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Bayer-Roma 2-2, le pagelle di Retesport

Fa male, malissimo. La Roma non centra la qualificazione alla finale di Europa League, dopo aver ribaltato il Bayer sul 2-0. L’autogol di Mancini nel finale taglia le gambe ai giallorossi. Prestazioni straordinarie di Svilar, Angelino e Paredes a segno due volte dal dischetto.

Le pagelle di Retesport

Svilar 7,5

Mancini 6,5

Ndicka 7

Angelino 7

Spinazzola 6

Paredes 8

Cristante 6

Pellegrini 7

Lukaku 5

Azmoun 5,5

De Rossi 7

Sost.:
Bove 6,5
Smalling 5,5
Abraham 5
Zalewski 5

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Interviste

Lukaku, il preparatore di fiducia sicuro: “Sta molto meglio, non avrà problemi con la Roma e per gli Europei”

Lieven Maesschalck, ex fisioterapista del Belgio e preparatore atletico di Lukaku, ha rilasciato un’intervista parlando anche delle condizioni del centravanti giallorosso: “Nelle ultime settimane, Romelu ha sofferto di un problema all’inguine. Si era già allenato meno e aveva saltato una partita. Ma a quanto pare, il problema non è scomparso. Ora viene da noi per un lavoro di riabilitazione e stabilità. Stiamo valutando se potrà tornare in Nazionale. Dovrebbe essere in grado di giocare contro l’Inghilterra e, con l’avvicinarsi dell’Europeo, il suo infortunio non è davvero un problema. La Roma gli chiede tanto ma lui fisicamente può sopportare”.

fonte: hn.be

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Mourinho: “Non siamo attrezzati per arrivare in Champions. Chiffi peggior arbitro della mia carriera”

Josè Mourinho ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il pari contro il Monza:

Difficile stasera fare di più o no?

“L’attenzione è una condizione dirette con la tua condizione fisica e mentale. Abbiamo giocatori che hanno dato tutto anche stando al limite delle forze. Sono tante le difficoltà, gente che gioca ma non ha ancora le qualità per giocare a questo livello. Panchina inesistente sapevamo che era difficile ma i ragazzi hanno fatto il massimo. Risultato adatto alla partita. Giocare con il peggior arbitro trovato nella mia carriera è dura e ne ho visti tanti. Non penso abbiamo influenzato il risultato, ma è stato terribile. Dare un rosso al 96’. Non abbiamo poi la forza come società di dire questo arbitro non lo vogliamo, la Roma deve crescere anche sotto questo livello come società. Io volevo stare con i ragazzi in campo avevo una voglia tremenda di prendere il rosso, ma santo devo stare con i miei ragazzi”.

Infortuni muscolari ?

“Facile quando hai una squadra con i giocatori sempre uguali, i nostri non posso alternarsi. Noi non siamo una squadra che è stata eliminata da una competizione europea giocando male, non giochiamo una partita a settimana. Siamo una squadra che in campionato lotta per i posti alti e lottiamo anche in Europa. Non abbiamo La Rosa adatta per giocare a questo ritmo. Basta vedere quante partite hanno giocato Smalling o El Shaarawy quest’anno, è un accumulo di stanchezza. È un orgoglio tremendo lavorare con questi ragazzi qui è sarò con loro fino alla fine di questa stagione”.

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Esclusiva Retesport – Bove: “Partenza a gennaio? Non lo so, sto benissimo a Roma. Esperienza bellissima in Giappone” (AUDIO)

ESCLUSIVA RETESPORT – Edoardo Bove ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni al termine del match contro Yokohama Marinos

Hai fatto una grande partita.
“Grazie per i complimenti, credo sia comunque stata una bella partita, ringraziamo i tifosi che ci hanno seguito fino in Giappone, è stata una bellissima esperienza”

Avete sofferto la stanchezza?
“Il viaggio è stato lungo, non cerchiamo alibi, abbiamo avuto parecchi giorni qui e siamo contenti di questa esperienza”

Nel secondo tempo vi siete trovati meglio? Secondo te è più una questione di modulo o di atteggiamento?
“Non credo sia stata una questione di modulo, l’atteggiamento è stato diverso da parte di tutta la squadra. Per questo abbiamo fatto meglio e siamo risciti a recuperare”.

Cosa ti porti a Roma di questo viaggio in Giappone?
“Una bellissima esperienza, ho conosciuto una nuova cultura, belissimi posti, una dedizione allo sport”.

 Non stai giocando tantissimo, puoi partire a gennaio?
“Non te lo so dire, sono concentrato sulla squadra e con il mister. Sto benissimo qui, con la mia squadra e il mio allenatore, poi vedremo”

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Esclusiva Retesport – Benatia: “La Roma oggi è in mani serie. Mou? Un fenomeno, vincerà anche nella capitale. Fu la proprietà a cedermi” – AUDIO

Medhi Benatia, ex difensore della Roma, è intervenuto ai microfoni di Retesport. Queste le sue dichiarazioni:

Il tuo ricordo dell’esperienza a Roma?
“Mi è rimasto soprattutto l’amore che abbiamo creato nello spogliatoio e l’affetto del pubblico. Arrivai in un momento difficile, c’erano contestazioni del pubblico, mi chiesi dove fossi arrivato. C’era un clima particolare, si era persa la finale con la Lazio. Partimmo subito forte, mi ricordo che molti si chiedevano se potessi sostituire Marquinhos, non fu facile inserirmi, ma ero venuto con l’idea chiara, dovevo riportare la Roma al suo posto. Era quello che promisi a Sabatini quando lo incontrai: ‘non mi interessa chi va via o rimane’ – gli dissi – ‘in tre anni ho portato l’Udinese in Europa, ti garantisco che farò parte di una Roma che tornerà in Champions’. A lui è piaciuto tanto questo discorso e iniziammo alla grande. 10 vittorie, poi abbiamo avuto un calo e la Juve fece più di 100 punti, ma fu una stagione straordinaria. A Roma è il posto dove mi trovavo meglio, comprai una casa a novembre e volevo rimanere. I dirigenti dell’epoca fecero capire che volevo andare via io e mi dispiace perchè molti tifosi gli hanno creduto. Hanno sempre venduto tutti per fare cassa, invece di costruire una squadra per vincere”

Cosa accadde poi?
“A dicembre del primo anno a Roma potevo andare allo United, avrei guadagnato 4 volte di più di quanto guadagnavo a Roma, ma rifiutai, perchè avevo un patto con Sabatini per riportare la Roma in Champions, poi a fine stagione avremmo deciso, ma dissi loro che avrei fatto quello che serviva per il bene della Roma qualora avessero avuto necessità, ma ribadisco: io non volevo lasciare la Roma. Voglio bene a Sabatini, è una grande persona, ma a fine stagione mi presentarono un’offerta di rinnovo che non era quella che mi aspettavo. Il City mi voleva ma rifiutai ad giugno, perchè a gennaio la Roma mi aveva promesso il rinnovo ma non arrivò. Quando tornai capii che mi volevano vendere, ma non ho mai chiesto i soldi che poi mi avrebbe dato il Bayern. Chiesi uno stipendio per sentirmi importante dentro lo spogliatoio, ma non cifre folli. Passai io per stronzo, ma non accetterò mai questa cosa, perchè fu la società ad avere queste necessità. I tifosi devono sapere la verità e se ne sono resi conto dopo. Sabatini è uno dei migliori in Italia, con Massara, hanno fatto un lavoro straordinario, sono persone speciali, guardate ora Massara e Maldini al Milan, non era ovviamente colpa loro, ma della proprietà. Un presidente della Roma che veniva due volte l’anno, ma come si fa? In una piazza come Roma? La Roma dovrebbe lottare per vincere la Champions ogni anno con la tifoseria che ha. Al Bayern hanno squadra e società top, ma non c’è la passione della tifoseria giallorossa”

La tua Roma oggi vincerebbe il campionato?
“Ditemelo voi con gente come me, Castan, De Rossi, Totti, Maicon, Salah, oppure Nainggolan, Marquinhos etc avremmo vinto la Champions, altro che campionato. La Juve ha vinto perchè ha costruito un ciclo con tanti giocatori importanti. Non può essere colpa degli allenatori. Non si possono vendere i giocatori continuamente”

Mourinho?
“E’ un fenomeno, merita di vincere, spero che lo faccia a Roma come ha sempre fatto. Ma in futuro dovranno fargli una squadra più forte. Il direttore Lombardo è una grande persona, farà molto bene alla Roma, l’ho conosciuto alla Juve. Tiago Pinto è molto in gamba, faranno bene, la Roma oggi è in mano a grandi persone, oggi c’è una società seria, che farà le cose per bene, la squadra sarà rinforzata, con Mourinho, la Roma è sul cammino giusto per cercar di vincere dei titoli, perchè la gente merita di vincere. La Roma è entrata nel cuore di Mourinho, lo avete visto, ha lavorato dappertutto, ma si è emozionato. Lo conoscevo già perchè veniva spesso in Qatar per BeinSport, mi cercò anche nelle sue squadre quando giocavo, gli ho sempre detto che lavorare con lui sarebbe stato il massimo. E’ una persona di spessore che non ci sono più nel calcio. L’ho visto molto rilassato e l’ho trovato carico”