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Rassegna stampa

Dieta e disciplina: così Camara si è fatto largo

Dopo la sconfitta contro il Betis, Mourinho era infuriato con Camara, che a suo parere era entrato molto male nei minuti finali in cui si materializzò il gol avversario. Allenandosi con umiltà ed impegno ha saputo sfruttare le occasioni che gli infortuni e le strategie gli hanno concesso. Titolare contro la Sampdoria non è più uscito dalla formazione. Tre partite consecutive nelle quali le sue caratteristiche di corridore instancabile, associate a una migliore disciplina tattica, hanno rassicurato l’allenatore.

Come scrive il Corriere dello Sport, lo stop di Matic poi lo ha aiutato ad emergere, ma Camara è cresciuto davvero integrandosi di più con gli automatismi della Roma. Una volta arrivato a Trigoria dalla Grecia ha dovuto svolgere un lavoro personalizzato per raggiungere una buona forma, che prevede anche un regime alimentare più rigido: nel giro di un mese e mezzo ha perso 2-3 chili che gli hanno restituito agilità senza ridimensionare la potenza. I dati raccontano che contro l’Helsinki sia stato il miglior giocatore per palloni intercettati e, insieme a Smalling, quello che ne ha sprecati di meno.

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Interviste

Camara: “Voglio restare a Roma a lungo. Un orgoglio esser allenato da Mou. Presto sarò al 100%”

CONFERENZA STAMPA – Mady Camara è stato presentato nella sala stampa di Trigoria a distanza di una quindicina di giorni dal suo arrivo nella capitale.

Tiago Pinto: “Sono felice due volte oggi: perchè è l’ultima conferenza e perchè è l’ultima presentazione di questo mercato. Avete visto già Camara, purtroppo con tante partite ravvicinate non abbiamo avuto subito il tempo per presentarlo, ma come sapete dopo l’infortunio di Gini abbiamo avuto la capacità rapida di trovare la soluzione giusta per la squadra, per portare più alternative al mister. Mady è una sfida importante, ha dato una buona risposta in queste settimane, ci aiuterà tanto dentro e fuori dal campo. Adesso parola al protagonista”

Parola a Camara:

Cosa ti ha sorpreso della Roma?
“La cosa che mi ha sorpreso di più è l’ambiente familiare che si respira qui”.

Qual è il compagno che ti sta aiutando di più nell’inserimento?
“Nessuno in particolare, ma tutti: mi hanno accolto benissimo come un fratello, da parte mia devo ripagare mettendomi a disposizione”.

Quanto ha influito la presenza di Mourinho per scegliere la Roma?
“Diversi club si erano interessati, avevo esitato ma nel momento in cui si è fatta viva la Roma non ho avuto dubbi. Il mister mi ha spiegato il progetto, ho subito deciso che volevo venire qui e come mia abitudine voglio dare tutto per la squadra”

Hai parlato con Manolas della Roma? Differenze tra pubblico greco e quello giallorosso?
“Sì ho parlato con Kostas della Roma, mi ha raccontato del calore dei tifosi qui, dell’accoglienza che avrei ricevuto. Sui tifosi c’è poco da dire: i tifosi greci sono forti, ma qui non sono da meno, si sono visti anche ieri”

Può essere questa l’occasione della tua carriera? Quanto è importante lavorare con Mourinho?
“Un orgoglio essere al servizio di uno dei migliori allenatore nella storia del calcio. Un’opportunità per imparare e crescere. L’importante è lavorare e non porsi mai dei limiti”.

Nel tuo reparto c’è molta concorrenza. Come ti senti rispetto a questo? Quali sono le tue prospettive a lungo termine?
“Sono arrivato qui con l’obiettivo di restare a lungo, questo è il mio intento. Condividere lo spogliatoio con campioni del calibro di Matic, Pellegrini, Cristante, Wijnaldum e Bove, con cui giocavo alla playstation, è motivo di grande orgoglio. Massima umiltà per aiutare il club a raggiungere gli obiettivi.”

Che impressione ti ha fatto il campionato italiano?
“Sicuramente ci sono delle differenze con quello greco, in particolare a livello tattico e di intensità. Ogni campionato ha la propria cultura, anche quello francese è diverso e starà a me adattarmi. Dovrò lavorare per ambientarmi al meglio e mettere le mie qualità a disposizione di questo gruppo molto buono.”

Quanti ti manca per essere in piena forza fisica? Cosa potrai dare alla squadra?
“Non sono ancora al 100 % fisicamente. Sto lavorando giorno per giorno per raggiungere il miglior stato di forma. Non mi pongo limiti, voglio raggiungere obiettivi personali e di squadra”.

Hai caratteristiche diverse dagli altri, cosa ti sta chiedendo Mourinho in questo ultimo periodo? “Il mister mi sprona a lavorare con intensità per aiutare la squadra a vincere le partite”.