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APPROFONDIMENTI

Roma ‘indifesa’ sui piazzati: il castello Mourinhiano non esiste più

17 gol presi da calcio piazzato (compresi i rigori) su 49 complessivi stagionali. Praticamente uno su tre, una media altissima.

Senza escludere anche quei gol subiti in ripartenza dagli sviluppi di un calcio piazzato a favore dei giallorossi, a cui fortunatamente Ranieri è riuscito a porre un freno nelle ultime gare.

Una delle principali motivazioni per cui la Roma subisce tantissimo sui calci piazzati, che siano punizioni indirette da trequarti campo, che siano angoli, poco cambia, riguarda la struttura fisica della squadra e in generale le caratteristiche di una rosa che si è allontanata molto da ciò che era stato costruito soprattutto in epoca Mourinhiana.

Smalling, Matic, Ibanez, Cristante, Abraham, Mancini era la batteria dei saltatori che Mou sfoderava in attacco e utilizzava a difesa di Rui Patricio. Di questi sei calciatori, titolare in giallorosso è rimasto il solo Mancini.

19.2.2022 Roma vs Verona (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Cristante Smalling delusi a fine partita (Foto Gino Mancini)

Ndicka ad esempio, nonostante il fisico, fatica molto sui colpi di testa e sulle marcature in mischia. Konè non è un saltatore straordinario, tantomeno Paredes.

Dovbyk è bravo ma non tanto quanto Abraham che soprattutto in fase difensiva veniva schierato a protezione sistematica del primo palo. Quando non giocava l’inglese c’era Belotti, poi è arrivato Lukaku che al pari dell’ucraino però di testa non è formidabile.

La ricerca di mercato che la Roma dunque dovrà avviare in estate si focalizzerà molto su questo aspetto: è chiaro che in una rosa debbano esserci anche giocatori brevilinei, in grado di aggiungere rapidità d’esecuzione e dribbling, ma quando poi contemporaneamente capita di schierare Angelino, Dybala, Soulè o Baldanzi, Pisilli, lo stesso Konè o Pellegrini, ma anche Rensch a destra, la squadra può andare in difficoltà sui calci piazzati.

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Interviste

Lukaku: “Mai avuto problemi con Mourinho a Roma, al contrario di altri…”

Romelu Lukaku, in una lunga intervista ai microfoni de il Corriere dello Sport, è tornato a parlare di Roma e del suo rapporto con Mourinho:

È successo qualcosa fra te e Mourinho a Roma?
“Assolutamente no. José è un vincente, l’ho avuto due volte, prima a Manchester e poi alla Roma. Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Di José non parlerò mai male, alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo. Gli auguro sempre il meglio, anche in Turchia sta facendo cose fantastiche”.

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APPROFONDIMENTI

La dura legge dell’ex: Roma trafitta sei volte in stagione

La doppietta di Abraham in Coppa Italia, incassata dalla Roma ieri sera, acuisce ancora di più una triste statistica stagionale. L’inglese è stato infatti l’ultimo di una lunga serie di ex calciatori che hanno fatto valere una strana, ma costante, legge non scritta del calcio.

Dopo Bove a Firenze, in una delle serate più sciagurate dell’ultimo quinquennio, Spinazzola domenica scorsa all’Olimpico (calciatore che faticava a tirare in porta nei mesi scorsi in giallorosso), così come Lukaku all’andata e addirittura Zaniolo, che dopo un paio di esperimenti all’estero, è tornato in Italia e in tutta la stagione ha avuto un paio di guizzi con l’Atalanta, prima di trasferirsi a Firenze, uno purtroppo contro i giallorossi.

Il timore è che la lista non sia finita qui…

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APPROFONDIMENTI

Dovbyk, 1 gol ogni 180 minuti. Da Bati a Lukaku, in pochi hanno fatto meglio nelle prime 26 ufficiali con la Roma

Artem Dovbyk venerdì contro il Genoa ha segnato un gol importante tanto quanto quello di Bologna. Perchè il rigore è valso un punto prezioso per i giallorossi, raggiunto all’extra-time, ma il sigillo ha sbloccato il match contro i rossoblu.

Non gli accadeva da diverso tempo, nonostante nelle ultime gare tra campionato e coppe, Dovbyk sia stato molto più al centro della manovra offensiva, segnando o facendo segnare i compagni (come l’assist splendido a Milano) e in generale contribuendo con le sue sponde a innescare le azioni offensive che hanno portato poi i compagni in rete (es. le due giocate del derby).

Nelle sue prime 26 apparizioni in giallorosso, Artem ha siglato 11 reti. E la buona notizia è che da 5 stagioni consecutive, l’ucraino va in doppia cifra e in tre campionati diversi: 10-14-29 reti al Dnipro, 24 al Girona in Liga la scorsa stagione.

Insomma i gol sono nel sangue di questo centravanti che si è detto però ‘non soddisfatto delle sue prestazioni’. Un’auto-motivazione forte per Dovbyk che però piano piano sta comprendendo meglio le dinamiche del nostro campionato, affrontando squadre e sistemi difensivi più difficili da scardinare rispetto alla Liga spagnola e affinando sempre di più l’intesa con Dybala e compagni.

L’ucraino ha una serie di attenuanti: tre cambi in panchina, fino a 6-7 partite fa, un assetto offensivo e dei compagni di reparto sistematicamente diversi, gli scarsi rifornimenti in area di rigore. Ora la crescita di Dybala, la qualità maggiore sulle fasce assicurata da Angelino e Saelemaekers, stanno contribuendo a migliorare anche lo score dell’ucraino.

Foto Fraioli

Ma chi nella storia della Roma, tra i migliori centravanti degli ultimi 35 anni, ha fatto meglio di Dovbyk nelle prime 26 stagionali?

Su tutti Gabriel Omar Batistuta, fuori concorso per tutti. Il Re Leone, siglò 17 reti nelle prime 26 ufficiali con la maglia della Roma, spalmate su quasi tutta la stagione visti i tanti problemi fisici accusati dall’inverno in poi.

In seconda posizione appaiati ci sono Lukaku e Abraham, che condividono con Dovbyk un aspetto: nelle rispettive stagioni con Mourinho hanno giocato da titolari praticamente inamovibili dall’inizio della stagione. Sia il belga che l’inglese, alla prima stagione romanista, hanno messo a segno 13 gol nelle prime 26 ufficiali, chiudendo rispettivamente a 21 Lukaku e 27 Abraham.

Poi c’è Dani Osvaldo. L’italo-argentino, nonostante la deludente stagione con Luis Enrique, siglò 12 reti nelle prime 26 ufficiali.

Successivamente c’è Dovbyk, che ha messo dietro di sé gente del calibro di Vincenzo Montella (10 nelle prime 26), Abel Balbo (9 gol nelle prime 26) di Rudi Voeller (6), Edin Dzeko (appena 5 sui 10 totali siglati nel suo primo anno romanista) e infine Mirko Vucinic che ebbe diversi problemi fisici nella sua prima stagione giallorossa e andò a segno solo 3 volte.

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NEWS

Napoli-Roma, Lukaku decisivo, ma doveva essere espulso a metà primo tempo

Romelu Lukaku ha segnato contro la Roma ad inizio ripresa, il classico gol dell’ex, pesantissimo perchè valso ulteriori tre punti per il Napoli e per la sua lotta scudetto e la prima sconfitta dell’era Ranieri-ter.

La Roma però può recriminare non solo per la marcatura debole di Hummels, ma anche per il mancato doppio giallo nei confronti del belga che l’arbitro Massa non ha comminato nel primo tempo: un primo intervento durissimo su Celik e poi un’entrata in scivolata su Svilar. Un doppio giallo che avrebbe portato il Napoli a giocare in 10 dal minuto 27′ del primo tempo.

La conferma arriva anche dall’ex arbitro Calvarese su X

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Calciomercato

Il Milan vuole Lukaku ma in prestito: gli aggiornamenti

Romelu Lukaku potrebbe restare in Italia ma non a a Roma o Napoli. Il belga infatti è un obiettivo concreto del Milan che dopo i primi sondaggi esplorativi, è tornato in questi giorni a dialogare col suo entourage.

L’attaccante impegnato ad Euro24 e ancora a secco – tre gol annullati dal VAR – è di proprietà del Chelsea che continua a chiedere circa 40 milioni per il suo cartellino ma il Milan vuole studiare una formula per ingaggiarlo inizialmente in prestito. Previsto un incontro col suo entourage nei prossimi giorni.

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Interviste

Lukaku: “Futuro? Nella mia testa ho già scelto. Conte è il miglior allenatore che ho avuto”

Romelu Lukaku ha parlato del suo futuro sul mercato ai microfoni della testata belga ‘Het Laatse Nieuws’:

Sul futuro
“Nella mia testa, l’ho già capito. So cosa succederà. A molte persone piace parlare, forse perché non ho un agente ufficiale. Ma deciderò io. Ho il controllo della mia situazione”.

Sulla scelta futura
“Farò una scelta e una volta che la spiegherò, tutti saranno d’accordo con me. Ogni volta che ho deciso di rimanere o andarmene da qualche parte, si è rivelata la scelta giusta a causa di alcuni fattori”.

Sul fattore allenatore
“Un esempio? Il mio rapporto con l’allenatore. È come una relazione con una donna. Se non funziona più, perché stare insieme?”

Chi è stato il mio miglior allenatore finora?
“Antonio Conte”.

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Calciomercato

Lukaku, non solo Conte: anche il Milan punta Big Rom

Il Napoli di Conte ma non solo: anche il Milan vuole Romelu Lukaku.

Con l’approdo dell’ex ct azzurro a Napoli, viene naturale pensare che il tecnico abbia chiesto come primo nome l’attaccante belga per sostituire Osimhen. E proprio da lui si è partiti nei lunghi discorsi di mercato a tre con Manna e De Laurentiis.

La nuova squadra interessata è il Milan: dopo l’addio di Giroud, i rossoneri cercano un centravanti titolare e si sono informati con il Chelsea per l’ipotesi prestito alla quale al momento i Blues però non aprono. Sullo sfondo resta ancora una piccolissima percentuale in casa giallorossa, ma a parità di condizioni e potenzialità, la Roma non è disposta a sborsare i 40 milioni richiesti dal Chelsea.

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Calciomercato

Lukaku e Conte pronti a riabbracciarsi: il belga possibile contropartita col Chelsea per Osimhen

Antonio Conte nelle prossime ore sarà il nuovo allenatore del Napoli. Un lungo corteggiamento iniziato da Aurelio De Laurentiis a novembre scorso, dopo l’addio a Garcia.

Con lo sbarco dell’ex tecnico nerazzurro a Napoli, il destino di Lukaku potrebbe essere ancora in Italia ma non nella capitale.

L’attaccante è una possibile contropartita che il Chelsea potrebbe spendere nell’operazione Osimhen. Conte vorrebbe tornare a lavorare con il centravanti che ha valorizzato al massimo nell’esperienza in nerazzurro.

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Pagelle

Roma-Genoa 1-0, le pagelle di Retesport

La Roma strappa in extremis in un’altra serata complicata una vittoria che vale tantissimo, visto che consegna ai giallorossi con un turno d’anticipo il sesto posto che potrebbe ancora valere la Champions.

Decisivo Lukaku di testa al 21 gol stagionale, su assist di El Shaarawy. Il migliore in campo è Angelino, follia di Padedes.

Le pagelle di Retesport:

Svilar 6,5

Celik 6,5

Llorente 6,5

Ndicka 6,5

Angelino 7

Paredes 4

Cristante 6

Pellegrini 5

Bove 5,5

Lukaku 7

Baldanzi 6

De Rossi 6,5

Sost.:
El Shaarawy  6,5

Dybala 6
Kristensen 6
Abraham sv
Mancini 6