“La Roma a Marassi ha giocato una buona partita ma ha avuto a mio giudizio un difetto: non chiuderla. Qualcuno parla di cambi, qualcuno di moduli, ma più superficialmente se resti 1-0 e hai tante occasioni da gol che vai a sprecare, in case del Genoa rischi fino all’ultimo di perdere punti preziosi, come è accaduto”, così Stefano Colantuono ai microfoni di Retesport.
“Sul gol finale si può discutere, ci sono stati tanti errori in marcatura, Pellegrini ha preso una botta e paradossalmente era meglio fosse rimasto in piedi perchè mancavano 30 secondi, invece quella situazione ha allungato il recupero”, ha proseguito Colantuono.
Sull’assetto della squadra nella ripresa, soprattutto quando la Roma ha abbassato troppo il baricentro, il mister aggiunge: “Con i cambi che ha fatto nel secondo tempo paradossalmente la Roma avrebbe dovuto subire meno, visto che la partita è divenuta più conservativa. Coprirsi non è uno scandalo e può capitare, ma bisogna saper ripartire. Il Genoa è venuto fuori, la Roma non è riuscita a raddoppiare, lo stadio spinge, la condizione di diversi calciatori non è ottimale e penso che sia venuto il classico braccino corto ai giallorossi. I due punti persi di ieri sono un gran peccato, perchè la vittoria serviva alla classifica, alla squadra e per gli umori della piazza”.
“La Roma ieri ha dato anche dei segnali incoraggianti, sono arrivati dei giocatori validi, Konè è uno forte perchè controlla sempre bene la palla, ha piena contezza di tempi e spazi, il controllo è sempre a favore di giocata. Nel primo tempo si è vista una traccia molto interessante, Mancini e Angelino che accompagnavano, bene le mezzali, Ndicka marcava bene Pinamonti, davanti la coppia Dovbyk-Dybala. Bisogna ripartire da lì, strutturando la squadra in maniera più efficace”, ha concluso Colantuono.