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Covid, dilaga il contagio in Serie A: diversi i focolai e gare a rischio

Dilaga il contagio da coronavirus in Serie A. Sono 10 i componenti del gruppo squadra – di cui otto calciatori e due membri dello staff – in casa Hellas Verona. Per questo motivo è stata annullata la conferenza stampa di Tudor in programma domani. Un altro focolaio è scoppiato a Udine: 9 positivi, di cui 7 calciatori.

Sono 6 invece i nuovi casi di covid in casa Salernitana, che si aggiungono ai 5 positivi precedenti per un totale di 11.

Non arrivano buone notizie neanche da Torino. Il club granata, infatti, ha comunicato ben tre positività ma il rischio è che questo numero possa presto aumentare e mettere la squadra in seria difficoltà per la trasferta di Bergamo con l’Atalanta.

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Roma, due calciatori positivi al Covid (COMUNICATO)

L’AS Roma comunica che, a seguito dei controlli svolti attraverso i tamponi molecolari dopo la pausa delle attività della Prima Squadra, due calciatori – vaccinati – sono risultati positivi al COVID-19.Le autorità sanitarie competenti sono state immediatamente informate. I calciatori stanno bene e si trovano in isolamento domiciliare.

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Covid, il Cdm vara il nuovo Super Green Pass: in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio

Il Consiglio dei ministriha dato il via libera al decreto che rafforza le misure anti Covid con il Super Green pass. Il provvedimento è stato varato all’unanimità. Come riferisce l’Ansa, sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio, ma le misure potranno essere poi prorogate.

E’ quanto viene riferito da fonti governative al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto. Massima prudenza sulle misure per contenere il contagio, massima attenzione all’economia limitando al massimo la chiusura delle attività economiche. E’ la linea che è emersa dalla cabina di regia del governo presieduta dal premier Mario Draghi. Il presidente del Consiglio, a quanto viene riferito, ha spiegato la ratio dell’introduzione del Super Green pass, con una stretta che va a colpire i non vaccinati.  Intervenire subito e prepararsi per tempo al Natale ha inoltre l’obiettivo – spiegano ancora dal governo – di consentire alle attività economiche di programmare i prossimi mesi, senza temere interruzioni che avrebbero un impatto economico sulla ripresa: di qui la scelta di eliminare le chiusure anche in zona gialla o arancione e porre limitazioni solo per i non vaccinati. 

Il super green pass dovrebbe valere in zona bianca solo per il periodo delle feste natalizie e dunque per poco più di un mese dal 6 dicembre al 15 gennaio.  In zona gialla e arancione, invece, dovrebbe rimanere anche oltre la fine delle festività.  Arriva l’obbligo di Green pass o tampone anche per accedere ai mezzi del trasporto pubblico locale. Lo si apprende da più fonti governative al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto. 

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Serie A, allo stadio con il Green Pass. La chiave per avere più tifosi

Il calcio ha bisogno di ripartire e di farlo con il sostegno dei propri tifosi. La questione riapertura degli stadi è da tempo sui tavoli delle istituzioni, ma una delle chiavi per copitere nuovi importanti passi è ora il cosiddetto Green Pass. Domani a Palazzo Chigi si terrà un incontro decisivo per determinare le nuove linee da seguire in tutto il Paese a partire dal primo agosto.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, per quanto riguarda il mondo del calcio italiano, la Lega ha fatto più volte presente la necessità di una riapertura totale e la speranza ora è che questo possa avvenire proprio grazie al Green Pass: più che basarsi su una percentuale, si punta infatti ad ammettere allo stadio solo i possessori del certificato. La sensazione è che sarà comunque molto difficile riaprire appieno già dalla prima giornata di campionato – Lega e Figc puntano al 50% -. Molto dipenderà dalle indicazioni della cabina di regia, ma anche con il Green Pass sarà necessario rispettare un certo distanziamento.

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La Lega di A preme: «Stadi pieni con il green pass». I dubbi del governo

Stadi pieni per l’inizio del campionato di Serie A, con ingresso solo per chi ha il green pass con il calcio «che può fare da traino per la campagna vaccinale». Paolo Dal Pino, presidente della Lega di A, ribadisce nella cerimonia dei calendari l’appello al Governo.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, l’ascesa dei contagi è un dato oggettivo, con i 2.153 casi di ieri grazie alla variante Delta, ma c’è anche da registrare per fortuna il calo del ricorso all’ospedale e soprattutto alle terapie intensive. Da qui un possibile cambio di gerarchia dei parametri privilegiando il dato del ricovero rispetto a quello del semplice contagio. Una scelta in qualche modo già battezzata in Gran Bretagna, ma che in Italia potrebbe essere irrobustita anche con misure «francesi», l’estensione del green pass pure per l’ingresso a bar e ristoranti, e sicuramente in luoghi di alta concentrazione di persone come gli stadi.

L’appello di Dal Pino e dei club non sta comunque cadendo nel vuoto e non può lasciare indifferente il Governo. Che però per rispondere deve trovare una coerenza fra le diverse scelte. Il 25 per cento è dunque una soglia minima di ripartenza per il 21 agosto. Federcalcio e Lega si aspettano però un’apertura più significativa, intorno al 50 per cento. È intorno a queste due percentuali che dovrebbe attestarsi la riapertura, anche se sull’interpretazione dei dati ci sono letture e approcci diversi. Obiettivo comune con la Figc, che però intende intraprendere un percorso diverso. Gravina non vuole fare mosse false e vuole assolutamente evitare di partire forte in termini di capienza per poi essere costretti a frenare.