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Coppa Italia, date e orari dei quarti di finale: Lazio-Roma si giocherà mercoledì 10 gennaio alle 18

La Roma disputerà il derby derby della Capitale valido per i quarti di Coppa Italia mercoledì 10 gennaio alle ore 18. La gara contro la Lazio sarà visibile su Italia Uno. Di seguito il programma della competizione.

Martedì 9 gennaio (ore 21): Fiorentina-Bologna

Mercoledì 10 gennaio (ore 18): Lazio-Roma

Mercoledì 10 gennaio (ore 21): Milan-Atalanta

Giovedì 11 gennaio (ore 21): vincente Juventus/Salernitana-Frosinone

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Lazio-Roma, info biglietti: alle 16 inizia la vendita dei tagliandi per gli abbonati in Serie A (COMUNICATO)

La Roma vince 2-1 contro la Cremonese e si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia. Il prossimo avversario sarà la Lazio di Maurizio Sarri. Di seguito il comunicato del club giallorosso per acquistare i biglietti in vista del derby della Capitale.

Nemmeno il tempo di metabolizzare la vittoria contro la Cremonese, che la Roma torna di nuovo in campo in Coppa Italia per il quarto di finale.
E il prossimo appuntamento è di quelli con la A maiuscola. Anzi, con la D grande, quella di Derby. Sarà Lazio-Roma.

La data e l’orario del match sono ancora da definire (sarà tra il 9, 10 o 11 gennaio).

La vendita dei biglietti parte il 4 gennaio alle 16:00 e si articolerà in tre fasi distinte.

Si inizia con gli abbonati di Serie A, poi una finestra sarà dedicata anche a chi ha acquistato l’abbonamento coppe, oltre che l’eventuale vendita libera. Ecco come fare per acquistarli.

Abbonati Serie A TIM 2023-24
Settori Curva Sud Centrale (Ingr. 18/21) e Curva Sud Laterale (Ingr. 15/17)

Gli abbonati AS Roma di Curva Sud Centrale e Laterale potranno esercitare il diritto di prelazione nei suddetti settori, sino ad esaurimento posti disponibili, dalle ore 16.00 di giovedì 4 gennaio, alle ore 18.00 di domenica 7 gennaio 2024.

Per esercitare la prelazione, solo online su sito ufficiale Vivaticket SS Lazio, sarà sufficiente inserire il PNR nel campo “Codice Coupon” in fase di acquisto.

Ogni abbonato potrà acquistare un biglietto per singola transazione.

La scelta del posto e del settore saranno libere, pertanto non sarà garantita la conferma del posto/settore dell’abbonamento.

Si ricorda di selezionare i seguenti settori al momento dell’acquisto:

  • Curva Maestrelli per Curva Sud Centrale
  • Distinti Sud Ovest Ospiti per Curva Sud Laterale

Settore Distinti Sud Est (INGR. 22/24) e Tribuna Monte Mario Laterale Sud (Ingr. 11/13)

Gli abbonati AS Roma di Curva Nord, Distint Sud, Distinti Nord Est, Tribuna Tevere, Parterre, Tribuna Monte Mario ed Hospitality potranno esercitare il diritto di prelazione nel settore Distinti Sud Est e Monte Mario Laterale Sud, sino ad esaurimento posti disponibili, dalle ore 16.00 di giovedì 4 gennaio, alle ore 18.00 di domenica 7 gennaio 2024.

Per esercitare la prelazione, solo online su sito ufficiale Vivaticket SS Lazio, sarà sufficiente inserire il PNR nel campo “Codice Coupon” in fase di acquisto.

Ogni abbonato potrà acquistare un biglietto per singola transazione.

I settori Distinti Sud Est e Tribuna Monte Mario Laterale Sud non saranno disponibili in prelazione agli abbonati di Curva Sud Centrale e Laterale.

Abbonati Coppe 2023-24
I possessori del solo Abbonamento Coppe potranno esercitare il diritto di prevendita su tutti i posti disponibili, dalle ore 9.00 alle ore 15.00 di lunedì 8 gennaio 2024.

Per esercitare la prelazione, solo online su sito ufficiale Vivaticket SS Lazio, sarà sufficiente inserire il PNR nel campo “Codice Coupon” in fase di acquisto.

Ogni abbonato potrà acquistare un biglietto per singola transazione.

Vendita libera
L’eventuale vendita libera si svolgerà a partire dalle ore 16.00 di lunedì 8 gennaio 2024.

Sarà possibile acquistare fino a quattro biglietti per singola transazione.

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Calciomercato

Calciomercato Roma, piace Zielinski in scadenza: anche Lazio e Inter interessate al polacco

La Roma monitora costantemente i calciatori in scadenza di contratto. Come riporta Tuttomercatoweb, tra i calciatori più importanti della Serie A, che il prossimo 30 giugno potrebbero svincolarsi, c’è Zielinski. Il centrocampista del Napoli piace a Roma, Inter e Lazio. Al momento, invece, la Juventus non sembra interessata.

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Interviste

Pedro: ”Non so perché sono stato mandato via dalla Roma. Mourinho? Lo rispetto”

Pedro ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportitalia in cui ha parlato del suo passato alla Roma e del suo approdo alla Lazio. Di seguito le dichiarazioni dell’esterno spagnolo.

Al Chelsea incontri Mourinho. Come ti sei trovato con lui? ”Bene, bene. Un allenatore che ho sempre rispettato. È un tecnico forte che ha vinto tantissimi trofei in carriera. Poi l’ho trovato al Chelsea, mi ha dato l’opportunità di giocare in una bellissima squadra, pure di vincere tanti trofei al Chelsea e per questo lo ringrazio”.

Dopo il derby, finito 0-0, Mourinho dice: “Un grande giocatore, però potrebbe anche fare il nuotatore”. È la tua prossima carriera? “Sì, sì. Quello mi fa ridere. Perché sappiamo tutti com’è Mou, l’ha fatto anche in passato. Dice una cosa, ne dice un’altra. Mi ricordo quando abbiamo vinto contro il suo Real Madrid disse altre cose, quando abbiamo battuto il suo United 4-0 (ero al Chelsea), ne ha dette altre ancora. L’anno scorso, nei derby di Roma, ne ha dette altre ancora. È sempre così, quando non parla dell’arbitro parla del calendario, di un giocatore che si butta a terra. Lo conosco molto bene, è un uomo molto divertente. L’ho presa con molto fair play perché so che utilizza le parole per stemperare la grande tensione del derby. Lo conosco molto bene, avendolo avuto da allenatore”.

Nel 2020 lasci il Chelsea per trasferirti alla Roma a parametro zero. Cosa non funziona in quell’anno? Pedro fa gol in un derby tra virgolette inutile, hai avuto qualche contrattempo fisico, non ti sei ambientato benissimo. Perché non funziona la storia d’amore tra Pedro e la Roma? “Eh non lo so, è una sensazione strana che non avevo mai avuto in carriera. E’ chiaro che quando vai a giocare in un nuovo Paese e in un nuovo campionato, può succedere che inizialmente l’adattamento a spogliatoio, compagni, città e squadra sia difficile. L’allenatore voleva giocare con il 4-3-3, invece giocavamo con il 5-3-2 o con il 5-2-3 con Fonseca. Mi chiedeva tante cose non nelle mie caratteristiche, come arretrare il raggio d’azione per prendere il pallone. Non era nelle mie corde, ma non è una scusa perché, lo dico sempre, i giocatori importanti devono fare tutto. Sicuramente non è andata bene, ma non so per quale motivo poi sono stato mandato via. Sono cose che succedono”.

Sei diplomatico come quando giochi. Una serpentina e un dribbling e mi hai spiegato perché non è andata bene. Nell’estate 2021 tirammo fuori la notizia incredibile: “Pedro dalla Roma alla Lazio”. Quanto tempo prima l’hai saputo? “La storia è nata in conferenza stampa, perché ha detto che io ero fuori rosa. Così tante squadre hanno iniziato a chiamare, una di queste era la Lazio. Sarri in persona mi chiese: “Che succede? Ho visto che stai fuori rosa e che hai un problema con il club”. Io gli risposi che non sapevo il motivo di questa decisione del club e che mi stavo allenando con la Primavera. Mai ne avevamo parlato. Voleva capire cosa fosse successo perché, conoscendomi molto bene, sa che mi alleno sempre al massimo. Sono un professionista in questo. Per me è stato difficile affrontarlo. Quando ho visto la realtà ho iniziato a pensare a come comportarmi, parlando diverse volte con il club. Con Mourinho non ho parlato. Volevo parlare con la società, ma mi hanno detto che non era possibile”.

Quando ti chiama la Lazio decidi in 10 minuti. “Dopo tre settimane, il mercato stava chiudendo, parlai con Sarri che mi disse: “Vieni qua che c’è posto per te”. Io avevo già lavorato con lui e ho colto l’opportunità di giocare in una squadra storica”.

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Interviste

Lotito: ”Derby? L’arbitro poteva interpretare alcuni episodi in maniera diversa”

Claudio Lotito ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato del derby della Capitale. Di seguito le dichiarazioni del presidente della Lazio.

“La squadra contro la Roma è entrata in campo in maniera molto determinata, abbiamo anche preso quel palo con Luis Alberto, è davvero un peccato… Alcuni episodi, poi, l’arbitro poteva interpretarli in maniera diversa. A volte un episodio può cambiare tutto”.

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Interviste

De Laurentis: ”Diritti tv a cinque anni solo per far stare Lotito in equilibrio di bilancio. È una follia”

De Laurentis ha attaccato Lotito durante il convegno “Le nuove prospettive sulla riforma dello sport”. Come riporta l’ANSA il presidente del Napoli ha accusato il numero uno della Lazio in merito alla questione diritti tv. Di seguito le sue parole.

“Il concetto è che pensare di poter fare ad arte per Lotito un’aggiudicazione dei diritti tv a cinque anni che a lui servono per stare in equilibrio di bilancio è una follia. Quando oggi tutto cambia di mese in mese. Poi quando abbiamo i nemici in casa, con l’AgCom che ritarda l’approvazione di una legge diventa difficile non fare retro pensieri”

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Interviste

Malagò: ”Se si guarda Chelsea-Manchester City 4-4 e poi il derby di Roma, ti vengono da fare delle riflessioni”

Giovanni Malagò ha rilasciato alcune dichiarazioni a Rai News 24 e ha espresso la sua opinione sul derby fra Lazio e Roma terminato 0-0. Di seguito le parole del presidente del CONI.

“Il derby che ho visto è stato uno dei tanti con discreto agonismo. Non si può di certo dire che sia stata una bella partita: i giocatori si sono anche impegnati ma a me non è piaciuto per niente. Si è pensato più a non perdere che a vincere, tipico di una certa mentalità stracittadina. Se si guarda Chelsea-Manchester City 4-4 e poi il derby di Roma, ti vengono da fare delle riflessioni”.

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Esclusive

Esclusiva Retesport – Julio Sergio: ”Spero la Roma vinca il derby. Parlo con Pinto per portare calciatori importanti”

Julio Sergio, ex portiere della Roma e protagonista in 4 derby vinti dai giallorossi, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport. Di seguito le sue parole.

Come ci si avvicina a un derby e che atmosfera si vive nello spogliatoio?

Cambia l’atmosfera anche in città: si parla solo del derby durante la settimana. Si analizzano i precedenti e quello che potrebbe succedere. È bellissimo vivere questa sensazione.

Cosa ne pensi dei portieri della Roma?

Rui Patricio é un calciatore esperto che ha fatto grandi cose con il Portogallo negli ultimi anni. Con la Roma ha fatto bene nelle coppe. In questa stagione ancora non é al top della forma. Svilar giocato qualche partita ma c’è bisogno di altre gare per un giudizio più preciso e capire la sua situazione alla fine dell’anno.

Che idea ti sei fatto della Roma di Mourinho?

É stata una Roma vincente: ha alzato la Conference ed é arrivata in finale di Europa League. Il campionato è più difficile: bisogna mantenere costantemente un livello alto perché ci sono anche le piccole squadre che danno fastidio. I primi due anni di Mourinho sono stati positivi. In questa stagione la Roma sta facendo bene in Europa e in Serie A può lottare per la Champions.

L’ultima gara in Europa League non è andata bene…

Sono cose che succedono, la Roma supererà il turno con tranquillità. L’Europa League é un torneo che piace a Mourinho: le doppie sfide (andata e ritorno) le prepara in maniera speciale. Il tecnico portoghese punterà a vincere la competizione.

Chi potrebbe essere il calciatore decisivo nel derby: Lukaku, Dybala?

Lukaku é un calciatore che ha tanta qualità e fisicità. Dybala ha grande tecnica: può tirar fuori la giocata all’improvviso. È complicato per gli altri trovarseli contro insieme. Spero possano fare la differenza e che la Roma vinca il derby.

Hai mai segnalato qualche calciatore alla Roma?

Parlo spesso di calciatori brasiliani con la Roma ma non è semplice perché il mercato italiano é complesso: c’é bisogno della documentazione giusta, si deve analizzare il budget da poter investire.

Con la Roma ho parlato di 3-4 calciatori: spero che la rosa giallorossa possa avere più brasiliani perché é un qualcosa che ha sempre caratterizzato la società. Mi auguro di portare qualcuno che possa fare la differenza.

Ci puoi fare qualche nome, immagino siano calciatori giovani…

Sì anche giovani. Per la guerra non siamo riusciti a concludere la trattativa per un grande calciatore ma ancora c’è la possibilità di chiudere l’affare. Marcos Leonardo è un profilo che la Roma può trattare per il futuro. In Brasile ci sono dei portieri che possono fare bene in Italia. Bento (portiere Athletico Paranaense) è un calciatore che ha una prospettiva importante poi ci sono anche profili più giovani.

Quindi c’è una collaborazione con la Roma, state lavorando per portare dei portieri brasiliani per il futuro?

Stiamo provando a portare dei calciatori che la società ritiene all’altezza. Parlo spesso con Pinto e il suo scouting di attaccanti, portieri: in Brasile ci sono tanti calciatori importanti. La Roma ha una rosa forte soprattutto in attacco, quindi, va trovato il ruolo giusto e il profilo adatto per concludere un affare.

Tu ci hai messo del tempo per diventare titolare poi con Ranieri sei diventato determinante.

Sì per me questo è stato un bene. Anche Allison inizialmente giocava solo nelle coppe poi ha fatto il fenomeno. Avere il tempo per adattarsi è fondamentale per poter esprimere il proprio valore. Poi ci sono fenomeni come Marquinhos…

Cosa è successo nello spogliatoio durante il derby del 18 aprile 2010 quando Ranieri tolse Totti e De Rossi?

Eravamo arrabbiati perché sapevamo quanto era importante quella partita. Ranieri aveva una sensibilità enorme con certe cose e ha avuto tanto coraggio nel togliere Totti e De Rossi quando eravamo sotto 1-0: è stato un genio, ha capito la partita. Sono riuscito a contribuire alla vittoria parando il rigore a Floccari poi Vucinic ha segnato due gol. Eravamo una squadra forte con tanti calciatori che potevano fare la differenza: Totti, Borriello, Toni, Menez, De Rossi, Pizarro, Taddei, Mexes, Burdisso ecc… Meritavamo qualcosa in più.

Di seguito l’audio integrale

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APPROFONDIMENTI

Lazio-Roma, Mou aggredisci la gara per indirizzare il risultato: ecco perché

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Il derby non si gioca, si vince. La Roma non ha altri risultati a disposizione per eliminare parzialmente la disfatta di Praga e rimettersi in carreggiata dopo troppe sbandate ingiustificate. I giallorossi, al momento, si trovano a +1 sulla Lazio e a 4 punti dalla zona Champions occupata dal Napoli. Non c’è margine di errore, Mou non può sbagliare.

Il tecnico portoghese è reduce da 2 sconfitte consecutive nella stracittadina e ha l’obbligo di ristabilire le gerarchie che hanno caratterizzato la storia del derby di Roma. L’unico match vinto dallo Special One sulla panchina giallorossa contro la formazione di Sarri dovrà fungere da esempio: 1-0 dopo 55 secondi e 3-0 alla fine del primo tempo.

Roma aggredisci la gara: dalla scorsa stagione la Lazio in Serie A ha perso l’87% delle partite dopo lo svantaggio iniziale

Campionato di calcio serie A 2021/2022 Roma vs Lazio

Domenica alle ore 18:00, la Roma di Mourinho dovrà sfruttare i propri pregi ed esaltare i difetti della Lazio di Sarri. I biancocelesti non sono una squadra perfetta, infatti hanno già perso 5 gare in campionato e, con un’altra sconfitta, eguaglierebbero il loro peggior dato nell’era dei 3 punti a vittoria dopo le prime 12 giornate di Serie A (6 ko come nel 2015-16).

I giallorossi, quindi, non dovranno giocare con paura ma aggredire sin dall’inizio la partita. La Lazio dalla scorsa stagione in campionato è passata in svantaggio in 15 occasioni: una vittoria, un pareggio e ben 13 sconfitte (86,7%). I biancocelesti, una volta andati sotto nel punteggio, hanno mostrato dei limiti eloquenti. Gli uomini di Mourinho dovranno sfruttare tale difetto per esaltare anche la capacità di gestione che gli appartiene. La Roma, infatti, nello stesso arco temporale, in Serie A, è passata in vantaggio 29 volte: 23 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta.

Vietato, quindi, giocare con la paura che ha contraddistinto e limitato troppe volte la squadra giallorossa nel corso degli scontri diretti. Mourinho e i tifosi romanisti hanno bisogno di una vittoria Special. Non c’è margine di errore.

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APPROFONDIMENTI

Amarcord derby di Roma: fra i record, i gol e le esultanze iconiche di Totti

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Domenica 12 novembre alle ore 18:00, Lazio e Roma si affronteranno per la 185esima volta. L’uomo simbolo della gara resterà per sempre Francesco Totti. L’ex capitano giallorosso ha disputato il 24% dei derby della Capitale (44 su 184). In aggiunta, è il calciatore che ha vinto più stracittadine (15) e che ha realizzato più gol (11 corredati da 8 assist).

Esultanze storiche e maglie iconiche hanno corredato i match fra Roma e Lazio con Totti protagonista. L’ex numero 10 giallorosso, complessivamente, ha disputato 32 derby con la fascia da capitano (29 in Serie A e 3 in Coppa Italia, più di tutti) e nella prima occasione ha scaraventato il pallone in rete in una gara indimenticabile: Lazio-Roma 3-3 (29/11/1998).

Dal ”Vi ho purgato ancora” al selfie sotto la Curva Sud: gol ed esultanze di Totti nei derby di Roma

Il derby di Roma è sinonimo di goliardia, sfottò ed esultanze iconiche. Totti nelle gare in cui è stato protagonista ha sintetizzato le virtù di un match diverso dagli altri.

L’ex numero 10 giallorosso ha realizzato il primo gol in una stracittadina il 29 novembre 1998. Derby che i romanisti hanno vissuto sull’ottovolante delle emozioni. Dopo 26 minuti i giallorossi passarono in vantaggio con il consueto gol di Delvecchio ma l’euforia durò appena 120 secondi, il tempo che trascorse dal pareggio di Mancini. Nella ripresa (56′) il biancoceleste realizzò la seconda rete personale. Al 65esimo Petruzzi venne espulso e la Roma rimase in 10. Dopo appena 4 minuti, Salas su rigore (3-1) sembrò mettere la parola fine sulla partita. Ma finché l’arbitro non fischia la gara è aperta a ogni risultato ed ecco che, dopo una brusca discesa sull’ottovolante delle emozioni, iniziò una salita inaspettata. Minuto 78: Di Francesco accorcia le distanze. Dopo appena 3 minuti, Delvecchio, anticipando repentinamente Couto, servì Totti che non ci pensò 2 volte a scaraventare il pallone alle spalle di Marchegiani (3-3). Esplosione di gioia, primo gol in un derby con la fascia da capitano e corsa sotto la Curva Sud sfoggiando la maglia consegnata dagli ultras giallorossi: ”29/11/98 Carica ragazzi”.

Totti, nelle prime 4 stracittadine con la fascia al braccio, partecipò sempre ad almeno una rete. Dopo il primo gol nel derby, nella gara di ritorno preparò una maglia speciale. Partita ferma sul 2-1 per la formazione allenata da Zeman, quando al 90esimo un rimpallo nell’area di rigore biancoceleste favorì il numero 10 giallorosso che scagliò il pallone in rete (3-1). Apoteosi allo stadio Olimpico: ancora il figlio di Roma, ancora Francesco Totti che corse verso il centro del campo sfoggiando una maglia preparata appositamente per ricordare ai cugini una cosa importante: ”Vi ho purgato ancora”.

La stagione successiva allo scudetto giallorosso, la Roma vinse entrambi i derby: 2-0 e 1-5. In ambedue le occasioni Totti mise lo zampino: 2 reti e un assist a referto. Il primo gol fu segnato di testa al minuto 92: corsa sotto la Sud e abbraccio iconico alla sua gente.

L’11 marzo 2002, la Roma strapazzò la Lazio (1-5). Dopo il poker firmato da Montella, l’ex capitano giallorosso siglò una delle reti più belle della sua carriera: pallonetto (cucchiaio) da fuori area e Peruzzi battuto da un arcobaleno di venti metri. Boato dell’Olimpico, Totti corse verso il centro del campo mostrando una maglietta dedicata a Ilary Blasi, quella che ai tempi era una ragazza conosciuta da poco e che poi sarà la madre dei suoi figli: ”6 unica” recitava la maglia.

Un’altra esultanza iconica di Totti risale al 21 aprile 2004: Lazio-Roma 1-1. Il Capitano si presentò sul dischetto e insaccò il pallone alle spalle di Peruzzi con un destro potentissimo. Corsa verso un operatore di Sky, al quale si sostituì momentaneamente, per inquadrare con la camera i tifosi giallorossi festanti.

Nella stagione 2005-2006, l’ex numero 10 giallorosso diede vita ad un’altra esultanza inaspettata. Assist di Taddei ed esterno destro favoloso di Totti che portò in vantaggio i suoi. Dopo il gol, con la complicità dei compagni, raggiunse la pista rossa sotto la Tribuna Monte Mario e simulò un parto nascondendosi il pallone sotto la maglia. Messaggio rivolto ancora una volta alla sua compagna Ilary Blasi che sorrise imbarazzata.

Dopo 7 stracittadine in cui rimase a secco, Totti tornò protagonista. L’ex numero 10 giallorosso era una sentenza: quando gonfiava la rete biancoceleste, la Roma non perdeva mai un derby (4 vittorie e 5 pareggi). Il 13 marzo 2011 il leone ruggì nuovamente. Prima un calcio di punizione dal limite dell’area bucò le mani a Muslera, poi un tiro potente dal dischetto: 2-0 e corsa sotto la Curva Sud ad abbracciare la sua gente.

Nella stracittadina che si disputò l’8 aprile 2013, Totti si lasciò andare nuovamente a un esultanza goliardica. Al 56esimo firmò il gol dell’1-1 e andò verso una telecamera urlando: ”Questo è per voi, godo come un maiale”.

Il talento non conosce la parola fine. Totti lo sa bene. L’11 gennaio 2015, il Capitano, a 39 anni, diede spettacolo e siglò una doppietta che permise alla Roma di pareggiare un derby in cui era sotto di 2 reti dopo appena 29 minuti. Al 48esimo Strootman servì l’ex numero 10 giallorosso che sfuggì alle spalle di Radu e con un piattone spiazzò Marchetti (1-2).

La formazione allenata da Garcia era ancora sotto nel punteggio e alla ricerca disperata del pari. Al minuto 64, però, il tempo si fermò: cross di Holebas a cui Totti rispose con una mezza rovesciata. Il pallone gonfiò la rete di Marchetti, che crollò a terra stupito da così tanta bellezza. Apoteosi allo stadio Olimpico: la Roma pareggia con il suo Capitano che diventa il marcatore più prolifico nelle stracittadine (11 reti).

Corsa di Totti sotto la Curva Sud che per poco non si ritrova dentro il campo dalla gioia. L’ex numero 10 giallorosso mentre stava tornando sul rettangolo verde di gioco prese il suo cellulare e scattò un selfie che immortalò l’esultanza orgasmica dei suoi tifosi. Un’istantanea che rimarrà per sempre impressa nella mente dei romanisti: il talento non conosce la parola fine e quel giorno Totti decise di andare contro la fisica e i suoi 39 anni.