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Interviste

Ghisolfi: “Champions? Io ci credo. Svilar avrà il rinnovo”

Florent Ghisolfi ha parlato ai microfoni di DAZN prima di Roma-Verona:

Diventa determinante sta sera vincere?
“Si la classifica è corta. Dobbiamo dare tutto in questa partita. Sarà una partita difficile ma siamo pronti”.

La Champions è un discorso chiuso?
“No, ci credo. Il mister è stato lucido, ma io ci credo. Non c’è solo la Champions”.

A che punto stiamo con il rinnovo di Svilar?
“Stiamo parlando con gli agenti. Lui è concentrato sul campo. Non abbiamo fretta, il contratto scade nel 2027. Per il club è importante, sta facendo bene. Avrà il suo contratto!”

La lista dell’allenatore l’avete consegnata. Quando vi aspettate un annuncio?
“Sì, è stata consegnata. Abbiamo le nostre priorità. So che per i tifosi è importante, ma per noi ora è più importante il presente. Quando avremo un passo in avanti, lo comunicheremo. Bisognerà aspettare 2/3 settimane”.

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Interviste

Gourna-Douath vuole la Roma: “Spero di restare”

Gourna-Douath ha parlato in conferenza stampa al termine di Roma-Juventus:

Che cosa ti ha chiesto Ranieri? Cosa ti è piaciuto della Roma questa sera?
“Quando sono entrato, abbiamo modificato un po’ l’assetto tattico a centrocampo. Io ho giocato da numero 8 e il mister mi ha chiesto di giocare in modo semplice, con uno o due tocchi, e di essere molto aggressivo. Quello che mi è piaciuto della prestazione della Roma oggi è stato il modo in cui ha reagito, come ha lottato. È stata una grande partita contro una grande squadra, quindi siamo soddisfatti della nostra prova”.

Com’è giocare con calciatori come Paredes e Koné? Come vedi il tuo primo derby da calciatore della Roma?
“Giocare al fianco di grandi campioni è facile, per certi versi, ma anche complicato. È normale che ci sia una sana concorrenza tra di noi, e ritagliarsi spazio con tre giocatori così forti non è semplice. Ma sento che sto imparando molto da loro, sto crescendo, sia giocando che osservandoli in azione. La prossima partita è il derby, e non vedo l’ora di vivere il mio primo derby. Siamo già concentrati, con la testa all’allenamento di domani, che sarà il primo della settimana. Vedremo come andrà la partita, ma sono davvero felice di poter vivere questa emozione”.

Ti aspettavi di entrare in campo? Cosa hai pensato quando il mister ti ha chiamato?
“Sì, me lo aspettavo, perché queste sono le partite che ogni calciatore sogna di giocare. Quando sei in panchina, speri sempre di avere l’opportunità di dare il tuo contributo. Quando il mister mi ha chiamato per scaldarmi, ho provato prima di tutto felicità: era la mia prima partita all’Olimpico. Ma soprattutto ero contento di aver potuto lottare per la squadra, per la maglia e per questi tifosi”.

Ti aspettavi di giocare di più? Sei in prestito con diritto di riscatto.
“Sono un giocatore della Roma e mi piacerebbe restare. La concorrenza è molto alta, siamo in tanti e tutti di livello. Cerco sempre di lottare e di ritagliarmi il mio spazio. Il gruppo è molto unito, siamo come una famiglia, anche se c’è una sana competizione tra di noi. Credo che, a tempo debito, si potrà parlare anche della mia situazione contrattuale”.

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Interviste

Ranieri: “Lotta Champions? E’ presto. Ho detto alla squadra di dare tutto per non avere recriminazioni in estate”

Claudio Ranieri ha commentato così la vittoria per 1-0 sul Lecce ai microfoni di Sky Sport:

Tante occasioni da gol sbagliate, la partita si è sporcata, c’ha creduto fino alla fine
“Siamo entrati bene, meritavamo il vantaggio, abbiamo commesso due errori incredibili poi la partita è cambiata, è stata più combattuta, abbiamo concesso un paio di occasioni potenziali per nostre leggerezze, poi siamo riusciti a vincerla, su un campo di una squadra che lotta per non retrocedere”

Dobbiamo imparare a giudicare Dovbyk solo dal punto di vista realizzativo?
“No, dobbiamo chiedergli di più, lo pungoliamo, ci lavoriamo, ho chiesto alla squadra di servirlo in profondità, ci alleniamo su questo, piano piano capirà, è un ragazzo sensibile, questi gol gli fanno bene”

Vittoria diversa dalle vostre ultime, il gol lo avete segnato al nulla, Dovbyk aveva l’uomo addosso e se l’è inventato…
“Sì sapevamo che volevano sempre iniziare il gioco dal portiere, l’avevamo studiata questa pressione e potevamo segnare, ho chiesto ai ragazzi di andare alti per recuperare il pallone costringendoli a calciare lungo, dove avevamo un vantaggio”

-4 dalla Champions, ci guardi lassù o è presto?
“E’ presto, guardo ai miei ragazzi, ho chiesto alla squadra di non avere recriminazioni la prossima estate, diamo tutto, senza pensieri. Mancano 8 partite, saranno tutte difficili, ce le giocheremo al 100% poi vedremo”

Ho fatto parte di squadre dove ad un certo punto un allenatore ci ha così convinto, ci ha così trasmesso entusiasmo, che ci siamo convinti di poter vincere lo Scudetto. Mi sembra la situazione che sta vivendo la Roma adesso…
“Addirittura lo Scudetto Billy (ride ndr). Abbiamo fatto 39 punti come l’Inter? Speriamo di continuare così”

L’anno prossimo con te non sarebbe un anno perso…
“Io vi ringrazio, sono entrato negli spogliatoi, ho detto disgraziati mi volete far morire prima, meno male che ho fatto tutti i controlli al cuore. E’ giusto cambiare”

Cerchi un altro Ranieri? O uno diverso da te?
“Non esiste (ride ndr). Spero più giovane. Buonasera a tutti”

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Le Voci di Retesport

Petruzzi a RS: “Ranieri potrebbe aver bluffato su Gasperini. Identikit di ieri? Sembra riferirsi a…”

Nelle ore successive alla sua conferenza stampa, le parole di Ranieri nelle vesti di manager a tutto tondo in merito alla scelta del prossimo allenatore, hanno ovviamente scatenato in città il c.d. ‘toto nome’ con tante candidature vecchie e nuove che si mescolano.

Fabio Petruzzi ha commentato così la vicenda ai nostri microfoni questa mattina: “Non sono del tutto convinto che il no di Ranieri su Gasperini sia perentorio come tanti pensano. Anche guardando come lo ha detto, mi è parso che Ranieri volesse nascondere la candidatura forte del tecnico dell’Atalanta. E’ il suo ruolo, farà il dirigente e nel calcio le bugie bianche sono all’ordine del giorno”.

Ascoltando per intero le dichiarazioni di Ranieri, al di là della situazione Gasperini, due nomi che penso si possano accostare all’identikit tracciato da Claudio potrebbero essere Sarri e Pioli, due nomi che non sarebbero accolti con favore unanime dalla piazza, che però sanno lavorare e valorizzare la rosa, non hanno pretese eccezionali sul mercato e che rispecchierebbero la necessità della Roma di impostare un percorso a medio-lungo termine”.

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Interviste

Nainggolan: “Roma l’unica piazza dove mi hanno capito davvero”

“Andai a Roma per una scelta mia, lì sono stato molto rispettato. Walter Sabatini mi voleva già a giugno, ma saltò, si fece solo a gennaio quando io firmai un contratto in bianco! A Cagliari mi hanno accolto bene, ma forse Roma è stata l’unica piazza che mi ha capito davvero come uomo. Sono state due esperienze molto simili per quanto gli obiettivi erano diversi”.

Così Radja Nainggolan, in merito al suo approdo nella capitale nel mercato di gennaio della stagione 2013-14. Un estratto di un’intervista rilasciata sul canale Youtube di Francesca Teodori.

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Infermeria

Dybala, l’operazione all’inizio della prossima settimana: le ultime

Dopo la triste notizia dell’operazione e del conseguente stop fino al termine della stagione arrivata ieri, ora Paulo Dybala è concentrato solo sul recupero dalla lesione al semitendinoso della coscia sinistra.

L’argentino – che ieri ha assistito all’allenamento dei suoi compagni a Trigoria al fianco di Ranieri – ha fatto il pieno di affetto in queste ore tra social, messaggi privati e soprattutto il sostegno forte di tutta la Roma, con i Friedkin in testa.

L’intervento chirurgico dovrebbe essere ad inizio settimana prossima, presumibilmente già lunedì ma ancora non è chiaro in quale struttura e dove si opererà: un’ipotesi è la Svizzera con la Klinik Gut di St. Moritz, struttura di fiducia dei Friedkin dove opera il professor Ahlbäumer. Le alternative portano in Austria o negli Stati Uniti.

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Interviste

Ranieri ribadisce: “A giugno mi ritiro”

Non c’è possibilità di un ravvedimento. Ranieri ormai ha deciso di chiudere la sua carriera da allenatore a giugno. La Roma in panchina sarà la sua ultima squadra, come è stata la prima da giocatore. Poi rimarrà come dirigente, salvo stravolgimenti.

Sperava di vincere un trofeo per sugellare quest’amore infinito con un pubblico che, comunque andrà, gli tributerà un omaggio straordinario. Fuori da Coppa Italia ed Europa League, resta la corsa Champions o comunque ad un piazzamento europeo.

Ieri sera intanto – anche con sguardo indiretto alla scelta del prossimo allenatore – Ranieri a margine della consegna del Premio Maestrelli ha ribadito che a giugno andrà in pensione: “La pensione è cosa giusta”.


Le altre dichiarazioni:

La qualificazione in Champions League è possibile? Se l’aspettava o è rimasto stupito?
“Stupito non posso esserlo perché sono sempre positivo nel lavoro e nel gruppo dei giocatori che ho a disposizione. Ho trovato un gruppo forte ma che aveva perso autostima. Ho cercato di compattarlo e di dare a loro ciò che meritavano di avere. Si sono ritrovati e compattati, hanno fatto tanto ma adesso viene il bello e il difficile. Dobbiamo continuare con la leggerezza che ci ha contraddistinto e la voglia che ha fatto innamorare i nostri tifosi”.

Le fa piacere ricevere questo premio in un momento così bello della Roma?
“Ricevere premi fa sempre piacere, poi se la squadra va bene meglio ancora. Ora arriva il difficile perché il campionato è apertissimo per tutti e molto interessante”.

Si aspettava di essere l’allenatore della squadra che ha fatto più punti nel 2025 considerando anche gli altri campionati?
“Non me lo immaginavo. Quando sono arrivato ho pensato solo a far bene e a riportare autostima e positività ai ragazzi. La squadra è valida, ma i risultati erano negativi. C’è stato un grande sacrificio da parte di tutti i ragazzi che mi hanno seguito e ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma è come se non avessimo fatto tutto perché ora arriva il bello e il difficile”.

La perdita di Dybala quanto può incidere?
“Speriamo che la squadra si compatti ancora di più, perché senza un campione del genere dobbiamo fare qualcosa di più”.

Quanto le ha fatto piacere che Dovbyk ha risposto sul campo alle sue parole?
“Mi ha fatto piacere il pubblico e i suoi compagni di squadra, che sono corsi ad abbracciarlo dopo il gol. Lui è un ragazzo molto timido, che ha bisogno di comprensione e affetto da parte di tutti noi”.

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Konè: “Troppi gialli? Ranieri mi chiede di stare più attento. Amo giostrare da 6 e da 8”

Manu Konè ha parlato ai microfoni de l’Equipe. Ecco le sue dichiarazioni:

Da quale centrocampista hai preso ispirazione?
“Quando ero piccolo, Yaya Touré e Paul Pogba. Era il sogno essere come loro. Crescendo, quando vedo cosa ha fatto Yaya Touré in Premier League, è scioccante”.

Ciò su cui devi migliorare riguarda il livello disciplinare. Hai ricevuto otto ammonizioni in questa stagione. Hai una spiegazione?
“(Ride, ndr) Onestamente? Già gli arbitri sono un po’ offensivi. Ma quando sei un giocatore che ha voglia, inevitabilmente c’è un po’ di impegno in eccesso. È vero che devo essere più attento perché potrebbe penalizzare la squadra. Ranieri mi chiede di migliorare su questo. Ma io mi impegno. Sto solo cercando di fare bene”.

Un avversario ha mai provato a intimidirti fin dall’inizio?
“(Ride, ndr) Ne parlavo con Evan Ndicka a Roma. Abbiamo parlato delle nostre prime partite professionistiche e in una delle prime da titolare in Ligue 1 è stata contro il Lione. Ho fatto un errore nei confronti di Memphis Depay; lui si è arrabbiato e ammetto che ero un po’ intimidito. Vedere Memphis Depay che ti urla contro e tutto il resto… Poi tocca al calcio. Niente mi spaventa. Ad esempio, a volte perdo palloni ma questo non mi rallenta. Se non ci provi, finirai la partita con rimpianti”.

Ti ritrovi a rimuginare sulle azioni la sera quando torni a casa?
“Ovviamente! Fare il calciatore è duro, eh! Ad Empoli, ad esempio, (nella partita vinta 1-0 il 9 marzo) ho colpito il palo. Ci ho pensato tutta la notte. In realtà, devo accettarlo. Avrei potuto tirare tra le gambe del portiere, avrei potuto fare un pallonetto. Ma ho dribblato il portiere e ho colpito il palo. Poco prima dell’azione, nello spazio di due secondi, mi pongo almeno venti domande. Te lo giuro! Tutto è troppo veloce. Vedo le gambe del portiere, vedo lo spazio sinistra, a destra, nell’angolo sinistro, nell’angolo destro, mi dico: ‘Lo sto palleggiando’. E colpisco il palo. Fortunatamente abbiamo vinto”.

In quale posizione ti senti più forte?
“Ho sempre ritenuto che un centrocampista debba saper ricoprire tutti i ruoli in questa zona. Ho la capacità di fare sia il 6, sia l’8, ma sono un giocatore a cui piace chiamare, avere la palla e recuperarla. Francamente, se potessimo creare una posizione ‘6-8’, sarebbe l’ideale (sorride). Mi piace essere in entrambe le zone ed è quello che mi chiede mister Ranieri”.

Sei uno dei tre giocatori che subiscono più falli nei maggiori Campionati Europei. Lo sapevi?
“Sì. Ciò significa che proteggo abbastanza bene la mia palla e questo costringe i miei avversari a commettere errori. Ottenere calci piazzati è molto importante nel calcio moderno”.

Sulla lite con Guendouzi al derby?
“È stata l’atmosfera del derby a farci esagerare un po’. Ho parlato di questa partita con Mattéo durante tutti gli incontri precedenti. Ridevamo, anche con l’allenatore: ‘Ehi, il derby di Roma sarà duro!’. Poi è successo quello che è successo. Lo accetto con un sorriso. È vero che non è una bella immagine, ma è pur sempre una partita di calcio. Soprattutto con Mattéo abbiamo spiegato le cose subito dopo. L’ho chiamato e la cosa era risolta”.

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Mourinho sbotta e ricorda Budapest: “Tre rigori negati, ho già pagato per quella serata”

Dopo la sconfitta per 1-3 all’andata, il Fenerbahce di Mourinho è andato vicino ad un’impresa. In trasferta sul campo dei Rangers, la squadra turca aveva riequilibrato il risultato di una settimana fa chiudendo nei 90 minuti regolamentari sul 2-0. Poi un episodio da rigore non concesso al Fenerbahce ha mandato su tutte le furie Mou.

Alla fine la formazione turca è uscita ai calci di rigore, abbandonando l’Europa League al pari della Roma agli ottavi di finale. Lo Special One ha mirato dritto alla direzione arbitrale ricordando la serata di Budapest: “Non vorrei che quanto sia capitato quest’anno sia ancora frutto della finale di Budapest, spero sia solo frutto del caso. Da quella finale, e dalla mia conseguente sospensioni, ci sono accadute cose strane”.

“Prima non siamo andati in Champions per un rigore al 120′ che solo il quarto ufficiale ha visto, oggi al VAR c’era uno dei più bravi, eppure non abbiamo avuto tre rigori. Spero solo sia sfortuna, perché ho già pagato per Budapest”.

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Dybala: “Ranieri mi ha trasmesso fiducia. Miglioramento fisico? E’ un segreto…”

Le parole di Paulo Dybala in conferenza stampa alla vigilia di Athletic-Roma:

Grazie a Ranieri stai diventando anche un leader carismatico?
“Sicuramente sì, con la sua esperienza, con i grandi giocatori che ha allenato, mi ha trasmesso la motivazione per caricare, parlare con i più giovani, cercare di aiutare i miei compagni, dentro lo spogliatoio non urlo, cerco di dare fiducia a tutti nei momenti di difficoltà”

Domani a caccia del 2ooesimo gol?
“Spero di sì, sarebbe bellissimo raggiungere questa quota, ma l’importante è che se succede è per passare il turno. I gol sono belli, ma domani la cosa più importante è tornare a Roma con il passaggio del turno”

Non hai ancora segnato in trasferta in Europa. E’ solo un caso? L’imminente convocazione dell’Argentina è un ulteriore stimolo per te?
“Non c’avevo fatto caso a questa cosa dei gol, non leggo i giornali. A me interessa solo passare il turno, posso segnare o fare assist, non mi interessa. In queste partite bisogna pensare alla squadra. La lista ufficiale della nazionale ancora non è uscita. Ovviamente tornare nella mia terra sarebbe qualcosa di unico, spero di poter tornare”

Stai molto bene fisicamente. Avete trovato una chiave?
“Se è un segreto e lo dico non sarebbe più un segreto. Stiamo lavorando bene, sto cercando sempre di trovare la cura giusta, l’ho fatto per tanto tempo, in alcuni momenti andava bene in altri no. Adesso ho trovato dei lavori che mi fanno sentire comodo, che fisicamente mi fanno sentire bene. Stiamo facendo alcune cose ma non le dico”

Con Mati e Paredes vi sentite un punto di riferimento per lo spogliatoio?
“Siamo argentini, ci conosciamo da tempo, condividiamo tanti momenti, ci sono però tanti punti di riferimento in questo club, tanta gente che ha vinto con club e nazionale, ci sono giocatori che stanno qui da tanto abbiamo trovato un equilibrio giusto nello spogliatoio, non ci sono tensioni in allenamento, diamo tutto senza darci botte tra di noi, che alla fine non serve a niente. Ognuno dà il suo contributo al gruppo”

Che ti aspetti dalla gara di domani? Quanto siete favoriti dopo l’andata?
“Penso sia un 50 e 50. Per noi è come se fosse terminata 0-0. Siamo venuti qui per giocare il nostro calcio, la nostra partita, senza pensare al risultato perchè potrebbe venirci contro. Per quanto riguarda l’ambiente, tanti me ne hanno parlato benissimo, troveremo una grande tifoseria, ma poi ci concentreremo sulla partita e sull’avversario, altrimenti potremmo pagarla cara”

Cosa conosci del San Mames e dell’Athletic?
“Del San Mames nulla, ne ho parlato con alcuni colleghi. Ho una grande curiosità di giocare qui, vedere questi tifosi. Sono concentrato sulla partita, non possiamo guardarci in giro”.