’hotel a due passi dallo stadio.

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Capitale blindata: arrivano 3500 tifosi inglesi

Stasera non toccherà solo alla Roma dedicarsi al super-lavoro. Straordinari anche per le forze dell’ordine, considerando i circa 3.500 tifosi del Leicester attesi oggi nella Capitale. Il piano per la sicurezza è scattato già da ieri per gli inglesi giunti a Roma in anticipo rispetto al grosso del gruppo. Come scrive La Gazzetta dello Sport, il concentramento è previsto a Villa Borghese, dove partiranno i pullman direzione Stadio Olimpico, i cui cancelli apriranno alle ore 18.15.

Il piano prevede il potenziamento nell’attività di filtraggio, con verifiche su striscioni e in particolare su eventuali riferimenti alla guerra in Ucraina. Per evitare possibili tensioni tra le tifoserie verranno inoltre aumentati i controlli presso gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e quelle della metropolitana. Stasera, infine, sarà sospesa la circolazione degli autobus in centro dalle 23 alle 2, misura adottata per decongestionare un eventuale massiccio accesso di tifosi in centro.

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Mourinho ai tifosi: “Non basta guardare, dovete giocarla con noi”

Non venite allo stadio per guardare la partita, venite per giocarla“. E’ l’appello di José Mourinho, la dolce richiesta di aiuto alla tifoseria giallorossa per la sfida di stasera all’Olimpico. Mou, scrive La Gazzetta dello Sport, sa bene che partite di questo peso specifico si vincono anche con il tifo, l’entusiasmo e la pressione. “Disputiamo una finale, una delle ultime partite della stagione nel nostro stadio. Mi piacerebbe che i tifosi giocassero con noi. Si può stare allo stadio come spettatori o per giocare: nel primo caso per noi il risultato è nullo, nel secondo è diverso. Contro il Bodo li abbiamo sentiti e abbiamo giocato 11 contro 11, con il Bologna invece no, solo qualcuno in Curva Sud, ma il resto dello stadio non ha giocato con noi“.

Se domani i tifosi vogliono fare la differenza dovranno giocare con noi“. Lo stadio sarà pienissimo, quasi 65mila persone per per il 14esimo sold out della stagione romanista. Prima della partita Mourinho ricambierà il regalo che Brednan Rodgers gli ha fatto all’andata, una bottiglia di vino portoghese da circa 535 euro. “Gli ho comprato un regalo carino, ma se Brednan vuole il tè lo tengo per me e gli regalo il tè” ha detto Mou, riferendosi all’allenatore delle Foxes che aveva detto: “Cosa mi aspetto? Una tazza di tè, non sono un grande bevitore. E comunque José non ha bisogno di ricambiare, il mio è stato un gesto di rispetto“.

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Roma in campo per la rifinitura: out solo Mkhitaryan – VIDEO

La Roma è scesa in campo alle 18.00, dopo le parole in conferenza stampa di Mourinho e Cristante, per svolgere la seduta di rifinitura alla vigilia del match di ritorno contro il Leicester.

Tutto il gruppo a disposizione di Mourinho, tranne Mkhitaryan ancora ai box per l’infortunio muscolare patito all’andata. Prima parte dell’allenamento – aperta alla stampa – dedicata alla fase di riscaldamento e un breve lavoro atletico, poi le prove tattiche e anche sui calci piazzati in vista di domani.

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