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MOURINHO: “Friedkin fantastici, siamo sulla strada giusta. A Bergamo per vincere. Smalling ok, Ibanez così così”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di mister Josè Mourinho alla vigilia di Atalanta-Roma:

L’Atalanta è la trasferta più complicata in A, ha 9 punti in più della Roma e viene da sei vittorie consecutive e una rosa nettamente differente. Servirà un’impresa, Gasperini può fare tanti cambi importanti, per lei non è la stessa cosa. Come è possibile realizzare questa impresa? Smalling?
“Smalling recuperato, sta in condizioni di giocare senza problemi. C’è una differenza fondamentale tra l’Atalanta e noi: sei mesi per me e sei anni per Gian Piero, una differenza fondamentale, guardiamo solo a questo, ma significa non solo numeri di allenamenti, identificazione nei processi e nelle idee, dodici finestre di mercato contro una, è una società fantastica, molto stabile, con lavoro insieme a Gasp e alla dirigenza, è una squadra che ritrovo dopo 10 anni in Champions League, che gioca per cercare di vincere lo Scudetto. Noi siamo una squadra con una proprietà nuova, che a mio giudizio sta facendo un lavoro fantastico a tutti i livelli, un tecnico nuovo da sei mesi, un mercato solo ma reattivo più che proattivo, esiste una differenza significativa nei momenti di crescita e di stabilità e con conseguenze sulla squadra, ma esiste una cosa su cui non ho dubbi: domani possiamo vincere, il calcio è calcio, noi abbiamo giocatori bravi, con uno spirito di squadra non voglio dire unico, ma siamo una squadra fantastica, è ovvio che come tu dici guardando in panchina da un lato esiste tanta qualità ed esperienza, dall’altro principalmente anche perchè abbiamo problemi con infortuni, gente giovane che ha minutaggio ridotto in Serie A, ma noi domani andremo lì per vincere, non andiamo lì a fare queste differenze che ho elencato, andiamo lì. Se mi chiedi: pareggiate e non andiamo a Bergamo, non voglio, voglio andare lì, misurare la mia squadra con una formazione di grande qualità, con rispetto e ammirazione per il loro lavoro, ma andiamo lì per vincere”

Può essere la partita di Zaniolo?
“Lo vedo bene, sta giocando bene, non parlo specificatamente del ruolo, sta giocando una buona mentalità, quella cosa a Sofia è conseguenza di una partita che sembrava finita, dove lui non ha voluto rischiare niente, sono contento. I numeri sembrano negativi, strani, non ha segnato ancora in Serie A, però io sono contento. I gol arriveranno, ovviamente abbiamo bisogno dei suoi gol anche per vincere, ma lasciamolo tranquillo, arriveranno, la sua crescita di fiducia naturale, creare empatia di gioco con altri giocatori, sono contento, non sono preoccupato, Nico può solo migliorare, magari domani non ci farà vincere da solo, ma sono fiducioso, giocherà titolare”

Al di là dei tempi tra lei e Gasperini, l’Atalanta è una realtà assestata senza ricorrere a grandi investimenti, secondo lei è un modello da seguire? Ibanez è pronto?
“Ci sono diversi modelli da seguire e il loro mi piace tanto, tu sai che ho fatto tanti anni nei club con modelli totalmente diversi, con un mercato direzionato all’oggi e non al domani, molto dispendioso e aggressivo. Ho ammirazione per il profilo di progetto dell’Atalanta, il progetto è lì: sei anni, un mercato intelligente, una squadra che diventa anche forte nella stabilità economica, non solo rispetto ma nutro anche ammirazione come dicevo prima. Ma dov’erano loro 10 anni fa? Se noi Roma e romanisti guardiamo in modo fiducioso ai nostri proprietari, al nostro allenatore, sono sicuro che la direzione è quella giusta. Ibanez così così, vedremo”

Si è emozionato e ha esultato nell’ultima partita di campionato al Tottenham per la qualificazione in Europa League. E’ pronto ad emozionarsi allo stesso modo qui?
“Ci sono squadre che si emozionano per la salvezza, ci sono degli obiettivi. A volte si dice: quell’allenatore lì ha vinto tanto e quelli che non hanno vinto mai un trofeo, che hanno raggiunto comunque obiettivi e sono stati vincenti al loro livello? Se Tiago salva lo Spezia, Sheva il Genoa, questi allenatori hanno ragione per emozionarsi ed esultare. Se mi chiede che sono preparato ad esultare per i nostri obiettivi, ovviamente sì. Non è questa una stagione in cui posso dire se ci sono dei target precisi, noi abbiamo altri target. In questo progetto, che è lungo termine, l’empatia è fondamentale. Noi non puoi avere un progetto a lungo termine se non c’è empatia. Come puoi vivere con una persona 4-5 anni senza empatia, lo puoi fare per sei mesi, prendi il risultato e vai via. Se crei un progetto a lungo termine serve empatia e si respira un’atmosfera qui dentro fantastica, che da una tranquillità enorme in questo progetto. Però torniamo all’inizio: domani andiamo lì per vincere”

In passato ha detto che la rosa non è da Champions ma l’obiettivo è guardare lì. Vincere domani significherebbe guardare quell’obiettivo da vicino e viceversa perdere vorrebbe dire non sperarci più?
“Non voglio giocare questa partita con questo pensiero in testa, non voglio andare in questa direzione. Magari i numeri dicono tanto, una cosa è una differenza di 7-8 un’altra di 11-12 punti, domani la sfida non è possiamo o non possiamo, ma giocare contro una squadra di grandissima qualità e vediamo se possiamo vincere”

I trequartisti dell’Atalanta sono molto bravi a creare occasioni da gol, difendere centralmente sarà una chiave della partita?
“Vado all’ultima gara nostra, perchè abbiamo avuto problemi nel secondo tempo? Perchè abbiamo perso la palla troppo facilmente, se invece dello Spezia c’era una squadra con calciatori di livello superiore, magari quella partita non la vinciamo. Per questo dico con semplicità, tutti loro sono forti da trequarti in su, non mi interessa chi gioca, è ovvia la loro qualità, ma mi devo concentrare su di noi e non possiamo perdere palla facilmente, dobbiamo gestire meglio il possesso, ieri c’abbiamo lavorato e avere maggiore sicurezza nel possesso palla”

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Mourinho: “Sono molto felice di stare alla Roma. Mercato? No investimenti top, proveremo a riequilibrare la rosa”

CONFERENZA STAMPA – Queste le parole di Mourinho alla vigilia di Roma-Spezia:

Thiago Motta, lo conosce molto bene, un suo ricordo da giocatore? Abraham-Mayoral confermati domani?
“La gente pensa che io ho conosciuto Thiago nella grande Inter del Triplete, ma l’ho conosciuto da ragazzino nel Barcellona, qualche volta mi mandavano dalla prima squadra ad allenare i ragazzi della Primavera. Ho tanti bei ricordi di lui, ovviamente è uno dei miei, dei miei ex calciatori che hanno scelto questa dura vita da allenatori, guardo lui, Chivu, Stankovic e ogni fine settimana sono preoccupato di sapere quello che hanno fatto loro. In questo caso con Thiago è diverso perchè siamo avversari. Prima e dopo la partita avrò tanto affetto per lui. Borja e Tammy hanno giocato bene, è vero, ma è anche vero che non abbiamo Zaniolo, Pellegrini, El Sha e Perez, sono sicuramente un’opzione, però anche Shomurodov o Felix possono giocare. Lì davanti abbiamo delle opzioni, sono contento perchè hanno segnato e per un attaccante tante volte non è sufficiente giocare bene, principalmente per l’opinione pubblica, per Tammy segnare due gol e Borja segnare un gol bellissimo è importante per la propria autostima”

Come cambia la posizione di Abraham con una punta come Mayoral, piuttosto che con Felix e Shomurodov?
“Hai già detto tutto tu, hai differenziato bene le caratteristiche di questi giocatori: Shomurodov è più di corsa, mobilità, profondità mentre Mayoral è più da palla tra i piedi, è più pericoloso dentro l’area. Per Tammy giocare con uno o l’altro non cambia molto, noi possiamo indirizzare il suo gioco in base alle nostre necessità, ma per lui non cambia molto”

Con la difesa a tre, ha individuato un cambio per Karsdorp e Vina finchè El Shaarawy è fuori?
“E’ difficile veramente, in questo momento non ci sono tante possibilità di giocare a 4, perchè per giocare così non abbiamo gli esterni offensivi come Zaniolo, El Sha o Perez. Shomurodov può giocare sulla fascia, ma non è questo il suo ruolo. Non abbiamo tante soluzioni. Per quanto riguarda la posizione di Vina e Karsdorp, non abbiamo alternative, è così”

Reputa ancora una priorità il centrocampista oppure ci sono nuove priorità?
“Approfitto della tua domanda per dire chiaramente che non sono dispiaciuto del nostro mercato estivo, perchè è stato un mercato di reazione ai nostri problemi, non è che il club non voleva darmi un centrocampista che io ovviamente avevo identificato come necessità, la proprietà e il direttore volevano prenderlo ma abbiamo dovuto reagire a delle esigenze primarie, ovviamente vorrei avere la miglior rosa possibile per competere per degli obiettivi importanti, ma la prima verità è che all’inizio ho capito le difficoltà. Se adesso a gennaio è possibile fare qualcosa, è quello che vogliamo fare tutti, ma non sarà un investimento pazzesco o simile ad investimenti estivi, se possiamo fare qualcosa a gennaio è per dare equilibrio alla rosa. In questo senso una volta in più: siamo tutti e tre, io, Tiago e la proprietà siamo sulla stessa linea, non c’è divergenza d’opinione. Vediamo se d’accordo con le mie idee e le possibilità possiamo fare qualcosa, perchè per la seconda parte di stagione sarebbe ancora più importante. I ruoli da coprire sono tutti quelli in cui abbiamo delle limitazioni, nella domanda hai individuato le necessità. Se guardate la nostra rosa oggi vi spaventate, perchè non ci sono Spinazzola, Pellegrini, El Shaarawy, Perez e uno si spaventa. E’ una situazione normale con 2-3 assenti e allora la squadra è equilibrata. Adesso abbiamo 3 gare da giocare, cerchiamo di fare più punti possibili prima di gennaio”

Qualche settimana fa disse che non le piaceva giocare a 5…
“Non mi piace giocare a 5 ma non mi dispiace giocare a 3, nel senso che sulla fascia mi piacciono giocatori offensivi, che devono fare un adattamento difensivo, non mi piace giocare a 5 puro”

L’attuale 3-5-2 è un’idea tattica fissa e stabile a prescindere dai recuperi? Felix ci sarà?
“Sì Felix è convocabile, si è allenato per tre giorni con noi e oggi sarà convocato. Sul modulo dico che mi piace cultura tattica, il tempo aiuta a costruire una cultura tattica e avere una squadra adatta per giocare in modi diversi, quello che piace di più a me è diverso da ciò che è più adatto alle caratteristiche dei nostri calciatori. Sono aperto a fare il possibile per cercare il meglio dai miei giocatori, con i giocatori giusti giocare a 3 non mi dispiace per niente, anche perchè siamo in un campionato dove si gioca maggiormente a 3 o a 5 tra squadre forti e meno forti. Quello che mi dispiace è valutare che dopo sei mesi, nell’ambito di un progetto lungo, invece di costruire siamo costretti ogni settimana a cambiare per l’emergenza. Mi piacerebbe un gruppo senza infortuni e cartellini, purtroppo in questo momento stiamo cambiando tante dinamiche, stavamo giocando a 3 invece ora giochiamo a 5, cambiano i centrocampisti e invece di dare solidità al percorso di costruzione, si cerca una reazione all’emergenza in funzione dei giocatori che hai, è tutto più difficile. Stiamo parlando di questo perchè tu mi hai chiesto, ma se non me lo chiedere, non ne avrei parlato, non vale la pena piangersi addosso. A gennaio Pellegrini, El Shaarawy e Perez li riavremo”

A Sofia la squadra ha rischiato di subire il pari e lei lo ha sottolineato. Chiedo ad uno dei tecnici migliori al mondo come si fa a migliorare la mentalità delle seconde linee?
“Dipende dal profilo delle seconde linee, se sono giovani o gente senza esperienza, ancora non pronta ad avere tutte le responsabilità, quello che si deve fare è lavorare sul modo di stare in campo, non essere naif e aspettare. Se invece la seconda linea è gente esperta, gente che pensa di essere in prima squadra e poi dopo non ha motivazione nell’essere una riserva, questo è un profilo diverso. Contro l’Inter avevamo 8 giocatori in panchina con meno di 21 anni. Ragazzi che lo scorso anno stavano in Primavera. Bove che ha giocato 30 minuti contro l’Inter e da titolare a Sofia, l’anno scorso ha giocato in Primavera che è un campionato di livello molto basso, che non prepara i giocatori ad entrare direttamente in prima squadra. Se paragonate questo campionato a quello delle squadre più forti in Europa non c’è paragone. Il secondo gol a Sofia – non è una critica – ma il modo in cui Darboe perde quella palla al 92′ non è mancanza di qualità, è superficialità, un uomo con esperienza di calcio non perde mai quel duello, su questi dettagli noi possiamo pagare. Ovviamente preferirei guardare la panchina come la guarda Inzaghi con Vidal, Darmian, Ranocchia etc, è una realtà diversa ma mi fa piacere aiutare a crescere questi ragazzi, non è una critica a nessuno, è una realtà. Dunque che si può fare? Si può solo lavorare con i giovani, aspettare che cresca l’esperienza, accettare gli errori nel processo di crescita, magari paghi con risultati o sofferenza, come a Sofia dove il 3-0 si trasforma in un 3-2, ma è così. La cosa che voglio dire chiaramente per la centesima volta: mi piacerebbe lottare per altri obiettivi, ma sono molto contento di stare qui, molto contento di stare nella Roma, in un progetto diverso da quelli affrontati nella mia carriera, ma sono molto molto contento, nessun dubbio che sono qui con tutto quello che ho in questa difficile sfida”

Avete tante ammonizioni ma non commettete tanti falli. E’ un caso, severità degli arbitri o è un problema di cultura tattica?
“Meglio parlare di un’altra statistica, quella dei tiri in porta in A dove siamo primi, così evito di dire quello che penso (ride ndr).”

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Mourinho: “Grande mentalità della squadra. Smalling se è al 100% gioca anche domani. Speranze ancora su Cristante.”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Mourinho alla vigilia di Bologna-Roma:

Nell’emergenza sono nate opportunità, ha cambiato dei ruoli e ha ricevuto disponibilità dai giocatori. Resta un fatto emergenziale o nel calcio moderno tutti devono fare tutto?
“Una mentalità forte, un gruppo forte, empatico, che vuole fare bene, il credito è per i giocatori che non giocano tanto o come nel caso di Diawara che ha giocato pochi minuti, ma lavora tanto con grande professionalità, come gli altri e i giocatori che giocano, lo fanno con grinta e amicizia. Come Kumbulla che entra per giocare per un minuto ma in quel minuto ha fermato una giocata pericolosa, prende un giallo e va a saltare sulla punizione, marca un gigante come Milinkovic, fa il suo lavoro per un minuto ed esce felice perchè ha fatto per la squadra, più della tattica o del ruolo mio, il credito è per i giocatori, per la loro mentalità e per il gruppo”

Le prime quattro sembrava facessero una corsa per conto loro, poi il Milan perde due partite e la Roma ha recuperato sei punti. Potete approfittare di questi stop?
“Per qualche ragione loro sono lì, il campionato non inizia e dura uguale, ci sono squalifiche, infortuni, si perdono partite ma per qualche ragione sono lì. Inter, Atalanta e Milan erano lì l’anno scorso e sono lì adesso, il Napoli è stato dentro fino all’ultima giornata. Se noi possiamo essere vicini, invece di stare lontanissimi, a fare i nostri punti, è ovviamente meglio, è più motivante, ti dà un feeling diverso, invece di 30 punti di distanza, stai lì a 6-7 punti, ti fa capire che stai facendo cose positive”

El Shaarawy può essere utilizzato anche a destra in questo ruolo da esterno?
“Non lo so, perchè non lo abbiamo mai provato, ma se arriva anche lì qualche difficoltà sono convinto che possa farlo bene, perchè sta bene, psicologicamente e fisicamente, la sua anima, si sente giocatore, non giocava con continuità da tanto tempo, l’anno scorso dopo il periodo in Cina, il giocatore perde non le sue qualità ma un determinato livello di gioco. Sta facendo una stagione in crescendo, sta facendo molto molto bene e se deve giocare a destra, con Vina che è rientrato a sinistra, possiamo avere Stephan più offensivo oppure esterno nei cinque come opzione a Karsdorp”

Smalling può giocare ancora titolare domani dopo i tanti infortuni? Può dire qualcosa su Mihajlovic che ha speso parole molto affettuose per lei?
“Su Sinisa dico che non deve ringraziarmi, perchè quello che ho fatto l’ho fatto con il cuore, prima di tutto è uno dei miei, è uno dei nostri, poi è un super amico di un grande amico mio (Stankovic) e automaticamente diventa grande amico mio. Poi noi persone pubbliche, quando facciamo una cosa sbagliata trasmettiamo un’influenza negativa e viceversa, lui sicuramente ha avuto un’influenza molto positiva nei confronti di tanta gente che ha avuto il suo problema, ha dimostrato un coraggio e una forza incredibili, subito uno diventa solidale con la sua lotta, ho grande rispetto e ammirazione per lui. Purtroppo c’è tanta gente che soffre per il suo problema e Sinisa è stato un grandissimo esempio, non si è mai nascosto, ha voluto lavorare ugualmente, nonostante lo sforzo che richieda il nostro lavoro, sono io che in nomi di tanti che lo ringrazio, non lui a me. Smalling in questo momento è un grande calciatore, è importante per noi, ma siamo lì con quattro centrali, non abbiamo problemi adesso in quel ruolo, non deve giocare per forza perchè non abbiamo alternative. Facciamo la gestione, parliamo con lui, abbiamo giocato solo l’altro ieri, decideremo domani e sentirò anche l’opinione del ragazzo, più importante dei controlli e della tecnologia che possiamo utilizzare, sentirò la sua opinione e se mi dirà che se si sente benissimo domani mattina, giocherà, se mi dice che si sente al 99% non al 100% lo proteggo”

9 partite su 21 senza subire gol, quanto c’è di Rui Patricio in questa striscia? Quanto è importante questo dato?
“Il dato è importante, Rui è importante ma la squadra è più importante di Rui. Lui è un portiere forte, tra i migliori e i più regolari in Europa, ma anche con lui abbiamo preso 3 gol a Verona o Venezia, quando la squadra difende bene è più facile per lui, poi ci sono momenti in una partita in cui la squadra non riesce a difendere e il portiere può risolverti il problema, Rui nelle ultime partite non ha avuto molto da fare, ma quando c’è stato da parare lo ha fatto. Siamo molto contenti di lui”

C’è la possibilità di tornare al centrocampo a due domani?
“Vediamo se riusciamo ad avere Cristante e Villar, o uno dei due, è ancora possibile che ci siano, sono passati 13 giorni, i giocatori non hanno sintomi da tanti giorni, quasi dall’inizio, si stanno allenando individualmente benissimo con il nostro controllo a distanza, stiamo aspettando se riescono ad esserci, magari potrebbero farcela”

Potrebbero viaggiare con voi domani?
“Sì è una possibilità, non sappiamo ancora”

Zaniolo in questo sistema nuovo potrebbe essere utile come mezzala? O per lei in questa formula è una seconda punta?
“Nei momenti di difficoltà è importante che la gente sia disponibile per tutti, dobbiamo trovare delle cose che sono possibili e valutare ciò che è impossibili. Ovviamente Nico non può giocare come terzo centrale, può giocare come 10, come mezzala, come attaccante unico, con voglia, empatia, con questa mentalità dei ragazzi può fare tutto. Abbiamo lavorato per tanto tempo con lui nel ruolo di ala, con un certo tipo di libertà e il ruolo più simile e questo da seconda punta, ma nell’emergenza può esser utile in altri ruoli, quello che sta avvenendo per Perez, che ha sempre fatto l’ala destra, nelle ultime due partite da mezzala, insieme a Nico, cosa che non era mai accaduta perchè erano alternativi l’uno dell’altro. Adesso abbiamo perso Pellegrini, fino a gennaio ci mancherà, partita dopo partita valuteremo le difficoltà che avremo, magari oggi recuperiamo Cristante, non lo so, gestiremo le cose come arrivano”

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Mourinho: “Mancini a centrocampo è una possibilità. Straordinaria la passione dei tifosi romanisti”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di mister Mourinho alla vigilia di Roma-Torino:

Domani arriva una squadra ostica e fastidiosa come il Toro. Che partita si aspetta?
“Difficile, non bisogna nascondere ciò che hai detto nella tua domanda, è facile per tutti capire che è una squadra che difende molto e bene, con uno stile proprio, non dico con un modo unico perchè ce ne sono altre che lo fanno, ma sono un esempio di questo stile di gioco difensivo. Il Toro è una squadra che non concede tanti gol e tante opportunità, sarà veramente difficile, servirà una partita di qualità offensiva per fare gol”

Difesa a tre o a quattro domani?
“E’ una buona domanda, di calcio, ma non posso rispondere (ride ndr). La situazione sicuramente migliora rispetto alle opzioni che abbiamo, con il Covid Cristante e Villar non ci saranno, non ci sarà Veretout e il problema ora si è trasferito a centrocampo, dove ovviamente mancano tre giocatori, di cui due titolari assoluti e Villar un’opzione di qualità, ma sugli esterni e dietro abbiamo tante opzioni per giocare o a quattro o a cinque”

Domani l’Olimpico sarà di nuovo pieno, lo sarà anche con l’Inter. Si aspettava così i tifosi della Roma? E’ più difficile affrontare uno stadio così da avversari o è più la carica che trasferisce a voi?
“La passione per la Roma la conoscevo, mi aspettavo questo amore per la squadra e l’ho sentita dal primo giorno. Chiaramente la mia visione nasce dalla conoscenza del calcio italiano, non c’è paragone con il calcio inglese dove gli stadi sono tutti esauriti, mi fa piacere di vedere un’evoluzione positiva così anche in Italia. I nostri tifosi hanno sempre avuto vittorie all’Olimpico? No abbiamo anche perso e pareggiato, abbiamo già giocato bene o così così, ma loro ci sono sempre e trovano una squadra che va sempre, che gioca per se stessa e per loro e penso che questo aspetto dal punto di vista del tifoso fa sentire connessione, empatia, orgoglio. Questa è la ragione per cui anche in Conference league, che di partenza non è una competizione che ti fa innamorare all’inizio, c’è sempre tanta gente. Adesso con Torino e Inter mi fa piacere che sia pieno, è più bello per noi giocare, non dico più facile e penso sia più bello anche per gli avversari. Se noi abbiamo qualche merito in questo ottimismo della gente, mi fa piacere tanto”

In queste prime giornate di Serie A la Roma ha segnato complessivamente 14 gol nell’ultimo quarto d’ora di primo e secondo tempo. Come mai?
“Non c’ho mai riflettuto onestamente, è difficile da capire il motivo, tante volte nel calcio si dice che le squadre aspettano il momento giusto per segnare, in realtà il momento giusto è ogni minuto. Penso che la nostra squadra gioca sempre forte fino alla fine, soprattutto sul piano emozionale, non ho mai sentito la Roma quest’anno mollare anche sul risultato di svantaggio, quando perdevamo col Milan o col Venezia, oppure pareggiavamo col Napoli, ho sempre avvertito che la squadra ha cercato di fare gol, lo abbiamo visto anche a Genova. E’ una nostra caratteristica”

Mancini può essere un’opzione come mediano?
“Certo che può, principalmente perché in questo momento abbiamo i 4 difensori centrali disponibili, se tocca a qualcuno di loro a fare il sacrificio devono farlo, Ibanez ha fatto il terzino sinistro nella difesa a quattro, se Mancini deve giocare a centrocampo in maniera più difensiva lo farà. Ovviamente ci sono cose impossibile, come Vina che fa il Centravanti o Zaniolo il terzino sinistro, ma altri sono multifunzionali e per la nostra rosa è molto importante, penso a Bryan, a Mkhitaryan o Mancini, certamente non il suo ruolo preferito, lui lo ha già fatto lì e può rifarlo”

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Roma-Bodo, domani alle 13.30 Mourinho-Abraham in conferenza stampa

Alla vigilia di Roma-Bodo, domani alle 13.30 tornerà a parlare José Mourinho, che interverrà nella consueta conferenza stampa prepartita nella sala Champions di Trigoria. Ad affiancare il tecnico giallorosso ci sarà Tammy Abraham. La conferenza sarà preceduta dall’allenamento di rifinitura, che si terrà sempre a Trigoria alle 11.30.

Il Bodo/Glimt arriverà nella capitale già nella serata di oggi. Domani mattina alle 10.30 la squadra norvegese si allenerà alle 10.30 allo Stadio Olimpico. Il tecnico Knutsen, accompagnato da un calciatore, parlerà in conferenza stampa alle 10.15.