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Rassegna stampa

Roma-Feyenoord, la probabile formazione dei giornali

La Roma affronta il Feyenoord nel ritorno dei play off di Europa League. Ecco la probabile formazione dei giallorossi:

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

CORRIERE DELLO SPORT

Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

CORRIERE DELLA SERA

Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

IL MESSAGGERO

Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

IL TEMPO

Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

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Calciomercato

Roma, Smalling può andare in Arabia: gli aggiornamenti

Un modo per allentare la morsa del transfer balance e favorire l’ingresso di un difensore in lista Uefa  è quello di cedere giocatori non più utili alla causa. Con uno o più trasferimenti in uscita, si libererebbero slot e lieviterebbe il budget. Uno su tutti è Smalling che dopo le prime tre gare di Serie A è sparito.

Prima un infortunio al ginocchio, poi il dolore che non passava e infine il rapporto ai minimi termini con Mourinho. L’inglese è praticamente fuori rosa dopo aver rinnovato sei mesi fa il suo contratto per due anni a 3,5 milioni a stagione. Cederlo in Europa è praticamente impossibile e allora l’unica meta plausibile diventa l’Arabia Saudita.

Come scrive il Messaggero, una settimana fa Mourinho ha assicurato che al momento non ci sono movimenti in uscita che riguardano Renato Sanches, ma le cose possono cambiare da un momento all’altro.

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Rassegna stampa

Slavia Praga-Roma, allarme ordine pubblico dopo i fatti dell’andata

Se José Mourinho è deputato a pensare alle cose di campo, la società giallorossa deve preoccuparsi anche delle questioni pratiche legate alla trasferta di Coppa contro lo Slavia Praga.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, dopo gli 11 daspo comminati all’andata dalla Questura (9 ai tifosi cechi), c’è preoccupazione per i tifosi romanisti (circa 1300) che torneranno in trasferta dopo la “squalifica” del primo turno dovuto ai fatti seguiti alla finale di Budapest. Lo stadio di Praga sarà blindato.

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Infermeria

Mancini, niente di grave. In dubbio Pellegrini per l’Empoli

Entro domani Mourinho riavrà a disposizione quasi tutti i nazionali, ma nel frattempo a Trigoria si fa ancora i conti con un’infermeria discretamente piena.

Dei giocatori fermi ai box, Gianluca Mancini sembra in grado di recuperare già per domenica, mentre permangono dubbi sulle condizioni di Pellegrini. In ripresa anche Sanches, Aouar e Zalewski. Dybala tornerà titolare contro l’Empoli.

Fonte: Leggo

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Rassegna stampa

Lukaku alla Roma: è fatta! Mourinho ha il bomber, oggi lo sbarco: “Non vedo l’ora”

José Mourinho può essere soddisfatto. Ieri, a Londra, il club giallorosso ha schierato tutto il proprio vertice per riuscire a quadrare un accordo che, oggettivamente, è stato pieno di sfaccettature e quindi di problemi. Infatti, oltre a Dan e Ryan Friedkin, a discutere con il “board” del Chelsea c’erano anche il general manager Tiago Pinto, la ceo Lina Souloukou e addirittura anche la “Chief of Financial Planning”, Anna Rabuano, quella che a Trigoria e a viale Tolstoj chiamano “la donna dei contratti”. Comprensibile, visto che la Roma – per quanto riguarda i paletti messi dalla Uefa riguardo al “settlement agreement” firmato lo scorso anno – cammina davvero sul filo del rasoio, ed è per questo che, per evitare sanzioni (come la riduzione del numero dei calciatori iscritti alle Coppe) è occorso fare dei miracoli di equilibro finanziario.

In fondo, il prestito oneroso di 5,8 milioni di euro più facili bonus per un anno (si era provato a chiederne due) e lo stipendio pattuito col giocatore per 7,5 milioni è stata la parte più facile (si fa per dire), perché il vero cuore della trattativa – per far sì che la cifra del prestito fosse quella e non più alta – è stata quella fra lo stesso Lukaku e il Chelsea per tagliare il suo stipendio anche futuro, e poi fra tutte le parti in causa per stabilire le ricche commissioni destinate agli agenti: circa 2 milioni che saranno pagate dalla Roma, mentre il Chelsea verserà i mesi di luglio e agosto.

(…) Ma una soluzione momentanea è diventata strutturale almeno sul fronte dello stipendio. Romelu col Chelsea ha un contratto fino al 30 giugno 2026 che – prima del taglio dell’ingaggio concordato ieri – con ancora 32,6 milioni di euro netti garantiti compresi i 10,9 di questa stagione. Ebbene, non sarà più così. È impossibile sapere che cosa succederà l’estate prossima, cioè se Lukaku, a 31 anni (nel 2024) tornerà a Londra, probabilmente con la stessa voglia di andarsene, ma almeno il Chelsea si è assicurato una serie di sconti e l’inserimento di una clausola di rescissione da 43 milioni di euro.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, Lukaku, che da due giorni era a Londra anche per affrontare di persona le questioni più delicate, ieri sera ha già incontrato i vertici della Roma, con cui sbarcherà oggi (via Bruxelles) a Ciampino intorno alle ore 17 sull’aereo privato dei Friedkin, che sarà pilotato direttamente dal presidente Dan. Tra l’altro, i disagi che stanno provocando i controllori di volo inglesi hanno infatti fatto ritardare il previsto approdo dell’attaccante in mattinata. (…)

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Rassegna stampa

Mou cambia: ipotesi Cristante centrale con Bove in mediana

La testa affollata di pensieri, preoccupazioni, dubbi, ma anche speranze e voglia di continuare a lottare. I giorni che accompagnano Mourinho al big match di domani contro il Milan all’Olimpico sono densi di riflessioni tra le assenze a cui soccombere, le speranze per recuperare in extremis Dybala, ma, soprattutto, la scelta dell’undici da schierare.

Tra una difesa da inventare e le assenze pesanti di Wijnaldum e (molto probabile) della Joya, il tecnico portoghese dovrà necessariamemente apportare dei cambi rispetto a quello che solitamente ha proposto negli ultimi mesi nelle grandi sfide. Il dubbio più grande è quello del modulo: a livello numerico la scelta più immediata sembra quella del passaggio alla difesa a quattro. Con Mancini e Ibanez a far coppia e il solo Kumbulla a disposizione in panchina, oltre a qualche aggiunta della Primavera. Ma la difficoltà del match, la poca predisposizione degli esterni a giocare come terzini puri e il momento no che sta attraversando Ibanez consigliano al tecnico di mantenere lo schieramento con i tre difensori centrali, per avere maggiore protezione. Kumbulla è pronto per tornare dall’inizio, ma tra le carte nascoste di Mourinho ce n’è una che rimanda al passato. In mezzo ai centrali, infatti, può tornare Cristante.

Come scrive il Tempo, il centrocampista ha giocato gran parte dell’ultima stagione di Fonseca in quel ruolo, e garantirebbe quella qualità in uscita che stava dando Llorente nelle ultime settimane, e che sommata a quella di Matic qualche metro più avanti può essere la chiave del match. Ciò che spaventa di più, come sempre, è la catena di sinistra del Milan, che nella gara d’andata fu contenuta da Celik e Zaniolo, che di fatto fece la mezzala. E che domani potrebbe coinvolgere Bove in copertura ulteriore su Theo e Leao, se Cristante dovesse scalare.

Insomma, non ci sono ancora certezze con Mourinho che soltanto oggi farà le prove tattiche del caso. C’è poi la grande incognita che accompagna Dybala. Vederlo in campo dal primo minuto contro il Milan è un esercizio complicato. Se è vero che gli esami alla caviglia hanno escluso lesioni ed evitato il peggio per l’argentino, il trauma distorsivo-contusivo, oltre che l’affaticamento all’adduttore, vanno ancora smaltiti. Paulo ci proverà, ma ad oggi il massimo che può strappare sembra essere la convocazione.

Con Mourinho che potrà decidere se sarà necessario o meno gettarlo nella mischia. Le sue condizioni vengono monitorate giorno per giorno, e la gara contro l’Inter può esser quella dove rivederlo titolare e al 100% della condizione, anche in vista dell’Europa. Nessuno degli altri ai box è pronto al recupero, con Wijnaldum che sa-rà il primo a tornare, ma ne dovrebbe avere per un’altra settimana. Settimana, quella che inizia domani e termina sabato prossimo, decisiva per la corsa Champions giallorossa: due scontri diretti con le milanesi intervallati dalla trasferta di Monza, presa d’assal-to dai romanisti che hanno esaurito il settore ospiti.

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STADIO

Roma, sì allo stadio. Impianto a Pietralata, il Comune accelera: l’obiettivo è il 2027

La Roma ha fatto dieci. Come i motivi che hanno permesso ieri alla Giunta comunale di deliberare il Pubblico Interesse per il nuovo stadio della Roma, che sorgerà a Pietralata.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, prima delle celebrazioni di rito, esaminiamoli in sintesi: 1) sviluppo economico e sociale 2) area ben servita dalla viabilità e dal trasporto pubblico 3) rigenerazione di una zona degradata 4) maggiore comfort degli spettatori 5) creazione di zone di verde pubblico 6) possibilità di avere un nuova attrazione turistica 7) creazione di nuove connessioni pedonali e ciclabili 8) indotto produttivo e occupazionale 9) miglioramento della sicurezza urbana 10) interventi infrastrutturali per la maggior parte a carico dei privati.

Molto soddisfatto il sindaco Roberto Gualtieri. “Siamo nei tempi previsti. La conferenza dei servizi preliminare ha visualizzato e chiuso con esito positivo il progetto della Roma per Pietralata. C’è interesse pubblico per il progetto. Ora ci sarà una nuova fase con la redazione del progetto definitivo che terrà conto delle prescrizioni della conferenza dei servizi preliminari. Aspetti che paiono risolvibili per avviare poi le fasi successive. Entro il 2023 si spera di arrivare al progetto definitivo. Poi ci sarà conferenza dei servizi deliberatoria. La società vuole lo stadio in funzione nel 2027 che sarebbe anniversario per la società“.

La Roma, che parla per bocca del ceo Pietro Berardi, è molto netta. “Crediamo molto in questo progetto per proiettarci nell’olimpo del calcio europeo. Abbiamo ricevuto i pareri di 35 enti. Sono stati tutti molto chiari ed anche molto collaborativi. Il tutto ci permette di velocizzare il progetto. Una cosa importante è rispettare le date ed in Italia non è sempre così. Rispettare le date è fondamentale per mostrare a tutti cittadini, tifosi ed eventuali investitori quanto si crede in questo progetto. L’impianto avrà 62 mila posti. Il nostro obiettivo è avere entro la fine del 2023 il progetto definitivo, nel 2024 avviare i lavori ed essere pronti nel 2027. È una “deadline” sfidante ma la nostra è una lucida follia“.

Sul l’estetica Berardi spiega: “Dan e Ryan Friedkin sono direttamente coinvolti nel disegno. L’agenzia del progetto sarà la Populous che ha costruito anche lo stadio del Tottenham a Londra”. Infine l’atto di forza. Nonostante l’intero progetto arriverà a sfiorare i 600 milioni di investimento, Berardi dice: “La famiglia Friedkin non cerca partner per lo stadio, vuole proseguire da sola in questo progetto al momento“.