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APPROFONDIMENTI

Rinnovo De Rossi, tutto in stand by: ecco la decisione dei Friedkin

FOCUS RS RINNOVO DE ROSSI (di Francesco Oddo Casano) – Arriverà, non arriverà, firmerà, non firmerà. E’ un tema ricorrente quello relativo al contratto di Daniele De Rossi. La piazza ovviamente è innamorata di DDR per i suoi trascorsi da calciatore e dopo aver digerito l’addio di Mourinho, ha anche iniziato ad apprezzarlo nel ruolo di tecnico, alla luce dei risultati della Roma fino a questo momento.

La media punti in campionato – scesa leggermente da 2.44 a 2.3 dopo il pari di Lecce – con relativa scalata in classifica dal nono al quinto posto con vista sul quarto e il doppio turno di coppa superato in Europa League hanno alimentato le speranze di vedere ancora De Rossi in panchina la prossima stagione.

Ma la Roma? Difficile capire cosa stia realmente accadendo all’interno di Trigoria in questo particolare momento storico. Tra silenzio come policy istituzionale ma anche riduzione sostanziale del personale, la società sembra aver messo in stand by qualsiasi decisione sul prossimo futuro. Dal direttore sportivo, al direttore generale dell’area sportiva (visto che Pinto aveva tale qualifica prima del suo addio), dall’area scouting, al settore giovanile o al responsabile della comunicazione, passando ovviamente – per gerarchie – anche alla scelta sul futuro tecnico.

Una cosa è certa: i rapporti tra De Rossi e la proprietà sono ottimi. Si racconta di una fortissima affinità tra Ryan Friedkin e Daniele De Rossi, complice magari la vicinanza di età e in generale l’eleganza con cui De Rossi si è presentato agli occhi della proprietà sin dai primi colloqui.

Foto Farioli

Souloukou e Friedkin, silenzio radio: il rinnovo di De Rossi non arriva

Non si conosce pubblicamente il pensiero di Lina Souloukou, attuale CEO e unica dirigente operativa a Trigoria e dintorni. La manager greca non si è mai espressa su aspetti calcistici e non ha mai rilasciato interviste alle tv nazionali su questioni sportive, parlando solo in due o tre situazioni istituzionali di materia finanziaria e amministrativa.

Di certo dunque ci sono i risultati ma, ufficialmente, l’assenza di un rinnovo che non è stato ancora mai affrontato come argomento all’ordine del giorno. De Rossi ha sempre respinto la tematica quando i cronisti televisivi gli hanno posto la questione, dribblando o spazzando via in profondità il pallone. Una situazione che però chiaramente comincia ad alimentare varie supposizioni, a cominciare dalla possibilità che diversi club di A si stiano informando sul futuro di De Rossi per capire se la sua priorità – restare alla Roma – sarà poi soddisfatta da una firma su un contratto pluriennale.

E i Friedkin? Come da loro abitudine attenderanno ancora. Glaciali e distaccati. Almeno questo sembra anche in questa occasione l’indirizzo. Lo avevano fatto su Mourinho e sul suo futuro, rimasto in bilico per tutta la parte finale dello scorso anno (ma c’era ancora un anno di contratto a loro tutela), lo faranno presumibilmente anche con De Rossi. I risultati a questo punto possono ancor di più soffiare sul possibile prolungamento di DDR, facendo ardere la fiamma della sua seconda carriera romanista o forse spegnere gli iniziali entusiasmi, qualora la Roma non dovesse centrare l’obiettivo Champions.

Sarebbe però fortemente ingiusto legare al piazzamento Champions il prolungamento di De Rossi, viste le poche giornate a disposizione e in generale il distacco netto che c’era dalle prime quando ha raccolto la squadra a gennaio.

In questo senso, l’aspetto forse più preoccupante è che in chiave di programmazione la sensazione – vivida anche ascoltando agenti e procuratori, quindi la c.d. radio mercato – è che la Roma stia cominciando ad accumulare un ritardo che ai fini della costruzione della rosa del prossimo anno potrebbe risultare decisivo.

Non resta che sperare che i Friedkin, nel loro consueto stile, stiano realmente decidendo tutto lontano dai fari della comunicazione e che in generale, si stia già lavorando per le prossime stagioni a prescindere dal risultato sportivo di questa, che non può essere decisivo in assoluto sulle sorti della squadra e in generale sulla filosofia calcistica da impostare dopo il percorso con Josè Mourinho, interrotto traumaticamente lo scorso 16 gennaio.

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Rassegna stampa

Roma ‘attaccata e destabilizzata’: il club ha indicato un nome a Chinè

Mentre proseguono le audizioni della procura federale in merito alla diffusione del video intimo dell’ex dipendente di Trigoria e che ha portato al suo licenziamento, la Roma sta lavorando per scoprire l’origine degli “attacchi mirati e diffamatori alla dirigenza, volti a destabilizzare il club in un momento cruciale della stagione”. (…)

Come scrive il Corriere dello Sport, nell’incontro di venerdì mattina tra l’avvocato Lorenzo Vitali – accompagnato dall’avvocato del club Antonio Conte – e il procuratore federale Giuseppe Chiné, è stato indicato il nome di un possibile “destabilizzatore” della società, cioè di colui che avrebbe alimentato il caso del licenziamento dei due dipendenti sollevando clamore sul comportamento del club nei confronti della donna e del giovane calciatore che le avrebbe sottratto il video da telefono.

(…) Fin qui è stato fatto solo un nome a Chiné, aspettando la fine delle indagini della Roma e una eventuale causa da parte dallo studio penale incaricato pochi giorni fa. Dopo essere stati ascoltati i due ex dipendenti e ieri l’avvocato Vitali (che aveva firmato la lettera di licenziamento), martedì saranno interrogati Vito Scala ma anche il giovane calciatore che secondo gli avvocati della donna avrebbe sottratto il video e poi diffuso.

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Interviste

Totti: “De Rossi grandioso. Ritorno alla Roma? Friedkin non mi vuole. Su Dybala chiarisco che…”

Francesco Totti è tornato a parlare, anche per chiarire il caso delle sue affermazioni su Paulo Dybala. Ecco le sue parole ai microfoni di Sportmediaset:

La partenza di De Rossi?
“Non mi aspettavo ma speravo in questa partenza. Conosco Daniele ed è una persona eccezionale. Ha una voglia diversa da tanti altri allenatori. Quello che sta facendo è grandioso”

Vuoi dire qualcosa su Dybala?
“Io sono un tifoso della Roma e non un dirigente. Io quindi posso dire quello che voglio, dico quello che penso. Ho esternato questa cosa non contro Dybala che io difenderò sempre. Lui è il calciatore più forte della rosa, per me è un top player. Non ho mai parlato male di lui ma risposto a una domanda. Da dirigente ci penserei perché se un calciatore fa il 50% delle partite farei delle valutazioni. Sono il primo ad averlo voluto alla Roma”

Cosa pensi di Mourinho?
“Ne ho sempre parlato bene e lo farò sempre. Va ringraziato per quello che ha fatto con due finali consecutive in Europa. Grazie per essere venuto ad allenare la Roma”

Vuoi fare l’allenatore?
“Sinceramente no”

Vero che non ti vedi più nella Roma?
“Con questa dirigenza no. Se volevamo cercarmi mi trovavano. In questo momento è no. Io non dirò mai no alla Roma. Quando sarà il momento giusto, se sarà ritornerò. Ogni volta mi fanno questa domanda ma non dipende da me”

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Friedkin nella capitale: ecco quando sarà discusso il rinnovo di De Rossi

Dan Friedkin è tornato nella capitale negli scorsi giorni e dopo aver visto vincere la Roma all’Olimpico ha ora un’agenda di impegni importanti in chiave giallorossa.

In città nelle ultime ore è sbarcato anche il più fidato collaboratore del padrone, cioè Erik Williamson. Sono molti i temi in agenda, a cominciare da quello scabroso del video hard di cui si sta occupando la procura federale: è possibile che Friedkin sia arrivato in città per seguire in prima persona la vicenda.

Ma poi si sta delineando la nuova struttura sportiva che dovrà programmare la prossima stagione: il rinnovo del contratto di Daniele De Rossi, scelto dal figlio Ryan dopo la rottura irreparabile con Mourinho, non è ancora stato discusso, perché presidente e allenatore hanno concordato di rimandare l’eventuale trattativa alla fine della primavera.

Sul fronte ds il candidato più gettonato rimane François Modesto del Monza mentre per il secondo va monitorato Nicolas Burdisso. In ultimo, ma non per importanza, possono esserci novità sullo stadio di Pietralata. Il Comune di Roma aspetta il progetto definitivo dopo aver votato sì alla delibera sul pubblico interesse. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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Roma-Sassuolo, all’Olimpico c’è anche Dan Friedkin

Non solo Ryan, ma anche Dan Friedkin oggi è presente all’Olimpico per vedere dal vivo Roma-Sassuolo. Il presidente giallorosso infatti ha raggiunto l’impianto del Foro Italico a bordo del pullman della squadra.

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Roma, nella capitale anche il braccio destro di Friedkin

E’ arrivato anche Eric Williamson nella capitale. Il manager statunitense ricopre da dieci anni il ruolo di vice presidente del Friedkin Group, la holding di famiglia, oltre ad essere un componente del consiglio d’amministrazione della Roma. L’arrivo in città di Williamson è un sinonimo di quanto delicata sia la situazione. Lo riferisce la Repubblica.

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Friedkin vincenti anche al cinema: nella notte trionfano agli oscar

Nella notte degli Oscar, anche i Friedkin, proprietari della Roma, hanno ottenuto un prestigioso riconoscimento. Erano due i film prodotti dal presidente giallorosso, “Killer of the Flower Moon” e “Anatomy of a Fall” agli Oscar 2024.

“Anatomy of a Fall” ha ottenuto il premio per la “Migliore sceneggiatura originale”.

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APPROFONDIMENTI

De Rossi-Friedkin, filo diretto tra presente e futuro: “Se alzo il telefono Ryan e Dan disponibili h24” – VIDEO

Rapporto diretto, chiarezza e obiettivi presenti (chissà se anche futuri). Daniele De Rossi anche oggi in conferenza stampa ha voluto ribadire un concetto chiaro: la dirigenza, a cominciare dal CEO Lina Souloukou e la proprietà sono al suo fianco costantemente.

Se alzo il telefono Ryan e il presidente Dan, fuso orario permettendo, è disponibile con me h24 ogni giorno”. Un filo diretto nel verso senso della parola con la proprietà giallorossa, che informalmente e off records ha già più volte lasciato trasparire grande soddisfazione per il cambio in panchina e per la scelta ricaduta sull’ex capitano romanista che anche grazie ai risultati sembra consolidare sempre di più il suo nuovo ruolo nella Roma.

La stagione scorre veloce ma il rapporto con la squadra, la comunicazione, la gestione tecnico-tattica anche in chiave di valorizzazione dei calciatori, la capacità di riportare entusiasmo, l’aver mantenuto inalterato anche il dato dei biglietti venduti e dei soldout, sono tutti aspetti che concorreranno nella scelta finale dei Friedkin sul confermare oppure no De Rossi in panchina. La sensazione, tra segnali e piccole conferme, è che DDR si stia realmente giocando alla grande tutte le sue carte.

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Interviste

De Rossi: “Out Karsdorp. Giocatori felici di allenarsi, Dybala sta bene. Sostegno totale dalla proprietà” (AUDIO)

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Daniele De Rossi alla vigilia del match tra Monza e Roma:

Come sta la squadra? Abraham e Karsdorp? Che gestione verrà fatta su Dybala?
“Stanno tutti bene a parte Rick Karsdorp che non verrà con noi perchè ha un fastidio al ginocchio, nulla di grave, ma va gestito. Anche Abraham ovviamente non ci sarà. La gestione è facile, quando hai tanti giocatori bravi puoi fare rotazioni, senza problemi, sono serenissimo. Dybala sta bene, non so quante volte abbia fatto 110 minuti e dopo tre giorni altri 90, sta bene, è felice, ha fatto tre gol, dobbiamo essere felici di questo, sono soddisfatto della sua condizione così come di quella degli altri”

Palladino vs De Rossi, giovani allenatori, una striscia positiva molto simile e un probabile ritorno al 3-4-2-1. Come se li aspetta?
“Due tre settimane fa ti avrei detto 3-4-2-1, recentemente hanno cambiato, un po’ di dubbi li abbiamo, come capita in questi casi, dobbiamo preparare diverse partite, attaccare a tre, difendere a 4 e viceversa, incontriamo una squadra forte, stimo tanto Palladino, ci siamo sentiti qualche giorno fa, abbiamo fatto il corso di Coverciano insieme, due percorsi similari ora, sta gestendo questa situazione di Monza in maniera brillante, il futuro è dalla sua. Domani proveremo a batterlo ovviamente”

Con Sanches hai utilizzato tutti i giocatori a parte Boer e Abraham ovviamente. Questo è il modo di gestire, di tenere dentro tutti? Hai lavorato tanto a livello psicologico, la Roma è più famiglia di ieri?
“Non so cosa sia accaduto prima, ho sentito qualcosa, qualcuno mi ha raccontato qualcosa, ma penso ad oggi, alla mia gestione. Non lavoro in maniera diversa rispetto a quando ero capitano della Roma o senatore. E’ un ruolo diverso ovviamente, quando sei capitano sei amico di tutti, quando sei allenatore devi fare delle scelte tra titolari e riserve. Hai detto famiglia? Se non lo siamo, stiamo andando in quella direzione, ovviamente partendo dai risultati. Se si sta bene, si viene e si sta un’ora in più all’allenamento, sono stato calciatore so che significa, i calciatori devono essere felici di venire al campo, felici di lavorare e fare un’attività che sia perfetta a livello fisico e tecnico. Noi siamo tutti contenti di stare qui al campo, è uno scambio, ieri siamo stati dalle 7.30 alle 17.30, è faticoso e loro devono sapere che stanno bene, che hanno un allenatore e uno staff a disposizione. Se non fosse così, il nostro atteggiamento cambierebbe per forza di cose”

Tripletta di Dybala giocando alla vecchia maniera nel 3-5-2, è stata una casualità? Lukaku è stato per la prima volta escluso per scelta tecnica, come sta?
“Sulla posizione in campo o riguardo uno schema, ha fatto un gol su rigore, un gol da trenta metri, e poi un inserimento su uno scambio, non c’è nulla di tattico che gli impedisca di fare queste cose anche nel 4-3-3 o in altri sistemi. Questi gol possono accadere anche se giocassimo 5-5-0, è una casualità il cambio modulo sulla sua tripletta. Romelu in discussione? Non so che intendi. Tutti siamo in discussione, lui, io, Dybala tutti. Devo fare delle scelte, a volte in base al rendimento, in base al minutaggio o al sovraccarico. Lukaku è entrato, ha corso come un matto, ha fatto a spallate, ha fatto assist. Un giocatore che gioca tutte le partite è sempre felice. Un giocatore che gioca, poi viene sostituito o magari entra entra dalla panchina e da’ il massimo come ha fatto lui, rende felice tutti. Non è sorprendente, è il lavoro suo. Sorprendente sarebbe chi sta col muso e non si impegna. Non ne vedo in questo spogliatoio. In passato qualcuno sì, e non mi piaceva perché si deve dare tutto, pur giocando meno”

Avete creato una bolla sportiva, ma attorno a lei ci sono lavori in corso. Persone mandate a casa, un ds che manca da un mese. Percepisce quest’aria di smobilitazione?
“No, non la percepisco, siamo bravi noi ed è brava la società a metterci a disposizione tutta la serenità di cui stiamo godendo. Siamo un’ala a se stante rispetto a quello che succede sopra. In Inghilterra succede così, la prima squadra è separata dagli uffici, non ti accorgi neanche se esplode una bomba. I risultati ovviamente aiutano. Io mi devo interfacciare con la mia società per quello che compete per il mio ruolo. Lina, Maurizio ma anche Ryan e il presidente Dan sono disponibili h24, fuso permettendo ovviamente. So che ci saranno dei cambiamenti, ma non è il mio compito, non è il mio campo, ho un altro ruolo. Mi concentro sul campo e sul calcio. L’atmosfera è positiva, non penso stiano succedendo cose diverse da altri club”

Smalling come pensa di gestirlo? Ha preferito nel suo ritorno in campo inserirlo in un sistema a tre. La fase di rodaggio è completata?
Sta finendo questa fase, magari è una premura esagerata mia, magari mettendolo a 4 avrebbe fatto meglio. Quando non giochi da tanto tempo, il ginocchio sta bene, ma i muscoli non sono abituati magari agli scatti, lo stress della partita va riacquisito. Ho pensato di mettergli ai lati due cani da guardia che gli limitasse gli spazi da coprire, ma se ha giocato vuol dire che sta bene, si lavora di equipe e il mio staff lo ha messo in condizione di poter giocare dall’inizio. Ha fatto qualche minuto a Frosinone e ora una gara dall’inizio col Torino. E’ stato fermo tanto tempo, c’erano immagino anche emozioni contrastanti in lui. Sarà un giocatore molto importante per noi a prescindere dallo schieramento”.

Paredes giocherà domani? 
“Sta migliorando gli aspetti che gli chiedo di migliorare, non perdo tempo a parlare della gestione palla anche se pure su questo aspetto gli chiedo più velocità e verticalità rispetto a quello che era abituato a fare. E’ un giocatore intelligentissimo calcisticamente, lo è con la palla ma anche senza, ma a volte è troppo istintivo, un centrocampista forte deve recuperare palla anche senza essere troppo appariscente, vale anche per i difensori. E’ bello vedere quello grintoso, energico che entra sempre è bello da vedere, lo ero anche io, ma in questo sport bisogna saper anche temporeggiare, ragionare. Lo sta facendo alla grande, sta migliorando, sa giocare il pallone, ha delle furbate da argentino puro nell’uno contro uno. Mi piace come sta interpretando il ruolo, mi permetto di dargli qualche consiglio in più perchè gioca nel mio stesso ruolo di quando ero calciatore”

Tre terzini a destra, ma anche 5 centrali per due ruoli che si sentono tutti titolari. In queste rotazioni, visto che Mancini ha giocato più largo nell’ultima, è un’ipotesi da riproporre?
“Sì perchè no, potrebbe, Mancini è come Paredes, ha calcio in testa, sa quando spingere e quando temporeggiare, sa fare un po’ tutto, mi impressionò da centrocampista centrale con Fonseca. E’ un discorso più tattico che di scelta primaria, perchè abbiamo tre terzini destri forti, anche Angelino potrebbe giocare a destra, con attitudini diverse. Quando hai un terzino che non lo è di origine, l’ideale sarebbe avere davanti a lui uno che gioca sulla linea, che gli dia maggiore sbocco sull’esterno, invece abbiamo Baldanzi e Dybala che sono più trequartisti. Sono tutte soluzioni utili, Guardiola ha vinto la Champions con centrali schierati nel ruolo di terzini. Scegliamo in funzione delle strategie di gara, non perchè non abbiamo terzini destri forti”

Monza brutto avversario dopo Torino e Feyenoord? Come comportarsi domani?
“Squadra difficile da affrontare in qualsiasi circostante, ricordo anche la partita d’andata che in 10 mise in difficoltà la Roma. Sono meno aggressivi del Torino e dell’Atalanta, Palladino viene da quella cultura lì, ma aggrediscono meno. Sui cross è importante la marcatura in area ma anche la gestione, come su quello di Zapata dopo è lui che fa un gran gol, ma potevamo gestire meglio la partenza dell’azione. Vanno fatti a volte i complimenti agli avversari come loro hanno fatto con Dybala. Si poteva dare maggior sostegno in raddoppio ad Angelino su Bellanova. Dopo di che i cross si fanno e si subiscono nel calcio”

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Rassegna stampa

Mail ai dipendenti e spending review: prosegue la ristrutturazione di Trigoria

“Roles and responsibilities”. Una mail con questo oggetto lunedì scorso è stata recapitata a tutti i dipendenti della Roma dall’ufficio risorse umane che li invitava a rispondere a un questionario e ad allegare il proprio curriculum vitae. Prassi normale in molte multinazionali. Vissuta con sorpresa e ansia invece nei corridoi di Trigoria e Via Tolstoj.

Come scrive la Repubblica, l’aria all’interno del club ormai da settimane è di terrore, tra licenziamenti in tronco (l’ultimo quello del capo della comunicazione Luca Pietrafesa) e paura di perdere il posto di lavoro per una mail sbagliata. Ma il lavoro di abbattimento dei costi è ormai in atto. Capitanato dal Ceo Lina Souloukou, sempre più regina di Trigoria. Tentacolare nell’essere la persona di riferimento per mister De Rossi, recruiter per il nuovo ds, dirigente sportivo nelle trattative per i calciatori, re-sponsabile del progetto stadio e capo delle risorse umane della Roma.