Categorie
NEWS

Derby e cori delle curve: tre episodi al vaglio della Procura, ma non c’è l’ingresso di Abraham

Pubblicate le decisioni del Giudice Sportivo, Gerardo Mastrandrea, in merito agli episodi del derby finiti sotto la lente d’ingrandimento federale.

Per quanto concerne i cori di discriminazione razziale e religiosa intonati dalle tifoserie delle società Roma e Lazio sia prima che durante il derby di sabato scorso, ricordando che “non hanno comportato annuncio sonoro o interruzione della gara”, ha chiesto “apposito supplemento istruttorio da parte della Procura Federale, acquisendo in ogni caso una relazione dei responsabili dell’ordine pubblico”.

Letta la relazione pervenuta dalla Procura Federale; con riferimento riportati dettagliatamente nel medesimo rapporto della Procura Federale a partire dalle ore 16.44 del giorno della gara, assumono rilevanza, per dimensione e percezione segnalate dai rappresentanti della stessa Procura, tre episodi: cori tifoseria Lazio (“Curva nord centrale”) di discriminazione razziale il romanista Lukaku (1° e 28° min. primo tempo e 51° min. secondo tempo); coro tifoseria Lazio (“Curva nord – Distinti nord ovest+est”) di discriminazione razziale (di matrice religiosa) verso tifoseria avversaria (35° primo tempo); coro tifoseria Roma (“Curva sud centrale e laterale”) di discriminazione razziale verso il laziale Guendouzi (22° secondo tempo).

Manca all’appello però, in maniera anche abbastanza clamorosa, l’ululato razzista levatosi dalla Curva Nord in occasione del ritorno in campo di Tammy Abraham. Momento testimoniato anche dal club giallorosso sui social: