Categorie
APPROFONDIMENTI

Roma, attacco stellare alla prova del 9: De Rossi a un passo da un record storico

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dall’arrivo di De Rossi, la Roma è diventata una macchina da gol. Ieri contro la Fiorentina (2-2), la formazione giallorossa ha ottenuto il pareggio all’ultimo respiro con Diego Llorente (95′) segnando nuovamente almeno 2 reti. Nelle 8 gare più recenti di Serie A, ovvero da quando DDR è alla guida della Roma, la squadra ha realizzato 22 gol: nessuno ha fatto meglio in campionato, segue l’Inter a quota 21. I calciatori andati a segno sono 10: Dybala (7), Pellegrini (4), Lukaku (2), Paredes (2), Huijsen (2), El Shaarawy (1), Azmoun (1), Aouar (1), Llorente (1) e Mancini (1).

Nei top 5 campionati, nel periodo, ovvero le ultime 8 gare del rispettivo torneo, solo l’Arsenal (33) ha effettuato più reti della Roma. Nella prossima gara di Serie A, in programma all’Olimpico domenica alle 18:00 contro il Sassuolo, De Rossi potrebbe raggiungere un record storico. L’attacco galattico dei giallorossi, però, dovrà superare la prova del 9. La Roma, infatti, ha realizzato almeno 2 gol nelle ultime 8 giornate di campionato e, se dovesse ripetersi, segnerebbe per la prima volta minimo 2 reti in 9 partite consecutive di Serie A (nella stessa edizione). In 97 anni non è mai accaduto. De Rossi potrebbe iniziare a entrare nella storia giallorossa anche nelle vesti da allenatore.

Categorie
Rassegna stampa

Toccasana DDR: il futuro è già scritto

Contro i numeri è difficile minimizzare. Dieci partite alla Roma con sette vittorie e una qualificazione ottenuta ai rigori con il Feyenoord. Unica sconfitta? Contro l’Inter che ha sempre vinto nel 2024. Ventisei gol segnati, 2,6 a partita. In aggiunta, come riporta il Corriere dello Sport, certi giocatori sembravano rabbuiati se non annientati, ora sono trasformati: a parte il caso clamoroso di Pellegrini, la continuità di rendimento di Spinazzola, El Shaarawy, Svilar, adesso anche Celik, è il segnale di un meccanismo che funziona.

Per tutte queste ragioni è inevitabile che si parli di ciò che succederà domani, anche se lui preferirebbe rinviare il dibattito a tempi più calmi e nitidi. De Rossi è arrivato a gennaio in una situazione emergenziale e ha accettato un contratto firmato in bianco per amore (e ambizione). Per un milione lordo di investimento, i Friedkin si sono già garantiti ricavi superiori allo stipendio erogato al nuovo allenatore. E se dopo 5 anni torna la Champions a Roma i soldi diventeranno tantissimi. Ma il 30 giugno sia la Roma sia De Rossi saranno liberi di cercare altre soluzioni. Difficile che un grande club, se crede davvero in un’idea, aspetti fino all’ultimo per proporre il rinnovo. Anche perché il lavoro di DDR viene visto a Trigoria, sì, ma anche fuori.

Categorie
NEWS

Fiorentina-Roma: De Rossi non parlerà in conferenza stampa

Domenica alle 20:45, la Roma affronterà al Franchi di Firenze la squadra di Italiano per la 28° giornata di Serie A. Alla vigilia della gara, De Rossi non parlerà in conferenza stampa. Il tecnico giallorosso si concentrerà esclusivamente sul campo per preparare una partita importante per continuare la rincorsa al 4° posto.

Categorie
NEWS

De Rossi: ”Difesa a 4? Vediamo. Pronto per la Roma? Lo scopriremo a maggio ma non avevo dubbi”

De Rossi, dopo aver sostenuto la conferenza stampa, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue dichiarazioni.

È giusto avere aspettative di alto spettacolo su questa partita?
“Non lo so, la garanzia di spettacolo quando giocano le squadre di De Zerbi è assicurata. Vediamo cosa succederà quando incontra la mia squadra… Ho tante idee in comune con lui, mi piace ciò che ha proposto in questi anni. Cerco di non allontanarmi dalle sue idee, si è inventato un tipo di calcio molto riconoscibile. Non so se lo spettacolo sia un vantaggio, perché spesso ci sono tanti gol da un lato e dall’altro, noi invece dobbiamo tenerla dalla nostra parte”.

Le viene la tentazione di fare un catenaccio?
“Difficile farlo contro una squadra che tiene così bene il pallone, rischi di non prenderla mai. Non è automaticamente sinonimo di vittoria, ma sono convinto che anche noi possiamo fare male al Brighton quando abbiamo il pallone tra i piedi. Aspettare che ce la diano loro potrebbe non essere la scelta migliore”.

Loro perdono spesso: che significato ha?
“Io analizzo il mio momento. Il Brighton sta perdendo spesso, ma ha perso anche tanti giocatori importanti. E’ una partita da dentro o fuori, ci saranno stimoli diversi e recupereranno giocatori importanti. In campionato sono in una posizione abbastanza tranquilla, quindi daranno alla partita europea ancora più significato”.

Sente il merito di essersi fatto trovare pronto? Se l’aspettava?
“Lo scopriremo a maggio se sarò stato pronto. Non avevo dubbi sul fatto che io fossi pronto, so come ho lavorato alla Spal e come programmo questo lavoro. Mi sono aggiornato nel periodo in cui non ho lavorato, ma poi ci sono i risultati. Alla Spal non sono stati buoni, quindi mi sono dovuto aggiornare. Io sono qui per farmi valutare in vista di maggio, adesso è passato troppo poco tempo per godermi quanto fatto in queste prime partite. Sarò veramente felice se questo giudizio lo rivedrete a maggio”.

La difesa a 4 domani?
“Vediamo”.

Categorie
NEWS

De Rossi: ”Rispettiamo il Brighton ma noi siamo la Roma. Karsdorp? Lo valuteremo oggi. I valori della squadra sono da Champions”

Daniele De Rossi, alla vigilia di Roma-Brighton, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Cosa pensi del Brighton? Che difficoltà ti aspetti? Il tuo rapporto con De Zerbi?
“Ho una bel rapporto con De Zerbi sin da quando ero calciatore. Dopo le prime partite da allenatore chiacchieravamo ed esprimevo la mia ammirazione nei suoi confronti per il tipo di gioco che proponeva. De Zerbi ha idee brillanti, è un allenatore innovativo. Il Brighton ha tanti giocatori bravi, sarà una partita complicata”.

L’Olimpico sold out può rappresentare un’arma in più?
“Dobbiamo regalargli un’altra notte felice. L’unione delle due cose sarà molto importante, per qualsiasi calciatore venire a giocare in quest’atmosfera sarà bello, ma anche il Brighton è abituato a giocare in stadi caldi. Qui però troveranno maggiore passione e calore”.

Che partita ti aspetti rispetto a Brighton? Il nono posto del Brighton in campionato quanto può valere considerando la Serie A? Giocherà a 3 o a 4 in difesa?
“Non è facile fare il paragone sul loro nono posto e in che posizione sarebbero in Italia. Il Brighton è un club emergente, è stato bravo Potter a creare qualcosa, ma ora De Zerbi sta dando un’impronta ancora più riconoscibile. In Italia il Bologna è quarto, è una storia simile. De Zerbi ha creato una cosa simile ai tempi del Sassuolo, non è facile arrivare a quei livelli. Questo traguardo è ripetibile solo se si hanno grandi idee e un società che può investire. Difesa a 3 o a 4? Non te lo dico”.

Domani la Roma deve essere più istintiva o riflessiva?
“Si può essere istintivi stando bassi e difendendo in maniera disordinata e si può essere riflessivi cercando di portare la loro squadra a difendere. La Roma è una grande squadra, ma deve rispettare il Brighton anche se la Roma è la Roma. Sarà una bella partita, il Brighton mette a giocare nella propria metà campo per alcuni il Manchester City, l’Arsenal e il Liverpool, a volte però prende imbarcate contro Fulham e Luton. Ci saranno tante partite all’interno della partita, dobbiamo essere bravi a giocarle e a vincerle entrambe sia quando avremo il possesso del pallone sia quando lo avranno loro”.

Il ranking può rappresentare una motivazione extra per eliminare il Brighton e conquistare il quinto posto per la Champions?
“Noi giochiamo per vincere e passare il turno, magari possiamo guardare le vittorie delle altre squadre italiane e potrebbero avere un sapore speciale, perché potrebbero avvicinare l’Italia ad avere il quinto posto per la Champions. Bisognerà arrivare quarti o quinti, il ranking lo guardiamo il giusto, come una storiella ‘Se vi comportate bene vi facciamo questo regalo’. Non possiamo fare cose diverse oltre a vincere le partite, ma se le altre italiane vincono potrebbe rappresentare un vantaggio anche per noi”.

Un bilancio del tuo operato?
“Mi aspettavo 3 punti in più in campionato, sarebbe stato perfetto (ride, ndr). Sono soddisfatto e tanto consapevole che non abbiamo fatto niente. Questa città in particolare potrebbe cambiare i giudizi in un secondo se dovessero cambiare le cose, quindi cerco sempre di tenere i ragazzi con la testa dentro Trigoria e fuori dai social e dai giornali. Si diventa molto bravi velocemente e molto scarsi allo stesso tempo. Sono soddisfatto di ciò che ho creato con i giocatori, anche se già c’era qualcosa, ma creare un rapporto da allenatore è come ripresentarsi alla stessa persona sotto un’altra veste e non è automatico creare un rapporto. Stamattina ho riguardato l’allenamento di ieri, la squadra non solo ha capito le mie idee, ma credono ciecamente a ciò che dico e si trovano anche bene. Per ora c’è stato tutto, ma allo stesso tempo niente perché mancano due mesi di fuoco”.

Come sta Karsdorp? L’alternanza Spinazzola-Angelino è legata a necessità tattiche?
“Karsdorp? Vediamo oggi come starà, ha alternato giorni in cui si sentiva bene ad altri in cui non era al top. Impazzisco per Spinazzola e Angelino, sono due giocatori di altissime livello. Sono diversi tra di loro, a volte la scelta può dipendere dall’avversario, altre volte però è legato al turnover o alle mie sensazioni. Non ci sono strategie preparate prima. Ora stanno bene fisicamente, posso contare al 100% su entrambi”.

Per Bove hai immaginato qualche ruolo differente? Ad esempio sulla fascia…
“Prima di Monza leggevo che Bove aveva con Mourinho una media di 62 minuti a partita, mentre con me 59, quindi, non ci sono grandissime differenze. Ovviamente ha iniziato meno partite con me, ma nella mia prima partita in Serie A è stato il migliore in campo. Ho grandissima fiducia in lui, al suo fianco ci sono Cristante, Paredes e Pellegrini, i quali stanno giocando molto bene e per questo motivo sta trovando meno spazio. Non vedo Bove esterno di fascia, vorrei giocatori più offensivi di lui in quel ruolo. In un futuro non troppo lontano, lui potrebbe essere un buon mediano davanti alla difesa: tecnicamente è molto meglio di quanto si pensa, deve solo lavorare tanto sui tempi di gioco e sulla lettura delle azioni e lo stiamo facendo a fine allenamento. Ha una capacità di corsa che gli permette di coprire tanto campo, ha anche dei piedi buoni, deve solo mettere la sua capacità tecnica all’interno della partita per capire quando fare due tocchi o quando portare palla. Queste cose le migliori con il tempo, io da giocatore inizialmente ero un box to box, poi sono diventato un pensatore. Spero che nessuno gli metta fretta, deve rimanere con questa testa, come essere umano è il ragazzo da far sposare alle proprie figlie. Si sta comportando bene dal punto di vista professionale, è sempre il più sorridente quando vinciamo anche se gioca di meno. Non potrei essere più contento di lui. Nel suo percorso alla Roma ci sta essere la prima riserva, non è una cosa della quale deve vergognarsi. Nel percorso di miglioramento c’è questo suo bisogno di migliorare alcune cose, ma quando entra gioca sempre bene e conto molto su di lui. A Rotterdam ha giocato titolare e lo ha fatto benissimo”.

Quanto pesa il fattore esperienza in queste gare? Il gap con la Premier si è assottigliato?
“L’Italia si sta rilanciando dopo anni in cui la Premier sembrava irraggiungibile per valore, anche se probabilmente lo è ancora per incassi. Quando ci sono calciatori senza esperienza ci può essere un contraccolpo in queste partite, ma in quel momento ti aggrappi al campo e alle cose che conosci. Il gap di esperienza che ha il Brighton con noi sarà colmato dalla conoscenza che hanno del campo, quindi noi dovremo mettere altrettanta conoscenza e intensità per dimostrare sia per l’esperienza sia per il valore dei giocatori di portare a casa la vittoria. Non possiamo aspettarci che loro si mettano paura dello stadio e che ci regalino la vittoria, potranno anche essere emozionati, ma sanno cosa fare in campo. Sarà una partita difficile”.

Hai esordito in Champions League e hai realizzato l’ultimo gol della Roma in Champions. Ora ti si chiede di portare nuovamente la Roma in Champions.
“Nell’ultima partita giocata dalla Roma in Champions c’ero io in campo e io ho smesso da 20 anni (ride, ndr). Questo è inaccettabile, la Roma deve stare a quei livelli. Ora a livello societario stiamo meglio rispetto a quando ho lasciato la Roma, sia come investimenti sia come giocatori sia come monte ingaggi. La Roma deve sempre provare ad arrivare in Champions e una volta che ci arriva fa grandi annate arrivando agli ottavi e ai quarti. Il mio destino non è incrociato con questo, la Roma può lottare per la Champions qualsiasi sia l’allenatore. I valori che ci sono nella squadra non sono da squadra sotto il quarto posto”.

Categorie
NEWS

Roma-Brighton: domani alle 13 conferenza stampa di De Rossi e Mancini. Rifinitura alle 15:30

Giovedì alle 18:45, la Roma ospiterà allo stadio Olimpico il Brighton, match valido per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Domani Daniele De Rossi e Gianluca Mancini interverranno in conferenza stampa alle ore 13. Alle 15:30, invece, i giallorossi svolgeranno l’allenamento di rifinitura con i primi 15 minuti aperti alla stampa.

Categorie
APPROFONDIMENTI

Cinismo Roma, 14 gol in più rispetto a quelli attesi: nessuno meglio nei top 5 campionati

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma di De Rossi è tornata a ruotare intorno ai suoi due soli Pellegrini e Dybala, per cui, in campo, è più brillante ed esprime un calcio dove alla base c’è la qualità. I giallorossi, grazie al lavoro del tecnico, sono una squadra rapida, camaleontica e cinica. Anche nella vittoria in casa del Monza, gli uomini di DDR hanno calciato 6 volte in porta segnando 4 gol. Giocate individuali straordinarie, azioni corali che consentono ai calciatori di essere nelle migliori condizioni per superare il portiere avversario: nella Roma di De Rossi tutto si mescola in un cocktail vincente.

Il neo tecnico giallorosso sta forgiando una creatura che ha le sembianze di una vipera velenosa che cambia pelle. La Roma, infatti, nei top 5 campionati, è la squadra che ha segnato più gol (52) rispetto a quelli attesi (38): addirittura 14. Dall’arrivo di De Rossi, si è rivelata una formazione letale sotto porta: 24 tiri verso il portiere e 20 gol (83,3%). Considerando quelli totali, la percentuale rimane comunque molto alta (27,39) e permette alla Roma di essere, insieme all’Inter, la squadra che in Serie A converte più tiri in gol (16%).

Nelle ultime 7 partite di campionato, i giallorossi hanno segnato 9,3 reti in più (20) rispetto a quelle attese (10,7) migliorando i numeri precedenti di una squadra comunque più cinica rispetto al passato. Pellegrini (+ 3,4), Dybala (+ 3,2) e Lukaku (+ 2,1), con le loro giocate, hanno un peso specifico in questa particolare classifica che fa della Roma la squadra più pericolosa dei top 5 campionati europei.

Categorie
NEWS

Monza-Roma: domani alle 10 De Rossi parlerà in conferenza stampa

De Rossi domani alle 10 parlerà in conferenza stampa. Alla vigilia della gara contro il Monza, il tecnico giallorosso sosterrà il consueto appuntamento prima della rispettiva gara di campionato.

Categorie
APPROFONDIMENTI

708 giorni dopo: la Roma supera il turno in Europa e vince in campionato

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – 708 giorni dopo. Non è il titolo di un film come quello diretto da Danny Boyle (28 giorni dopo), ma il tempo trascorso dall’ultima volta in cui la Roma riuscì a superare il turno della rispettiva competizione europea e vincere la gara successiva di campionato. I giallorossi, infatti, dopo aver eliminato il Feyenoord ai playoff di Europa League, ieri hanno abbattuto il Torino di Juric per 3-2. Risultato deciso dal mancino di Paulo Dybala (tripletta): patrimonio del calcio che la Roma dovrà custodire e tenere con sé per tanti anni.

L’ultima volta in cui la formazione capitolina riuscì a proseguire il proprio percorso europeo e vincere la gara successiva di Serie A risale al 30 marzo 2022: Roma-Lazio 3-0, dopo aver superato il turno con il Vitesse.

Il coraggio di De Rossi è stato premiato. Il tecnico giallorosso, infatti, nella gara di ieri, rispetto al match con il Feyenoord, ha cambiato 5 calciatori, tra cui Lukaku, ed è passato alla difesa a 3 schierando Smalling titolare dopo 178 giorni. Finalmente quasi tutti i calciatori sono a disposizione del rispettivo allenatore che di conseguenza può sfruttare le varie risorse che arricchiscono il roster della Roma. E i risultati si stanno vedendo.

LE ULTIME 8 GARE DI CAMPIONATO DOPO AVER SUPERATO IL TURNO NELLA RISPETTIVA COMPETIZIONE EUROPEA

Bologna-Roma 2-0

Roma-Salernitana 2-2

Atalanta-Roma 3-1

Lazio-Roma 1-0

Cremonese-Roma 2-1

Roma-Lazio 0-1

Fiorentina-Roma 2-0

Napoli-Roma 1-1

Categorie
NEWS

De Rossi: ”Torino peggior squadra da affrontare dopo giovedì. Farò qualche cambio, Smalling sta bene. Brighton? De Zerbi è un genio”

De Rossi, alla vigilia di Roma-Torino, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Come gestirai il turnover?
“La squadra sta bene di testa, c’è entusiasmo e si sta bene dentro lo spogliatoio. Sicuramente qualche strascico fisico ci sarà, quindi, qualche cosa pagheremo o comunque dobbiamo cercare di non pagarla facendo delle scelte. Ancora non ci siamo allenati praticamente, oggi nel pomeriggio vedremo le loro condizioni”.

Che Torino si aspetta?
“Squadra difficile da affrontare, ha una identità precisa. Juric è un grande allenatore, è uno dei primi che sono andato a spiare quando era a Verona. Il Torino è la peggio squadra da affrontare dopo 120 minuti di partita, ma abbiamo tanti giocatori e ci faremo trovare pronti. Dal punto di vista difensivo hanno un rendimento da Champions League, inoltre hanno giocatori importanti. Io ho anche un bel rapporto con il vice Paro. Sarà una bella sfida”.

Può esserci un po’ di sbornia post vittoria? Dopo ogni passaggio del turno la Roma non ha mai vinto l’anno scorso.
“Non so cosa sia successo l’anno scorso, dipende anche dal calendario. Se dopo gli impegni europei incontri Inter o Juventus è più difficile vincere. Questa sarà una partita tosta, ma non possiamo parlare di sbornia. Se sarà tosta perché entriamo in campo con la testa sbagliata vuol dire che ho fatto tutto male. A Frosinone era un discorso tattico, ma due volte di seguito non lo accetto. Voglio vedere una squadra motivata, che entra in campo per vincere. Ogni partita è la partita della vita, dobbiamo correre, non ci si può fermare. Abbiamo passato i 16esimi di finale, bello festeggiare per un paio di ore, ma mancano mille partite e dobbiamo pensare alla prossima. Se la squadra entra ubriaca di felicità vorrà dire che l’allenatore avrà fatto un lavoro pessimo”.

Turnover?
“Qualche cambio ci sarà, anche se non mi piace cambiare 10 giocatori. Questa volta ci sono stati i supplementari e i rigori. Oggi valuteremo le condizioni dei ragazzi. Ieri ho parlato con loro, voglio capire se saranno pronti per giocare una sfida dispendiosissima”.

C’è un atteggiamento diverso tra primo e secondo tempo: da cosa dipende? Hai cambiato qualche cosa dal punto di vista fisico? Prima la Roma partiva lenta e si accendeva, ora il contrario.
“Qualcosa abbiamo cambiato. A Cagliari, Frosinone e Salerno abbiamo giocato meglio nel secondo tempo, a Rotterdam abbiamo pareggiato la partita nel secondo tempo. La tua domanda si può leggere in un’altra maniera… Potresti dire ? ‘Fate veramente bene nel primo tempo’. Non si possono fare 90 minuti alla stessa intensità. Il Feyenoord ha una grande squadra, non si possono fare 90 minuti come fatti nel primo tempo con l’Inter. Hanno preso le squalifiche per quanto si sono arrabbiati per come stavano subendo… Non credo sia un problema fisico. Il mio obiettivo è fare tutte le partite come il primo tempo con l’Inter, ci vogliono lavoro, tempo e qualità. Dopo 40 giorni di lavoro non sono preoccupato, abbiamo i dati e c’è poco da essere preoccupati”.

Volevo chiederti le condizioni di Smalling e fare un passo indietro per chiederti del sorteggio della Coppa, contro un allenatore che conosci abbastanza bene.

“Smalling sta bene, sappiamo che non può fare novanta minuti. Cerchiamo di capire se è meglio farlo partire dalla panchina o titolare. lo vedo più sciolto, è una valutazione nelle prossime ore. Per il sorteggio mi hanno chiesto chi non vuoi e avevo detto il Brighton. Partita difficile da preparare, contro una squadra aperta e forte, fa male a tante squadre nel campionato più difficile del mondo. Un allenatore che con me è sempre stato un libro aperto, mi ha messo a disposizione i suoi dati, gli allenamenti, le conoscenze, mi ha inviato un messaggio di conforto quando sono stato esonerato. in più c’è questa cosa che le nostre figlie si sono incontrate a Londra e sono diventate grandissime amiche, si beccano nei Roma club di Londra per vedere le partite della Roma. Non penso che la figlia di De Zerbi sarà li con la sciarpa della Roma, ma la vedranno insieme. Penso che De Zerbi sia un genio, può piacere più o meno, ma sicuramente ha portato qualcosa di nuovo, lo ritengo uno di quei pochi allenatori che hanno portato qualcosa e che gli altri cercano di imitare”.

Ha parlato di stress mentale e fisico, ha parlato di Lukaku dopo il rigore e l’occasione avuta al 120′? ”Lukaku e Azmonun sono uno una soluzione possibile? Lukaku e Abraham? “Il giorno che sono arrivato qui e ho visto Lukaku e Abraham vicini ho pensato di volerli far giocare insieme. Non sappiamo come starà Abraham, non penso che inizialmente starà al 100%, è un’idea che può piacermi ma non è la certezza di quando rientrerà Tammy. idem ora che abbiamo solo Azmoun come riserva, altrimenti avrei tenuto il Gallo, ma l’idea mia è quella di giocare con una punta. Lukaku era il primo che correva dietro a Mile, il rigore sbagliato non l’abbiamo neanche toccato, i rigori si sbagliano. Abbiamo analizzato che al 120′ è partito, ha dribblato l’avversario e aveva fatto gol, il portiere ha fatto un miracolo. Ci saranno i momenti che ha sempre vissuto in cui tocca la palla e fa gol, ci porterà in trionfo, è molto tranquillo e sereno. Abbiamo passato il turno contro il Feyenoord perché all’andata ha segnato lui pareggiando”.