Il Portogallo nel cuore e forse anche nel destino.
José Mourinho ora è totalmente concentrato sulle ultime sei partite del campionato turco per cercare l’impresa di rimontare i cinque punti di distacco dal Galatasaray capolista, ma intanto ascolta inevitabilmente anche le notizie che lo riguardano e che lo indicano come potenziale successore di Roberto Martinez alla guida della nazionale portoghese.
E José adesso sarebbe pronto a dire sì. La situazione è piuttosto chiara. Fernando Soares Gomes da Silva, presidente della Federcalcio portoghese, vuole il colpo a effetto per il prossimo Mondiale e ha puntato nuovamente lo Special One. Lo scrive il Corriere dello Sport.
17 gol presi da calcio piazzato (compresi i rigori) su 49 complessivi stagionali. Praticamente uno su tre, una media altissima.
Senza escludere anche quei gol subiti in ripartenza dagli sviluppi di un calcio piazzato a favore dei giallorossi, a cui fortunatamente Ranieri è riuscito a porre un freno nelle ultime gare.
Una delle principali motivazioni per cui la Roma subisce tantissimo sui calci piazzati, che siano punizioni indirette da trequarti campo, che siano angoli, poco cambia, riguarda la struttura fisica della squadra e in generale le caratteristiche di una rosa che si è allontanata molto da ciò che era stato costruito soprattutto in epoca Mourinhiana.
Smalling, Matic, Ibanez, Cristante, Abraham, Mancini era la batteria dei saltatori che Mou sfoderava in attacco e utilizzava a difesa di Rui Patricio. Di questi sei calciatori, titolare in giallorosso è rimasto il solo Mancini.
19.2.2022 Roma vs Verona (Serie A) Sport; Calcio;
Nella foto: Cristante Smalling delusi a fine partita
(Foto Gino Mancini)
Ndicka ad esempio, nonostante il fisico, fatica molto sui colpi di testa e sulle marcature in mischia. Konè non è un saltatore straordinario, tantomeno Paredes.
Dovbyk è bravo ma non tanto quanto Abraham che soprattutto in fase difensiva veniva schierato a protezione sistematica del primo palo. Quando non giocava l’inglese c’era Belotti, poi è arrivato Lukaku che al pari dell’ucraino però di testa non è formidabile.
La ricerca di mercato che la Roma dunque dovrà avviare in estate si focalizzerà molto su questo aspetto: è chiaro che in una rosa debbano esserci anche giocatori brevilinei, in grado di aggiungere rapidità d’esecuzione e dribbling, ma quando poi contemporaneamente capita di schierare Angelino, Dybala, Soulè o Baldanzi, Pisilli, lo stesso Konè o Pellegrini, ma anche Rensch a destra, la squadra può andare in difficoltà sui calci piazzati.
Caos totale nel derby tra Fenerbahce e Galatasaray, gara di coppa di Turchia vinta dai giallorossi per 2-1.
José Mourinho ancora una volta protagonista di un gesto che ha scatenato social turchi e di tutti il mondo, un episodio però non positivo.
Al termine della gara il tecnico portoghese è andato a contatto con l’allenatore avversario Okan Buruk. L’ex giallorosso ha messo la mano sul viso di Buruk che è caduto a terra subito dopo il contatto.
Scatenati i social, compreso quello ufficiale del Galatasaray che ha realizzato e pubblicato un video cartoon di presa in giro nei confronti di Mourinho, che si conclude con il tecnico in un ospedale psichiatrico con indosso una camicia di forza.
Ha praticamente smesso di allenare in Turchia, può salvarsi il culo solo andando in Arabia. Ancora le vedove dovevo leggerepic.twitter.com/Dgg6LhYsqZ
— Celik Nation Army #piNOli (@L5Lorenzo) April 2, 2025
Dopo la sconfitta per 1-3 all’andata, il Fenerbahce di Mourinho è andato vicino ad un’impresa. In trasferta sul campo dei Rangers, la squadra turca aveva riequilibrato il risultato di una settimana fa chiudendo nei 90 minuti regolamentari sul 2-0. Poi un episodio da rigore non concesso al Fenerbahce ha mandato su tutte le furie Mou.
Alla fine la formazione turca è uscita ai calci di rigore, abbandonando l’Europa League al pari della Roma agli ottavi di finale. Lo Special One ha mirato dritto alla direzione arbitrale ricordando la serata di Budapest: “Non vorrei che quanto sia capitato quest’anno sia ancora frutto della finale di Budapest, spero sia solo frutto del caso. Da quella finale, e dalla mia conseguente sospensioni, ci sono accadute cose strane”.
“Prima non siamo andati in Champions per un rigore al 120′ che solo il quarto ufficiale ha visto, oggi al VAR c’era uno dei più bravi, eppure non abbiamo avuto tre rigori. Spero solo sia sfortuna, perché ho già pagato per Budapest”.
Romelu Lukaku, in una lunga intervista ai microfoni de il Corriere dello Sport, è tornato a parlare di Roma e del suo rapporto con Mourinho:
È successo qualcosa fra te e Mourinho a Roma? “Assolutamente no. José è un vincente, l’ho avuto due volte, prima a Manchester e poi alla Roma. Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Di José non parlerò mai male, alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo. Gli auguro sempre il meglio, anche in Turchia sta facendo cose fantastiche”.
9.5.2022 Fiorentina vs Roma (Serie A) Sport; Calcio;
Nella foto: Mourinho
(Foto Gino Mancini)
La federazione turca ha inflitto quattro giornate di squalifica a José Mourinho dopo le polemiche seguite al derby di Istanbul tra Galatasaray e Fenerbahce.
Due turni sono stati assegnati per una presunta accusa di razzismo: il tecnico portoghese avrebbe detto ai componenti della panchina avversaria che “saltavano come scimmie“, frase giudicata inappropriata ma senza intento discriminatorio.
Altri due turni di stop sono arrivati per le parole rivolte al quarto uomo turco, a cui Mourinho ha suggerito di osservare l’arbitraggio dello sloveno Vincic. Nonostante l’apprezzamento generale per la direzione di gara, le polemiche sollevate dal Galatasaray hanno portato alla pesante sanzione.
Il derby tra Galatasaray e Fenerbahce si è concluso 0-0, senza espulsioni e con meno emozioni del previsto, nonostante un gol annullato agli ospiti. La tensione tra le due squadre di vertice della Super Lig turca è esplosa nel post partita. José Mourinho, in un’intervista, ha elogiato l’arbitro straniero Vincic, affermando che se fosse stato un arbitro turco, la partita sarebbe stata un disastro. Ha anche criticato le tattiche subdole degli avversari, che avrebbero chiesto un cartellino giallo per un suo giovane giocatore, sostenendo che l’arbitro straniero ha agito con imparzialità e ha arbitrato la partita in modo eccellente.
Poi lo Special One ha espresso una durissima critica nei confronti dello staff del Galatasaray: “Gli avversari volevano che fosse mostrato un cartellino giallo al nostro giocatore diciottenne (Akcicek ndr) dopo venti secondi. Sono molto forti in strategie subdole come questa. Se fosse stato un arbitro turco, Yusuf avrebbe ricevuto un cartellino giallo. Nella situazione che ho menzionato, tutti nella panchina avversaria saltavano come scimmie. Se fosse stato un arbitro turco, avrebbe mostrato immediatamente il cartellino e avrei dovuto far uscire il giocatore dopo un minuto. La prestazione dell’arbitro è stata di prima classe.“
Apriti cielo, il Galatasaray ha subito presentato una mozione e una denuncia per razzismo nei confronti di Mou: “Il direttore tecnico del Fenerbahçe, José Mourinho, che da quando ha iniziato a lavorare in Turchia ha regolarmente utilizzato parole denigratorie nei confronti del popolo turco, ha ora aggiunto una retorica disumana alle sue dichiarazioni immorali. Desideriamo informarvi che presenteremo una denuncia alla procura in merito alle dichiarazioni razziste di José Mourinho e che presenteremo inoltre una denuncia alla UEFA e alla FIFA. Inoltre, osserveremo attentamente la posizione adottata dal Fenerbahçe – un’istituzione che dichiara di sostenere “valori morali esemplari” – in risposta alla condotta riprovevole mostrata dal suo manager”.
“Un amico mi ha detto che Rosetti è lo stesso che ha mandato Taylor alla finale di Budapest”. Claudio Ranieri nell’acceso post partita di Oporto, ha analizzato in maniera approfondita la prestazione decisamente negativa dell’arbitro Stieler, scelto dal designatore arbitrale UEFA Rosetti per la delicata sfida tra Porto e Roma.
Una gara dal sapore di Champions che avrebbe necessitato di maggiore attenzione. Ranieri con eleganza e maestria dialettica ha da una parte demolito la prestazione del tedesco (“lui pensa di aver anche arbitrato bene…), dall’altra sottolineato e richiesto con forza rispetto all’UEFA e a Rosetti. Poi la stoccatina che richiama inevitabilmente al recente passato e a Mourinho, il quale presumibilmente ieri sera ha inviato un messaggio di solidarietà al tecnico testaccino ricordandogli di Taylor e di Budapest.
E’ caos totale in Turchia. Dopo settimane di aspre polemiche arbitrali e non, amplificate anche da diversi post social di Josè Mourinho, ieri è accaduto l’impensabile.
Nel corso del match tra Galatasaray e Adana Demirspor, l’arbitro concede un penalty inesistente per un presunto fallo su Mertens. Il VAR non interviene e il rigore convalidato, viene realizzato da Morata.
I giocatori della squadra avversaria per protesta abbandonano il campo e ovviamente perderanno la gara a tavolino. Le immagini a quel punto fanno il giro del web e sono l’ultimo, di una serie di episodi contestatissimi in Turchia.
Mourinho – che aveva definito ‘sporco’ il campionato così come la gestione delle dinamiche arbitrali da parte della federazione turca – ha probabilmente spinto il club a trascrivere sui social una nota durissima contro il Galatasaray: “Con i vostri contratti irregolari, i biglietti del mercato nero e le pubblicità di scommesse illegali, state danneggiando il nostro Stato e la Federazione calcistica turca. Con i vostri media corrotti e le vostre dichiarazioni non sincere, state ingannando il pubblico. Continuate a ingannare arbitri e tifosi di calcio con i vostri calciatori che da anni compiono mosse ingannevoli!
Grazie a voi non c’è più né fiducia né giustizia! Ma le persone più innocenti e vittime siete sempre voi! Congratulazioni, cosa avete fatto per il calcio turco? – termina la nota del Fenerbahce dritta al cuore del Galatasaray.
Le due formazioni sono in lotta per il campionato, con la squadra di Mou a -6 dalla vetta e con uno scontro diretto ancora da giocare in casa del Galatasaray. Se ne vedranno sicuramente delle belle…
Josè Mourinho ha parlato ai microfoni de il Corriere dello Sport:
Cosa pensi del Var a chiamata e del tempo effettivo? “Sono l’ultimo che può parlare di Var e tempo effettivo. Lasciamo questi argomenti ai fenomeni del calcio. Io sono solo un allenatore e voglio fare solo l’allenatore“
I fenomeni del calcio? Scusa, chi? “Gli allenatori bravi che non sanno vincere,, gli esperti dei social media e gente che ha potere decisionale che sa di calcio come io di fisica dell’atomo. Il calcio è il regno della superficialità e dei luoghi comuni e un’etichetta non si nega a nessuno. Di solito quando la gente parla di me pensa a cosa è successo quindici, dodici, otto o dieci anni fa. È così per la maggior parte dei grandi allenatori che di solito guidano le squadre migliori e hanno le maggiori possibilità di arrivare in finale. Negli ultimi anni ho fatto tre finali, una con il Manchester United e due con la Roma. Guardo a tutto ciò un po’ divertito, e allo stesso tempo con orgoglio perché quando fai questo con un club senza storia in Europa, ti rendi conto che hai realizzato qualcosa di speciale“.
(…)
Sul suo rimpianto: “Se parliamo di partite, tanti perché quando perdi pensi sempre che avresti potuto fare diversamente, e di partite ne ho perse parecchie. Se invece ti riferisci alle scelte professionali, il no a Florentino. Mi disse “Mou, non andare via adesso, il difficile l’hai fatto e viene il bello…sapevo che sarebbe stato così, però volevo tornare al Chelsea dopo tre anni in Spagna di grandi lotte…E dopo Budapest. Non per il casino combinato da Taylor, ma per il fatto di non essermene andato subito. Avrei dovuto lasciare la Roma, non l’ho fatto e ho sbagliato“.
Torneresti a lavorare in Italia? “Certo“.
È vero che prima di lasciare Roma acquistati un biglietto per andare a salutare i tifosi all’Olimpico? “Non uno, quattro. Ero in hotel con i miei assistenti che mi dissero: “Mister, meriti di salutare i tifosi e i tifosi meritano di salutare te. Andiamo”. Ci ho pensato qualche ora, poi ho temuto che mi avrebbero accusato di voler disturbare e io non faccio queste, mai“.
Segui ancora Roma e Inter? “Non ho più visto giocare la Roma, l’Inter sì“