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Rivoluzione e coraggio: il piano mercato della terza Roma di Mourinho, pronta a cambiare volto

ROMA MERCATO MOURINHO – Focus RS (di Francesco Oddo Casano) Mourinho sarà ancora la colonna portante del progetto sportivo della Roma. L’incontro (di cortesia sì ma forse anche di sguardo ad un futuro prossimo) si è chiuso con un ‘no grazie’ alla proposta faraonica degli sceicchi sauditi. Non è ancora tempo per lo Special One di spegnere le vibrazioni del calcio competitivo per abbandonarsi ai sereni allori di un mondo sportivo, in espansione sì, ma anni luce ancora lontano dai campionati e le coppe che realmente contano. D’altronde Josè si definisce ancora ‘animale da competizione’ e soprattutto, dopo la sconfitta di Budapest, avrà grande voglia di rivalsa nella prossima stagione. Il tentativo di aggressione del calcio Europeo che l’Arabia Saudita sta operando con un pioggia di milioni di euro ha già ammaliato e convinto gente come Benzema, Kante, Gerrard con Ronaldo apripista. Non Mourinho che ripartirà da Trigoria, il prossimo 10 luglio, la scalata a nuovi titoli e ad una nuova emozionante stagione.

Il piano mercato della Roma| Pinto-Mourinho, necessità diverse che confluiscono

Gli arrivi di Aouar e Ndicka sono un ottimo antipasto della campagna trasferimenti giallorossa che, come noto, vedrà protagonista Tiago Pinto su due fronti, solo apparentemente ben distinti: la necessità da una parte di fare economia, riducendo costi della rosa e chiudendo in attivo il bilancio netto del mercato; l’obbligo di accontentare Mourinho con una rosa ancor più competitiva. E questi principi si legano indissolubilmente ad una serie di indizi sulla rosa che il tecnico giallorosso ha seminato nel corso della stagione come piccole-grandi tracce. Immaginifici puntini che se ricollegati assumono una forma chiara. Già la scorsa estate, con gli arrivi di Matic, Dybala, Wijnaldum, Celik e Belotti, l’intenzione era quella di alzare il livello di ‘competizione‘ interno ad una rosa, reduce dal trionfo di Tirana ma unica gemma di un quadriennio di scarsi risultati. Da lì alcune dichiarazioni tese a sottolineare l’obbligo di fare un salto di qualità da parte del manager portoghese: dalle parole espresse su Karsdorp (“se è questo ciao amico ho Celik”) alle lunghe, affannose, dichiarazioni su Abraham e il confronto con Belotti: “Il gallo ha una mentalità pazzesca”, solo per citare alcuni esempi. Insomma Mou ha iniziato a picconare la rosa dei titolari, dei big, di coloro che da più tempo vivono a Trigoria e seppur poi esaltati negli ultimi mesi per lo straordinario spirito di sacrificio offerto, la sensazione è che in parecchi saranno messi in discussione.

Roma, pochi incedibili, mercato movimentato per Mourinho

Le contingenze economiche e la necessità di accrescere numero e qualità di frecce nella faretra dello Special One sembrano dunque combinarsi perfettamente in un piano mercato differente da quello operato negli ultimissimi anni, dall’avvento della famiglia Friedkin. Movimentare un maggior numero di calciatori tra giovani, esuberi ma anche (ex) titolarissimi, per generare risorse utili ai conti e rafforzare la rosa. La Roma ha deciso di non ritenere di fatto più incedibile nessuno o quasi. Ovviamente Smalling, Matic, Dybala a cui si aggiungono Cristante, Mancini e Pellegrini, rappresentano la spina dorsale della squadra, dalla quale si ripartirà. Ma ai cancelli di Trigoria potrebbero essere tanti gli scatoloni con all’interno effetti personali: dopo i mancati riscatti di Camara, Wijnaldum e Llorente (che spera di rientrare alla base quanto prima) saluteranno Volpato, Missori e i vari Kluivert, Villar e compagnia, di rientro dai rispettivi prestiti, ma anche Roger Ibanez, Karsdorp, Spinazzola – difficile da piazzare ma non più considerato un intoccabile – così come Zalewski, che potrebbe portare in dote una ventina di milioni. Attenzione anche a Edoardo Bove che oggi appare immerso in un limbo tra possibile rinnovo di contratto e necessità di trovare maggior minutaggio dopo l’exploit di fine stagione. Poi la questione portiere: ‘Rui è Rui’ (Mourinho dixit) ma la volontà del club è di rintracciare sul mercato un estremo difensore di discreta esperienza, non un giovanissimo, che possa affiancare e probabilmente superare nelle gerarchie il lusitano, relegandolo al ruolo di chioccia. Per soddisfare tutte le esigenze e centrare tutti gli obiettivi serviranno idee, intuizioni, legami con club e sponde di mercato. Ma soprattutto coraggio. Pinto è all’opera e il telefono di Mourinho è sempre più incandescente…

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Focus Siviglia – Filippo Maria Ricci (GdS) a Retesport: “Andalusi in gran forma, merito di Mendilibar”

“Il Siviglia è in gran forma, Mendilibar gli ha dato entusiasmo e pragmatismo”. Questa l’analisi di Filippo Maria Ricci, corrispondente in Spagna della Gazzetta dello Sport, intervenuto questa mattina ai microfoni di Retesport nel corso de ‘La Sveglia Giallorossa’:

“La squadra andalusa ha cambiato tre allenatori e ha trovato ora in Mendilibar le idee giuste, ma soprattutto quella compattezza che era mancata fino a qualche mese fa. Il Siviglia era immerso nella zona retrocessione, poi hanno scelto questo tecnico pragmatico, che ha riportato la difesa a 4 dopo il tentativo un po’ bizzarro di Sampaoli di cambiare sistema di gioco in un momento di emergenza di risultati, ma soprattutto grande umiltà. Credo che con la Roma giocheranno Suso e probabilmente Lamela, anche se Gil sta facendo molto bene. L’uomo da monitorare con attenzione è En-Nesiry che sta disputando un ottimo finale di stagione”.

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Calciomercato

Roma, salutano Villar, Mayoral e Calafiori: domani le visite mediche con Getafe e Genoa

Mentre Oliveira arrivava nella capitale, Tiago Pinto sistemava tre uscite: Villar e Mayoral hanno scelto il Getafe per rilanciarsi, Calafiori invece a sorpresa il Genoa dopo il pressing del Cagliari dei giorni scorsi. I tre giocatori si trasferiscono in prestito fino a giugno e domani sosterranno le visite mediche per i rispettivi nuovi club.