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Interviste

Milan-Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

La Roma affronta il Milan nella gara di andata dei quarti di finale di Europa League. Ecco le probabili formazioni secondo i giornali:

GAZZETTA DELLO SPORT
4-3-3 Svilar, Celik, Smalling, Mancini, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy, Lukaku

CORRIERE DELLO SPORT
4-3-3 Svilar, Celik, Smalling, Mancini, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy, Lukaku

TUTTOSPORT
4-3-3 Svilar, Celik, Smalling, Mancini, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy, Lukaku

IL MESSAGGERO
4-3-3 Svilar, Celik, Smalling, Mancini, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy, Lukaku

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Interviste

Dybala: “De Rossi spero resti. Sto benissimo e voglio regalare un trofeo ai tifosi”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Paulo Dybala alla vigilia di Milan-Roma:

Hai avuto Allegri, Mourinho e De Rossi, cos’ha Daniele di diverso rispetto agli altri due?
“Penso che a differenza di altri allenatori Daniele sta iniziando, il paragone è difficile perchè Allegri e Mourinho hanno vinto tantissimo, hanno tante panchine ad alto livello, però devo dire che vedendolo ogni giorno come allena, cosa trasmette, cosa ci dà, da quando è arrivato ci ha trasmesso grande entusiasmo. Sono sicuro che se continuerà ad avere questa voglia che ci trasmette ogni giorno ha tutte le carte per raggiungere i livelli di Mou e Allegri”

Pioli ha detto che è arrivato il momento di dimostrare la nostra forza. Per la Roma che momento è?
“Stiamo attraversando un momento di fiducia, un momento positivo, ovviamente vincere il derby ti aiuta a preparare le cose con più tranquillità, serietà ma allegria. Affrontare una partita come questa, contro il Milan, è una bella prova anche per noi. Sapere a che punto siamo dopo l’arrivo del mister, come stiamo giocando in base alle sue richieste, sarà una bella partita da giocare anche per noi domani”

Lo scorso anno dicesti a Salisburgo che ti sarebbe piaciuto un giorno tornare a lavorare con Mourinho, come se il tuo destino fosse legato a Josè. Quanto può condizionare le tue scelte questo nuovo rapporto con De Rossi in vista del futuro?
“Ci troviamo benissimo con Daniele, ovviamente alcune scelte non dipendono da me, è un lavoro della società, siamo molto contenti del lavoro del mister, tutti state vedendo i risultati credo, a noi ci farebbe piacere continuare a lavorare con lui, ovviamente con rispetto delle intenzioni della società. Adesso conta la partita, quello che stiamo facendo in questo momento, abbiamo tante partite difficili di fila, poi sapremo il nostro futuro e tutti sanno che competizione vogliamo giocare”

Come stai in questo momento fisicamente?
“In questo momento mi sento benissimo, mi sono allenato bene in settimana, (interviene De Rossi “non lo diciamo, perchè l’ultima volta… ride ndr), ovviamente la decisione se gioco e quale minutaggio è del mister, ma sono completamente a disposizione e spero di continuare così”

Sei leader tecnico e mentale della Roma, quanto è bello sentirsi caricato in questo modo dal mister? Quanto vi ha toccato questo lato umano del mister?
“Penso che essere leader di una squadra, poter aiutare i compagni è bellissimo, cerco di dare il meglio di me ogni giorno dentro e fuori il campo, di poter aiutare i più giovani, di parlare con i capitani della squadra, cerco di migliorare anche io, è una bella responsabilità. Lo conoscevo il mister da prima, a Roma tutti lo conoscono, lui conosce molto bene la piazza, quello che i tifosi vogliono, non esiste uno migliore per caricare la squadra in questi momenti nelle prossime sfide, per dare il 100%”

Ricordiamo le lacrime tue dopo Siviglia, fu quasi una sorpresa. Quanto senti l’urgenza di dare qualcosa che resti in bacheca a questo popolo?
“Perdere una finale credo sia una delle cose più brutte, forse la più brutta che possa succedere nel calcio, ne ho perse tante ma ne ho vinte alcune, ci tenevo tanto a vincere quella finale. Abbiamo fatto un grandissimo percorso, siamo arrivati lì in maniera grandiosa, siamo stati vicinissimi alla vittoria, quel gruppo sarebbe rimasto nella storia della Roma. Purtroppo ho perso anche una finale di Champions e le sensazioni erano le stesse. Il calcio ti dà una rivincita sempre, speriamo che sia quest’anno”

La motivazione del tuo miglioramento nei numeri da quando c’è De Rossi?
“Il mister mi dà più libertà nel muovermi, cercare la posizione giusta per la giocata, non abbassarmi troppo. I dati li vedete voi, a me interessa star bene giocare e dare una mano ai compagni. Il suo modo di giocare ha aiutato tutti, abbiamo una squadra di calciatori con piedi buoni, che sa palleggiare, cercare spazi. Avere la palla aiuta e i numeri magari crescono per tutti”

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Interviste

De Rossi: “Smalling pronto per giocare. Vogliamo la semifinale”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Daniele De Rossi alla vigilia di Milan-Roma:

Hai giocato tante volte qui da calciatore, da allenatore quali sono i pensieri?
“Era uno stadio che volevo rivisitare di nuovo, lo dissi nella prima conferenza, ero dispiaciuto che avessimo già giocato con Inter e Milan, poi il fato ci ha permesso di tornare a giocare qui, in uno stadio che a parte l’Olimpico e quello del Boca, mi hanno trasmesso le sensazioni più grandi. E’ uno stadio che trasuda gloria, la gente che viene a vedere qui Inter e Milan, ha visto grandissimi giocatori e grandi vittorie”

Svantaggio o vantaggio giocare prima qui e poi all’Olimpico?
“Si è sempre detto che è meglio giocare in casa la seconda, ma senza la regola del gol doppio il divario si è assottigliato. Alla fine conta relativamente, devi giocare qui e poi in casa nostra, bisogna saper preparare la prima sapendo che è una sfida di 180 minuti”

A che punto è Smalling?
“Sta bene si allena con noi, è entrato nel derby perchè pensavo avessimo bisogno dei suoi centimetri e della sua qualità difensiva. Il discorso di gestione era riferito al fatto che domani saremo senza Ndicka e Huijsen, rischiarlo dall’inizio poteva metterci in difficoltà in questa magari con soli due centrali. Le nostre valutazioni saranno fatte in funzione della gara di domani, si allena forte, più forte di prima, siamo soddisfatti del suo recupero, di come si sta allenando dal primo al secondo infortunio, ha spinto moltissimo e sono molto contento di lui”

C’è una parte del campo dove indubbiamente, quella sinistra, il Milan è molto temibile. Quante ore di notte hai passato a visionare i rossoneri?
“Siamo consapevoli della forza del Milan sappiamo che loro a sinistra hanno giocatori che fanno male a tutti. Il discorso non è legato a Dybala, ma arrivare con i tempi giusti di squadra per limitarli. Se uno ha la fortuna di allenare un giocatore come Paulo deve chiedergli sacrificio, corsa e duelli vinti, ma neanche snaturarlo troppo, facendolo correre dietro agli altri, perchè anche gli avversari avranno paura di lui. Nel derby ha fatto 9 duelli, ha lottato come i leader veri, è il loro dovere, non è mai abbastanza, ma quando vedi giocatori con queste qualità che si butta a terra, fa scivolate, corre dietro a tutti, avere quel tipo di trasporto in campo e in panchina nei minuti finali, possiamo stare tranquilli. Poi sta a me dirgli dove e quando andare a fare la guerra, magari non mettendolo a fare tutta la fascia con Hernandez”

Cosa temi tatticamente del Milan? Questi tre mesi da allenatore della Roma in cosa senti che umanamente ti hanno cambiato?
“Temo gioco e qualità dei giocatori. Ammiro tanto Pioli, l’ho conosciuto che allenava una squadra piccola e portava punti alla squadra piccola, poi a Bologna si è evoluto, poi ancora alla Lazio, poi Inter quindi lo Scudetto al Milan, è sempre stato al passo della squadra che aveva, il Milan è armonico, al di là dei momenti di difficoltà, servirà una partita grande sul piano del carattere e delle qualità, dovremo portarli a giocare dove non gli piace. Umanamente non mi hanno cambiato, mi rendono ogni giorno felicissimo, non mi cambia però la maniera di affrontare la vita. A volte ho parlato del fatalismo a Roma, mi sono reso conto che anche io facevo lo stesso esercizio deviato con me stesso quando le squadre non mi volevano, tutte le porte in faccia che ho preso negli ultimi 10 mesi, poi sono arrivato qui. Bisogna rendersi conto di quanto si è fortunati, è una parte importante della nostra vita e poi bisogna dimostrare il proprio valore. Ogni tanto ci piangiamo addosso, invece se guardo vita privata e professionale, è sempre andato quasi tutto bene”

Da quando sei arrivato alla Roma avete fatto gli stessi punti del Milan di Pioli. Vi sentite di poter giocare alla pari?
“Domani per fortuna non ci sarà un peso di classifica o un vantaggio da recuperare, perchè sono due competizioni diverse. E’ ovvio che se negli ultimi anni hanno fatto molti più punti di noi, c’è un valore universale da riconoscere. La Roma ha tutto da perdere, non nulla come ho letto, la Roma ha da perdere la semifinale di Europa League, non siamo qui a fare le comparse. Qui non esiste il pareggio come potrebbe andar bene in campionato. Qui ci sono i rigori eventualmente, analizzando il nostro e il loro potenziale dobbiamo provare a vincere, o domani o al ritorno”

Hai dovuto placare la sbornia da derby nel gruppo? Come sta Mancini?
“Sono partito subito aggressivo con loro, sul fatto di restare con i piedi per terra, quella vittoria ogni tanto ci ubriaca un pochino perchè la gente la festeggia come se avessimo vinto 10 partite, ma non c’è stato bisogno, ho visto allegria e serenità che è quello che voglio io, ma poi in campo sono andati forte. Quando parlo di mosse, strategie etc erano attenti, in campo sono andati forti. Vederli sorridere un po’ di più non mi fa vedere fantasmi, ci aiuta il fatto che giochiamo una partita altrettanto importante. Se non trovi stimoli in un quarto di finale a San Siro è grave. Il Mancio sta bene, non ha contraccolpi, è felicissimo, ha accettato come tutti noi la decisione del giudice. Ho visto che si tirerà fuori una somma per fare beneficienza per quei ragazzi che ci sono venuti a trovare a Trigoria e ne sono felicissimo. Sta bene, è carico e ora ancor di più perchè dopo la vittoria nel derby è diventato paladino del pubblico romanista”

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APPROFONDIMENTI

Roma, dubbio difesa a tre o a quattro contro il Milan

ANALISI DIFESA MILAN ROMA (di Francesco Oddo Casano) –
50 gol tondi tondi in quattro: Giroud (15), Pulisic (13), Leao (12), Loftus-Cheek (10). Il quadrilatero offensivo del Milan rappresenta in questo momento il peggior spauracchio per Daniele De Rossi che dovrà pensare a come decodificare il sistema offensivo rossonero e nel frattempo trovare anche delle armi per colpire la retroguardia di Pioli.

Il tecnico giallorosso sceglierà i titolarissimi ovviamente ma considerati anche i precedenti negativi a San Siro, servirà la gara perfetta. Rispolverare Chris Smalling in questa gara vorrebbe dire aggiungere centimetri in marcatura e sangue freddo al fine di assorbire nel miglior modo possibile le sfuriate offensive del diavolo.

Ma l’inglese, da quando è tornato a giocare (non molto purtroppo) è sempre stato schierato in una linea a tre. Quindi se Smalling tornerà titolare – affiancato da Mancini e Llorente – De Rossi presumibilmente sacrificherà El Shaarawy. Un 3-5-2 compatto che si spera però non rinunci alla fase offensiva.

L’alternativa è continuare, con coraggio, a giocare con la linea a quattro che contemplerebbe di fatto la stessa formazione del derby, eccezion fatta per l’altro ballottaggio tra Spinazzola e Angelino, con l’azzurro questa volta in vantaggio sullo spagnolo, autore però di una grandissima prestazione nel derby.

Oggi De Rossi tornerà a parlare in conferenza stampa, ma come avvenuto nelle precedenti edizioni, non lascerà trasparire nessuna indicazione sulla formazione anti-Milan, anche per cercare di sfruttare un minimo di effetto sorpresa sui rossoneri.

Ipotesi 1
3-5-2 Svilar, Mancini, Smalling, Llorente; Celik, Paredes, Cristante, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku


Ipotesi 2
4-3-3 – Svilar, Celik, Mancini, Llorente, Spinazzola; Paredes, Cristante, Pellegrini; El Shaarawy, Lukaku, Dybala.

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Avversario

Thiaw o Kjaer l’unico dubbio per Pioli

Se in casa Roma ci sono diversi dubbi di formazione tra moduli e scelta di alcuni titolari (su tutti Smalling), in casa rossonera Pioli ha praticamente già le idee chiare.

L’unico ballottaggio che sarà sciolto solo nelle prossime ore è quello tra Kjaer (favorito) e Thiaw, che ieri è tornato ad allenarsi in gruppo. Fuori Tomori per squalifica e Kalulu infortunato, al fianco di Gabbia il tecnico del Milan dovrà scegliere o la fisicità di Thiaw o l’esperienza del danese che curiosamente in questa stagione ha giocato titolare in campionato proprio contro i giallorossi e in coppia con Gabbia.

Maignan (diffidato) tra i pali, a destra Calabria, a sinistra Theo Hernandez, a centrocampo Bennacer e Reijnders con Leao, Loftus-Cheek e Pulisic (record di gol in carriera in questa stagione) alle spalle di Giroud che ha già segnato diversi gol contro la Roma in questi ultimi anni. L’ultimo in ordine di tempo, di testa, nella sfida vinta dai rossoneri a San Siro 3-1.

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Rassegna stampa

Lukaku, il Milan per ‘risvegliarsi’: i numeri contro i rossoneri

Romelu torna a San Siro. Sì, proprio contro il Milan, l’avversario della Roma nei quarti di finale di Europa League. Non con la maglia giallorossa, dove in stagione è rimasto a secco sia contro l’Inter che con i rossoneri.

Ma due passaggi a vuoto non possono cancellare un triennio dove Big Rom ha vestito il ruolo del dominatore. Numeri impressionanti quelli contro la squadra di Pioli: 5 gol nei primi 5 derby giocati (coppa Italia inclusa), 7 vittorie su 8 confronti (il 9° non lo giocò, perché infortunato, in Supercoppa invece rimase in panchina). Un po’ meno sono quelli invece con De Rossi.

Come scrive il Messaggero, da quando è arrivato Daniele, il belga ha un po’ rallentato. Appena 5 reti in 14 gare che non scalfiscono lo score stagionale (18 su 39) e soprattutto lo hanno visto andare a segno sia con il Feyenoord che contro il Brighton, nei due turni precedenti all’andata dei quarti di domani. Proprio agli inglesi, in quella notte magica vissuta all’Olimpico, è legato l’ultimo acuto di Lukaku.

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Infermeria

Mancini stringe i denti e la sua maglia va a ruba

Gianluca Mancini è l’eroe del momento in casa Roma. La vittoria nel derby con il suo gol di testa, festeggiato due volte sotto la Sud. A metà gara e al termine quando ha sventolato la famigerata bandiera con il ratto laziale, che lo costringerà a pagare 5 mila euro di multa come da verdetto ultimo della giustizia sportiva.

Intanto il difensore giallorosso, anima assoluta della squadra di De Rossi, deve gestire i postumi del problema all’adduttore che lo affligge praticamente dall’inizio dell’autunno. Difficile immaginare che possa giocare le prossime due sfide contro Milan e Udinese, ma a San Siro vuole esserci a tutti i costi.

Ieri ha svolto lavoro personalizzato, oggi De Rossi spera di riaverlo nella rifinitura e poi la decisione ultima sarà presa in serata, al massimo domani mattina. Senza Ndicka squalificato e Huijsen fuori lista, Mancini stringerà i denti e poi al limite si riposerà a Udine.

La sua maglia nel frattempo va a ruba. Quasi del tutto esaurite le maglie del derby, la casacca con il numero 23 è la più richiesta da sabato sera a oggi in tutti gli store romanisti.

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Tifosi

Milan-Roma, attesi oltre 5 mila romanisti

Sarà un vero e proprio esodo quello dei romanisti a San Siro, per la sfida d’andata di Europa League contro il Milan.

Sono attesi infatti oltre 5 mila tifosi giallorossi che hanno riempito il settore ospiti nel giro di pochi minuti quando, una decina di giorni fa sono stati messi in vendita i relativi biglietti.

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NEWS

Milan-Roma a Turpin: fu il fischietto della remuntada sul Barcellona

Sarà il francese Turpin l’arbitro di Milan-Roma, gara d’andata dei quarti di finale di Europa League. La terna tutta francese con al VAR lo stesso fischietto scelto da Rosetti al VAR per Roma-Brighton, Brisard.

Positivi i precedenti per i giallorossi con l’arbitro transalpino: su tutti ovviamente il successo casalingo in rimonta contro il Barcellona (3-0) del 2018. De Rossi siglò dal dischetto la rete del momentaneo 2-0. In quel caso un duplice errore di Turpin: non espulse Pique per fallo da ultimo uomo su Dzeko e successivamente graziò Fazio già ammonito per un fallo netto su Iniesta a metà campo.

In assoluto con il fischietto francese la Roma ha ottenuto due vittorie e una sconfitta, mentre negativi i precedenti del Milan che con Turpin non ha mai vinto: 2 pareggi e 2 sconfitte.

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NEWS

Europa League, Olimpico e San Siro sold-out: Roma a caccia del record di incasso

Prima San Siro, poi l’Olimpico. Tutto in una settimana. In palio il pass per le semifinali di Europa League.

Per i giallorossi sarebbe la quarta partecipazione consecutiva ad una semifinale europea (la quinta in sei stagioni se si tiene conto anche di quella di Champions). Per i rossoneri la seconda per Pioli in panchina, dopo quella persa poi contro l’Inter lo scorso anno.

Il Meazza e l’Olimpico sono già sold-out e in casa giallorossa si va a caccia del record di incasso della storia. Il dato più alto per spettatori paganti è la semifinale contro il Liverpool del 2017-18, quando il club incassò 5,5 milioni di euro. Visti i prezzi molto alti, che hanno portato anche ad aspre polemiche, c’è la possibilità che si superi questa soglia.