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Bentornato Spinazzola: “E ora sogno la finale…”

Al di là delle polemiche: il rientro in campo di Leonardo Spinazzola dopo l’infortunio al tendine d’achille mette tutti d’accordo, come riporta La Gazzetta dello Sport. E’ felice Josè Mourinho di recuperare una pedina importante per la rosa, ma anche il giocatore: “Lo aspettavo da tanto, sono stato felice. Per me è importante fare anche pochi minuti. La mia speranza è di poter giocare anche durante la finale”. Certo, l’ex Atalanta e Juventus dovrà liberarsi di un po’di ruggine e Zalewski ha rappresentato, nelle ultime giornate, una sorpresa inaspettata. Ma da questo momento in poi le frecce a disposizione di Mourinho sono di più.

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Viola super, rabbia Mou

Quest’imprevedibile campionato si regala un’altra volata di grande fascino, scrive La Gazzetta dello Sport. E se la Serie A non è più da tempo il torneo più bello del mondo, adesso è forse il più divertente perché a due giornate dalla fine non c’è ancora il vincitore dello scudetto, non c’è nessuna squadra retrocessa matematicamente e ci sono quattro formazioni in lizza per i tre posti dell’Europa minore, ossia quelli fuori dalla Champions. Battendo una Roma svagata e probabilmente priva di energie psicofisiche dopo la vittoria con il Leicester, la Fiorentina agguanta i giallorossi e l’Atalanta a quota 59 mentre la Lazio è tre scalini più su. Difficile fare un pronostico: Sarri è avvantaggiato dalla classifica, Gasperini è penalizzato dagli scontri diretti, Mourinho ha il jolly della finale di Conference (un successo promuoverebbe i giallorossi in Europa League), Italiano è trascinato dall’entusiasmo del popolo viola. Oggi la Roma sarebbe sesta davanti a Fiorentina (per differenza reti) e Atalanta (per gli scontri diretti), ma è inutile fare i calcoli, perché questo campionato ci ha insegnato che tutto può cambiare in un attimo. Ieri, ad esempio, la Roma ha pagato all’improvviso le fatiche di coppa. Non si spiega altrimenti l’approccio molle e distratto che ha compromesso la partita nei primi 11 minuti. D’altronde la Roma già nel corso della stagione ha dimostrato di non poter prescindere dall’atteggiamento giusto, da un’attenzione feroce, da una condizione fisica adeguata: senza queste tre componenti è una squadra normale, soprattutto quando viene aggredita dall’avversario che toglie aria e campo ai suoi centrocampisti. Ieri la Roma non ha mai trovato il tempo e gli spazi per organizzare la manovra:la palla non scorreva mai. I giallorossi hanno tirato nello specchio una volta sola con Pellegrini su punizione e hanno sfiorato il gol anche con un colpo di testa del solito Abraham: una produzione offensiva scarna. L’inglese avrebbe bisogno di tirare il fiato, ma Mourinho non può permettersi di gestirlo perché il paradosso della Roma è che, pur disputando una finale di coppa, rischia di non avere il timbro sul passaporto nella prossima stagione. La prestazione di Firenze è stata talmente scialba da finire direttamente sul conto della battaglia con il Leicester. I viola arrivavano sempre prima sul pallone, vincevano i contrasti, attaccavano con determinazione.

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Mourinho: “Fiorentina meglio di noi, ma Banti deve spiegare quale rigore ha mai visto”

La Roma perde 2-0 a Firenze e fallisce il primo match point per l’Europa, complicandosi non poco la vita per le ultime due giornate di campionato (Venezia sabato in casa e poi trasferta contro il Torino) prima della finale di Conference League.

Ora i giallorossi, scrivono il Corriere della Sera, si trovano in sesta posizione a 59 punti, gli stessi dell’Atalanta (con cui però la Roma è in vantaggio negli scontri diretti) e della stessa Fiorentina, con cui la situazione è di assoluta parità (3-1 all’andata e 0-2 al ritorno). Ancora una volta Mourinho a fine partita ha avuto da ridire non tanto sull’operato dell’arbitro Guida (lo stesso con cui polemizzò dopo il derby di andata per un mancato rigore su Zaniolo, da cui poi nacque il gol di Pedro) ma su quello del Var, Banti, che lo ha richiamato in occasione del rigore assegnato alla Fiorentina per il contatto tra Karsdorp e Nico Gonzalez.

La spiegazione della sconfitta? – le parole del tecnico portoghese – Stavolta esiste una doppia spiegazione per il 2-0 subìto: la prima è che dopo la partita col Leicester eravamo stanchi, ci mancavano energie fisiche e mentali, sapevamo che ci sarebbe stata differenza con una squadra che ha avuto tutta la settimana per preparare la partita. Poi, però, vorrei sentire la spiegazione dell’arbitro Banti di Livorno, che non è lontano da Firenze: ho visto le immagini, quello di Karsdorp è un tocco e non un fallo. L’arbitro era vicino e non ha dato il rigore, non era un’azione da Var, il signor Banti non doveva intervenire.

Mourinho è inarrestabile nel suo sfogo. “Al di là di questo episodio, la Fiorentina ha giocato meglio e ha meritato di vincere. Stiamo parlando solo di questa gara perché se ricordiamo Venezia, Bologna, parliamo di tanti e tanti episodi e non ci sono spiegazioni. Banti dove stava, a Coverciano? Perché ha chiamato Guida, che stava a dieci metri dall’azione e non ha fischiato? Abbiamo una finale da giocare, che assorbe la nostra energia e non è facile, ma è troppo quello che sta succedendo a questa squadra“.

a Roma era molto stanca. “La differenza tra noi e la Fiorentina è nelle 14 partite in più che abbiamo fatto in Conference League rispetto a loro. È questa la differenza tra la loro intensità e la nostra, tra la verticalità e l’orizzontalità. Sappiamo che abbiamo il rispetto dei tifosi romanisti, ma vogliamo anche il rispetto dei signori come Banti che seduti sulla loro sedia ci hanno tolto tanti punti“.

Dopo oltre un anno dalla sua ultima partita con la maglia della Roma, e dopo 10 mesi dal giorno dell’infortunio agli Europei con la Nazionale, si è rivisto in campo Leonardo Spinazzola.

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Fiorentina-Roma 2-0, le pagelle dei quotidiani

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Rui Patricio 6,5; Mancini 5, Smalling 6,5, Ibanez 5,5; Karsdorp 5, Veretout 5, Cristante 5,5, Oliveira 5, Zalewsk 5i; Pellegrini 6, Abraham 6. Subentrati: Zaniolo 5, El Shaarawy 5, Perez 5, Spinazzola sv, Shomurodov sv. Allenatore: Mourinho 5.

CORRIERE DELLO SPORT

Rui Patricio 6; Mancini 5, Smalling 6, Ibanez 5; Karsdorp 5, Veretout 6, Cristante 5, Oliveira 5, Zalewski 5,5; Pellegrini 5, Abraham 5,5. Subentrati: Zaniolo 5, El Shaarawy 5,5, Perez sv, Spinazzola sv, Shomurodov sv. Allenatore: Mourinho 5,5.

CORRIERE DELLA SERA 

Rui Patricio 6,5; Mancini 4,5, Smalling 6,5, Ibanez 5; Karsdorp 4, Veretout 4,5, Cristante 5, Oliveira 5,5, Zalewski 5; Pellegrini 6, Abraham 6. Subentrati: Zaniolo 5, El Shaarawy 5,5, Perez sv, Spinazzola sv, Shomurodov sv. Allenatore: Mourinho 5.

IL MESSAGGERO

Rui Patricio 6; Mancini 5, Smalling 6, Ibanez 4; Karsdorp 4, Veretout, Cristante 5, Oliveira 4,5, Zalewski 5; Pellegrini 5,5, Abraham 5,5. Subentrati: Zaniolo 5, El Shaarawy 5,5, Perez sv, Spinazzola sv, Shomurodov sv. Allenatore: Mourinho 5.

LA REPUBBLICA

Rui Patricio 6; Mancini 5,5, Smalling 6, Ibanez 5; Karsdorp 5, Veretout 5, Cristante 5,5, Oliveira 4,5, Zalewski 5; Pellegrini 5, Abraham 5,5. Subentrati: Zaniolo 5, El Shaarawy 5,5 5,5, Pere 5,5z, Spinazzola, Shomurodov. Allenatore: Mourinho 5.

IL TEMPO

Rui Patricio 6; Mancini 5, Smalling 6, Ibanez 5; Karsdorp 5, Veretout, Cristante 5,5, Oliveira 5, Zalewski 5,5; Pellegrini 5,5, Abraham 5,5. Subentrati: Zaniolo 5, El Shaarawy 5,5, Perez sv, Spinazzola 6, Shomurodov sv. Allenatore: Mourinho 5.

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Roma con la testa a Tirana, ma riabbraccia Spinazzola

Sarà che nei muscoli e nella testa correvano ancora fatiche ed emozioni di giovedì sera, della Conference League. Come scrive Repubblica,sarà che la testa è inevitabilmente proiettata al 25 maggio e alla finale di Tirana. Sarà, per la Roma, che la Fiorentina ha avuto decisamente più voglia di lei.

In un campionato infiammato dalle corse per scudetto e salvezza, c’è da scaldarsi ora anche per chi troverà un posto in Europa. Quella del Franchi, in realtà, è durata in pratica 5 minuti, di cui due trascorsi tra un tocco sulla linea dell’area romanista di Karsdorp a Gonzalez e il momento in cui Gonzalez ne ha fatto il rigore del vantaggio viola: bisognava allargare di molto l’immagine per rintracciare un contatto. 

Ma all’arbitro Guida, che Mourinho a settembre aveva definito “non all’altezza“, è bastato un replay per convincersi che quel tocco fosse da rigore. Inevitabile chiedersi, quando dopo una decina di minuti la squadra arretrava spalancando a Bonavenutra il comodo bis, se non fosse stato un azzardo confermare dieci undicesimi della squadra che aveva dominato il Leicester solo 4 giorni prima.

Ora la Fiorentina ha agganciato Roma e Atalanta al sesto posto. Mourinho si consola col ritorno di Spinazzola, 311 giorni dopo la rottura del tendine d’Achille. Giusto qualche minuto al 90′. Per sentirsi un calciatore. 

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Mourinho sbotta: “Voglio rispetto”. E Spinazzola rivede il campo

Elettrica e performante in Coppa, anonima e stanca in Serie A. La rincorsa della Roma all’Europa della prossima stagione si è fermata, o quanto meno ha subito una brusca frenata. La stanchezza, scrive Repubblica, accumulata nella cavalcata di Conference e un rigore molto generoso concesso da Guida, dopo pochi secondi di gioco, hanno complicato ancor di più la serata toscana dei giallorossi.

L’analisi di Mourinho parte dall’episodio che ha cambiato la partita: “Spiegazioni per la sconfitta? Le spiegazioni l’aspettiamo noi da tante partite e non abbiamo spiegazioni. Oggi c’è una doppia spiegazione: dopo la partita di giovedì mancavano energie fisiche e mentali, rispetto ad una avversaria che ha avuto una settimana per prepararla, mi manca la spiegazione di Banti di Livorno. Rigore di Karsdorp? È un tocco e non fallo, l’arbitro era vicino e non ha dato rigore. Non è da VAR, ma Banti interviene. E se parliamo dei 3 punti di oggi, oltre al rigore, la Fiorentina è stata più forte e con un motore diverso, ha assolutamente meritato di vincere. Ma non stiamo parlando solo di oggi, ma di Venezia, Bologna, di tanti e tanti episodi. E non ci sono spiegazioni. Dov’è il signor Banti? Perché richiama Guida? Queste sono le spiegazioni. Abbiamo riconquistato il rispetto della nostra gente, meritiamo rispetto anche da loro“.

Ma il ko di Firenze, al netto degli errori arbitrali, è solo l’ultimo tassello di un mese complicato. L’ultima vittoria è lontana ormai un mese, il 2-1 con la Salernitana del 10 aprile, e le difesa avversarie vengono sollecitate meno, solo due gol nelle ultime quattro partite. Ma la differenza reti è l’unica buona notizia della serata, che tutela il sesto posto della Roma di José Mourinho, costretta ora a giocare le ultime due partite, con Venezia e Torino, con tutta concentrazione del mondo.

Perché ora i distacchi sono annullati e gli ultimi 180 minuti del campionato decideranno le sorti della prossima Europa. Nota a margine, che ha restituito il sorriso ai tantissimi tifosi giallorossi che hanno riempito il settore ospiti del Franchi, è stato il rientro in campo di Leonardo Spinazzola. Qualche corsa e pochi palloni toccati, ma una splendida notizia per lui e la Roma in questo finale di stagione.

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Fiorentina-Roma, le pagelle del Prof. Moroni

Questa era una partita per far respirare il cervello e l’anima, stanchi dalla semifinale. Sarebbe bastato anche un pareggio a reti bianche; ma un rigorino impercettibile ne ha cambiato lo svolgimento.

Rui Patricio 6: Non ha responsabilità sui gol e fa qualche bella parata.

Mancini 5: Il movimento organizzato della Fiorentina mette in difficoltà la difesa, specie sulla destra. Altro cartellino per i suoi interventi sempre vistosi.

Smalling 6,5: E’ l’unico che non perde la testa, il controllo e i contrasti.

Ibanez 5: Ha combattuto, ma ha sofferto a coprire dal suo lato, anche in virtù dello scarso contributo di Zalewsky.

Karsdorp 5: Come Ibanez, come Pellelgrini e Tammy è in riserva di fiato e di lucidità.

Cristante 5: Nonostante il modulo più denso a centrocampo non ce la fa ad inventare lanci o tiri di rilievo.

Zalewsky 4,5: La sua peggior prestazione, perché anche lui sfinito dalla gioia di giovedì e perché impegnato severamente da Ikoné.

Sergio Oliveira 4,5: Aspettavamo una conferma grazie all’assetto tattico che poteva favorirlo, invece anche lui è apparso appannato e poco reattivo.

Veretout 6: Il migliore del reparto, ma gli avversari correvano di più con e senza palla; anche lui ha fatto fatica.

Pellegrini 4,5: Una prestazione quasi disastrosa. Non gli è riuscito niente: punizioni, dribbling, lanci…niente.

Abraham 6: Un acuto di testa, poi più nulla. Se ne apprezzano però l’impegno e il contributo in fase difensiva.

El Shaarawy e Zaniolo sv: entrano bene, specialmente il primo.

Mourinho 4,5: Viene sconfitto dalla stanchezza psicofisica dei suoi ragazzi (Poteva cambiarne qualcuno in più?), dalla bravura di Italiano che ha annullato tutte le risorse giallorosse e da un rigore inesistente, come definito da tutti i commentatori (Sospenderanno gli arbitri per un paio d’ore?).

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Fiorentina-Roma 2-0, le pagelle di Retesport

Serata amara per i giallorossi al Franchi, dopo la gioia europea contro il Leicester, gli uomini di Mou cadono sotto i colpi dei viola di Italiano, a cui bastano i primi 12 minuti di fatto per mettere in ghiaccio i tre punti. Giallorossi affaticati, spenti e fortemente deconcentrati in avvio, mai realmente in grado di rientrare in partita.

Le pagelle di Retesport:

Rui Patricio 6,5 – Non può nulla sul rigore e la rasoiata di Bonaventura, chiude poi la porta sperando in un rilancio dei suoi che non arriverà mai

Mancini 5 – Compassato, distratto, surclassato a tratti da Nico Gonzalez. Da una sua uscita sbagliata, nasce l’occasione del rigore. Nella ripresa non riesce mai ad impedire all’argentino di scatenarsi

Smalling 6,5 – Chiusure sempre puntuali, in anticipo, a limitare Cabral. In area due pezze pesantissime su altrettante occasioni da gol dei viola

Ibanez 5,5 – Tutti sono chiesti per 80 minuti dove fosse finito sull’occasione del 2-0 viola, quando Bonaventura senza chiusure ha tempo e spazio per battere a rete indisturbato

Karsdorp 5,5 – Impreciso, mai pericoloso in zona offensivo. Stanco, come tanti compagni

Oliveira 6 – E’ l’unico in mezzo al campo che quanto meno non leva mai la gamba nei contrasti

Cristante 5 – Compassato, poco ispirato, da diverse partite sta arrancando e quando viene meno la fisicità, anche la lucidità in fase di possesso si appanna

Veretout 5,5 – Corre tanto, spesso senza dare un concreto ausilio ai suoi. Recupera palloni, ma ne perde tanti. Confusionario

Zalewski 5 – Tre-quattro palloni persi sulla linea mediana sono lo specchio della sua serata a motori spenti

Pellegrini 5,5 – Lotta e prova a supportare Abraham in avanti. Poche chance per illuminare

Abraham 6 – Una sufficienza dovuta alla generosità enorme messa a disposizione dei suoi, nella cinquantesima partita stagionale. Sfortunato sull’incornata della ripresa che poteva riaprire il match

Mourinho 6 – Attenuanti tante, la direzione di gara ci mette il carico, su una Roma schiacciata dalla pesantezza degli sforzi di Coppa. C’è da rifiatare, serrare i ranghi e agganciare l’Europa nelle prossime due partite prima di Tirana

Sost.
El Shaarawy 6,5
Perez 5,5
Shomurodov sv
Spinazzola – BEN TORNATO!

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Mourinho: “Banti ci deve spiegazioni. Vogliamo rispetto dagli arbitri, ora è troppo”

Nel post partita di Fiorentina-Roma, ha parlato José Mourinho.

José Mourinho a DAZN

Roma stanca?
“La spiegazione la stiamo aspettando noi… Sono tante partite che non abbiamo spiegazioni. Oggi c’è una doppia spiegazione. Una, ovviamente, dopo la partita di giovedì ci mancavano energie fisiche e mentali, già sapevamo che ci sarebbe stata questa differenza con la Fiorentina. Voglio sentire le spiegazioni di Banti di Livorno che non è lontano da qua. Ho già visto il rigore, non è un tocco, non è un fallo, non era VAR, non era rigore. Il signor Banti interviene… Se stiamo parlando dei tre punti di oggi, finiamo così. Al di là di questo rigore del signor Banti, la Fiorentina ha meritato di vincere perché ha giocato meglio. Stiamo parlando di Venezia, di Bologna, di tanti episodi che non hanno spiegazioni. Dov’è adesso il sig. Banti? A Coverciano, a Milano? Perché ha richiamato Guida che stava a 10 metri e non ha visto che era rigore? Vogliamo queste spiegazioni che non abbiamo. Sì, abbiamo una vista che assorbe le energie, le emozioni, poi non è facile da dimenticare in una città come Roma. Abbiamo un campionato da giocare ed è veramente troppo quello che succede alla nostra squadra”.

Come mai la squadra è entrata come se fosse intimorita?
“La risposta è molto semplice. Su Zalewski posso dire che 12 mesi fa sarebbe stato nella panchina della Primavera, ma 12 mesi dopo ha giocato 8-9 partite di fila. Sulla verticalità e sull’orizzontalità, dico che abbiamo giocato 14 partite in più per 90 minuti rispetto alla Fiorentina, che ha giocato una partita a settimana. Facciamo più di 10 Km a partita, abbiamo tanti kilometri sulle gambe, questo fa la differenza su concentrazione e non. Ringrazio per le parole iniziali, abbiamo il rispetto dei romanisti ma anche dei Banti di questa vita, che seduti nella loro sedia hanno tolto tanti punti a questi ragazzi”.

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Spinazzola torna in campo dopo 10 mesi a Firenze

E’ l’unica gioia di serata al Franchi. Leonardo Spinazzola dopo 9 mesi di assenza a causa dell’infortunio al tendine d’Achille, è tornato in campo nei minuti finali del match contro la Fiorentina.

9.5.2022 Fiorentina vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Spinazzola ritorna in campo (Foto Gino Mancini)