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Roma, saracinesca Svilar: 4 clean sheet consecutivi. Non accadeva da 7 anni

Mile Svilar si è opposto con tutto se stesso ai tentativi del Milan ieri sera, chiudendo ancora la porta giallorossa. Oltre 360 minuti di imbattibilità, con 4 match senza reti subite.

Non accadeva dal 2017 con Eusebio Di Francesco in panchina.

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Rassegna stampa

Smalling down: adesso serve il leader di sempre

Una postura sbagliata ha aperto la strada a Candreva, una rincorsa affannosa ha concesso una semplice sterzata a Ngonge. Chris Smalling è una spiegazione. E’ tra le ragioni del flop Roma, naturalmente limitato alle prime tre giornate di campionato: in una difesa che ha subito già 6 reti, a una media di due a partita che non registrava da 21 anni (e che nella storia del club si era verificata in tutto due volte, una delle quali conclusa con la retrocessione del 1951), il principale imputato è sempre il leader. (…)

Smalling è stato uno di quelli che più hanno sofferto per il cambiamento tattico di Mourinho: nonostante la conferma della difesa a tre, che proprio da lui era stata caldeggiata un paio di anni fa, la Roma ha provato per tutta l’estate a ripensare in termini di atteggiamento. (…)

Ma a un prezzo improvvisamente perso il punto di forza delle prime due stagioni a Trigoria, cioè l’equilibrio e la solidità. Era difficilissimo fare gol alla Roma fino alla finale di Budapest, amara nell’esito ma non sbagliata nello spirito e nella strategia. Adesso è diventato un esercizio elementare: basta un po’ di pazienza e l’occasione buona, buonissima, capiterà senza dubbio.

(…) Durante la pausa, a Trigoria, ha provato a ritrovare la brillantezza perduta, che forse è dovuta anche alla necessità di gestirsi. Anche negli ultimi giorni è stato costretto a saltare qualche seduta di allenamento. Era successo anche prima, durante la preparazione. Non è un problema di appagamento (di che poi? Zero partite in Champions da quando è a Roma). E’ un problema di carburazione. Da Roma-Empoli vedremo se il motore è tornato a pieni giri.

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Rassegna stampa

Difesa da rivedere: incassati quattro gol nelle prime due gare

Un inizio di stagione in salita per la difesa della Roma. Con i due gol presi nel primo tempo di ieri contro l’Hellas Verona a firma di Duda e Ngonge, i giallorossi hanno eguagliato un record negativo che perdurava dalla stagione 2009/10. In quell’annata sulla panchina dei capitolini c’era Luciano Spalletti e anche in quell’occasione la Roma ha subito almeno due gol in entrambe le prime due giornate di campionato.

Come scrive il Tempo, un passo indietro per la squadra che lo scorso anno aveva terminato la stagione con la quarta miglior difesa in Italia subendo 38 reti, dietro solamente a Juventus (33), Lazio (30) e Napoli (28). Anche in vista della prossima campagna in Europa League – il prossimo 1 settembre ci saranno i sorteggi per i gironi -i giallorossi dovranno registrare la fase difesa, in un mercato estivo che ha visto partire Ibanez – in direzione Arabia Saudita – e arrivare N’Dicka a parametro zero, oltre al ritorno in prestito di Llorente dal Leeds.

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APPROFONDIMENTI

Roma, ‘muro difensivo’: in Europa è la squadra che concede meno big chance agli avversari

Parlate tanto degli altri, sono tutti fenomeni, ma poco di noi e di ciò che stiamo facendo, nonostante i nostri limiti strutturali”. Mourinho lo ha ripetuto anche al termine di Roma-Verona, ennesima gara della stagione vinta senza subire reti. I giallorossi in questa stagione hanno finora decisamente blindato la fase difensiva, raggiungendo forse quel livello di crescita auspicato dallo Special One.

Non sarà una squadra spettacolare con la palla tra i piedi, ma l’efficacia del castello difensivo, diretto da Smalling-Mancini-Ibanez, nella contonuità, è ormai sotto gli occhi di tutti. In alcune gare, soprattutto da inizio 2023, si ha la sensazione per larghi tratti delle stesse che gli avversari fatichino a tirare nello specchio della porta giallorossa. Merito di tutto il gruppo, che sta interpretando al meglio i dettami tattici imposti da Mourinho, alzando anche la linea del pressing e il livello della cd. ‘riaggressione’ dell’avversario una volta persa palla.

I numeri complessivi della stagione confermano la bontà del rendimento in campo: i giallorossi infatti secondo le ultime stime sono la squadra che nei Top5 campionati ha concesso meno ‘big chance’ o occasioni da gol (valore dell’xG difensivo) agli avversari: 15.8 xGA. In sostanza avrebbe dovuto subire solo 16 reti (a fronte delle attuali 19 concessi in A). Altro dato interessante è la differenza reti: con +20 i giallorossi sono ottavi in Europa dietro a Barcellona, Real, Manchester City, Napoli, PSG, Arsenal e Bayern Monaco, quasi tutte in testa o seconde nei rispettivi campionati. Quello che oggettivamente è mancato è il dato offensivo, dove la Roma ha offerto un rendimento ben al di sotto dei numeri attesi e quindi delle occasioni costruite.