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Lotito tra Expo2030, calcio e politica si addormenta in commissione parlamentare – FOTO

Tra politica, calcio, attività imprenditoriale la vita di Claudio Lotito è particolarmente intensa. Anni fa rivelò di dormire 3 ore a notte, certo ritmi incessanti che però spesso lo hanno portato a commettere delle gaffe, come quella di addormentarsi in sedute pubbliche. Era accaduto in Lega anni fa, è successo di nuovo nel corso di una riunione della commissione parlamentare che presiede insieme ad altri colleghi deputati. La foto è stata pubblicata dall’account X de il Riformista con una simpatica didascalia: “Con Lotito sonnellino garantito”.

Intanto il presidente della Lazio, proprio nelle scorse ore, ha annunciato che a breve verificherà la possibilità di apporre sulle maglie biancocelesti il logo ‘Expo2030’ a sostegno della campagna di Roma Capitale: “E’ giusto che la prima squadra della capitale sostenga le principali iniziative della città e del territorio italiano”. Evidente la nuova frecciatina alla Roma, che recentemente ha annunciato l’accordo con Riyadh Season (che vale più di 25 milioni in due anni). Sempre che non si addormenti e si dimentichi di far realizzare la scritta.

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Lotito e la Lazio a favore di Expo 2030: evidente il riferimento alla Roma

La Lazio a sostegno della candidatura di Roma per I‘Expo 2030. In evidente contrapposizione con la Roma che ha scelto un sponsor di Riad, la città in concorrenza per l’Expo. In una nota il presidente Claudio Lotito ha fatto sapere che “La Lazio ha sempre manifestato la sua azione a tutela dell’aspetto valoriale dello sport e degli interessi della città di Roma. E metterà in atto ogni iniziativa per sostenere la candidatura della città di Roma ad ospitare l’Expo 2030, per consentire alla Capitale d’Italia, ai suoi abitanti e all’intero Paese di avvalersi dei benefici economici e sociali“ Lo riferisce la Gazzetta dello Sport.

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Inchiesta Lazio-Salernitana, Lotito si salva dalla perquisizione. Ecco perchè

LOTITO INCHIESTA LAZIO-SALERNITANA – Nel pomeriggio di ieri, parallelamente all’inchiesta sui conti della Roma, la Procura di Tivoli ha azionato il nucleo operativo della Guardia di Finanza e i relativi sequestri probatori nelle sedi di Lazio e Salernitana. Indagato Claudio Lotito, in quanto proprietario dei biancocelesti ed ex patron del club campano, oltre ad altri dirigenti ed amministratori, tra cui Igli Tare.

Il presidente laziale però ha evitato (almeno per ora) la perquisizione personale e la consegna di telefoni e tablet personali, per via dell’immunità parlamentare dal momento che Lotito, come noto, è stato eletto al Senato nelle ultime elezioni nello schieramento di centrodestra.

I reati che si ipotizzano per Lotito e gli altri dirigenti coinvolti nel filone Lazio-Salernitana sono emissioni di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolente con uso di fatture per operazioni inesistenti per la Lazio, oltre che false comunicazioni sociali.

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Rassegna stampa

Ibanez sbaglia, Zaccagni no. Il derby dei nervi va alla Lazio

La Lazio bissa la vittoria dell’andata, fa un passo importante nella corsa verso la Champions, spedisce la Roma a 5 e sale al secondo posto della classifica. Stesso risultato dell’andata, questa volta il man of the match è Zaccagni che con una palla da biliardo regala ai suoi una vittoria pesantissima e la doppietta dei derby in campionato che non accadeva da ben 11 anni.

Come ampiamente preannunciato gara tesa e nervosa, dopo un avvio di studio con la Lazio che fa più gioco al 32′ arriva la svolta della gara: la Roma resta in 10′ per il rosso ad Ibanez ancora una volta (la terza per la precisione) protagonista in negativo nel derby che per lui sta diventando una maledizione. Da quel momento la partita cambia e diventa accesa con la Lazio a caccia di un varco tra le maglie della difesa della Roma che innalza un muro davanti a Rui Patricio chiamato spesso agli straordinari. Prima dell’intervallo mega rissa tra le due panchine, innescata da un battibecco tra Nuno Santos, preparatore dei portieri giallorossi e Pedro l’arbitro manda negli spogliatoi lo stesso Nuno Santos e Marco Ianni, assistente tecnico di Sarri, proprio l’uomo che in Premier accese la famosa rissa tra Mourinho e Sarri in un Chelsea-Manchester United del 2018.

Nella ripresa Mourinho passa al 5-3-1 con Llorente al posto di uno spento Dybala. La pressione dei biancocelesti però, complice la superiorità numerica, si fa sentire sempre di più con Rui Patricio bravo a tenere a galla i giallorossi con un paio di interventi decisivi. Al 19′ però il portiere si deve arrendere a Zaccagni, bravo a sfruttare l’errore di Zalewski e a superarlo con un destro a giro. Mourinho inserisce Matic ed Abraham per Wijnaldum e Belotti, la Roma pareggia sugli sviluppi di un calcio di punizione con un autogol di Casale ma il Var annulla per un fuorigioco di Smalling. Inutili gli ingressi disperati di El Shaarawy e Solbakken, al triplice fischio altra rissa e altri due rossi, uno per Marusic e l’altro per Cristante.

(…) Come scrive Leggo, tensione in campo ma anche nel post gara nella pancia dell’Olimpico con un battibecco tra Lotito e José Mourinho: la scintilla una risposta piccata di Romagnoli a Mancini della Roma, a quel punto il presidente avrebbe chiesto a Luis Alberto di allontanare il difensore ma in quel momento Mourinho è uscito dallo spogliatoio giallorosso invitando Lotito ad andare via «chi sei… qui non puoi stare,», gli avrebbe detto il portoghese. Pronta la risposta di Lotito: «Io sono il presidente della Lazio e tu sei anche squalificato e qui non ci potresti stare». A quel punto è intervenuto anche Tiago Pinto a difesa del tecnico. La procura federale è stata ovviamente informata di quanto accaduto.

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Interviste

Lotito su Dybala: “Non ho visto la presentazione perchè io non vendo sogni, ma solide realtà”

Al termine del Consiglio Federale che si è svolto oggi in Via Allegri, il presidente Claudio Lotito ha rilasciato alcune dichiarazioni, parlando anche della presentazione di Dybala e del mercato biancoceleste. Queste le sue dichiarazioni: “Dybala alla Roma? Non ho visto la presentazione e non mi ha fatto nessun effetto, io non vendo sogni ma solide realtà. Lotito porta i risultati, la Lazio dopo la Juve è la società che ha vinto più di tutti. Anche dopo che ha vinto un trofeo il tifoso laziale ha sempre qualcosa da ridire. Mercato della Roma da prima pagina? La Lazio ha preso 6 calciatori e forse faremo altre cose in entrata. Non faccio cose di estetica, io non sono un tifoso-presidente ma un presidente-tifoso e devo creare le condizioni affinchè la società abbia un futuro sempre più roseo”

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Lotito: “Laziali abituati troppo bene, invece per i romanisti la Roma non si discute, si ama” – VIDEO

Presente a Viterbo per un evento, Claudio Lotito è tornato a parlare della Roma e soprattutto dei romanisti, contrapponendoli ai laziali. Ecco le parole del numero uno della Lazio, riportate da Tuttomercatoweb, che ha criticato sia i propri tifosi, sia quelli della Roma:

Io sono abituato a vendere le realtà e a cimentarmi con i fatti. Quando porti i fatti la gente non torna sui propri passi, ma vuole sempre di più. Abbiamo vinto la supercoppa contro l’Inter di Mourinho del triplete, contro la Juventus, la partita dopo non c’era nessuno allo stadio. Il tifoso della Lazio è particolare. Il romanista è diverso, dice ‘la Roma non si discute, si ama’, anche se va male loro sono contenti. All’inizio vincono il campionato, poi lottano per altro però si accontentano. Noi laziali, invece, siamo abituati a vivere troppo bene“.

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Lazio, Lotito punge i tifosi biancocelesti: “Neanche se regalassi i biglietti ci sarebbe il pienone allo stadio”

Il presidente della Lazio Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: “Questo è un campionato avvincente, dovremmo essere tutti contenti, non c’è niente di scontato né al vertice, né in fondo alla classifica, è ancora tutto aperto.

Sui tifosi – “La Lazio ha sempre veleggiato nell’alta classifica, tra il quarto, il quinto massimo sesto posto. Abbiamo sempre partecipato alle competizioni europee quindi non capisco questo atteggiamento ostile che non ha senso. Non è un problema del prezzo del biglietto, capisco anche la crisi economica, però non so neanche se li regalassimo tutti i biglietti se ci sarebbe il pienone. Ho fatto le campagne più favorevoli ai tifosi ma non mi sembra che ci sia lo stadio sempre pieno. Nell’ultima gara contro la Sampdoria 3.000 biglietti erano gratuiti, il resto era a 10-20 euro, e le presenze erano comunque attorno alle 30.000. Il problema è che abbiamo una presenza limitata rispetto a tanti altri club.

I tifosi dovrebbero essere contenti, la Lazio è l’unica che non ha cambiato proprietà, vedi Roma, Milan e Inter. La stabilità c’è, al di la di tutte le stupidaggini che vengono scritte. La Lazio non ha problemi di nessuna natura.

L’unica cosa positiva è che io sono il pungiball della tifoseria, mi fa piacere almeno sanno con chi sfogarsi, voglio sottolineare che le mie parole non sono polemiche. Vorrei tornare a vent’anni fa quando ho preso la Lazio, sicuramente stavo meglio”.

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La Lazio risponde all’attacco di Mourinho: il comunicato del club biancoceleste: “Siamo ossessivamente nei suoi pensieri”

La Lazio tramite il proprio sito ha risposto con un comunicato alle dichiarazioni di Mourinho nel post partita di Roma-Bologna. Il tecnico giallorosso aveva dichiarato: “In 22 anni che alleno due cose non sono cambiate: le domande su chi ha giocato e chi no (in riferimento a Zaniolo centravanti e non Shomurodov, ndr) e la possibilità di vincere con un gol in fuorigioco. Si poteva 22 anni fa e si poteva anche adesso, come è successo ieri. Cambia tutto nel calcio, ma queste due cose no. La stampa italiana è migliorata, mi rifiuto di dire che c’è ancora la prostituzione intellettuale. La stampa è seria, critica, analitica. Ma se voi volete nascondere che ieri una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco nel 2022 allora dovrete richiedermelo. Zaniolo? Il suo atteggiamento con gli arbitri è cambiato, ha educato se stesso, quello degli arbitri con lui no. Sa di essere un bersaglio”

Roma, il comunicato della Lazio contro le parole di Mourinho

Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola. 

La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. La linea della Società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste, quale il fallo di Tonali su Acerbi a Lazio-Milan in occasione del gol o la gomitata in area di Ibanez su Milinkovic nel derby di ritorno, solo per citarne due anche se ne abbiamo presenti molti altri, anche in Spezia-Lazio. Episodi decisivi sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri in campo e del VAR, rispetto che altri non hanno dimostrato e continuano a non dimostrare.

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Focus RS: Il caos della Lega di Serie A – Franco Vanni (La Repubblica)

Dopo l’addio di Dal Pino, la Lega di Serie A è nuovamente nel caos. Consuete divisioni interne tra il fronte ‘Lotitiano’ e gli altri club, a cui appartiene anche la Roma. Franco Vanni, giornalista de La Repubblica, è intervenuto ai microfoni di Retesport, nel corso del programma pomeridiano, per descrivere retroscena e futuri scenari.





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Salernitana, nessuna proroga dalla FIGC alla cessione: si va verso una Serie A a 19 squadre

ANSA – Nessuna proroga per la cessione della Salernitana, il termine ultimo resta fissato al 31 dicembre 2021. È questa la linea che emerge dal Consiglio Federale che si è concluso da poco. Restano dunque 10 giorni per la cessione del club, qualora dovessero arrivare offerte entro il termine che rispondono ai requisiti richiesti saranno concessi 45 giorni di proroga.