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Dybala senza rischi: altro test della verità

Le condizioni di Paulo Dybala stanno tormentando non solo José Mourinho, ma anche i tifosi romanisti in ansai da ormai tre partite per il campione argentino. Vigilie di gare col fiato sospeso per capire l’entità degli infortuni della Joya.

Come scrive il Corriere dello Sport, a distanza di quattro giorni dalla sfida di Bergamo i problemi non sono del tutto passati nonostante le tante ore passate tra Trigoria e casa con i vari trattamenti fisioterapici: nonostante la voglia di giocare dal primo minuto, stringendo i denti per il bene della squadra. L’intenzione di Mourinho è quella di risparmiarlo. Almeno inizialmente.

Ma come fatto prima della sfida contro l’Atalanta, il tecnico deciderà ancora una volta a poche ore dal fischio d’inizio del match. Quindi questa mattina il test decisivo, non solo per la scelta di Dybala, ma anche di altri ruoli in virtù delle partite ravvicinate e dell’impegno di mercoledì contro il Monza.

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Digitalbits non paga, rimosso il logo sulla maglia

La Roma giocherà con il Milan senza main-sponsor. La società ha infatti deciso di sospendere la partnership con DigitalBits. Alla base del contenzioso c’è un pagamento risalente allo scorso marzo non rispettato da parte della società che si occupa di criptovalute.

Come scrive il Tempo, la somma parziale da versare alle casse giallorosse era di circa 500mila euro, con i restanti 9.5 milioni da saldare al termine della stagione. Il club, che ha ritenuto inaccettabile il comportamento dell’azienda, ha deciso di esercitare una clausola contrattuale che permette di sospendere il diritto di marketing sugli asset della società. Per la sfida di questa sera contro i rossoneri, di conseguenza, la scritta verrà rimossa e, al posto del main-sponsor, la squadra allenata da Mourinho ha fatto già richiesta alla Lega Serie A per poter giocare con la scritta «SPQR». Non si tratta tuttavia di una rottura totale: se l’azienda dovesse riprendere pagamenti, la scritta tornerebbe a comparire sulla casacca, al contrario di quanto successo con l’Inter, che ha interrotto i rapporti con l’ormai ex sponsor di manica.

L’accordo tra Roma e DigitalBits è stato firmato la scorsa stagione, per una durata di tre anni, fino alla stagione 2023-24. Il contratto triennale prevede un compenso di 35 milioni di euro più bonus, con un aumento graduale di anno in anno. Finora il club ha incassato solo dieci milioni rispetto all’intera cifra stabilita dall’accordo.