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Roma, la gioia di Wijnaldum e Pinto pensa a riscattarlo

Se c’è un volto sorridente nella Roma è sicuramente quello di Gini Wijnaldum. Da Lecce i giallorossi sono tornati con un pareggio sanguinoso che ha rallentato la corsa Champions. Ma l’olandese difficilmente dimenticherà le emozioni della serata salentina.

Come scrive la Repubblica, dieci minuti di calcio giocato al sapore di rinascita. Un uragano di emozioni raccontate quasi minuto per minuto sui propri profili social. E ben spiegate a parole al termine della partita: “Mi sono sentito di nuovo un giocatore“.

Da adesso partono quattro mesi da vivere a cento all’ora per convincere la Roma ad esercitare il diritto di riscatto inserito nell’accordo con il PSG. Otto milioni di euro è il prezzo stabilito la scorsa estate dal club parigino. Soldi che la Roma ha deciso quasi di accantonare – dopo la cessione di Zaniolo – in attesa di capire l’evoluzione fisica dell’olandese. Se da qui a fine stagione Wijnaldum tornasse il grande campione visto tra Liverpool e Parigi, a Trigoria non avrebbero dubbi a far partire il bonifico.

Altro discorso la trattativa per il contratto. Il centrocampista attualmente guadagna circa 10 milioni di euro (7 più 3 di bonus) con l’ingaggio diviso tra Roma (5 milioni) e PSG. Con l’acquisto a titolo definitivo servirà un nuovo accordo a cifre decisamente più basse di quelle percepite attualmente. Tutti discorsi futuri che Tiago Pinto sta iniziando a ponderare con largo anticipo, visti i rigidi paletti del Fair Play Finanziario. Alla Roma non hanno dubbi sulla sua permanenza, soprattutto in caso di qualificazione in Champions League e conferma di José Mourinho. Un doppio refrain fin troppo noto dalle parti di Trigoria.

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Le aderenze nel mondo Arabo, il tentativo al PSG e la grande amicizia con Trump: ecco chi è Tom Barrack

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Questa mattina il quotidiano Tuttosport ha rivelato l’indiscrezione del possibile interesse di un nuovo investitore americano sulla Roma. Si tratta di Tom Barrack, 75 anni, uomo d’affari statunitense proprietario del Colony Capital e già noto al mondo del calcio per aver acquistato (e poi rivenduto dopo pochi anni) il Paris Saint Germain agli inizi degli anni 2000.

Formazione e aderenze politiche

Barrack, figlio di un droghiere di origini libanesi immigrato a Los Angeles, si è costruito dal basso, partendo da una formazione prettamente legale. Laureato in legge, il suo primo incarico professionale è stato nello studio legale di Kalmbach, storico avvocato del Presidente Nixon. Repubblicano convinto, è tornato in auge recentemente sulla scena politica americana, poichè grande amico e sostenitore di Donald Trump, conosciuto 30 anni fa durante un affare immobiliare. Thomas ha creato il super Pac Rebuilding America Now, e ha guidato una decina d’anni fa un gruppo di investitori nella raccolta di quasi 100 milioni di dollari a sostegno della campagna elettorale di Trump. Nel 2021 è stato incriminato, poi assolto, con l’accusa di aver agito come agente straniero tra il 2016 e il 2018 per conto degli Emirati Arabi Uniti, influenzando le posizioni di politica estera della campagna di Trump. Inoltre, è stato anche accusato di ostruzione alla giustizia e di aver rilasciato false dichiarazioni.

Gli Arabi nel destino

La vera attività di Barrack parte negli anni 70 con una serie di affari e investimenti immobiliari che si intrecciano anche con il mondo arabo. Il suo primo incarico è in Arabia Saudita dove sbarca per conto di un gigante edile, cliente dello studio legale. Qui apprende in fretta l’arabo, fa sua l’arte della contrattazione e inizia a giocare a squash con i principi sauditi. Furbo, metodico, instancabile, torna in America e fa fruttare quei contatti come vicesottogretario nel Dipartimento di Stato sotto l’amministrazione Reagan. Dopo una serie di maxi operazioni, tra le quali anche un paio con Trump, arriva la versa svolta finanziaria nel 1991 quando Barrack fonda il Colony Capital, un fondo di investimento immobiliare quotato in Borsa. La filosofia del finanziare americano è chiara: rintracciare sul mercato aziende in dismissione o in difficoltà, asset immobiliari venduti all’asta o da ristrutturare. case in rovina, aziende indebitate, acquistarle, riqualificarle e rivenderle. Crea un portafoglio d’investimenti pari a 25 miliardi di dollari e secondo le ultime stime vanta un patrimonio personale di circa 1 miliardo di dollari.

L’altro intreccio col mondo arabo riguarda anche l’intrattenimento, il turismo e lo sport, nello specifico il calcio. Investe 200 milioni nell’immobiliare in Medio Oriente e il doppio in Germania, compra dall’Aga Khan gli alberghi di lusso lungo la Costa Smeralda. Nel 2012, li rivende a un fondo sovrano del Qatar per 680 milioni di euro, senza pagare un euro di tasse. Nel 2004 Barrack acquista il Paris Saint Germain per 31 milioni di euro da Canal+, insieme ad altri due investitori/fondi e poi a distanza di un paio d’anni rileva l’intera quota salendo al 98% delle quote. L’interesse principale di Barrack è la costruzione di un nuovo stadio “è l’unico modo per fare soldi nel calcio”, ma la gestione del club dopo i primi anni viene fortemente contestata dai tifosi. Nel 2011 il Colony Capital, dopo aver risanato le finanze del club, cede le quote di maggioranza del PSG al fondo sovrano del Qatar per 70 milioni di euro (oggi il valore stimato è di 4 miliardi).

Altri investimenti di Barrack riguardano il mondo del cinema e dello spettacolo. Acquista per 600 milioni quella Miramax fondata dal genio di Harwey Weinstein, per poi rivenderla ai qatarioti. Nel 2008, chiamato da un amico comune, raggiunge nel suo ranch Michael Jackson, ormai incapace di sostenere economicamente la sua Neverland. Si offre di coprirgli il debito di 23 milioni. In cambio, chiede solo i diritti per l’intrattenimento serale del parco. 

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Interviste

Wijnaldum: “Ripagherò la fiducia di club e tifosi. Fondamentali le conversazioni con Pinto e Mourinho”

Gini Wijnaldum ha rilasciato al canale ufficiale della Roma le prime dichiarazioni da nuovo calciatore giallorosso:

Benvenuto a Roma. Come ti senti?

“Mi sento molto bene. Ero già in contatto con la Roma da diverse settimane. In questi giorni ho cercato di raccogliere informazioni da chi ha giocato qui e conosce l’ambiente. Devo dire che mi hanno parlato tutti molto bene del club e della tifoseria. Già lì ero rimasto impressionato”.

“È davvero emozionante essere un giocatore della Roma. Tutte le persone con cui ho parlato mi hanno trasmesso eccellenti sensazioni sul Club e sui tifosi. La società ha dimostrato quanto mi volesse attraverso gli sforzi fatti per chiudere positivamente la trattativa, così come lo hanno dimostrato tutti i tifosi che in questi giorni mi hanno manifestato affetto sui social media. Questo dà sempre molta fiducia ad un giocatore. Mi impegnerò a dare il 100% e ad aiutare la squadra a competere per tutti i nostri obiettivi in questa stagione”.

“Le prime conversazioni con Tiago Pinto sono state decisive, le prime sensazioni erano già buone ma parlando con Tiago tutto è stato chiaro. E’ stato fondamentale il suo lavoro con i miei agenti e con il PSG. Ho parlato anche con Mourinho, mi ha saputo dire le cose giuste al momento giusto, quello che volevo sentire”.

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Calciomercato

Mourinho, spunta il PSG. Dall’Inghilterra: “Campos pensa a Mou per cambiare la cultura del club”

‘Il PSG punta o Special One’. E’ l’indiscrezione clamorosa che arriva dall’Inghilterra. A riferirla sono il Telegraph e subito dopo TalkSport (quest’ultima emittente per cui ha lavorato il portoghese lo scorso anno). Mourinho sarebbe considerato dal PSG un candidato forte per la panchina a partire dalla prossima stagione. Da qualche ora Luis Campos – ottimi rapporti proprio con l’allenatore della Roma – è diventato il responsabile del mercato del club di Parigi e potrebbe tentare di lavorare con Mou. Resta comunque tutta da verificare la disponibilità dell’ex manager del Tottenham a lasciare Trigoria per intraprendere l’avventura francese.

Questa mattina Le Parisien riportava invece la notizia dell’imminente accordo del PSG con Galtier, attuale tecnico del Nizza, in attesa che Campos liberi formalmente Pochettino.

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Florenzi può restare al Psg: incontro tra Leonardo e Lucci la prossima settimana

Il futuro di Alessandro Florenzi sarà certamente lontano da Roma, resta da capire se sarà o meno al Paris Saint Germain, dove ha giocato in prestito nell’ultima stagione.

Come riferisce il Corriere dello Sport, la prossima settimana il suo procuratore Alessandro Lucci avrà un incontro con Leonardo, direttore sportivo del club francese, per capire se verrà effettivamente esercitato il diritto di riscatto. Nello stesso ruolo il PSG aveva cercato Hakimi, che ora sembra diretto al Chelsea. Un cambiamento che potrebbe spingere la società parigina a confermare Florenzi.

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Florenzi: “Mou boccata d’ossigeno per la Roma. Futuro? Ora penso solo al PSG”

“Seguo sempre la Serie A e soprattutto la Roma da tifoso, questo non cambierà mai. Ora però penso solo al Psg e a ripagare la fiducia di tutti”. Alessandro Florenzi ha parlato ai microfoni de la Gazzetta dello Sport, del presente in Francia, del suo futuro e dell’arrivo di Mou a Roma: “Sarà una boccata d’ossigeno straordinaria per l’ambiente, arriva forse uno dei tecnici con più grande personalità e carisma, che sa e può gestire il contesto romano che si sa, e io lo so in primis, non è proprio dei più facili. Mi auguro che Mourinho possa fare davvero bene”

Poi su un futuro all’Inter afferma: “ovviamente fa piacere essere accostato a una grande squadra come l’Inter, ma di solito non faccio attenzione alle voci di mercato, a quello che dice la gente o a ciò che scrivono i giornali. Preferisco i fatti alle parole, lavorare sul campo, e pure fuori per migliorare tutti gli aspetti indispensabili alla vita di un giocatore, dall’alimentazione al riposo”