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Infermeria

Il piano di recupero di Dybala: ecco quando tornerà in gruppo

Paulo Dybala vuole recuperare al 100% dal fastidio al flessore che di fatto lo ha bloccato negli ultimi 15 giorni, costringendolo ai box contro il Venezia, contro il Monza, con soli 20 minuti giocati contro l’Elfsborg.

Paulo oggi continuerà a lavorare in palestra, così poi tra sabato e domenica quando il resto del gruppetto presente a Trigoria beneficerà invece di due giorni di stop. Lunedì mattina il primo test in campo per valutare le sensazioni del flessore e se arriverà il via libera dal giorno successivo comincerà ad allenarsi gradualmente in gruppo. Lo riferisce il Corriere dello Sport.

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NEWS

Spalletti difende e ‘libera’ Pellegrini: subito in gruppo a Trigoria

Il rosso contro il Belgio ha compromesso una sfida che l’Italia stava conducendo in lungo e in largo per 2-0. Alla fine la gara è terminata 2-2, con Lorenzo Pellegrini che purtroppo non sta vivendo un momento fortunatissimo (per usare un eufemismo).

Il capitano giallorosso ieri sera è stato difeso a più riprese da Spalletti: “Abbiamo perso un paio di palloni sanguinosi in costruzione, quando si gioca uomo contro uomo bisogna saltare l’uomo e diventa rischioso, ho urlato a Bastoni di cercare Retegui in occasione dell’espulsione perché avevo visto il difensore staccarsi su Pellegrini. Bastoni lì non può vedere quanto margine ha il difensore per anticipare Pellegrini, si può sbagliare perché sono due errori normalissimi ma sono venuti fuori due gol. Pellegrini devo rivedere l’episodio ma credo fosse espulsione, si sentiva un po’ frustato e ha provato il tutto per tutto perché si è sentito anticipato e se tocchi coi tacchetti è sempre rosso“.

Oggi il CT azzurro ha deciso di liberare Pellegrini, che dunque non rimarrà in ritiro con la Nazionale in vista della sfida contro Israele ma è già rientrato a Trigoria per mettersi subito a disposizione di Juric, in vista del big match contro l’Inter.

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NEWS

Carnevali glissa o spera? “Futuro CEO Roma? Beato chi occuperà quel posto”

Giovani Carnevali, attuale amministratore delegato del Sassuolo, è stato intercettato dai microfoni dei cronisti presenti fuori la Monte Mario prima del match tra Italia e Belgio, e ha parlato del suo possibile approdo in giallorosso: “Futuro CEO della Roma? Beato chi sarà scelto…”

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Nazionali

Pisilli a sostegno del suo capitano: “Pellegrini? E’ dispiaciuto, ma l’episodio non cambia l’uomo che è”

Niccolò Pisilli ieri sera ha fatto il suo esordio in Nazionale maggiore nelle battute finali di Italia-Belgio. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di RAI SPORT:

Le tue sensazioni?
“Esordire con la Nazionale è un sogno che si avvera. Quando inizi a giocare a calcio sogni questo momento. Giocare qui a Roma è stato emozionante perché avevo persone a me care sugli spalti”.

Hai avuto paura?
“Ho provato a dare il mio contributo, entrare con la paura è sempre peggio. Era un momento delicato della gara, sono contento che abbiamo difeso il risultato”.

Pellegrini?
“Era dispiaciuto per l’accaduto, ma lui è un grandissimo giocatore e l’episodio non cambia quello che lui è”.

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Nazionali

Pellegrini verso una maglia da titolare in Italia-Belgio

Allenamento di rifinitura per la nazionale azzurra in vista della sfida di Nations League contro il Belgio.

Domani sera all’Olimpico la formazione di Spalletti scenderà in campo all’Olimpico, in uno stadio dove Lorenzo Pellegrini dovrebbe iniziare il match dal 1′ minuto al fianco di Retegui nel 3-5-2.

Per Pisilli possibile esordio domani o nella sfida contro Israele di lunedì prossimo.

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NEWS

Frattesi: “Mi sono divertito a leggere che sarei tornato a Roma, nulla di vero”

In più di un’occasione durante il mercato estivo, si è parlato di un possibile ritorno nella capitale di Frattesi. Ecco le sue parole dal ritiro della nazionale: “No. Ero divertito per le voci, ma non c’era niente. Con i giovani bisogna essere la pazienza anche nei top team anche se non è facile. Ma ho visto che De Rossi ha fatto giocare Pisilli e spero si vada in questa direzione. Magari farlo esordire subito poi potrà magari crescere”.

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EURO2024

La debacle dell’Italia e le squadre favorite a Euro 2024

Chi l’avrebbe mai detto alla vigilia dell’Europeo, quando l’Italia veniva data tra le possibili underdog, che sarebbe finita in questo modo per la squadra guidata da Spalletti? Forse nessuno: in fondo, gli unici che avrebbero potuto ipotizzarlo erano il precedente CT, Roberto Mancini, e Gabriele Gravina, Presidente della FIGC.

Anche se in realtà pure Giovanni Malagò, il presidente del CONI, che ha difeso Gravina in più occasioni, qualche segnale lo aveva dato nel corso di un’intervista al popolare podcast Passa dal BSMT di Gianluca Gazzoli.

In questa occasione Malagò aveva evidenziato la controversa situazione dello sport italiano, mai così prolifico di campioni – almeno nelle discipline cosiddette minori – eppure con risorse sempre troppo esigue rispetto ai risultati centrati. Il calcio, pur avendo i salari più alti, non è esente dal fenomeno, anzi per certi versi ne è ancora più vittima.

Oggi torniamo a parlare di Europei, alla luce dell’uscita di scena dell’Italia, concentrandoci sui pronostici fatti dai bookie sui migliori siti scommesse certificati dall’ADM, dove è possibile ottenere dei bonus e prendere dimestichezza con la piattaforma.

L’Italia di Spalletti: l’analisi di Arrigo Sacchi

Se c’è una squadra che tanto ha deluso in occasione degli Europei del 2024, questa è proprio l’Italia, che sotto la guida di Luciano Spalletti non ha saputo esprimere un gioco convincente.

A dare un quadro della situazione, lucido ed esaustivo quanto mai è Arrigo Sacchi, uno che la Nazionale l’ha allenata, seppure con un altro livello di campioni, e che le dinamiche le conosce bene.

L’ex CT iridato del Milan e non solo, in occasione di un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera il 1 luglio 2024, ha evidenziato che dobbiamo fare i conti con un sistema da riformare, cosa che ripete da anni. E che questa delusione non dipenderebbe dall’ultimo allenatore né dallo stesso Gravina, che pure si è messo in discussione, viste le elezioni ai vertici programmate per il 4 novembre.

A proposito dell’eliminazione, Sacchi l’ha definita con grande chiarezza “inaccettabile”: alla luce del fatto che perdere è lecito, perdere in questo modo, senza lottare è inaccettabile. Perfino squadre “meno attrezzate” sulla carta come la Georgia di Kvaratskhelia, certamente inferiore alla nazionale Spagnola, ha saputo perdere con più dignità contro le Furie rosse, sempre per riallacciarci a una parola utilizzata dal tecnico.

La mancanza di un’etica forte e la necessità di riformare

Sacchi ha messo alla luce che “manca un’etica forte”, ma anche che Spalletti è un allenatore che merita stima e rispetto: “Ha le sue colpe, questo sicuro, perché tutti sono responsabili. Ma non è l’unico. E dando la colpa solo a lui, pensando di risolvere tutto trovando un unico responsabile […] si continuerà a sbagliare.”

Il CT, la cui voce è una delle più influenti e ascoltate, constata come questa sconfitta
sia un segno di dover ripartire da capo, ricostruendo una base nuova, più profonda, che interessi a 360° il calcio in Italia. Se infatti in Germania ci sono 24 centri federali e in Svizzera 3, nel Belpaese ce n’è solo uno. Non basta perché “senza progettualità non c’è crescita”.

Sacchi va quindi alla radice del problema, in un’analisi molto chiara e che parte da presupposti concreti. C’è poco scampo: bisognerà trovare delle soluzioni in vista dei prossimi Mondiali, a cui qualificarsi è considerato un obbligo soprattutto perché, come sostenuto da tanti, questa Italia un potenziale ce l’ha.

Le nuove favorite a Euro 2024

Non può essere la Svizzera la favorita per la vittoria a Euro 2024 anche se si tratta della squadra che – un po’ a sorpresa ma non poi tanto – ha sconfitto in maniera piuttosto netta gli azzurri.

Premesso che per i bookie rimane in pole position la Francia di Deschamps e Mbappé, l’Inghilterra continua a macinare e ad andare avanti grazie alla classe di uomini come Jude Bellingham.

C’è poi da segnalare la Germania, data da alcuni portali più favorita dell’Inghilterra, avendo espresso un gioco di squadra ancora più convincente. E che ha il vantaggio di giocare in casa e di voler fare bella figura, sapendo che può essere l’anno buono visto il connubio perfetto di giocatori giovani ed emergenti.

C’è poi l’incognita Spagna, nel momento in cui scriviamo siamo infatti in attesa che si giochi il quarto di finale proprio contro la Germania. Un quarto che avrebbe forse potuto essere una finale, visto il potenziale espresso dalle due formazioni.

Ricordiamo però che arrivare fino in fondo è spesso una questione non solo di talento ma di fortuna. Quella che in realtà all’Italia non era mancata, essendo la Svizzera più abbordabile di altre compagini. Bisognerà lavorare quindi sul talento.

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EURO2024

Italia-Svizzera, Cristante e Mancini sperano in una chance dal 1′ minuto

Giornata di vigilia a Casa Azzurri in vista della sfida degli ottavi di finale contro la Svizzera. Luciano Spalletti questa mattina dirigerà la rifinitura per preparare al meglio l’undici che affronterà gli elvetici – battuti tre anni fa per 3-0 all’Olimpico – con diversi dubbi di formazione.

Presumibilmente il tecnico di Certaldo ripartirà dalla difesa a tre con la tegola Calafiori squalificato: al suo posto Mancini è in vantaggio su Buongiorno. Dunque linea a tre composta dal centrale giallorosso, con Darmian e Bastoni ai suoi lati. In mezzo al campo Spalletti potrebbe optare per una linea più muscolare. Dunque Jorginho sì ma con Cristante e Barelli ai suoi lati. Davanti Chiesa sicuro del posto, poi uno tra Pellegrini e Zaccagni alle spalle di Scamacca.

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EURO2024

Graziani a RS: “Gol Zaccagni? Non ci credevo più. Ammiro Spalletti ma l’Italia non ha un’identità”

Ciccio Graziani ha commentato così ai microfoni di Retesport il pari tra Italia e Croazia di ieri sera a Euro24:

“Al gol di Zaccagni non ci speravo più sinceramente, anche se nel secondo tempo con i cambi abbiamo cominciato a giocare un calcio più coraggioso, realizzando poi quel mezzo miracolo alla fine. Nel primo tempo ho visto una squadra spenta, impaurita. Alla fine la qualificazione è arrivata ed è ovviamente la cosa più importante. Ci sono margini per migliorare, per Spalletti ho una stima infinita ma bisogna creare una Nazionale che abbia una sua identità, un giocatore come Chiesa non può stare fuori. Il 4-3-3 con due esterni e una punta centrale è a mio avviso l’unica via per avere almeno una logica tattica riconoscibile per tutti, una linearità e un’armonia diversa, questo vortice tattico non agevola nessuno. Spalletti deve capire che deve gestire, non deve addestrare, ha un ruolo diverso adesso”.

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Le Voci di Retesport

Petruzzi a RS: “Stimo Spalletti ma non lo vedo sereno su scelte e dichiarazioni”

Nel day after il pari contro la Croazia che ha regalato, seppur in extremis, il passaggio agli ottavi di finale all’Italia, Fabio Petruzzi ha commentato così il momento degli azzurri e soprattutto di Spalletti: “Lo stimo tantissimo e lo considero al pari di Conte il miglior allenatore italiano e quindi tra i migliori in Europa, ma non lo vedo sereno, non lo vedo libero di testa. Sta commettendo errori tattici, di scelte, c’è troppa confusione. Nelle dichiarazioni appare particolarmente nervoso, ha lasciato a casa alcuni giocatori portandone altri senza alcuna spiegazione apparente e la sua Nazionale oggi esprime un calcio notevolmente lontano dalle squadre spallettiane. Complessivamente non si può essere soddisfatti”