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Roma, il nuovo stadio è più vicino

Si è chiusa la Conferenza di servizi preliminare sullo studio di fattibilità presentato dalla A.S. Roma per la realizzazione del nuovo stadio nel quartiere di Pietralata. Ora c’è l’assenso tecnico del Campidoglio al proseguo dell’iter. «Siamo molto sod-disfatti perché la conferenza si è conclusa nei tempi previsti dalla norma grazie al lavoro svolto dagli uffici di Roma Capitale. È del tutto evidente che, essendo questa una fase preliminare, il progetto dovrà essere ulteriormente raffinato ed elaborato», ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia. Alla presentazione del progetto definitivo dovranno essere accolte le prescrizioni e risolte le criticità evidenziate nella prima fase e che riguardano, in particolare, «la disponibilità delle aree e gli assetti di accessibilità e mobilità», spiega ancora l’assessore. Dopo la chiusura della fase preliminare, la “palla” passerà all’Assemblea Capitolina. L’aula Giulio Cesare dovrà esprimersi sulla “dichiarazione di pubblico interesse” dell’opera, approvando un’apposita delibera predisposta dall’Assessorato all’Urbanistica. «Gli uffici del Dipartimento stanno già lavorando alla delibera che prima di essere portata in Aula sarà oggetto di una serie di valutazioni e di approfondimenti da parte delle Commissioni competenti. Come Amministrazione – spiega ancora l’assessore Veloccia – confermiamo il nostro impegno affinché l’opera possa vedere la luce perché è un’occasione importante per tutta la città e per riqualificare il quadrante di Pietralata. Andiamo avanti con ottimismo»

Fonte: il Tempo

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Stadio della Roma, verbale chiuso: obiettivo delibera entro febbraio. Gualtieri: “Spediti verso la pubblica utilità”

Passi in avanti sul fascicolo nuovo stadio della Roma a Pietralata. Questa mattina è stata annunciata la chiusura della prima fase documentale legata all’iter preliminare amministrativo. L’obiettivo del Campidoglio è approvare la delibera di pubblica utilità a inizio febbraio in Giunta.

“Bene la chiusura nei tempi previsti della conferenza dei servizi preliminare per la realizzazione nuovo stadio della Roma – ha scritto -. Con assenso tecnico prosegue iter per la realizzazione di un’opera importante per Roma che contribuirà a riqualificare il quadrante di Pietralata”. Così il Sindaco Gualtieri sui social.

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Roma, stadio a Pietralata più vicino: in arrivo il “sì” del Comune

Pronto il “sì” del Comune che concluderà il primo atto del nuovo Stadio della Roma di Pietralata: entro un paio di giorni il Campidoglio chiuderà la Conferenza di Servizi preliminare che era iniziata il 3 ottobre scorso al momento del deposito del progetto da parte della società giallorossa.

Come scrive iL Messaggero, conclusa la Conferenza di Servizi, poi, ci vorrà una decina di giorni o un paio di settimane al massimo per scrivere il verbale con tutti i vari passaggi e le richieste degli uffici.

Dopo si entra nel vivo della parte “politica” del lungo iter amministrativo: firmato il verbale della Conferenza, questo dovrà essere inserito in una delibera da portare al voto in Consiglio comunale. Quindi, per arrivare al voto, il testo sarà portato all’esame del IV Municipio Tiburtino (competente per territorio) e delle varie Commissioni consiliari che potranno formulare emendamenti e proposte di modifica. Il tutto poi tornerà in Giunta per essere vagliato dagli uffici e, quindi, sarà sottoposto al voto finale in Aula Giulio Cesare. L’obiettivo del Comune è quello di riuscire a chiudere questa parte del procedimento per la primavera.

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Stadio a Pietralata: ecco le tappe di avvicinamento

La mobilità e il pubblico interesse. Sono questi i due nodi (non così stretti) da sciogliere per far sì che il nuovo stadio della Roma a Pietralata passi dalla carta alla calce entro il 2024, così da giocarci almeno una gara nel 2027 (l’anno del centenario).

Come scrive il Corriere dello Sport, il primo nodo la Roma conta di averlo sciolto consegnando i documenti integrativi richiesti dal Comune, con la definizione delle caratteristiche “dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche di tutte le parti progettuali”, oltre che con i chiarimenti su altre questioni come gli espropri e le bonifiche.

Nel dettaglio, poi, la società dovrà continuare a rassicurare sulla viabilità nei giorni delle gare e quindi sul traffico che potrebbe congestionare l’area nella quale si trova tra l’altro un ospedale, il Sandro Pertini. C’è poi chi vorrebbe un parco al posto dello stadio: un comitato di quartiere si è già attivato in tal senso.

Sull’altro tema, cioè il pubblico interesse, la questione da pratica diventa filosofica: che vantaggio porterebbe alla cittadinanza un nuovo impianto? Diversi gli argomenti a favore: posti di lavoro, riqualificazione del quartiere e miglioramento dei servizi su tutti. Li ha evidenziati più volte il Ceo della Roma, Pietro Berardi, ma anche di recente il ministro per lo Sport, Andrea Abodi. Per la Federcalcio, inoltre, la nuova casa giallorossa è centrale nel piano per l’Europeo del 2032 che l’Italia intende ospitare.

La partita adesso è soprattutto politica. La Roma va parecchio d’accordo con il sindaco Gualtieri e ha un confronto costante con i due assessorati maggiormente coinvolti, quelli di Alessandro Onorato (Sport e Grandi Eventi) e Maurizio Veloccia (Urbanistica). Piuttosto ambizioso, però, immaginare che all’inizio di gennaio si arrivi alla delibera di pubblico interesse dell’Assemblea. La Conferenza dei Servizi preliminare difficilmente si concluderà all’alba del nuovo anno.

Vanno contati 90 giorni da quando è stata aperta, ma le integrazioni richieste da Roma Capitale (nessuna frenata, è normale amministrazione) hanno già allungato di qualche settimana la prima fase dell’iter.

Dopo la chiusura della Conferenza, servono i pareri obbligatori ma non vincolanti delle Commissioni consiliari e del Municipio IV. Successivamente, il testo tornerà in Giunta per l’adozione definitiva della proposta di delibera che verrà calendarizzata. Previsti poi gli emendamenti dell’opposizione. Difficile oggi stabilire una data per il voto in aula Giulio Cesare, ma è proba

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Stadio, la Roma accelera su Pietralata: il Comune pronto a dare il via libera

Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica del Comune, ha reso esplicito quanto la famiglia Friedkin ha intenzione di investire sullo Stadio della Roma a Pietralata 600 milioni per un impianto modulabile fino a 62.000 spettatori.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, Non solo calcio. Una spesa enorme, che contribuirà davvero a cambiare il volto dell’intero quadrante. L’assessore ha già fatto capire che le integrazioni chieste ai proponenti stanno indirizzano l’opera sul binario giusto, tant’è vero che adesso si può passare all’aspetto più delicato: la mobilità. “Nel nuovo anno ridisegneremo il quadrante di Pietralata grazie anche al grande investimento privato dello stadio della Roma. Circa 600 milioni per un impianto sportivo che potrà costituire non solo un polo calcistico ma anche luogo di aggregazione e incontro quotidiano”, ha detto Veloccia.

Poi ha fatto il punto sull’iter burocratico: “L’analisi dello studio di fattibilità è a buon punto, sono arrivate le integrazioni richieste e ora ci stiamo concentrando sugli aspetti trasportistici. Un progetto difficile e ambizioso, che recupera un’area abbandonata dentro la città, non aumenta le previsioni edificatorie e dà una nuova vocazione al quadrante”.

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Mobilità, l’ultimo step per il via libera a Pietralata

Stadio di Pietralata, la Roma si sta muovendo. Venerdì scorso i tecnici della società giallorossa hanno depositato in Campidoglio, all’Assessorato all’Urbanistica, quasi tutte le integrazioni richieste a fine ottobre dal Comune sul progetto. Mancano solo i progetti integrativi che riguardano lo studio sulla mobilità pubblica e privata, l’unico aspetto che preoccupa il Campidoglio, insieme a quello degli espropri. La Roma dovrà presentare l’ultima parte delle integrazioni richieste, per arrivare al voto della pubblica utilità all’inizio dell’anno.

L’aspetto sul quale i tecnici del club giallorosso dovranno soffermarsi riguarda la mobilità rispetto al Pertini, dovrà essere presentato un piano per non congestionare il traffico intorno all’ospedale in occasione delle partite. Sono previsti due ponti pedonali sopra la ferrovia per facilitare il raggiungimento dello stadio con i mezzi pubblici. È possibile anche l’utilizzo di tapis roulant per rendere più veloce l’avvicinamento pedonale all’impianto. Appena le integrazioni saranno completate la Conferenza dei Servizi, dopo aver raccolto anche pareri di tutti gli enti interessati, preparerà il verbale, per arrivare al voto in aula, che seguirà tutto l’iter previsto.

Come scrive il Corriere dello Sport, in questo momento la questione degli espropri è sempre aperta, ma sarà affrontata quando sarà più chiara l’area interessata. La Roma è intenzionata a fare le cose per bene. L’amministratore delegato Pietro Berardi ha ribadito anche in Conferenza dei Servizi che l’obiettivo è poter giocare nel nuovo stadio nel 2027.

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Stadio Pietralata, dalla Roma sì alle integrazioni

La Conferenza dei Servizi Preliminare si sta avviando verso la conclusione. Il passaggio decisivo dell’iter è la delibera di pubblico interesse in assemblea, è prevista per il 10 gennaio. Gli uffici tecnici del Comune e della Roma continuano a lavorare per eliminare tutti gli elementi di criticità.

Come scrive il Corriere dello Sport, nelle intenzioni dei proponenti, la posa della prima pietra avverrebbe entro la fine del 2024, per chiudere i lavori tre anni dopo. Roma Capitale ha presentato ufficialmente la richiesta di organizzare l’Europeo del 2032 e tra gli stadi coinvolto nell’organizzazione c’è anche quello di Pietralata. Intanto la Roma prosegue il casting tra gli architetti per scegliere chi disegnerà il nuovo impianto. Ci sono diversi candidati, tra i quali lo studio Populous, ideatore dell’Emirates e di Wembley.

I Friedkin considerano lo stadio di proprietà un asset fondamentale, che costerà quasi 600 milioni. Resterà a disposizione della Roma per almeno 90 anni, tanto dovrebbe durare la concessione. La costruzione dovrebbe portare benefici a tutto il quadrante della città, di sicuro porterà posti di lavoro. Ci sarà bisogno di una variante al piano regolatore per avere il via libera al progetto, la capienza dello stadio dovrebbe superare i 60.000 posti. Il fiore all’occhiello del progetto è un grande parco verde di 140.000 metri quadrati nel qua le sorgerà l’impianto. Ci saranno anche un’area giochi per bambini, un anfiteatro all’aperto e un centro sportivo.

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Stadio Roma a Pietralata: ecco gli architetti del Tottenham

Per sviluppare il concept di un impianto sostenibile a Pietralata, la Roma schiera gli architetti londinesi di Populous. Come scrive la Repubblica, un altro pool di esperti in materia di stadi: hanno lavorato alla realizzazione dell’Emirates, casa dell’Arsenal, alla ristrutturazione del mitico Wembley, e al Millennium stadium di Cardiff, campo di gioco della nazionale di rugby gallese. Ma il fiore all’occhiello, l’ultimo gioiello, è lo stadio del Tottenham.

Un elemento che stuzzica la fantasia dei dirigenti della Roma americana, che vogliono uno stadio vivo e vitale non solo per la Serie A. Non a caso, quando a inizio novembre l’amministratore delegato Pietro Berardi si è trovato a esporre il progetto del futuro impianto giallorosso ai tecnici del Campidoglio, ha sfoderato il jolly Populous. Un marchio che nel mondo dell’architettura per lo sport fa rima con green.

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Stadio della Roma a Pietralata, terminata la Conferenza dei Servizi preliminare

Terminata oggi la Conferenza dei Servizi preliminare inerente il progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata. La Roma era chiamata a “puntuale descrizione” del progetto dello stadio a Pietralata. Verso le 12.30 si è conclusa la seduta presso il Dipartimento di Urbanistica del Comune di Roma, alla presenza di circa 50 funzionari pubblici, rappresentanti di Regione, Comune e Municipio di competenza.

Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, è intervenuto a margine del tavolo tecnico organizzato dal Dipartimento di Programmazione e attuazione urbanistica. In tale occasione, la Roma ha avuto modo di illustrare a tutti gli attori coinvolti nella conferenza di servizi preliminare, lo studio di fattibilità per il progetto preliminare del nuovo stadio. Ecco le sue dichiarazioni.

“L’incontro di questa mattina tra la A.S. Roma e tutti gli uffici coinvolti è stato un’occasione importante da cui è chiaramente emersa la disponibilità dell’Amministrazione capitolina e di tutte le altre amministrazioni a lavorare con spirito di collaborazione e confronto insieme alla Società, che ringrazio ancora per la presenza e per il grande impegno profuso, al progetto del nuovo stadio. Come ha spiegato bene la Roma, il nuovo stadio non sarà solo per i tifosi giallorossi, bensì sarà un impianto sportivo a servizio di tutta la città, sostenibile dal punto di vista ambientale ed energetico grazie alla realizzazione di quasi 15 ettari di parco pubblico e al potenziamento del trasporto su ferro. Durante l’incontro è emersa, inoltre, la possibilità che questo nuovo stadio, insieme allo stadio Flaminio ristrutturato, possano contribuire a una eventuale candidatura della nostra città a ospitare gli Europei di Calcio nel 2032. Un progetto dunque che guarda al futuro e che si inserisce all’interno del più ampio e ambizioso progetto di profonda trasformazione del quadrante di Pietralata, a partire dalla realizzazione del Rome Technopole e di un grande Campus universitario nell’area dell’ex Sdo e dal nuovo piano di assetto della stazione Tiburtina su cui stiamo lavorando insieme a Ferrovie dello Stato”, ha concluso.

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Stadio della Roma, il Comune al club: “Progetto incompleto”

L’area esatta entro la quale verrà realizzato lo stadio. Un piano finanziario più dettagliato, specie per quanto riguarda “eventuali espropri”. L’indicazione puntuale delle opere pubbliche e dei parcheggi da affiancare al nuovo impianto.

La strada che dovrebbe portare la Roma a Pietralata è ancora lunga e da oggi si arricchisce di 15 nuove pagine firmate dal Campidoglio: valutato il progetto preliminare presentato dai giallorossi il 3 ottobre, il Comune ha chiesto al club una lunga serie di integrazioni. Nuovi documenti per trovare risposte a quesiti che agli occhi dei dirigenti di Roma Capitale restano ancora senza risposta. Nessuno stop dunque. Si tratta di un passaggio atteso da entrambe le parti in causa.

Come scrive la Repubblica, uno step che comunque richiederà ai tecnici ingaggiati dal club di rimettersi a tavolino per formulare tutte le risposte attese dal dipartimento Urbanistica. Meglio se entro il 4 novembre: quel giorno la Roma si presenterà negli uffici del Comune per presentare ufficialmente il progetto ai dirigenti capitolini.

Scendendo nei particolari, il club deve spiegare come sia uscito dall’affaire Tor di Valle. Anche perché sulla fine (ingloriosa) di quell’iter pende un ricorso milionario al Tar del Lazio proposto dalla Tor di Valle Cpi di Radovan Vitek. Altro punto all’ordine del giorno è quello che riguarda l’indicazione”«univoca” delle aree di Pietralata su cui i giallorossi vogliono calare la loro futura casa. Serve il massimo della precisione.

Lo stesso d’altronde vale per il piano finanziario su cui si regge l’intervento: vanno incluse le somme previste per eventuali nuovi espropri. Quindi le volumetrie: il Campidoglio vuole conoscere con esattezza le dimensioni dello stadio, dei parcheggi, delle strade di accesso all’impianto e dei ponti ciclopedonali. Servono anche più notizie in merito alla stazione Quintiliani della metro B e all’adeguamento promesso negli atti presentati fin qui al Comune.