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Dybala e il rigore in finale contro la Francia: ”Martinez mi ha consigliato di tirare centralmente”

Paulo Dybala sta festeggiando il Mondiale vinto con l’Argentina e Mou spera di riaverlo il prima possibile. Il numero 21 giallorosso, ai microfoni di tycsports.com, ha commentato l’esecuzione del calcio di rigore tirato in finale contro la Francia, svelando un retroscena: “La verità è che quando il mister mi ha chiamato per entrare sapevo che era colpa dei rigori, quindi ho dovuto cercare di avere la mente più fredda possibile. Non è facile perché ovviamente una finale mondiale non si gioca tutti i giorni. Toccava a me e ci è voluto molto tempo per arrivare dove c’era la palla. Non potevo andare oltre, avevo parlato con Dibu (Emiliano Martinez, ndr), mi aveva consigliato di tirare in mezzo dopo che avevano sbagliato. Stavo per tirare, il portiere è andato su quel palo, ma ho sentito quello che ha detto il mio compagno e ho calciato forte in mezzo, senza sbagliare”.

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Roma, Joya Mondiale e 16 giorni per accendere la luce di una squadra spenta

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca)Dybala è campione del mondo. Dopo una partita straordinaria, che è già entrata nella storia del calcio, la Francia si deve arrendere di fronte all’Argentina di Messi. L’Albiceleste dopo 36 anni torna a vincere un Mondiale e Paulo Dybala, nonostante abbia giocato poco più di 17 minuti, ha messo la firma sulla Coppa del Mondo. Scaloni, infatti, ha deciso di far entrare la Joya al minuto 121 con la responsabilità di segnare durante la lotteria dei calci di rigore. Gli ultimi 6 calciatori entrati con questo peso sulle spalle, tra Europei e Mondiali, avevano sbagliato. Dybala, però, è diverso e non ha paura di calciare il rigore più importante della sua carriera: poggia il pallone sul dischetto e con un tiro centrale porta avanti l’Albiceleste dopo l’errore di Coman.

Il classe 93 è il primo tesserato della Roma argentino a vincere un Mondiale. Prima della Joya altri 15 calciatori erano riusciti ad alzare la Coppa del Mondo mentre militavano nella Capitale: Ferraris, Guaita, Masetti, Monzeglio, Donati, Serantoni, Conti, Berthold, Voeller, Aldair, Candela, Cafu, De Rossi, Perrotta e Totti. Qatar 2022 è la 9° edizione di un Mondiale in cui c’è almeno un giallorosso nella rosa campione del mondo (più di ogni altro club). Dybala ora è pronto per riprendersi la Roma sulle spalle.

Mou ha 16 giorni per cambiare la Roma: stasera c’è il Casa Pia

23.4.2022 Inter vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mourinho (Foto Gino Mancini)

La Roma torna in campo. Alle ore 20, infatti, i giallorossi giocheranno contro i portoghesi del Casa Pia. L’ultima amichevole è stata disastrosa: un espulso (Vina) e una sconfitta amara per 3-0 contro la penultima della Liga (Cadice). Mourinho ha 16 giorni per cambiare il volto della Roma. Da novembre vedere le partite della squadra giallorossa è una sofferenza: errori grossolani, mancanza di intensità, assenza di coraggio, pochi tiri e occasioni da gol.

Lo Special One in questi giorni, oltre alla consueta difesa a 3, ha provato il 4-2-3-1 che potrebbe rappresentare una soluzione per cambiare il volto di una squadra amorfa. Il ritorno da campione del mondo di Paulo Dybala, invece, potrebbe riportare l’entusiasmo che ha caratterizzato la scorsa stagione. L’attaccante argentino è la luce che illumina i giallorossi, infatti, con la Joya in campo la Roma ha una media punti che gli permetterebbe di tornare tranquillamente in Champions League: 20 punti in 9 partite (media di 2.22 a gara). Mou ha 16 giorni per trovare altri interruttori e fonti di energia che possano accendere una squadra che ultimamente sta giocando al buio.

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Argentina-Arabia Saudita 1-2: Dybala rimane in panchina per tutta la partita

L’Argentina dopo 36 risultati utili consecutivi si ferma contro l’Arabia Saudita. L’Albiceleste, infatti, ha perso 1-2 contro i figli del deserto. Il Ct Scaloni, nonostante la sua squadra fosse sotto dal 53esimo, ha deciso di lasciare Dybala in panchina per tutta la partita. La strada per la vittoria del Mondiale si fa in salita per l’Argentina. L’Albiceleste, infatti, dovrà fare punti contro Polonia e Messico per superare il girone C.

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Il ‘mercatino’ della Roma: luce Dybala, Matic garanzia, sorpresa Camara, delusione Belotti e incognita Celik

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dopo 21 partite stagionali cominciano i primi bilanci. La Roma in estate con gli acquisti di Wijnaldum (0) e Dybala (0) è stata tra le protagoniste del calciomercato italiano. Oltre a loro sono arrivati: Belotti (0), Camara (1,5), Celik (7), Matic (0) e Svilar (0). I 7 innesti, considerando solo l’esborso economico per i cartellini, alla Roma sono costati 8,5 milioni. Chi ha convinto? Chi ha deluso?

Gli infortuni e il ‘mercatino’ che non gioca

Il mercato della Roma è stato fortemente influenzato dagli infortuni. I nuovi innesti hanno portato tanta esperienza: 180 partite di Champions League e 40 trofei. I problemi fisici, però, hanno rovinato i piani giallorossi: Wijnaldum ha giocato solo 12 minuti, a causa di una frattura alla tibia rimediata in allenamento, Dybala è stato fuori per circa un mese, Celik ha avuto un problema al legamento collaterale e ha saltato 7 gare, Matic, a fine ottobre, ha dovuto convivere con un problema agli adduttori mentre Belotti e Camara hanno faticato a raggiungere velocemente la forma fisica migliore. Mourinho, alla vigilia della gara contro il sassuolo, ha sottolineato la situazione infortuni e ha dichiarato: ”Se guardi l’ultima partita nostra, se non sbaglio abbiamo giocato con la stessa squadra dell’anno scorso con Camara nella posizione di Mkhitaryan. Questo significa che il bel mercatino che abbiamo fatto con sforzo, dedizione, sacrificio e lavoro non sta giocando”.

La luce di Paulo Dybala

Foto Fraioli

Paulo Dybala è la luce dell’attacco della Roma. I giallorossi faticano a fare gol e solo la Joya ha i numeri che servono ad una squadra per ambire ad obiettivi importanti. Il numero 22 è il capocannoniere della Roma: 7 gol in 12 partite (816 minuti). Ad aumentare il contributo alla fase realizzativa giallorossa ci sono anche 2 assist preziosi a Tammy Abraham che, senza l’argentino, brancola nel buio. Con Dybala dall’inizio la Roma comincia la partita con un gol di vantaggio, infatti, l’attaccante giallorosso è entrato in un azione da gol ogni 90 minuti giocati. La qualità immensa dell’argentino emerge in una squadra amorfa.

Mourinho più volte ha sottolineato l’importanza della Joya e lo ha fatto anche dopo l’ultima partita di campionato: Vedo questi ultimi minuti come la conferma di due cose: con 20 minuti di Dybala c’è la luce, i tifosi nel primo tempo fischiavano ed erano delusi, ma pagherebbero per vedere più calcio di Dybala. Un dato, però, fa riflettere, i giallorossi nell’ultimo frangente di Roma-Torino, con l’attaccante argentino in campo, hanno creato più gol attesi (1,04) rispetto alle sfide contro: Napoli (0,21) Lazio (0,38), Sassuolo (0,76) e Torino (fino al minuto 70, 0,31). Dybala non può essere l’unico calciatore che accende l’interruttore della luce.

La garanzia Nemanja Matic

Matic è il classico pretoriano di Josè Mourinho. Lo Special One, dopo averlo allenato al Chelsea e al Manchester United, lo ha portato con sé anche nella Capitale. Il centrocampista serbo in questa stagione ha disputato 20 partite (1155 minuti) mettendo a segno un gol e un assist. La rete realizzata nell’ultima gara di campionato contro il Torino ha permesso alla Roma di ottenere un punto. Matic non è abituato a vivere la gioia di un gol fatto: non segnava dal 29 gennaio 2020.

Al netto della rete contro il Torino, l’ex United quando è in campo dimostra di avere una conoscenza calcistica sopraffina (85,7% di passaggi riusciti) e la capacità di intercettare le azioni avversarie grazie a delle letture preventive. Matic, spesso, però, per esigenza ha dovuto giocare in coppia con Cristante formando un reparto statico senza cambi di passo e in molte situazioni si è trovato a rincorrere gli avverarsi palesando i suoi difetti. Il numero 8 giallorosso si è dimostrato un calciatore prezioso ma, data la carta di identità (34 anni), non potrà giocare costantemente ogni 3 giorni.

Il centrocampista serbo quando rilascia delle dichiarazioni incarna alla perfezione il pensiero Mourinho, infatti, non un caso se è il sesto calciatore più impiegato dallo Special One in tutta la sua carriera (179 partite). Matic, dopo Roma-Torino, ha evidenziato il motivo per cui, secondo lui, la squadra non riesce a fare il salto di qualità: ‘Ci manca la giusta mentalità”.

La sorpresa Camara

Camara è arrivato nella Capitale a causa dell’inaspettato infortunio di Wijnaldum. Il centrocampista di proprietà dell’Olympiakos, dopo un inizio di stagione in cui ha passato più tempo in panchina che in campo, ha fatto vedere le proprie qualità. Mourinho prima di Udinese-Roma aveva presentato così il numero 20: ”Camara non ha i 90 minuti e non ha la possibilità di cominciare la partita di domani. Non ha neanche la conoscenza del nostro metodo di gioco. Ha dimostrato la sua qualità in allenamento, è un giocatore di qualità che ci aiuterà tanto. Per ora andrà in panchina, poi piano piano avrà un percorso da fare”

Camara nelle 14 partite giocate (1 assist in 595 minuti) ha dato dinamismo e fisicità al centrocampo della Roma. Il numero 20 ha permesso alla squadra giallorossa di giocare più alta in fase di non possesso cercando in diverse situazioni il recupero palla nella metà campo avversaria. Camara, infatti, grazie ad un pallone rubato a Tameze, nella gara contro il Verona ha permesso alla Roma di segnare il gol del pareggio. Tendenzialmente quando è stato schierato dal primo minuto, il guineano ha messo in difficoltà il centrocampista avversario sul quale Mourinho lo ha messo in marcatura: Villar, Ndombele e Tameze ne sono la testimonianza.

La delusione Andrea Belotti

Belotti ha rifiutato diverse proposte per indossare la maglia delle Roma. L’ex capitano del Torino è stato voluto fortemente da Josè Mourinho che prima del suo arrivo dichiarò: ”Su Belotti dico una cosa sola: se vuole davvero venire alla Roma, mi piace questo suo entusiasmo”.

Peccato che il gallo, in questa prima parte di stagione con la maglia giallorossa, abbia perso il sorriso. Ad oggi lo specchio dell’esperienza di Belotti nella Capitale è il rigore sbagliato contro il Torino. Il numero 11 ha giocate 17 partite (656 minuti) e ha realizzato 2 gol. Bottino troppo magro per un attaccante che fatto oltre 100 reti in Serie A. Belotti, in campionato, ancora non è riuscito a vedere la porta e spera in un nuovo inizio dopo la sosta.

Celik rimandato con fiducia

Celik è l’unico calciatore arrivato dal mercato estivo per cui la Roma ha speso dei soldi per acquistare a titolo definitivo il cartellino (7 milioni). Il terzino turco in questo inizio di stagione ha giocato 12 partite (707 minuti) su 21. Il numero 19 non ha realizzato assist o gol e questo purtroppo lo accomuna ai suo compagni di reparto. I quinti della Roma sono poco incisivi, infatti dalle fasce in 21 partite sono arrivati solo un gol (El Shaarawy) e un assist (Spinazzola).

Il terzino turco, però, ha dimostrato personalità nelle giocate e ciò è testimoniato da un dato: 5 grandi occasioni da gol create in Serie A (11° del campionato italiano e secondo della rosa dopo Pellegrini). Celik, data l’esclusione di Karsdorp, dopo la sosta probabilmente avrà più spazio e continuità per dimostrare il proprio valore.

La speranza Wijnaldum e l’incognita Svilar

Georginio Wijnaldum rappresenta la speranza della Roma. L’attesa di rivedere il centrocampista olandese con la maglia giallorossa è molto elevata. Il numero 25 ha giocato solo 12 minuti con la Roma e Mourinho spera di poter contare su di lui subito dopo la sosta. La frattura alla tibia è un infortunio grave e rivedere immediatamente Wijnaldum al massimo della propria forma sarà molto difficile. La speranza è che il centrocampista olandese possa dare comunque un grande contributo nella seconda parte di stagione e aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi.

Il primo calciatore arrivato nella sessione estiva è stato Mile Svilar. L’ex portiere del Benfica è un oggetto misterioso, infatti, ha disputato solo una gara con la maglia giallorossa. L’unica occasione per vederlo in campo è stata la sconfitta in Europa League contro il Ludogorets per 2-1. Le prime impressioni non sono state positive ma è impossibile giudicare un calciatore che ha disputato solo 90 minuti. Il ruolo di Svilar sembra molto simile a quello di Fuzato (inutilizzato la scorsa stagione), per cui, la Roma nelle prossime settimane dovrà fare delle valutazioni sul secondo portiere da affiancare a Rui Patricio.

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Roma quasi ‘caput mundi’: i giallorossi sono la quarta società per calciatori campioni del mondo (AUDIO)

SPECIALE MONDIALI RS (di Nicolas Terriaca) – Mancano solo 3 giorni all’inizio del Mondiale (Qatar-Ecuador, 20 novembre ore 17:00). La Roma avrà 4 calciatori che parteciperanno alla Coppa del Mondo: Dybala, Zalewski, Vina e Rui Patricio. Ma la manifestazione iridata ha un certo feeling con i colori giallorossi e viceversa. La Roma infatti è la quarta società per tesserati campioni del mondo (15). Hanno fatto meglio nel Mondo rispetto ai capitolini solo: Juventus (25), Bayern Monaco (23) e Inter (19). Gli ultimi tesserati giallorossi che hanno alzato la coppa sono 3 italiani: Totti, De Rossi e Perrotta (2006). La lista dei campioni del mondo continua con: Cafu (2002), Candela (1998), Aldair (1994), Berthold, Voller (1990), Conti (1982) Serantoni, Monzeglio, Donati (1938), Masetti, Ferraris e Guaita (1934). La statistica merita una specifica: si fa riferimento solo ai calciatori che hanno partecipato al Mondiale nello stesso periodo della carriera in cui militavano nella Roma.

Ascolta la clip audio di Checco Oddo Casano

I calciatori giallorossi che prenderanno parte al Mondiale in Qatar non hanno mai segnato in questa competizione. Tra i 4 romanisti, infatti, due sono all’esordio (Zalewski e Vina) uno fa il portiere (Rui Patricio) e infine Paulo Dybala ha avuto a disposizione solo 22 minuti nella Coppa del Mondo del 2018. L’attaccante argentino probabilmente è l’unico che si può avvicinare alla lista dei 3 calciatori che sono passati per Roma e hanno realizzato più gol nelle varie edizioni dei Mondiali. In questa particolare classifica ci sono: Batistuta (10 reti in 12 presenze), Voller (8 gol in 15 gare) e Boniek (6 reti in 16 partite).

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Mondiale

I 4 romanisti al Mondiale: Dybala vuole la coppa, Zalewski vive un sogno, Rui e Vina rischiano la panchina (AUDIO)

SPECIALE MONDIALI RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma sarà presente al Mondiale in Qatar. La società giallorossa, infatti, ha 4 calciatori che disputeranno la Coppa del Mondo: Dybala, Zalewski, Vina e Rui Patricio. In Serie A, 6 società contano più convocati: Juventus (11), Inter (7), Milan (7), Napoli (5), Fiorentina (5) e Torino (5). Il destino ha voluto che i calciatori giallorossi si sfideranno durante la fase a gironi: 30 novembre (ore 20:00), Polonia-Argentina (Zalewski vs Dybala) e 28 novembre (ore 20:00) Portogallo-Uruguay (Rui Patricio vs Vina).

Ascolta l’audio sui 4 giallorossi al Mondiale di Checco Oddo Casano

Dybala sogna la vittoria al suo primo Mondiale da protagonista

Per Dybala non sarà un esordio. La Joya, infatti, ha disputato 22 minuti durante Argentina-Croazia, che terminò 0-3, nella Coppa del Mondo del 2018. In quel Mondiale, però, giocò solo quello stralcio di partita senza avere la possibilità di essere protagonista. Il Ct Scaloni pochi giorni fa ha dichiarato: ”Per noi è una gioia avere Dybala perché è un ragazzo che apprezziamo e che merita l’opportunità di giocare, soprattutto sapendo quanto sia difficile dopo un infortunio”.

L’attaccante argentino si augura di avere il minutaggio sufficiente per incidere. Dybala, ad oggi, con l’Albiceleste ha disputato 34 partite (1443 minuti) e ha realizzato 3 gol e 6 assist. Scaloni predilige il 4-3-3 e in questo modulo la Joya rischia di avere poco spazio, poiché, l’ala destra titolare sarà Messi. Il Ct argentino spesso ha utilizzato anche il 4-4-2 e, nel caso dovesse farlo anche durante questi Mondiali, concorrenza permettendo, Dybala ricoprirebbe il ruolo della seconda punta. Il 22 giallorosso con l’Argentina lo ha fatto 13 volte ed è la posizione nella quale è stato utilizzato di più. Dybala anche nel 4-4-2, però, rischia di partire dalla panchina per cui la Joya dovrà essere brava a sfruttare le opportunità che avrà per incidere ed essere protagonista. L’occasione potrebbe arrivare nella prima giornata del girone contro l’Arabia Saudita. Paulo sogna di alzare la Coppa del Mondo e scrivere la storia.

Girone C: Argentina, Messico, Polonia, Arabia Saudita.

Le partite dell’Argentina: martedì 22 novembre (ore 11:00) Argentina-Arabia Saudita, sabato 26 novembre (ore 20:00) Argentina-Messico e mercoledì 30 novembre (ore 20:00) Polonia-Argentina.

Esordio Mondiale per Zalewski: il sogno di papà Christopher

Zalewski per la prima volta disputerà un Mondiale. L’esterno polacco lo farà da protagonista, poiché, il titolare sulla fascia sinistra sarà proprio lui. Il Ct Czeslaw Michniewicz, infatti, predilige il 3-4-2-1 o il 4-2-3-1 e il ruolo di esterno o ala sinistra sarà ricoperto proprio dal numero 21. Nelle ultime 4 partite disputate in Nations League, Zalewski ha iniziato la gara dal primo minuto e, nella sfida contro l’Olanda, ha realizzato anche un assist. L’esterno giallorosso ha giocato 7 gare (367 minuti) in Nazionale e ha messo a segno 2 passaggi vincenti.

Il debutto in Nazione di Zalewski: un sogno che si avvera

Ai microfoni di Retesport, Boniek (ex Presidente della Federazione polacca) ha raccontato un retroscena riguardo all’esordio di Zalewski con la Polonia: ‘‘Posso rivelarvi che qualche mese fa poiché sapevamo che il papà di Zalewski stava poco bene, chiesi a Paulo Sousa di convocare il ragazzo contro San Marino. Ha esordito e ha realizzato anche un assist, ma fu importante per lui perché anche il papà venne a vedere la partita. Ricorderò sempre la sua commozione per l’esordio del figlio. Zalewski, state sicuri, a calcio sa giocare e si sente romanista dentro, lo posso garantire”.

Il sogno del papà di Zalewski era quello di vedere suo figlio giocare con la maglia della nazionale polacca e fortunatamente è riuscito a guardare Nicola vestire la casacca bianco rossa. L’esterno romanista, il 23 settembre con un post Instagram, ha ricordato il padre Christopher: ”Guarda questa foto, è sempre stato il tuo sogno, il NOSTRO sogno. Me lo hai sempre detto: “Io aspetto solo il tuo esordio in Nazionale, poi posso pure andare”, sembrava fatto apposta. Oggi mi ritrovo a vivere il nostro sogno a 360 gradi ma senza di te, pur sapendo che sei sempre con me anche se non fisicamente. Zalewski durante questi Mondiali potrà contare su una certezza: papà Christopher lo aiuterà a mettere le ali sulla fascia sinistra e scrivere la storia del calcio polacco.

Girone C: Argentina, Messico, Polonia, Arabia Saudita

Le partite della Polonia: martedì 22 novembre (ore 17:00) Messico-Polonia, sabato 26 novembre (ore 14:00) Polonia-Arabia Saudita, mercoledì 30 novembre 2022 (ore 20:00) Polonia-Argentina.

Primo Mondiale per Vina: la concorrenza di Olivera rischia di farlo sedere in panchina

Come Zalewski, anche Vina per la prima volta disputerà un Mondiale con la propria Nazionale. Il numero 17 giallorosso è in ballottaggio per una maglia da titolare con il terzino del Napoli Olivera. Il Ct Diego Alonso predilige una difesa a 4 e ciò potrebbe sfavorire Vina che, oltre a non essere protagonista con la maglia giallorossa, non gioca da molto tempo con questo modulo. Olivera, a differenza del terzino romanista, con il Napoli sta disputando una buona stagione e lo sta facendo proprio in una difesa a 4. Vina con l’Uruguay ha giocato 26 partite (1817 minuti) e ha realizzato 2 assist. Prima di approdare nella Roma la fascia sinistra della Celeste aveva il suo nome ma in questo Mondiale rischia di essere cancellato a favore di Mathias Olivera.

Girone H: Ghana, Corea del Sud, Portogallo, Uruguay

Le partite dell’Uruguay: giovedì 24 novembre (ore 14:00) Uruguay-Corea del Sud, lunedì 28 novembre (ore 20:00) Portogallo-Uruguay, venerdì 2 dicembre (ore 16:00) Ghana-Uruguay.

Il veterano Rui Patricio: terzo Mondiale con il Portogallo ma non più da protagonista

Rui Patricio disputerà il terzo Mondiale con la maglia del Portogallo. Il portiere giallorosso, infatti, ha disputato la Coppa del Mondo nel 2014 e nel 2018. Nelle ultime 8 gare, però, il Ct Fernando Santos in 6 occasioni gli ha preferito il portiere del Porto Diogo Costa. Rui Patricio ha perso la titolarità e probabilmente vedrà il Mondiale dalla panchina. Il portiere giallorosso ha disputato 104 partite con la maglia del Portogallo: 87 gol subiti e 50 gare con la porta inviolata.

Girone H: Ghana, Corea del Sud, Portogallo, Uruguay

Partite del Portogallo: giovedì 24 novembre (ore 17:00) Portogallo-Ghana, lunedì 28 novembre (ore 20:00) Portogallo-Uruguay, venerdì 2 dicembre (ore 16:00) Corea del Sud-Portogallo.

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L’involuzione della produzione offensiva della Roma: solo 2,49 gol attesi nelle ultime 3 partite

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma in 7 giorni, parzialmente, ha gettato quanto di buono fatto in precedenza. Al netto dell’estetica del gioco espresso, infatti, i giallorossi, una settimana fa, erano quarti in classifica a 2 punti dal secondo posto con Lazio (-1), Inter (-1) e Juventus (-3) alle spalle. Dopo il pareggio contro il Torino, la Roma si ritrova settima a 6 lunghezze dalla seconda posizione e con Lazio (+3) Inter (+3) e Juventus (+4) avanti in classifica.

I numeri dell’involuzione offensiva della Roma

Nelle ultime gare, i giallorossi hanno avuto difficoltà a creare pericoli alle squadre avversarie. Mourinho dopo Roma-Lecce dichiarò: ”Ci sono squadre che non segnano perché non hanno opportunità, con noi è diverso: le creiamo ma siamo in un momento in cui facciamo fatica”. Recentemente, invece, la Roma non ha segnato perché non ha avuto occasioni.

Nelle ultime 3 partite di campionato, infatti, i giallorossi hanno prodotto solo 2,49 gol attesi. Numeri alla mano, la Roma contro Lazio (0,38), Sassuolo (0,76) e Torino (1,35) ha avuto problemi a risultare pericolosa. Nelle ultime 3 partite casalinghe i giallorossi hanno creato ancora meno: 1,94 expected gol. Nella sfida contro il Torino è stato Dybala ad accendere la luce, infatti, fino al 70esimo la Roma aveva prodotto solo 0,31 gol attesi. Dopo l’ingresso dell’attaccante dell’argentino, in 20 minuti, i giallorossi hanno creato 1,04 expected gol.

Il regresso rispetto alle gare precedenti è preoccupante: in 8 partite di Serie A (Salernitana 2,98, Cremonese 2,91, Monza 2,67, Empoli 3,84, Atalanta 3,28, Lecce 3,62, Sampdoria 2,60 e Verona 3,03) i giallorossi hanno prodotto più gol attesi rispetto alle ultime 3 sfide (2,49). L’involuzione della produzione offensiva è uno dei problemi che Mourinho, nei prossimi 50 giorni, dovrà risolvere. Ritrovare Spinazzola, Pellegrini, Wijnaldum e Dybala aiuterà lo Special One a trovare la chiave giusta per aprire la porta del gol.

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Roma ‘spuntata’: i giallorossi rischiano il 2° peggior attacco nei campionati a 20 squadre della propria storia

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Senza fare gol le partite di calcio non si vincono. Concetto banale quanto importante in una Roma che fa fatica a gonfiare le reti delle porte avversarie. Mourinho nel post partita di Roma-Napoli ha dichiarato: ”Abbiamo fatto una prestazione sufficiente per non perdere la partita”. Concetto che può essere condiviso o meno ma il dato oggettivo è che si è fatto poco o nulla per vincere la gara. I giallorossi, infatti, nel match di ieri non hanno effettuato un tiro in porta e hanno palesato difficoltà preoccupanti nell’ultima trequarti di campo.

La media gol della Roma in queste prime 11 partite di campionato è allarmante: 1,18 a partita (13 reti totali in Serie A). Continuando così la squadra di Mourinho rischia di stabilire un record negativo che pochi si sarebbero immaginati ad inizio stagione: 2° peggior attacco nella storia della Roma nei campionati a 20 squadre. Se non ci sarà un’inversione di marcia, infatti, l’attuale media gol dei giallorossi porterà la squadra a segnare 45 gol in 38 partite (solo nel 1946-47 con 41 reti si è fatto peggio). Abraham, Belotti, Shomurodov, El Shaarawy e Zaniolo, in Serie A, hanno realizzato le stesse reti di molti difensori del campionato italiano (2): Kim del Napoli, Udogie dell’Udinese, Doig del Verona e Mazzocchi della Salernitana. Allarmante. Se si vuole ambire ad obiettivi importanti, è obbligatorio voltare pagina perché in quella attuale c’è solo scritto ‘cercasi i gol’.

Solo 5 partite con più di un gol nelle ultime 17 gare di Serie A

14.5.2022 Roma vs Venezia (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Abraham deluso (Foto Gino Mancini)

Gli attaccanti della Roma stanno navigando nel buio. Dybala era l’unico che accendeva la luce e permetteva anche agli altri di segnare (Abraham ha realizzato 2 gol su 2 assist da parte dell’argentino). La fatica in fase realizzativa, però, non è novità in casa giallorossa (9° attacco la passata stagione con 59 reti) e considerando anche le ultime 6 gare dello scorso campionato, la squadra di Mourinho nelle ultime 17 partite di Serie A solo in 5 occasioni ha segnato più di un gol (Torino-Roma 0-3, Roma-Monza 3-0, Empoli-Roma 1-2, Inter-Roma 1-2 e Roma-Lecce 2-1). Non è un caso se i giallorossi hanno vinto le ultime 5 gare in cui hanno segnato più di una rete. Nel calcio, infatti, l’obiettivo principale è fare gol.

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Roma quarta nonostante l’attacco ‘spuntato’: dal 1996 solo in 2 occasioni ha segnato meno

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – AAA Cercasi gol degli attaccanti. Mourinho, dopo Roma-Cremonese, dichiarò di non essere in apprensione per le poche reti realizzate: ”Mi preoccupa che non segnino gli attaccanti? No, arriverà per tutti il tempo di segnare”. Otto giornate dopo, però, questo momento latita ad arrivare. Al netto dei 5 gol e 2 assist di Dybala, in Serie A, infatti, gli altri attaccanti giallorossi stanno faticando ad essere incisivi: Abraham in 709 minuti ha realizzato 2 reti e messo a segno un assist mentre Belotti, Shomurodov, El Shaarawy e Zaniolo in 844 minuti totali non hanno ancora effettuato né un gol né un assist in campionato. La Roma, a causa dell’attacco ‘spuntato’, in 10 giornate di Serie A ha segnato solo 13 gol. Un bottino così magro, a questo punto della stagione, non si registrava dal 2010-2011 (11 reti) e prendendo in considerazione tutte le stagioni dal 1996-1997, solo in un’altra occasione i giallorossi avevano segnato meno (11 gol nel 2008-2009).

La Roma, però, nonostante i problemi in fase realizzativa, è quarta a -4 dal Napoli primo in classifica. I giallorossi non hanno ancora mostrato le proprie potenzialità ma sono comunque in corsa per le posizioni di vertice. Se, come ha detto Mourinho, il tempo in cui gli attaccanti faranno gol arriverà, i tifosi della Roma possono sognare.