FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Diego Llorente ha disputato ieri, per intero, la sua prima partita in maglia giallorossa, spingendo Mourinho ad un elogio pubblico, che potrebbe anche valere più della singola valutazione sulla prova dello spagnolo.
D’altronde Mou ne conosceva qualità ed esperienza, avendolo svezzato ai tempi del Real Madrid. Le due carriere hanno fatto dei giri immensi e si sono nuovamente incrociate in giallorosso. Dopo un primo periodo in sordina, lo spagnolo ha ricevuto la prima chiamata importante nella sfida d’andata contro la Real Sociedad all’Olimpico. Un ottimo primo tempo, poi chiuso anzitempo per un fastidio muscolare che ne ha rallentato l’inserimento. Ora il processo di adattamento è completo e ieri Mourinho ci ha tenuto a sottolineare più volte la bontà della prestazione dell’ex Leeds, autore di una grande gara in coppia con Smalling: “Non amo fare riferimenti ai singoli, ma quest’oggi voglio elogiare la gara di Llorente. Ha avuto in queste settimane una grande evoluzione, è entrato meglio nelle nostre dinamiche di squadra e oggi, giocando a quattro, sistema non di routine per noi, insieme a Smalling ha disputato una grande gara, ci abbiamo lavorato per una settimana e mi ha colpito la sua prestazione” ha specificato lo Special One.
STATISTICHE E FUTURO
Llorente si è reso pericoloso anche in area avversaria, sfiorando in più di un’occasione il vantaggio, ma sono i numeri difensivi e l’atteggiamento col pallone tra i piedi che ha ‘colpito’ Mourinho: “Diego Llorente con la palla tra i piedi ha più qualità rispetto a tutti gli altri centrali, ha un’uscita più pulita palla al piede, non va in difficoltà, mi è piaciuto molto, l’ho visto sempre concentrato difensivamente“. I numeri confermano la bontà della sua prestazione: oltre ai 3 tiri (di cui 1 nello specchio respinto da Ravaglia), lo spagnolo ha giocato 62 palloni, con il 92% di passaggi riusciti (la più alta dopo Spinazzola), oltre a 4 recuperi difensivi (secondo solo dietro il solito Smalling a 7). Interessante e visibile è stata la dinamica della coppia: l’inglese in uscita alta e marcatura sul centravanti avversario – Gabbiadini – lo spagnolo più regista difensivo, sempre pronto a ricevere lo scarico del compagno e a lavorare sull’ampiezza quando necessario.
Llorente ha giustamente detto ieri sera che per un difensore giocare a tre o a quattro non fa grande differenza, ma il suo habitat naturale sembra la linea a 4, dove ha giocato il maggior numero di gare in carriera, con attitudine anche ai cambi di gioco e allo sviluppo della manovra in verticale. Contro la Real Sociedad ha dimostrato anche grande duttilità nella linea a tre, visto che Mou lo schierò sul centro-sinistra al posto di Ibanez. E’ indubbiamente una risorsa in più e diversa rispetto agli altri centrali e non è da escludere che Mourinho riproponga proprio la coppia Smalling-Llorente che sembra compensarsi al meglio in questo sistema.
Il futuro però è un rebus: il centrale spagnolo è arrivato alla Roma in prestito dal Leeds nelle ultime ore di mercato. Un prestito oneroso da 500 mila euro con diritto di riscatto fissato a 18. Una cifra enorme, che i giallorossi non sborseranno sicuramente per l’ex madridista, ma se Mourinho dovesse restare potrebbe chiederne la conferma, magari trovando una soluzione con il Leeds con il potenziale coinvolgimenti di altri giocatori della rosa giallorossa, oppure nuovamente in prestito, dal momento che il suo contratto con il club inglese scadrà nel giugno 2026.
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