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Interviste

Svilar: “Ringrazio De Rossi per la chance che mi ha dato. Posso migliorare ancora tanto”

CONFERENZA STAMPA – Mile Svilar ha parlato alla vigilia di Bayer Leverkusen-Roma:

Hai salvato tante partite della Roma. Pensavi di ritrovarti qui a gennaio a questo livello?
“No non me lo aspettavo, dopo tanti mesi che non giocavo tante partite, ho sempre fatto il mio lavoro, sta andando bene però domani dobbiamo fare una grande partita come squadra, tutti insieme”

Come stai vivendo questo momento? Ti aspettavi di poterti imporre anche a livello europeo?
“Non te lo aspetti, ma lavori per questo. Aspetti il momento giusto ed è arrivato anche grazie al mister De Rossi. Non pensi alle prestazioni individuali ma alla squadra, vuoi vincere come squadra ed è questo che vogliamo fare”

Oltre alle parate importanti, c’è anche una fase di possesso palla del portiere. Il fatto che cambino spesso i compagni di difesa, ti cambia qualcosa avere un terzino diverso ogni volta o un centrale diverso?
“E’ uno studio complessivo, è quello che il mister chiede, provo a farlo il meglio possibile, lo rivedo tutte le partite, sto vedendo che devo migliorare in questo aspetto, però questo viene con gli allenamenti, le partite, stare tanto tempo insieme, penso che stiamo facendo un buon lavoro nella costruzione da dietro, dobbiamo migliorare ancora”

Hai studiato rigoristi del Bayer’?
“Sì l’ho riguardato già la scorsa settimana li rivedrò anche domani, non si sa mai”

Cosa temi di più del Bayer?
“La velocità sicuramente, sono forti, lo abbiamo visto. E’ una squadra che sta da tanto tempo insieme, due anni di lavoro insieme con lo stesso tecnico, quindi è più facile per loro, si conoscono meglio. Noi proveremo a fare il massimo domani”

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APPROFONDIMENTI

Le mani di Svilar sul Derby: numeri e prospettive future

SVILAR DERBY – Avrebbe dovuto giocare quello di Coppa Italia, ma per una strana scelta di Mourinho, fu lasciato in panchina per Rui Patricio, salvo disputare poi l’ultima gara assoluta del tecnico portoghese sulla panchina giallorossa, prima dell’esonero, cioè quella di San Siro col Milan.

Mile Svilar è pronto all’esordio assoluto nel Derby. Sarà l’unico calciatore della Roma, tra i titolari, a non aver mai giocato nemmeno un minuto in questa sfida. Un ulteriore step di crescita per il portiere belga della Roma, su cui il club quasi certamente punterà anche nella prossima stagione.

Foto Fraioli

Il rinnovo di contratto (guadagna poco meno di 1 milione netto attualmente più bonus) è una tematica che sarà trattata più avanti, quando la Roma sceglierà e annuncerà il nuovo direttore sportivo. Ma nel frattempo Svilar si è preso i pali della porta giallorossa e già gli basta. Tre rigori parati su cinque tra Serie A ed Europa League da quando gioca titolare e un’altra ottima prova a Lecce, al cospetto del dirimpettaio salentino – Falcone – di cui spesso si è parlato in chiave mercato per la prossima stagione.

7 gol subiti in 10 gare ufficiali da quando a Rotterdam, Daniele De Rossi ha deciso di affidargli il ruolo di titolare inamovibile. Una sola rete subita nelle ultime tre sfide, tre nelle ultime cinque se si allarga il campo alla sfida stravinta contro il Brighton all’Olimpico. Ma in generale, oltre ad una miglior propensione a giocare con i piedi rispetto a Rui Patricio, Svilar ha saputo trasferire sin da subito alla difesa e a tutto l’ambiente giallorosso una sensazione di maggior serenità.

Sui social è apprezzatissimo a tal punto che è stata riprodotta una sua immagine all’interno di una sorta di santino, con su scritto: “Ovunque proteggici”. Tra sacro e profano, ora è in arrivo il suo primo derby, come ennesimo battesimo del fuoco, per confermare una volta di più di essere l’uomo giusto al momento giusto.

Foto Fraioli
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Rassegna stampa

Svilar ‘incastrato’ tra Belgio e Serbia: Mile come ‘The Terminal’

E’ una strana storia quella di Mile Svilar con le nazionali. In stile Tom Hanks in The Terminal, un esodato per motivi politici che trova nel suo personaggio assonanze con la realtà che sta vivendo Svilar in chiave Europei.

Il portiere giallorosso infatti ha il doppio passaporto belga e serbo, ma per una serie di regolamenti quasi certamente non parteciperà ad Euro24. Ecco la storia: nato ad Anversa in Belgio, ha disputato tutta la trafila delle nazionali giovanili fino all’Under 20, poi su spinta del padre Rakto, ex portiere della Jugoslavia (fu riserva ai mondiali del 1982), è stato convocato dalla Serbia partecipando ad un’amichevole contro il Qatar nel 2020.

Da allora il ct Stojkovic lo ha però richiamato solo qualche settimana fa dopo averne valutato i progressi fatti con la Roma di De Rossi. A quel punto, nonostante la dichiarata preferenza di papà Ratko, Svilar ha detto no. Preferisce il Belgio, sponsorizzato anche dal compagno di squadra Lukaku. Ma il Ct italiano dei Diavoli Rossi Domenico Tedesco lo ha gelato: “Lo seguiamo, ma per questioni regolamentari non possiamo utilizzarlo. Il problema è proprio quell’amichevole con le Aquile Bianche”. Lo scrive il Giornale.

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Interviste

Svilar: “Incredibile, non ho parole. Lavorato una vita per un momento così”

Mire Svilar ha commentato così ai microfoni di Sky Sport la vittoria ai calci di rigore contro il Feyenoord:

Fantastica è un aggettivo giusto per descrivere questa notte?
“Incredibile, non ho parole. Ho lavorato tutta la mia vita per questo momento. Questo stadio, mamma mia… È sempre più speciale, pazzesco”.

La tranquillità è la tua forza?
“Non sento pressione, in questi momenti la pressione ce li hanno i tiratori. Ne ho parati due, potevo pararne tre ma va bene, l’importante era vincere”.

Come studi i rigoristi?
“Ho studiato con il preparatore, poi al momento del rigore ho deciso io dove tuffarmi. Due rigori parati vanno bene per oggi”.

Cosa ti ha detto De Rossi prima dei rigori? Quanto è importante lui per la tua carriera?
“Molto, la fiducia si trasforma in prestazioni positive sul campo. Sono molto più tranquillo, ringrazio il mister per la fiducia. È un momento indimenticabile per me e per la mia famiglia. Da domani inizieremo a preparare la partita contro il Torino e speriamo di vincere”.