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‘Duello tra giovani’ a Bergamo: Pisilli in vantaggio su Gourna-Douath ma Paredes ‘spera’

L’infortunio di Lorenzo Pellegrini, la cui entità sarà più chiara in giornata a seguito degli esami strumentali a cui il capitano giallorosso si sottoporrà dopo lo stop muscolare accusato ieri in allenamento, spalanca le porte ad una novità di formazione rispetto agli undici scelti nelle ultime due consecutive da Ranieri.

Chi sceglierà Sir Claudio al posto del 7? Valutazioni in corso nella testa del mister che da oggi inizierà, in gran segreto a Trigoria, le prove tattiche anche in funzione delle caratteristiche dell’avversario.

L’arretramento di Konè davanti alla difesa con Cristante mezzala sembra un esperimento riuscito e quindi da questa composizione partirà il tecnico giallorosso per completare il puzzle. A bocce ferme il duello è dunque tra Pisilli e Gourna-Douath: due giovani che nelle rotazioni delle ultime partite sono tornati molto utili nella ripresa, quando la Roma ha avuto bisogno di un booster di energie fisiche.

Il centrocampista romano certamente oggi appare in vantaggio: per esperienza e anche per caratteristiche. Contro la Dea ci sarà da correre molto, ma anche raddoppiare sugli esterni e Pisilli potrebbe offrire sia un contributo in fase di non possesso sia una capacità, quasi naturale, di buttarsi negli spazi e seguire l’azione. La sua imprevedibilità potrebbe essere la chiave vincente in contropiede; dall’altra parte c’è però la maggior muscolarità di Gourna-Douath che soprattutto contro la Fiorentina si è dimostrato capace di subentrare e strappare diversi palloni utili in mezzo al campo. Gli manca il piede educato per la rifinitura o la scelta finale, ma al pari di Pisilli, la sua eventuale titolarità accentuerebbe il livello di resistenza a metà campo, dove ci sarà da battagliare con una delle coppie più forti in circolazione: De Roon-Ederson.

Terza ed ultima chance? Il rilancio a sorpresa di Paredes. L’argentino si sta allenando molto bene e a sorpresa potrebbe essere riproposto da Sir Claudio. Magari per puntare anche su un miglior controllo del pallone in fase di possesso. A quel punto Konè e Cristante verrebbero proiettati nel ruolo di mezzali. Valutazioni e riflessioni, soprattutto, che Ranieri si porterà dietro fino a domenica sera.

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Paredes tra panchina, bonus e futuro in discussione: il punto

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – Leandro Paredes da monumento, è tornato ad essere quasi subalterno nella rosa giallorossa. Forse il concetto è un po’ forte, ma per Ranieri oggi non è più un insostituibile.

Nelle ultime 4-5 sfide di campionato ne ha giocata una sola, il derby, con quell’ammonizione pesante presa dopo pochissimi minuti che ha sicuramente fatto imbestialire il mister testaccino, poi costretto al cambio forzato ad inizio ripresa.

In assoluto per l’argentino un calo di forma è anche comprensibile. Arrivato alla Roma da un anno e mezzo di parziale inattività, è tornato a giocare con continuità assoluta sia con Mou, sia con De Rossi e quindi con lo stesso Ranieri (unica parentesi quasi fuori rosa con Juric), abbinando alle 79 partite ufficiali con i giallorossi due Copa America consecutive. Insomma non si è praticamente mai fermato ed era ipotizzabile un calo di forma in questo finale di stagione.

Inamovibile prima, oggi panchinaro fisso

Ranieri oggi si sta giocando ‘la vita sportiva’, vuole solo gente con l’argento vivo addosso e come Paredes, anche Saelemaekers ha perso il posto da titolare, una dinamica accaduta anche ad altra gente del calibro di Hummels, Konè e Pellegrini solo per citarne alcuni.

La motivazione quindi del mancato utilizzo dell’ex PSG è principalmente di natura psicofisica. Ma nessuno può escludere che nel rallentamento di Paredes, Ranieri non abbia intravisto qualche nuova distrazione in salsa argentina. Perchè sicuramente a Trigoria non hanno fatto piacere le dichiarazioni che Leo rilasciò qualche settimana fa, durante l’ultimo ritiro della Nazionale, in merito alla questione clausola. Il Boca resta sullo sfondo, così come l’interesse di alcuni club arabi e del Santos di Neymar, ma se non dovesse arrivare un allenatore che lo esclude tatticamente, Paredes ha già chiarito che farà un altro anno alla Roma.

Per quanto riguarda la questione bonus, ufficiosamente è noto che la Roma dovrà versare 2 milioni al PSG all’80° presenza ufficiale dell’argentino che come detto è fermo a 79. I più maligni sostengono che Ranieri e la società abbiano colto la palla al balzo, sfruttando il calo di forma del calciatore per risparmiare una cifra che però, per logica, non può essere così impattante sulle sorti economiche del prossimo bilancio.

Inoltre da Trigoria arriva in queste ore una smentita molto netta: nessuna scelta di Ranieri è dettata da questioni contrattuali (lo dimostra come Sir Claudio ha trattato la questione Dybala) e in più la società ha già versato il 75% dei bonus previsti nell’accordo con i parigini.

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Caso Scommesse, Procura FIGC già in campo ma basso rischio di squalifiche: la situazione

Dopo la notizia dell’indagine in corso nei confronti di una dozzina di calciatori relativamente al filone del gioco d’azzardo su siti illegali, approfondita grazie agli accertamenti fatti sui telefoni di Tonali e Fagioli, c’è stata l’immediata richiesta dei nuovi atti a Milano da parte del procuratore Figc Giuseppe Chiné.

Al momento i 12 calciatori di Serie A indagati nell’inchiesta lombarda – per fatti che risalgono al 2021-2023 – non rischiano nulla dal punto di vista sportivo.

O meglio, Fagioli e Tonali hanno già pagato la loro squalifica (7 e 10 mesi di stop) a ottobre 2023 perché avevano puntato sul calcio, mentre le posizioni di Zaniolo e Florenzi erano già state accantonate perché i due ex romanisti avevano scommesso solo su poker online ed altri eventi sportivi.

Come riferisce il Messaggero, solo se emergessero scommesse sul “pallone”, dunque, arriverebbero una valanga di sanzioni e un nuovo terremoto per il calcio italiano.

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Paredes sul caso Scommesse: “Mai effettuate” (FOTO)

In merito a quanto diffuso oggi da alcuni organi di stampa intendo chiarire che non ho mai effettuato scommesse di alcun tipo”.

Così Leandro Paredes sui suoi social relativamente all’articolo del Corriere della Sera di ieri che annunciava la notizia di indagini nei confronti dell’argentino e di altri calciatori di Serie A per scommesse e gioco d’azzardo su siti illegali.

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Scommesse e gioco d’azzardo illegale, nuovi indagati nel mondo del calcio: presente anche Paredes

Un’inchiesta della Procura di Milano scuote il mondo del calcio: sequestrati 1,5 milioni di euro, avanzate cinque richieste di arresti domiciliari e iscritti nel registro degli indagati una dozzina di calciatori di Serie A. Al centro dell’indagine, una rete di scommesse illegali gestita da Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera, che avrebbero operato con la complicità di tre amministratori di una gioielleria milanese, utilizzata come “banca occulta” per mascherare i pagamenti attraverso finte compravendite di orologi di lusso.

Le rivelazioni emergono dai telefoni sequestrati nel 2023 a Sandro Tonali (ex Milan, oggi al Newcastle) e Nicolò Fagioli (allora alla Juventus, oggi alla Fiorentina), già coinvolti nello scandalo. I calciatori, spesso in debito con gli scommettitori, venivano invitati a “ripulire” i pagamenti tramite bonifici per Rolex e altri oggetti di valore, simulando transazioni legali.

Sono circa venti i giocatori indagati per aver partecipato non solo a scommesse, ma anche a giochi d’azzardo non autorizzati, come poker online su piattaforme illegali, con partite organizzate in “stanze chiuse” e controllate dai gestori delle piattaforme.

L’inchiesta mette in luce un sistema sofisticato che intreccia sport, scommesse clandestine e riciclaggio di denaro, coinvolgendo nomi noti del calcio italiano.

Tra i calciatori indagati ci sono anche diversi nomi nuovi: Florenzi, Zaniolo, Di Maria, Bellanova, McKennie, Cancellieri, Paredes e Perin.

Per questi calciatori bisognerà verificare nei prossimi mesi le eventuali condotte illecite compiute, comunque non inerenti combine o tentativi di vendersi partite come ormai chiaro dalle origini di questa maxi inchiesta, per determinare l’eventuale sanzione di natura sportiva. Il lavoro spetterà alla Procura della FIGC, una volta acquisiti gli atti della procura di Milano.

Lo riferisce il sito del Corriere della Sera.

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Paredes: “Ho scelto la Roma per un altro anno. Senza Ranieri, oggi sarei al Boca”

Leandro Paredes ha parlato ai microfoni de la Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

Paredes, come sta dopo il pareggio con la Juventus?

«Bene, è una fase della mia vita in cui sono davvero contento. E pure come squadra siamo in un grande momento. Le 7 vittorie consecutive sono state importanti e anche con la Juventus abbiamo ottenuto un buon risultato. Anche se…».

 Un’occasione persa?

«Di fronte avevamo sempre la Juventus, bisogna ricordarcelo. Ma sono convinto che potevamo fare qualcosina in più, questo sicuro».

Ha rinnovato da poco per un altro anno, il suo quinto a Roma…

«Da quando sono arrivato qui mi sono subito attaccato a questa maglia. Io e la mia famiglia: due miei figli (Victoria e Lautaro, arrivato dieci giorni fa, in mezzo c’è Giovarmi, ndr) sono nati qui. È una piazza che amiamo tanto e sono felice di questo rinnovo: volevo stare qui un altro anno per raggiungere qualcosa di importante con la Roma prima, di tornare in Argentina».

Ma questa famosa clausola a favore del Boca Juniors alla fine c’è o non c’è?

«Il fatto che ci sia o meno cambia poco. Conta invece la mia scelta, che è stata quella di rinnovare. Adesso penso solo a questo, poi quello che succederà lo vedremo più avanti…».

Quanto ha pesato in questa sua scelta Ranieri? Non fosse arrivato lui, sarebbe già al Boca?

«Ranieri è stato molto importante, mi ha fatto tornare a giocare. È vero, in quei due mesi con Juric ho fatto di tutto per tornare al Boca. E anche la Roma mi aveva detto che se le cose fossero continuate così, avrei potuto iniziare cercarmi un’altra squadra».

(…)

Si è dato un perché dell’esonero di De Rossi?

«Per me Daniele era un grande allenatore già quando giocava, figuriamoci dopo. Il suo addio ci è dispiaciuto, eravamo convinti di poter fare molto bene con lui. Ora, però, dobbiamo pensare al presente e goderci quello che stiamo facendo».

Lei ha affrontato la Lazio dieci volte, tra cui sei derby. Ha un ricordo particolare?

«Ne ho tanti, ma penso sempre che la partita migliore sia la prossima. Sappiamo quanto vale per la città, per la Roma, per la classifica e per i tifosi».

Come si vince un derby?

«Come abbiamo vinto gli altri: giocando bene, con mentalità e un po’ di furbizia che abbiamo avuto sempre in questo tipo di partite».

Il derby di Roma le ricorda un po’ Boca-River?

«Sicuramente sì, anche per come lo vive la gente, la città, è un derby molto simile a quello argentino. Ci tengo molto a questa sfida: sarà una gara difficile, ma anche molto bella da giocare».

Se dovessi togliere un giocatore alla Lazio?

«Nessuno. Anzi, spero che giochino tutti. Vincere contro quelli più forti è sempre più bello».

(…)

La Roma ha messo gli occhi su tre giocatori argentini, Medina, Balerdi e Di Cesare. Consigli?

«Con Medina e Balerdi ho giocato in nazionale. Ho parlato con entrambi, sono forti e giovani, possono fare bene qui. Di Cesare l’ho visto solo in tv, ma per quello che mi dicono e un ottimo giocatore».

(…)

 Domenica sarebbe bello vincere con un suo gol?

«Sarebbe un sogno. Io ci credo. Sempre. Gil screzi con Pedro e Guendouzi? Sono cose che succedono, soprattutto in partite calde. In campo ho litigato anche con Messi, figuriamoci. Poi però resta tutto lì. Almeno mi hanno insegnato cosi fin da piccolo».

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Roma, mediana ‘asfittica: penultima tra le big per gol dei centrocampisti

Caratteristiche in parte. Difficoltà ad arrivare con frequenza a battere a rete, ma anche tanti, troppi errori. La somma di questi fattori dipingono una Roma che nelle ultime partite ha segnato meno rispetto alla prima parte dell’avventura di Ranieri in panchina e sta trovando comunque pochi gol da un reparto, che in altre squadre, porta invece reti e punti preziosi.

Il centrocampo della Roma è il reparto oggetto del nostro focus: da una parte la sparizione di Pellegrini (fermo a 3 reti stagionali), che certamente nell’ultimo quinquennio, è stato il centrocampista più prolifico dei giallorossi (al pari di Mkhitaryan).

Dall’altra anche le difficoltà ad esempio di Paredes e Cristante (2 gol ciascuno) che insieme faticano a trovare spazi e tempi per arrivare alla conclusione. Eppure le occasioni come quella capitata ad esempio a Locatelli della Juventus domenica ci sono state e i due calciatori sarebbero dotati anche di un bel tiro dalla distanza.

Anche Manu Konè si è fermato: dopo un buon inizio in zona gol, il francese che comunque in carriera finora non ha mai segnato tantissimo, si è fermato a 2 sigilli, di cui uno con il Lecce nella parte finale del girone d’andata. Meglio ha fatto Pisilli, ultimamente sempre più cambio dell’ultima mezz’ora, che però è fermo a 3. Sono invece 2 i sigilli di Baldanzi, mentre Le Fèe (poi ceduto a gennaio) e Gourna-Douath arrivato dal Salisburgo nella finestra invernale sono per ora a secco.

In totale fanno 13 reti complessive spalmate su 8 calciatori. Un bottino amaro e decisamente magro, se si pensa che ad esempio nel Milan il solo ne ha segnati esattamente 13 stagionali. Al di là dell’olandese, il problema lo ha anche la formazione rossonera: solo Fofana (1 gol) è andato a segno tra i mediani del Milan. A secco Loftus-Cheek, Bennacer, Musah e Bondo.

Foto Farioli

Le altre big: dominano Atalanta e Inter. Nel Milan segna solo Reijnders

In casa Juventus, con meno interpreti rispetto alla Roma, sono 13 i gol realizzati dai centrocampisti dunque un dato pari a quello giallorosso: 3 di Koopmeiners, in una stagione negativissima rispetto a quella straordinaria dello scorso anno; 4 di Thuram, 1 per Locatelli (quello dell’Olimpico…), 5 per McKennie il migliore dei bianconeri. L’unico rimasto a zero è Douglas Luiz, oltre a Fagioli che poi si è trasferito a Firenze.

Simone Inzaghi è un allenatore che ha sempre valorizzato le mezzali e in generale le sue squadre sono sempre state particolarmente prolifiche. Non sorprende dunque che solo il centrocampo nerazzurro finora quest’anno abbia messo a segno 23 reti: 10 Calhanoglu, 6 Frattesi, 3 Barella, 2 Zielinski, 1 Mkhitaryan, 1 Asslani.

Davanti a tutti però c’è come sempre l’Atalanta di Gasperini che se si esclude De Katelaere (11 reti) ormai trasformato in una seconda punta, ha trovato dai suoi centrocampisti e incursori la bellezza di 26 gol stagionali: Ederson 4, Samardzic 5, De Roon 4, Zaniolo 3, Pasalic 5, Brescianini 5. E’ rimasto finora a secco solo Sulemana, comunque impiegato pochissimo.

Scorrendo veloce le altre formazioni: bene il Napoli, soprattutto grazie ad Anguissa (6) e McTominay (7) che hanno realizzato in due ben 13 reti, a cui si somma anche il gol di Billing valso comunque un punto.

Male la Lazio con appena 7 reti dal centrocampo: 5 di Dele-Bashiru, 1 di Vecino e 1 di Guendouzi, con Rovella rimasto a secco.

La Fiorentina che ha alternato tanti calciatori in mediana, ha maturato uno score interessante: Fagioli 1, Mandragora 5, Adli 4, Richardson 1, Bove 1, Cataldi 3, totali 15. Stessa quota finora raggiunta dal Bologna grazie ad Odgaard (6 reti), Pobega (4), Fabbian (3), Urbanski (1), Fergusson (1).

  • Tabella complessiva

    Atalanta 26 (7 centrocampisti)
    Inter 23 (6 centrocampisti)
    Bologna 15 (8 centrocampisti)
    Fiorentina 15 (7 centrocampisti)
    Napoli 14 (5 centrocampisti)
    Milan 14 (5 centrocampisti)
    Roma 13 (8 centrocampisti)
    Juventus 13 (6 centrocampisti)
    Lazio 7 (5 centrocampisti)

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Nazionali

L’Argentina demolisce il Brasile (4-1). Paredes assoluto protagonista. Ecco lo scontro con Rodrygo – VIDEO

L’Argentina questa notte ha demolito il Brasile per 4-1, una gara stravinta con Paredes protagonista ancora di una prova straordinaria dal 1′ minuto.

Il centrocampista giallorosso è andato vicinissimo anche al gol nel finale con un gran destro sotto l’incrocio respinto dal portiere carioca.

La gara è stata condita e accesa da una polemica alla vigilia, che ha incendiato gli animi in campo. Raphina del Brasile aveva fatto dichiarazioni in cui annunciava una grande prova dei brasiliani – “gli vogliamo dare una mazzata in casa loro” – una frase che non è passata inosservata nel gruppo argentino.

Paredes ha avuto anche un alterco con Rodrygo del Real Madrid, uno screzio concluso da Leo così: “Ho vinto Mondiale e 2 Copa America, tu zero…”

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Calciomercato

Il Boca chiude ‘momentaneamente’ a Paredes: “Ecco quando tornerà”

Leandro Paredes resta un tema aperto in casa giallorossa. Dopo il rinnovo per un’altra stagione con il giallo della clausola (non clausola) da 3.5 milioni in favore del Boca Juniors, in Argentina si torna a parlare del futuro del centrocampista, che anche contro l’Uruguay ha disputato una grandissima prova qualche giorno fa.

Nello specifico il quotidiano Olè ha raccolto un virgolettato della dirigenza del Boca, che rimanda di almeno un anno la possibilità che Paredes torni a giocare alla Bombonera: “Non è il momento di parlarne, vedremo. Tutto è chiaro, da entrambe le parti. Paredes ha da poco rinnovato il contratto con la Roma per un anno e un mese fa ha detto che non era il momento di tornare qui. Noi non interferiremo. Probabilmente tornerà nel 2026 dopo il Mondiale”.

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Paredes è il ‘connettore’ della Roma: l’analisi

“Testa a giovedì”: con queste semplici parole su InstagramLeandro Paredes ha chiuso il capitolo di Empoli, dove la Roma ha colto la quinta vittoria consecutiva, per alzare subito il livello di concentrazione in vista della battaglia del San Mamés.

Dopo aver saltato l’andata per squalifica, l’argentino tornerà (salvo sorprese a cui Ranieri ci ha comunque abituati nell’ultimo periodo) a giocare titolare. Difficile immaginare Paredes fuori in una sfida dove oltre alla corsa, alla forza fisica, all’impatto forte che i baschi daranno sin da inizio gara, servirà esperienza e sangue freddo nella gestione del possesso palla.

Ranieri ovviamente non è un amante del palleggio sterile e orizzontale, anche ieri a bordocampo si è spazientito quando in due-tre occasioni, soprattutto Ndicka, ha forzato eccessivamente il passaggio indietro diretto a Svilar, ma quando il pallone passa tra i piedi di Paredes, tutta la dinamica di costruzione del gioco della Roma assume un’altra fisionomia.

Le statistiche di Empoli: Tocchi 101 – Passaggi precisi 81/88 (92%) – Passaggi chiave 3 – Cross (prec.) 6 – Passaggi lunghi (prec.) 12 (8)

L’argentino è il vero ‘connettore‘ del gioco giallorosso. Ieri ha più volte imbucato verticalmente la sfera direzione Soulè, su quell’immaginifico binario tecnico che Leo ha creato con Dybala. Gioco costante a due tocchi, spesso ad un tocco, palloni filtranti, aperture.

Paredes è tornato a dominare in mezzo al campo, in un ruolo sempre più raro. Trovare registi puri in giro per il mondo è difficilissimo. Oggi si predilige il mediano che sa dare ordine alla squadra, ma che offre – in una ipotetica bilancia – maggior peso specifico in fase di copertura rispetto alla regia pura.

Paredes appartiene ad una categoria di centrocampisti centrali, che mettono fosforo e visione di gioco ai primissimi posti nelle c.d. skills. In attesa dell’ufficialità del suo rinnovo, alla soglia dei 31 anni, è veramente difficile immaginare anche nella prossima stagione una Roma competitiva, senza il suo regista argentino.