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Pellegrini sogna la quinta semifinale in giallorosso

Lorenzo Pellegrini, detto Capitan Europa. Più di tutti, più di Totti e pure del suo mister De Rossi. L’ormai ex ragazzo di Cinecittà, infatti, punta domani sera a conquistare la quinta semifinale internazionale della sua carriera in giallorosso. Si tratterebbe di un auto sorpasso visto che il numero 7 è già in fuga in questa classifica nella storia della Roma.

Lorenzo è anche l’unico calciatore italiano a vantare questi numeri nelle ultime 5 stagioni: neanche gli azzurri in giro per i top club (da Jorginho a Verratti) reggono il passo. Non solo: domani Pellegrini raggiungerà il 3° posto solitario per presenze nelle coppe europee al momento occupato insieme ad Aldair (64), al 2° c’è proprio DDR.

6 gol e 3 assist con De Rossi in panca. Ora c’è un doppio obiettivo: Dublino per cancellare le lacrime di Budapest e quella Champions che non gioca da quando De Rossi era ancora un calciatore. Il tecnico gli chiederà un supplemento di lavoro vista l’assenza di Cristante. Lo scrive Leggo

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Rassegna stampa

Spinazzola eurostar: Mourinho e la Roma sul treno degli ottavi

L’avevamo lasciato urlante, sul prato dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera, una notte di luglio di due anni fa. Era tornato, sì, ma quasi non ce ne eravamo accorti. E forse nemmeno lui. Tormentato dal pensiero che lo strappo al tendine d’Achille si fosse preso i suoi anni più belli. E invece, quando pareva che quelle corse dovessero restare un ricordo, anzi un rimpianto, Leonardo Spinazzola è tornato se stesso.

Come scrive la Repubblica riecco l’Eurostar, la stella degli Europei: due assist, uno a Belotti e l’altro a Dybala, per i 2 gol al Salisburgo. Quelli con cui la Roma sale sul vagone degli ottavi di finale di Europa League insieme alla Juventus. Solo quattro giorni prima, Spinazzola aveva servito di tacco a Solbakken la palla per il suo primo gol italiano. Mourinho ha saputo aspettarlo. Quando ha nelle gambe la forza di spingere, è praticamente immarcabile.

José a Pellegrini ha chiesto di arretrare per aprire il campo alla corsa dell’esterno, che così diventa ingiocabile. Belotti, spietato in Europa – 9 gol in 12 partite giocate nelle coppe, compresi gli anni al Torino – ringrazia. Idem Dybala, che su azione non segnava dal 15 gennaio: terzo gol europeo per Paulo. Quando si fa sul serio, José Mourinho è dannatamente spietato. E l’Europa è il suo teatro preferito.