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APPROFONDIMENTI

Spinazzola, 8 infortuni muscolari in due anni e tre stop su tre semifinali con la Roma

Ieri Leonardo Spinazzola si è rifermato. Un’immagine ormai cronica per l’esterno azzurro che purtroppo ogni tot partite è costretto ai box a causa di problemi muscolari che pongono ulteriori ombre sulla possibilità che rinnovi con la Roma.

De Rossi avrebbe chiesto alla società di trattenerlo, ovviamente con un rinnovo al ribasso rispetto agli attuali 3.2 più bonus percepiti dall’ex juventino, ma le sue condizioni fisiche e in generale la costante recidiva muscolare lasciano inevitabili dubbi.

Dopo esser rientrato dalla lacerazione del tendine d’Achille, Spinazzola nelle ultime due stagioni ha accusato 8 infortuni muscolari con altrettante lesioni, 4 l’anno, con intervalli di tempo abbastanza regolari, oltre 30 partite d’assenza e 128 giorni ai box.

La coincidenza incredibile e particolarmente indicativa anche sulle scelte che saranno operate a giugno, è che Spinazzola si è fermato a livello muscolare per ben tre volte nelle tre semifinali europee disputate con la Roma: a Manchester con Fonseca, a Leverkusen lo scorso anno e ieri sempre contro il Bayer.

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Infermeria

Dybala c’è lesione: ecco quando rientrerà

Paulo Dybala è costretto a fermarsi. Nell’allenamento di venerdì l’argentino ha accusato un risentimento muscolare che valutato attraverso esami strumentali, ha rivelato l’esistenza di una piccola lesione all’adduttore lungo della coscia destra.

Dybala salterà Roma-Sassuolo e non risponderà alla convocazione dell’Argentina. Tornerà in campo entro una decina di giorni, pronto per il derby.

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Infermeria

Dybala out a San Siro ma non c’è lesione: le ultime

Paulo Dybala salterà la sfida di domenica sera contro il Milan. Del resto, se ti fermi all’intervallo di un derby da dentro o fuori, è sicuramente per un problema muscolare che non può essere risolto nel giro di due-tre giorni. Ieri l’argentino è stato sottoposto a un’ecografia che non ha evidenziato lesioni muscolari alla coscia sinistra. La speranza della Roma è che Dybala si sia fermato in tempo, e che sia soltanto un sovraccarico muscolare. La conferma dovrà arrivare oggi, con la risonanza magnetica che potrà confermare il danno minore, ma che in ogni caso non lo metterà a disposizione di Mourinho per la trasferta di San Siro.

Come scrive il Corriere dello Sport, incrociando le dita, il tecnico (squalificato col Milan) spera di riaverlo tra una settimana per la gara all’Olimpico contro l’Hellas Verona. Qualche giorno per smaltire – eventualmente – il sovraccarico e poi tornare a disposizione a metà della prossima settimana per poi rientrare tra i convocati per la gara di sabato alle 18. Altrimenti l’appuntamento per lui in campo sarà per il 29 gennaio, trasferta contro la Salernitana. Prima però, uno spezzone di gara in Arabia Saudita nell’amichevole contro l’Al Shabab del 24 gennaio. (…)

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Allenamenti

Spinazzola subito in campo: differenziato per l’esterno a Trigoria

Leonardo Spinazzola proverà a rientrare già domenica contro il Bologna. Dopo la notizia di un sovraccarico muscolare senza lesioni, l’esterno giallorosso questa mattina non è sceso in campo ovviamente con la squadra, ma lavora a parte sul campo B per un differenziato. Una buona notizia in vista della sfida del Dall’Ara.

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Infermeria

Roma, stop per Dybala, Azmoun e Spinazzola: le condizioni

Tegola per la Roma. Al 24′ del primo tempo della gara contro la Fiorentina, Paulo Dybala a seguito di un contrasto al limite dell’area con Arthur si è accasciato a terra per un dolore all’altezza del ginocchio sinistro.

Successivamente ha provato a riprendere il gioco ma ha fatto ampi cenni alla panchina chiedendo il cambio. Un fastidio all’adduttore proprio all’altezza del ginocchio per l’argentino, che ha lasciato il campo con una evidente smorfia di dolore restando comunque in panchina per seguire i suoi compagni.

Problemi anche per Azmoun, subentrato proprio al posto di Dybala: l’iraniano ha accusato un fastidio al polpaccio destro, mentre Spinazzola non ha preso parte alla gara per un fastidio alla coscia destra.

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APPROFONDIMENTI

Mourinho gela tutti: “Ritorno di Smalling domenica? Quale domenica?”

Se c’è un neo in queste ultime settimane di vittorie e rinnovata fiducia a Trigoria è certamente la situazione dell’infermeria. Ieri sera tra infortunati storici, giocatori esclusi dalla lista UEFA e nuove problematiche, all’appello mancavano nove calciatori. Tra questi, la situazione che continua a destare grande preoccupazione è quella di Chris Smalling.

L’inglese venerdì scorso è tornato a lavorare in gruppo. Il video è apparso sui social del club giallorosso, ma Mourinho ha cominciato a mandare messaggi chiari anche in conferenza stampa: “Il tipo di infortunio di Smalling provoca dolore. È difficile lavorare con il dolore e resistere, anche se è un tipo di infortunio per cui qualche volta devi tornare in campo anche con il dolore… in questo tipo di infortunio il problema non è peggiorare, ma è più la capacità di sopportare il lavoro a questo livello. Smalling ha superato questo limite, dalla settimana scorsa ha già fatto qualche lavoro senza la squadra. Ieri è stato il primo giorno in cui ha lavorato con noi, ma abbiamo lavorato a bassa intensità, abbiamo fatto lavoro tattico e didattico“.

Smalling ha saltato il Monza e alla vigilia di Roma-Slavia Praga è nuovamente riapparso in gruppo ma lo Special One ancora in conferenza è stato chiaro: “Ha svolto solo torello e riscaldamento, quello che avete visto, nulla più”. Ieri sera l’inglese era in tribuna nuovamente e al termine del match è arrivata un’altra, raggelante, battuta del tecnico: “Recupero domenica per l’Inter?” – gli hanno chiesto – la risposta fuori microfoni è stata laconica: “Quale domenica?“. La sensazione è che Mourinho ritenga Smalling in grado di provare a forzare, ma che il calciatore non si senta ancora pronto. Un dato è certo: il difensore non scende in campo dall’inizio in gare ufficiali dallo scorso 3 settembre, quasi due mesi fa.

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Infermeria

Dybala, gli esami confermano una lesione al collaterale mediale: stop di circa 30 giorni

Filtra un rinnovato ottimismo sulle condizioni di Paulo Dybala. Dopo l’infortunio patito ieri dall’argentino come riporta gazzetta.it, in gran segreto già nella notte l’argentino è stato accompagnato a Villa Stuart per sottoporsi ad esami strumentali al ginocchio che non hanno rilevato danni gravi.

Nessun problema a menischi e crociati, è stato rilevato solo uno stiramento al collaterale che dovrebbe tenere fuori l’argentino per circa un mese, con l’obiettivo di tornare a disposizione per Inter-Roma del 29 ottobre.

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Roma, infortuni in calo del 45% da quando c’è Mou

La Roma e gli infortuni, un problema che ricorre quasi in ogni stagione ma che da quando è arrivato Mourinho, a dispetto di quanto si dice, è stato affrontato e in parte calmierato. Nuovi metodi di allenamento, nuovi campi, nuova esperienza e nuovo rapporto di fiducia tra atleta e staff: da quando c’è Mourinho si respira un’aria diversa e anche il numero di infortuni è calato drasticamente. Rispetto alle tre stagioni precedenti all’arrivo dello Special One, la Roma ha ridotto i problemi fisici del 45%. Quest’anno si sono registrati 12 infortuni (come Lecce e Bologna), che posizionano i giallorossi al quinto posto nella classifica delle squadre di Serie A più sane.
Sassuolo (6), Monza (8), Milan (9) ed Empoli (10), meglio dei capitolini.

Secondo uno studio di Noisefeed, i club con più infortuni seri, cioè superiori a 60 giorni, sono Atalanta e Cagliari, mentre la Roma non ne ha nessuno.

I 12 ko giallorossi hanno come protagonisti calciatori con uno storico importante: Dybala, Sanches, Aouar, Pellegrini, Smalling e Llorente. Poi ce ne sono altri, da Zalewski ad El Shaarawy fino a Mancini, che hanno infortuni meno frequenti ma pagano un normale conto in una stagione in cui si gioca ogni tre giorni. Durante la sosta Mourinho si dedicherà al lavoro specifico, che prevede allenamenti ma anche tanto riposo. Questa è la ricetta giusta per arrivare fino in fondo.

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Infermeria

Abraham vola a Londra per operarsi

Tammy Abraham ha deciso: si opererà a Londra. Dopo ore di consulti, visite e consigli, l’attaccante inglese ha scelto casa sua per iniziare il lungo percorso che, entro la primavera del prossimo anno, lo porterà di nuovo in campo. La rottura del crociato è stata una batosta incredibile per lui che immaginava un’estate diviso tra i primi bagni al mare di suo figlio Amari e il calciomercato, con il sogno, mai troppo nascosto, di tornare in Premier.

Come scrive il Corriere dello Sport, invece trascorrerà i prossimi mesi tra la palestra e il lettino della fisioterapia, sostenuto dall’affetto dei tifosi e della famiglia. La Roma lo ha lasciato libero nella sua scelta di operarsi in Inghilterra, anche se accanto a lui ci sarà prima un medico e poi un fisioterapista del club. Inevitabile, visto che Abraham non è solo l’attaccante titolare delle ultime due stagioni, ma anche un patrimonio del club. E come tale va tutelato.

Ecco quindi la scelta di Tammy – salvo clamorosi ripensamenti – di volare a Londra nelle prossime ore per l’intervento e cominciare subito la riabilitazione. Ieri il giocatore era ancora al Fulvio Bernardini per studiare con lo staff medico e quello dei fisioterapisti il lavoro da svolgere in estate durante la prima fase del percorso riabilitativo. La buona notizia per la Roma è che Abraham non si è perso d’animo nonostante il brutto infortunio.

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Roma, 18 infortuni traumatici tra sfortuna e animo ‘mourinhiano’

INFORTUNI ROMA – FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – La gioia per il gol di Paulo Dybala, il 18° stagionale e la conseguente esultanza sotto la Sud, mitigata dall’amarezza latente per la cocente sconfitta (o scippo fate voi) di Budapest e dalla brutta notizia dell’infortunio di Abraham che dovrà fermarsi per almeno 5 mesi. E’ questo il tenore emotivo che ha fatto da sfondo all’ultima serata stagionale all’Olimpico.

La Roma ha chiuso con la qualificazione in Europa League, al termine di una stagione estenuante e purtroppo non priva di problemi. L’inglese dopo una rincorsa su Ampadu, causa un movimento innaturale del ginocchio, si è accasciato a terra dolorante. Immediatamente si è compresa la gravità dello stop, poi confermato dagli esami strumentali a cui è stato sottoposto nelle ore successive in ospedale: ‘trauma distorsivo del ginocchio sinistro con lesione del legamento crociato anteriore’. L’ultimo bollettino medico ansiogeno dell’anno, negli ultimi minuti dell’anno. Sfortuna totale per un ragazzo che ha rincorso se stesso per quasi tutta la stagione, ma soprattutto l’ultimo guaio di una lunga seria che non può non aver inciso sul rendimento della squadra.

PAULO IN PARTE SI E’ SALVATO

A salvarsi è stato Paulo Dybala, che nonostante uno stop forzato di oltre un mese, non ha accusato gravi conseguenze dall’intervento killer di Palomino a Bergamo di inizio aprile. Vista la torsione della caviglia, poteva andare molto, ma molto peggio all’argentino, rientrato in tempo per il finale di stagione: due partite, due gol. Per il resto sono stati tanti, forse troppi, gli infortuni di natura traumatica che aggiunti ai gravi stop muscolari occorsi ai vari Smalling, Llorente, El Shaarawy soprattutto nel finale di stagione, lasciano un retrogusto amaro nella bocca di Mou e dei romanisti per quello che poteva essere e non è stato.

Nel computo complessivo della stagione si contano infatti tre crociati (Darboe nel corso della preparazione estiva, Kumbulla nel finale di stagione col Milan e Abraham ieri), un conto con la sfortuna e con la ‘maledizione delle ginocchia’, che da anni colpisce la Roma senza pietà. Si sommano a questi tre gravissimi stop, la rottura della tibia di Wijnaldum lo scorso 28 agosto, infortunio che ha compromesso oltremodo l’inserimento di un calciatore che ha iniziato la stagione nell’ovazione generale – con tanto di coro e canzonina ad hoc – e chiuso tra i fischi ieri.

Poi tre lussazioni alla spalla, di diverso grado, accusate da Zaniolo, Abraham e Solbakken. Sfortunato l’inglese, costretto ad un breve stop anche per un durissimo colpo al volto subito da Mancini in occasione della sfida col Verona. Il conto dei ‘suturati’ alla testa sale a cinque complessivi. Poi altri guai alle ginocchia: lesione al collaterale per Celik, colpito duro e involontariamente ancora da Mancini ad inizio match contro il Betis Siviglia nello scorso autunno. In aggiunta i due stop al menisco per Karsdorp, con conseguente operazione.

INFORTUNI ROMA, GALLO FASCIATO E SENZA GOL

Andrea Belotti, al quale si può rimproverare certamente l’abulico bottino in zona gol, ma non l’abnegazione alla causa, ha concluso la stagione con 4 reti all’attivo e 2 infortuni traumatici: una frattura del polso e una frattura al costato, accusata contro il Milan. Frattura alla mano che infine ha colpito anche lo stakanovista Cristante, che ha deciso di giocare sul dolore nelle ultime gare pre Mondiale, operandosi durante la sosta.

Il totale fa 18 infortuni di natura traumatica, frutto di una elevata dose di sfortuna ma anche in parte simbolo dello spirito battagliero di una squadra mai doma, in perfetto stile Mou.