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Abraham, è la notte più bella: “Questa era la mia occasione. E stavolta l’ho presa al volo”

Ci sono momenti in cui senti che il destino ti passa accanto e ti allunga la mano. Quelli sono gli istanti in cui ti accorgi che non puoi perdere l’occasione, che devi salire su quel treno perché altrimenti resterai fermo, con una valigia piena di fumo e di rimpianti. Probabilmente è ciò che deve essere passato nella testa di Tammy Abraham, il «Grande Malato» finora della ragione romanista.

Per questo l’auto-convincimento a cui si era sottoposto prima della sfida al Milan è stato robusto. «Prima della partita mi ero detto: “Questa è la mia occasione, devo essere pronto”». Un vero e proprio mantra che evidentemente ha avuto effetto, visto che la sua zampata arrivata nei minuti di recupero ha concesso alla squadra giallorossa di conquistare un punto in vero e proprio stile «mourinhano». Lo Special One dopo averlo messo a sorpresa in panchina mercoledì scorso all’Olimpico contro il Bologna, gli aveva detto: «Stai tranquillo, ti faccio giocare a Milano». Ed è stato di parola, venendo ripagato nel migliore dei modi, con una grande festa nello spogliatoio di San Siro. «Sapevamo che questa sarebbe stata una trasferta difficile – spiega ancora Abraham -. Dovevamo avere pazienza perché loro difendevano e attaccavano bene, quindi le chance erano poche. Quando ho visto il colpo di testa di Matic e la parata del portiere mi sono avventato e ho segnato».

Come scrive la Gazzetta dello Sport, il mucchio giallorosso intorno a lui spiega tutto. A fine partita Ibanez dice: «Sapevamo che Tammy doveva solo stare tranquillo, perché i gol sarebbero tornati». Perciò il centravanti inglese rialza la testa e fa lievitare di nuovo anche le ambizioni della squadra. «Sapevamo che era difficile giocare a Milano contro i campioni d’Italia – racconta -. Dovevamo essere pazienti, il Milan ha fatto bene e sapevamo che le possibilità sarebbero state poche. Mi sono detto su quella punizione che era la mia occasione, il pallone è arrivato a me e ringrazio Dio perché ero nel posto giusto».

E adesso comincia lentamente a tornare «giusta» anche la classifica, che lascia sempre la Roma in lotta per un posto in Champions League. «Stavolta abbiamo avuto una reazione da grande squadra – dice ancora Abraham – Stiamo costruendo qualcosa d’importante. Avevo detto prima della pausa che saremmo tornati più forti. Ebbene, in queste due partite abbiamo ottenuto una vittoria e un pareggio. Sono sicuro che quella contro il Milan è stata una buona partita e sono contento per i tifosi. Dobbiamo continuare così, stiamo andando sulla strada giusta». La strada che il general manager Tiago Pinto aveva intravisto per lui anche nei momenti più neri di questi mesi. L’impressione è che la rete a Tatarusanu sembra essere uno di quei momenti chiave della stagione. Abraham è salito sul treno della riscossa, e adesso da quel treno lì non vuole più scendere.

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Milan beffato, Roma indomabile

Oltre un’ora di solo Milan, ma alla fine a godere è soprattutto la Roma. Finisce con un pari pazzesco la sfida di San Siro che fino al minuto 87′ aveva dato tre punti d’oro alla squadra di Pioli. I rossoneri hanno dominato la partita contro una Roma timida che ha concesso soprattutto nella ripresa metri e occasioni. Mourinho (squalificato) ha schierato tutti gli uomini d’attacco costringendo però Zaniolo e Pellegrini ad un sacrificio che ne ha snaturato le caratteristiche principali. Il Milan ha aspettato il momento giusto e ha colpito di testa con Kalulu.

Nella ripresa ci si aspettava la reazione della Roma, ma è stato ancora il Milan ad andare vicino al 2-0 prima con Leao poi con Diaz. Il raddoppio è arrivato al 77′ con Pobega che ha punito la squadra di Mourinho in contropiede. A San Siro già si guardava la classifica sugli smartphone: superate Inter e Juve, e di nuovo in scia al Napoli. Ma è stata solo un’illusione. Proprio nel finale, infatti, si è svegliata la Roma. Mourinho (squalificato, in panchina c’era l’imbattuto Foti) ha inserito tutti gli uomini offensivi a disposizione. Da angolo di Pellegrini è arrivato il gol di Ibanez a tre minuti dal 90′. Il Milan ha arretrato il baricentro e la Roma ha preso coraggio. Da un altro calcio piazzato guadagnato da Dybala è arrivato così il pareggio a pochi secondi dal sospiro finale: testa di Matic, respinta non perfetta di Tatarusanu e tap-in vincente di Abraham. Delirio giallorosso e Milan frastornato.

Come scrive Leggo, i rossoneri ora vedono la vetta lontana 7 punti mentre la Roma ha riagguantato la Lazio al quinto posto e ottenuto un punto d’oro nella corsa per un posto in Champions. Restano perplessità su entrambe le squadre: il gioco rinunciatario dei giallorossi, le distrazioni del Milan che già a Salerno aveva rischiato grosso. «Un peccato non aver vinto una partita giocata così bene. Dobbiamo continuare a giocare così, ma le partite finiscono al 95′ e serve più attenzione. Abbiamo preso due gol da palla inattiva anche se sapevamo che la Roma era molto forte in questo. Siamo delusi perché meritavamo di vincerla, poi ci siamo incasinati da soli. Ci serviva più malizia e furbizia nei minuti finali», le parole di Pioli. «Mourinho ci aveva chiesto di avere pazienza, ci siamo caricati dopo il gol. Sappiamo che le palle ferme sono il nostro punto forte, dobbiamo sempre andare forte su quei palloni», ha ammesso Ibanez. A proposito di Mourinho. Ieri l’ex Porto Carlos Alberto ha allarmato i tifosi romanisti: «Forse Josè sarà il nuovo allenatore della Nazionale brasiliana. Si tratta di una notizia. Mi ha anche proposto di fargli da assistente». Arrivano conferme, invece, per il rinnovo di Bennacer mentre il papà di Leao è sbarcato a Milano per trattare l’adeguamento col Milan.