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Allenamenti

Trigoria, Dybala e altri due compagni a lavoro nel giorno libero

Nel giorno di riposo concesso da De Rossi, a Trigoria tre calciatori hanno comunque lavorato per recuperare dai rispettivi infortuni o fastidi fisici.

Celik ha svolto una seduta personalizzata, mentre Llorente e Dybala si sono sottoposti a terapie per sistemare i rispettivi affaticamenti muscolari.

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Calciomercato

Angelino e Llorente, la Roma lavora alla doppia conferma

Due spagnoli pronti a ripartire nella prossima stagione ancora da protagonisti nella rosa della Roma. Diego Llorente e Angelino sono due calciatori su cui il club giallorosso vuole puntare ancora da qui ai prossimi anni.

Le certezze sono arrivate dal rendimento e l’impiego con De Rossi in panchina, la volontà del mister è di avere ancora a disposizione Llorente e Angelino che si sono perfettamente integrati nella realtà romanista. Il vantaggio? I due club titolari del cartellino, Lipsia e Leeds considerano i due calciatori degli esuberi. La volontà dei due ragazzi potrebbe fare la differenza.

Il centrale, autore ieri di un’altra prova importante al di là di qualche piccola difficoltà in area di rigore è un difensore solido, bravissimo tecnicamente, con coraggio nell’uscita palla al piede. Con lui in campo, il fraseggio dal basso della Roma è di livello elevato e la società giallorossa potrebbe accogliere la richiesta di De Rossi di averlo in rosa anche la prossima stagione.

Dopo due anni di prestito però la Roma dovrà trattare con il Leeds (al quale sarà restituito Kristensen invece senza grandi rimpianti). Si parla infatti di un diritto di riscatto a 5 milioni, che però non risulta formalizzato al contrario di quanto previsto per Angelino. L’ex Real Sociedad ha ancora due anni di contratto con il club britannico che si sta giocando la promozione in Premier. Se non dovesse tornare nella massima serie la Roma potrebbe sfruttare ancora l’opzione del prestito gratuito e automatico come avvenuto nell’ultimo anno e mezzo.

Llorente sembra il perfetto completamento del duo titolare Mancini-Ndicka, con possibilità di completare una eventuale linea a tre da libero del pacchetto e davanti a Smalling sul quale si farà un’attenta valutazione viste le sue condizioni fisiche e la possibilità di ascoltare potenziali offerte (soprattutto dall’Arabia Saudita).

Foto Fraioli

L’altro spagnolo, Angelino, ha convinto forse De Rossi già dopo un paio di partite. Ha avuto qualche difficoltà di inserimento nel primo mese-mese e mezzo di militanza in giallorosso poi ha trovato in crescendo una serie di prestazioni molto importanti. Il piede è educato, nei contrasti nonostante la stazza non eccezionale è tignoso, sulla corsia mancina a 5 milioni è difficile trovare calciatori migliori. Rientra nella categoria delle occasioni da cogliere al volo.

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APPROFONDIMENTI

Baldanzi, guizzi e giocate da folletto: con la Juve la prima prova da Roma

IL PERSONAGGIO (di Francesco Oddo Casano) – Nella serata forse più delicata da quando è a Roma, contro l’avversario più ostico per la fisicità che ha in fase difensiva, ma anche nella condizione tecnica forse migliore: Tommaso Baldanzi schierato al fianco di Dybala e alle spalle di Lukaku ha sfoderato, oggettivamente, la miglior prestazione da quando veste la maglia giallorossa.

Daniele De Rossi non a caso ha sottolineato così la sua prova in conferenza stampa: “Tommaso ha intensità e voglia, pressa con la frequenza di passo che mi piacerebbe vedere a tutti quanti. È giovane, sta migliorando tanto. E il nostro obiettivo è mettere più giocatori di qualità possibili in campo, soprattutto quando abbiamo il presentimento che terremo la palla più degli avversari“.

Baldanzi è stato fattore, bravissimo a legare e ridurre la distanza tra Dybala e Lukaku, ottimo nell’andare a creare spesso superiorità numeri dalla parte della Joya, prendendo quello spazio lasciato libero dal marcatore di Dybala. Così nasce l’occasione del gol del vantaggio, sempre in quella zona l’occasione del potenziale raddoppio che Baldanzi serve a Pellegrini dopo una doppia magia su due avversari.

Tanta corsa, tanta qualità nello stretto, l’ex Empoli ha colpi che ricordano il primo Dybala, forse meno classe nella finalizzazione, ma tanto calcio in testa moderno e nella direzione della ricerca del suo attuale tecnico che lo sta plasmando di allenamento in allenamento, con la prospettiva il prossimo anno di considerarlo seriamente alla stregua dei titolari.

Non ha trovato ancora la gioia del gol, ma Baldanzi ieri sera ha sfoderato la prima vera, grande, prova da quando indossa i colori giallorossi e appare oggi il prototipo del tipo di investimento che la Roma tornerà a fare dalla prossima estate: calciatori giovani, affamati, che non guadagnano cifre proibitive con cartellini anche di alto valore che si possono spalmare però negli anni.

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Calciomercato

De Rossi e nuovo ds: previsto un unico comunicato nei prossimi giorni

La Roma è pronta a costruire il suo nuovo progetto, a rilanciare la sua programmazione. Dan Friedkin dopo aver scelto De Rossi e confermato qualche giorno fa prima di Roma-Milan, ha anche sciolto le ultime remore sul nome del nuovo ds.

Come svela il Corriere dello Sport si tratta di un dirigente il cui nome è top secret perchè ancora sotto contratto con un altro club che dovrebbe essere annunciato contestualmente al comunicato ufficiale con i dettagli del rinnovo di contratto.

Il tutto sarà diramato nei prossimi giorni.

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NEWS

De Rossi e la telefonata con Friedkin: “Siamo allineati”

Idee chiare e un feeling crescente. Dan Friedkin e Daniele De Rossi sono totalmente allineati su come rinforzare la Roma nella prossima stagione. Una parte di questi investimenti dipenderà dal piazzamento finale, ma DDR ha gettato le basi del progetto tecnico del prossimo futuro.

Ieri sera il tecnico giallorosso ha raccontato un episodio in questo senso fondamentale: la telefonata con il presidente che spiana la strada verso la programmazione del prossimo anno: “Due giorni fa abbiamo fatto una bellissima telefonata con il presidente, abbiamo parlato di mille cose, abbiamo parlato delle nostre idee. Non abbiamo parlato di un singolo o di Lukaku. Abbiamo parlato di quello che vorremmo che fosse la Roma. Mi è piaciuta tanto questa telefonata, ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda. Era orgoglioso della squadra dopo il Bayer Leverkusen e dell’atteggiamento, abbiamo parlato del fatto che vede qualcosa che gli piace. Con il Leverkusen ho visto cose più tecniche che dobbiamo migliorare, ma vedo quasi sempre un atteggiamento fantastico. Quindi sono contento. Ma non abbiamo parlato di un singolo o di Lukaku. Secondo me, abbiamo capito qual è la direzione.

Direzione, investimenti mirati e caratteristiche su cui De Rossi spinge da diverse settimane. Intensità, qualità tecnica, gente che salta l’uomo, gente che sappia ribaltare l’azione offrendo alla squadra la possibilità di giocare non solo partite di palleggio ma anche gare di riaggressione.

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Interviste

De Rossi: “Orgoglioso dello sforzo dei ragazzi. Leverkusen? Ci proveremo”

Daniele De Rossi ha parlato così al termine di Roma-Juventus 1-1 ai microfoni di DAZN:

Contento o no per questo 1-1?
“Ottima partita, soprattutto perché 48 ore fa avevamo giocato contro il Bayer Leverkusen. Siamo cresciuti sia fisicamente sia di testa con il passare di minuti, sono orgoglioso dei ragazzi. Stiamo facendo una rincorsa, quindi i pareggi non servono a molto, ma sono orgoglioso della squadra. Mettiamo in campo sempre questa voglia di arrivare al risultato, anche quando facciamo cose meno brillanti. Ho ringraziato i calciatori, ci sono alcuni che hanno sempre giocato dal mio arrivo, sono magnifici. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto vincerla, ma anche loro hanno avuto chance. Abbiamo fatto una bella partita, la Juventus è veramente forte e ha calciatori eccezionali”.

Il cambio di Dybala?
“Ha sentito un fastidio all’adduttore, dice che non è niente di clamorosamente grave. Vediamo in questi giorni, speriamo non sia grave”.

Stai cambiando spesso l’ala destra, oggi ha giocato Baldanzi.
“Sono soddisfatto di Dybala quando gioca al centro del campo. A me piacciono esterni rapidi a tutta fascia, ma Dybala ha altre caratteristiche, quindi va sfruttato per quello che sa fare e nelle posizioni in cui gioca meglio. Contro il Verona l’ho schierato largo, ma il terzino l’ha fatto stancare tanto. Avere Baldanzi o terzini che possono giocare alti e occupare quella zona ci aiuta, così Dybala può giocare più centrale”.

Nel secondo tempo ti aspettavi che le due squadre si allungassero in questo modo? Fisicamente avete finito molto bene.
“Entrambe le squadre volevano vincere e hanno creato occasioni. A noi non conviene allungare le partite in questa maniera, soprattutto contro una squadra fisica come la Juventus. Dobbiamo rimanere lucidi, nella parte finale li abbiamo chiusi nella loro area. Quando subiamo un’occasione però ci spaventiamo ed è successo anche a Napoli e con il Leverkusen, ci smarriamo e invece dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo. A volte la stanchezza porta ad allungare le squadre, quindi si creano contropiedi”.

L’incertezza della data di Atalanta-Fiorentina vi obbliga ad andare a vincere a Bergamo?
“Eh sì (ride, ndr). Questa partita verrà giocata tardissimo, probabilmente per l’Atalanta sarà una finale. Non possiamo permetterci di arrivare a quel punto quando noi saremo in vacanza e loro si giocheranno questa specie di finale. Giocarla così lontano falsa il campionato, non è colpa di nessuno, ma ci fa fare dei calcoli diversi”.

Come si può ribaltare il Leverkusen?
“Ci si crede, come se fosse facile. Prima del gol del Leverkusen abbiamo giocato molto bene. Non dobbiamo avere troppa fretta, non dobbiamo farne cinque ma solo due. Ho chiesto un consiglio ad Allegri e mi ha detto ‘Puoi fare gol anche al 60’’. Non dobbiamo andare all’arrembaggio. Dobbiamo essere energici e intensi, sapendo che la partita dura 90 minuti”.

DE ROSSI A SKY SPORT

La prestazione con tanto coraggio e reazione.
“Sì, è stata una bella partita ed entrambe le squadre hanno dato un buono spettacolo. Abbiamo fatto la partita che volevamo fare, sapendo che la Juve ha grandissime individualità che possono tirare fuori la giocata decisiva in qualsiasi momento e così è stato. Potevano segnare qualche gol in più e così anche noi. Però sono contento della partita dei ragazzi. 48 ore eravamo qui incerottati e stanchi morti, ma abbiamo tirato fuori una partita di cuore, di testa e anche di gambe perché abbiamo finito in crescendo”.

Che problema ha Dybala e se è recuperabile per giovedì?
“Ha un problema leggero, dice, non è stato un infortunio grave e si è fermato in tempo. Per giovedì vediamo, vediamo anche cosa comporterebbe giovedì metterlo in campo. Dobbiamo capire se è solo un discorso di infiammazione e indolenzimento o se è muscolare e, se fosse così, non lo rischieremo per rischiare di averlo fuori mesi e mesi”.

Giovedì che tattica di principio hai in mente? Puoi cambiare qualcosa in attacco?
“Ci saranno tante valutazioni da fare sia per le prestazioni fornite dai ragazzi che sono entrati sia per un discorso fisico di recupero. Dovrebbe essere una partita intensa, dovremmo ricercare il gol ma non abbiamo perso di 5 o 6 gol, ma 2-0. Mi sono fatto dare anche un consiglio da mister Allegri, che mi ha detto che ‘se segni al 60′ va bene lo stesso’. Il problema è provare a segnare fino al 60′ senza concedere niente al Leverkusen: se vai a cercare l’assalto, ti fa correre a vuoto e diventa pericolosa. Sarà una partita molto difficile. Abbiamo riguardato la prima, fino al 28′ eravamo in partita e forse stavamo facendo anche meglio e abbiamo preso una traversa. A volte cambia un episodio, fai 1-0 e può cambiare tutto. Ci crediamo, finché anche solo un tifoso della Roma crede di poter andare a giocarsi la finale, dobbiamo per forza andare lì e fare una partita degna”.

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Calciomercato

Roma, basta con i prestiti: DDR e i Friedkin cambiano strategia sul mercato

La Roma cambierà strategia sul mercato dalla prossima estate. Basta con troppi prestiti, che in assoluto non hanno reso l’effetto sperato visto che il rendimento dei calciatori in questione (da Sanches a Lukaku, da Llorente ad Angelino e Kristensen tanto per fare alcuni nomi) non spinge il club a svenarsi per i riscatti.

Dalla prossima stagione, dunque, si cambia. Il club ha deciso di limitare i prestiti al massimo a 2-3 e di patrimonializzare. Insomma, si punterà ad avere giocatori di proprietà per creare valore e senso di appartenenza.

Ed allora se si dovesse andare in Champions la Roma cercherà – anche grazie agli introiti della principale coppa europea – di portare a casa 3-4 giocatori che siano in grado di fare la differenza fin da subito. Che siano pronti, insomma, anche per garantire una certa competitività a livello europeo. Se invece la Roma dovesse giocare ancora l’Europa League allora la scelta cadrà su dei profili diversi: giocatori giovani, con voglia e fame agonistica, in grado di essere valorizzati sotto la gestione di De Rossi. Che proprio ieri ha ricordato come a lui piacciano – sia in attacco sia in difesa – giocatori abituati all’uno contro uno. Ecco, l’identikit di base c’è, in attesa che arrivi anche il d.s.

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APPROFONDIMENTI

Roma-Juve crocevia Champions: 4 cambi sicuri per i giallorossi

ROMA-JUVE LOTTA CHAMPIONS – Dopo la faticosa e pesante sconfitta di coppa, la Roma deve trovare la forza mentale di sgomberare la testa dai pensieri maligni e riconcentrarsi sul campionato.

Domenica sera arriva la Juventus di Allegri, battuta 1-0 lo scorso anno grazie al siluro dalla distanza di Mancini. I bianconeri, reduci da discreti risultati nelle ultimissime sfide ufficiali (su tutti la qualificazione alla finale di Coppa Italia), in caso di successo all’Olimpico blinderebbero definitivamente la qualificazione alla prossima Champions.

L’obiettivo è il medesimo della Roma, ma con sei punti di vantaggio che però verrebbero dimezzati in caso di successo dei giallorossi. E alla penultima ci sarà anche Bologna-Juve, dopo Atalanta-Roma del prossimo turno. Incroci pericolosi con vista sulla prossima, nuovissima, edizione della Champions League, la più ricca di sempre.

Turnover ragionato con la Juve, ma DDR non può rinunciare ai big

Una delle pochissime, buone, notizie della sfida con i tedeschi è che De Rossi non dovrà gestire nuovi infortuni. Il problema di fondo resta l’impossibilità di fare un turnover qualitativo soprattutto in mezzo al campo. Se dietro e sulla corsia mancina, DDR potrà sicuramente sfruttare contro i bianconeri la freschezza di Angelino, Llorente e Ndicka, oltre al rientro di Celik a destra, con Smalling e Spinazzola che probabilmente siederanno in panchina, a centrocampo le scelte sono quasi obbligate.

Da verificare le condizioni di Pellegrini che non ha giocato al 100% contro i bianconeri e per evitare ricadute o lesioni potrebbe partire dalla panchina. Chi al suo posto? Per ruolo dovrebbe essere Aouar, ma la sensazione è che l’algerino recentemente abbia tradito le attese di De Rossi, e visto il recente sfortunato ingresso di Sanches, è Edoardo Bove ad avere una concreta possibilità di giocare dall’inizio.

E in attacco? Difficile pensare che De Rossi rinunci a Dybala. Lukaku ieri è stato sostituito con 20 minuti d’anticipo probabilmente proprio con sguardo sul match contro i bianconeri. Azmoun e Abraham sono pronti a subentrare nella ripresa, si spera meglio di quanto visto con i tedeschi.

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Interviste

De Rossi: “Sbagliato puntare il dito per un errore. Primo tempo fatto bene, crediamo alla rimonta”

Daniele De Rossi ha commentato così la sconfitta col Bayer Leverkusen ai microfoni di Sky Sport:

Cosa è mancato?
“Abbiamo giocato contro una squadra forte, se vai in svantaggio è difficile recuperare. Prestazione corretta, il primo tempo mi è piaciuto, recuperavamo palla velocemente, quello che avevamo preparato. Tante gare hanno girato dalla nostra parte, oggi no”.

L’errore di Karsdorp?
“Il calcio è fatto di episodi. Sarebbe scorretto puntare il dito, altre volte siamo andati in vantaggio per errori di altri. Abbiamo ancora il ritorno, a volte gli episodi fanno girare le partite, mancavano 60 minuti potevamo fare altre cose. All’ultimo secondo abbiamo avuto una grande chance, è il loro anno e hanno grandi qualità. Andare in vantaggio li rende ancora più pericolosi”.

L’occasione di Abraham?
“Ogni gol può essere importante, soprattutto quando hanno eliminato il gol in trasferta. Potevamo passare in vantaggio con la traversa. Ci credo per il ritorno, sappiamo che non sarà facile ma non molliamo”.

Quali sono gli errori da non fare al ritorno? Cosa cambierai?
“Qualcosa cambieremo sì, anche perché ci sono tante partite in poco tempo. Delle scelte vanno fatte. Andare forte ti espone a lasciargli spazio, loro hanno giocatori veloci. Contro squadre forti bisogna fare scelte e la nostra scelta stava pagando. Abbiamo preso gol su una palla che stavamo controllando. Dopo il gol potevamo fare meglio. Anche contro il Bologna è successo dopo il secondo gol, bisognava essere più lucidi. Però dal punto di vista dell’atteggiamento e dell’attaccamento i ragazzi sono stati bravi. Sono sicuro faremo la nostra partita anche lì”.

Quanto vi ha sorpreso la formazione di Xabi Alonso?
“Avevamo preparato questa partita. Loro di solito giocano con un centravanti di peso, contro squadre come Borussia e Bayern però hanno giocato così. Sapevamo che sarebbero stati più chiusi con questa formazione. Queste squadre le scardini con grande pulizia di gioco e con grandi uno contro uno, con velocità e gamba, attaccando gli spazi. Quando si chiudono, prendono palla e ripartono. Sanno gestire la palla ma anche giocare in contropiede. Sono forti, lo hanno dimostrato tutto l’anno. Nel primo tempo però abbiamo fatto le cose in maniera corretta”.

Come proverai a fermarli?
“La loro forza fisica non la argini, hanno una gamba diversa. Hanno velocità, rapidità. Noi magari abbiamo più tecnica. Dobbiamo essere bravi a prendere il tempo giusto. Nel primo tempo abbiamo fatto quello che avevamo programmato. Più li attacchi forte e meno possono ruotare e viceversa”.


DE ROSSI A RAI SPORT

Abbiamo toccato con mano il perché della stagione così dominante del Bayer Leverkusen, però la Roma così imprecisa sotto la sua gestione probabilmente non era mai stata.
“Sono forti e lo sapevamo. Penso che nel primo tempo abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, dovevamo essere un po’ più puliti nella gestione palla per non concedergli queste ripartenze che li rendono molto pericolosi. Eravamo partiti con la giusta aggressività, a volte gli episodi ci hanno aiutato e siamo andati subito in vantaggio con Brighton e Milan, oggi non siamo riusciti a fare gol. Abbiamo avuto un paio di occasioni interessanti e ci hanno punito loro, quando vai in svantaggio contro di loro è veramente difficile giocare”.

Come si guarda alla gara di ritorno? Con quale spirito e fiducia?
“La fiducia è nel gioco del calcio sapendo che andremo a fare un’impresa, fare 2-0 sul campo di una squadra che quest’anno non ha mai perso. Sicuramente è nelle nostre corde e potenzialità, ovvio che dovremo spingere sull’acceleratore, loro in ripartenza sono molto pericolosi e sappiamo che saremmo un po’ esposti ma non abbiamo nulla da perdere. Rivedendo la partita del primo tempo, magari con un pizzico di fortuna in più potremo sbloccarla e cambierebbe tutto. La squadra ha dimostrato che ci ha creduto fino all’ultimo secondo, abbiamo avuto un’occasione all’ultimo minuto e ci crederemo nei restanti novanta”.

Avversario difficilissimo e lo sapevamo, loro con un buon palleggio e il vostro non molto pulito. A livello fisico poi sono una squadra con gamba e capace di ripartenze. Questo ha complicato la gara?
“Hai detto bene, al di là della nostra preparazione. Qualche volta siamo stati imprecisi ma la prestazione è stata fatta. Loro sono veramente forti e se vuoi essere aggressivo devi mettere in conto che i loro giocatori offensivi vanno a 200 all’ora e non è facile tenerli a bada tutta la partita. Hanno avuto le loro occasioni ma se avessimo aspettato nella nostra metà campo facendoli palleggiare sarebbe cambiato poco, non abbiamo la stessa gamba loro per ripartire e sarebbe potuta essere una partita anche peggiore”.

Ti ha stupito di più il loro modo di giocare o la formazione iniziale senza punti di riferimento lì davanti?
“Non mi ha stupito più di tanto. Avevamo preparato due partite, una con l’attaccante di peso e Grimaldo quinto con Hofmann trequartista insieme a Wirtz e l’altra con Stanisic largo a destra. Ce lo aspettavamo perché hanno giocato il 90% delle partite in quella maniera, hanno giocato con Bayern e Borussia con Stanisic basso, perciò non sono stupito di questo ma della bravura che hanno nell’attuare il loro gioco e del loro momento di forma unito alle loro qualità fisiche e tecniche. Sono rimasto colpito ma ce li aspettavamo così”.

Nel rapporto centrocampo/attacco vostro e la loro difesa: si poteva essere più pericolosi? I due campioni hanno fatto meno…
“Potevamo essere più pungenti, qualora non lo fossimo stati dovevamo tenere meglio la palla nella loro metà campo. Le loro riaggressioni ci portavano a giocare troppo spesso col portiere, abbiamo tenuto palla più di loro ma troppo spesso andavamo a giocare col nostro portiere e riportavamo la palla nella nostra metà campo. Ed era una delle cose che non volevo. Avrei voluto un possesso palla più nella metà campo offensiva, non tanto per fargli gol ma per fargli tenere bassi giocatori come Grimaldo e Frimpong. Non ci siamo riusciti, siamo stati un po’ lentini nel gioco. Poi sicuramente negli ultimi metri siamo abituati a vedere i nostri giocatori fare giocate incredibili, oggi il graffio ci è mancato ma ci sta”.

Ha parlato con Karsdorp dopo l’errore?
“Gli ho detto che stava facendo una buona partita e lo penso anche ora, gli ho detto di non farsi condizionare dall’atmosfera che si era creata e dal suo errore ma non è mai facile. Una partita che pesa, che conta così, ci sta che il ragazzo fosse un po’ negativo, ma ci sta l’errore. Questi non li giudico mai troppo, il calcio è fatto di errori e a volte hanno premiato noi e stavolta siamo stati ostacolati da questo errore. Però si perde e si vince tutti insieme”.

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Interviste

De Rossi, la polemica con la Lega prosegue: “Strano non esser mai accontentati”

Daniele De Rossi ai microfoni di Sky Sport è tornato a parlare anche dello scontro formale tra la Roma e la Lega di Serie A. Queste le sue parole:

I nuovi allenatori italiani stanno cambiando il calcio?
“Io penso che la nuova generazione stia assimilando idee già date in passato, specialmente da Guardiola. E lui le ha prese dal calcio degli anni ’70. Il calcio si evolve, prima noi italiani eravamo considerati conservativi e adesso invece la nuova ondata ha più un atteggiamento offensivo. Il calcio è sempre quello, poi ci sono idee diverse che magari arrivano da un calcio di tanti anni fa”.

La Roma è una squadra costruita per vincere solo in Europa?
“Se fosse così sarebbe gravissimo e non potrei preparare la partita con la Juventus. Da quando siamo arrivati, abbiamo 2 punti di media in campionato. Se avessimo 70 punti, saremmo tranquilli in Champions e potremmo pensare solo all’Europa League. Non possiamo farlo ma non posso neanche dire che la mia squadra sia abituata a vincere solo in Europa, il mio percorso è positivo anche in campionato“.

Il rapporto con la Lega? 
“Mi trovo un po’ spaesato. Ho alle spalle persone che si occupano di questa squadra 24 ore su 24, a volte trovo Lina e Maurizio al telefono di sera tardi avvelenati per questa situazione. Accontentare tutti è difficile, però a volte sembra strano che non veniamo accontentati noi, come squadra italiana e orgoglio in Europa. Non voglio fare dietrologia, ma resta sicuramente un precedente. L’unica cosa strana è che non si trova una data, mentre per un’altra partita si è trovata una data a fine campionato e con i giocatori in vacanza, non mi era mai successo. Giocare 3 giorni dopo non sarà mai la stessa cosa. Per il resto, noi dobbiamo pensare al campo e cercare di migliorare”.

I migliori allenatori sono ex centrocampisti, è vero?
“A me fa comodo se dite così, ma un po’ è vero. Il centrocampista è nel vivo del gioco, deve saper fare tutte e due le fasi. Noi siamo sempre dentro al gioco e possiamo essere più stimolati nelle due fasi. Forse è questo o forse è un caso”.