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Celik al fotofinish: ora tra bonus e rivendita c’è la chiave per chiudere

Sembrava un’operazione bella e fatta già da un po’, con Tiago Pinto che contava di chiuderla già nel corso della scorsa settimana. Ed invece Zeki Celik – scrive La Gazzetta dello Sport – continua ad essere un giocatore del Lille e non della Roma. Oggi potrebbe essere un giorno decisivo. Gli intermediari e l’agente del giocatore stanno infatti lavorando sodo per far andare tutti i tasselli a posto e chiudere una trattativa che sta diventando oltremodo lunga.

Roma e Lille si parlano da oltre un mese, con la voglia di entrambi di andare a dama. Con il giocatore i Friedkin hanno trovato l’accordo totale, il terzino turco dovrebbe firmare un contratto quinquennale a circa due milioni di euro a stagione.

Il problema, però, sta nella valutazione. La Roma continua ad essere ferma all’offerta di sette milioni, il Lille era partito da una richiesta di dieci e sembra intenzionato a non fare sconti. La Roma può uscire da questo stallo in due modi: o alzando l’offerta o offrendo ai francesi una percentuale sulla futura rivenditadel giocatore, magari con un 10-15% che possa andare a coprire l’attuale richiesta del club transalpino.

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Celik, la Roma vuole chiudere entro il weekend

Dopo Matic e Svilar, la Roma è pronta a chiudere finalmente l’affare Celik. L’obiettivo del club giallorosso infatti è di chiudere entro il weekend per il turco, definendo gli ultimi dettagli con il Lille per arrivare alla fumata bianca. Anche all’interno della dirigenza del club francese sono certi che il turco si trasferirà a Roma.

Fonte: ilTempo (F.Biafora su Twitter)

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Celik, offerti 7 milioni. Piace Ndicka, il Lecce su Diawara

Non solo Frattesi, non solo Nicolò Zaniolo, ma anche tanti altri nomi, in entrata e in uscita, su cui Tiago Pinto sta lavorando in quel di Milano. La pista più calda, in entrata, è quella che porta al turco Celik del Lille: la Roma è arrivata ad offrire 7 milioni più bonus e la sensazione è che nelle prossime ore la situazione possa finalmente sbloccarsi.

Altro nome in entrata – scrive La Gazzetta dello Sport – è quello del francese dell’Eintracht Francoforte Evan Ndicka, 22 anni, difensore centrale di piede sinistro, che può essere un’alternativa al più caro Senesi del Feyenoord.

In uscita, invece, Pinto è al lavoro per piazzare Kluivert e Veretout, le cui cessioni potrebbero portare nelle casse giallorosse circa 30 milioni. Il francese piace al Marsiglia, l’olandese anche ma ha sulle sue tracce pure Monaco e il Nizza. La Roma spera di ricavare dalla cessione di Kluivert almeno quindici milioni.

Capitolo Diawara e Carles Perez: entrambi interessano al Valencia, più il secondo del primo. La Roma vorrebbe ricavarci dei soldi, altrimenti potrebbe inserirli nella trattativa per Guedes. Per Diawara, però, nelle ultime ore si sono create delle alternative anche in Italia: piace al Lecce.

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Roma, Celik accende il gioco delle coppie: con lui Mourinho può difendere a 3 o a 4

Con l’arrivo imminente di Zeki Celik, José Mourinho ha sistemato le fasce laterali. L’esterno turco – scrive Il Corriere della Sera – colma una lacuna che la società giallorossa non era riuscita a colmare con Maitland-Niles, cioè quella del vice-Karsdorp. Se poi Celik diventerà titolare rispetto all’olandese, significherà la squadra si sarà rinforzata in un ruolo fondamentale.

Più difensore rispetto all’ex Feyenoord, l’arrivo dell’esterno turco darà a Mourinho un ventaglio di opportunità per gestire entrambe le fasce e per passare con disinvoltura dalla difesa a tre alla difesa a quattro: con Celik Karsdorp da una parte, Spinazzola Vina dall’altra, più il jolly Zalewski che può giocare su entrambe le fasce sia basso sia alto, lo Special One può letteralmente sbizzarrirsi. Mai come nella stagione che sta per iniziare, nel recente passato, la Roma ha avuto coppie di terzini così ben assortite.

Se a destra Karsdorp ha dato il meglio di sé giocando da quinto di centrocampo, con la difesa a tre, Celik può essere l’elemento giusto per tornare a difendere a quattro. Con lui da una parte e Spinazzola dall’altra, Mourinho avrebbe un terzino di spinta come l’azzurro e uno di contenimento. Volendo mantenere queste caratteristiche, si possono cambiare anche le coppie: con Kardorp Vina schierati insieme, l’olandese sarebbe quello di spinta e l’uruguaiano quello di contenimento. La coppia più offensiva sarebbe naturalmente quella composta da Karsdorp Spinazzola, ottimi se Mourinho dovesse decidere di passare alla difesa a tre, mentre quella più difensiva è quella formata da Celik Vina.

Nicola Zalewski, grande rivelazione dell’ultima stagione, può entrare in tutte le rotazioni: esterno di centrocampo a sinistra e a destra con la difesa a tre, ma anche esterno alto (su entrambe le fasce) nel 4-2-3-1

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Roma, arriva Celik: Mourinho rispolvera la difesa a quattro

La Roma continua a scandagliare il mercato degliesterni, scrive Il MessaggeroBassi o alti fa poca differenza. Tutti con una caratteristica in comune: in carriera hanno sempre (o quasi) giocato conuna difesa a quattro. Ecco quindi che gli indizi di mercato, sommati a qualche spiffero arrivato da Trigoria prima del rompete le righe e alle riflessioni pubbliche di Mourinho, lasciano presumere che il ritorno allo schieramento a quattro sia un’ipotesi concreta.

Da Celik a Solbakken, passando per Frattesi (15 milioni e il cartellino di Felix, la base sulla quale la Roma vorrebbe chiudere, sfruttando il 30% sulla rivendita in suo possesso),Guedes, Berardi e Douglas Luiz,tutti si esprimono meglio con il 4-2-3-1 o il 4-3-3. Per non parlare di Matic che in carriera soltanto con Conte al Chelsea ha giocato con il 3-5-2.

Modulo che ha esaltato all’Udinese De Paul, sogno di un mercato che ancora deve prendere il via (in quest’ottica occhio a Witsel, pronto a dire di sì all’Atletico di Madrid: gioca nel ruolo dell’argentino) ma che poi ha dovuto abituarsi velocemente a giocare a 4, sistema di riferimento sia in Nazionale che con Simeone.

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Celik, ci siamo. In mediana oltre a Frattesi c’è Sabitzer

 In casa Roma, per il centrocampo, c’è tanto che bolle in pentola. Il reparto avrà un restyling completo, anche per via delle uscite di Diawara (altrimenti non si allenerà più in gruppo), VeretoutVillar Darboe, senza contare che Cristante ha molte offerte. La pista che porta a Frattesi resta viva e calda, ma non è escluso che – pur con Matic già tesserato – ci si fermi qui. Così sono monitorati due giocatori importanti.

Il primo, scrive La Gazzetta dello Sport, è Marcel Sabitzer, austriaco, 28 anni, ex Lipsia, che nel Bayern Monaco in questa stagione ha giocato un migliaio di minuti e quindi può essere ceduto, nonostante il contratto in scadenza nel 2025, per una cifra intorno ai 15-20 milioni. Smentita l’idea Torreira, l’altro nome monitorato è Houssem Aouar, 23 anni, centrocampista del Lione che invece, pur essendo in scadenza nel 2023, viene offerto per non meno di 25 milioni.

Insomma, le grandi manovre proseguono, ma con un sogno segreto: Rodrigo de Paul, ex Udinese, ora all’Atletico Madrid. per lui però la quotazione salirebbe intorno ai 40 milioni, cifra che al momento il club giallorosso non intende spendere, nonostante l’argentino offra una duttilità tattica straordinaria.

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Fluidità di passo, fisicità e piede educato: Celik è pronto a sbarcare a Trigoria (SCHEDA)

(di Francesco Oddo Casano) – Rincorso due anni fa, prima dell’arrivo di Reynolds, vicino all’approdo in giallorosso oggi. Meglio tardi che mai direbbe qualcuno. Zeki Celik è pronto a sbarcare alla corte di Josè Mourinho. 180 cm, fisicità, fluidità di passo e visione di gioco di primissimo livello. Sono queste le principali caratteristiche del terzino turco (sarebbe il terzo nella storia della Roma dopo Ucan e Under), che hanno stregato da tempo gli osservatori e i dirigenti di Trigoria.

Occasione a basso costo

La scadenza contrattuale a giugno 2023 ha reso ulteriormente ghiotta l’occasione, per centrare un obiettivo che possa finalmente equilibrare i valori sulla fascia destra, rispetto all’overbooking che si registra attualmente sul fronte sinistro. Celik è un calciatore duttile, capace di giostrare da terzino classico in una difesa a 4 ma anche come esterno di centrocampo nel 3-5-2. Abbina a questa ottima capacità d’adattamento, come detto, un’ottima visione di gioco: rispetto a Karsdorp che ama affondare sull’out di destra fino alla linea di fondo e offre il meglio di sé quando viene servito in corsa, il terzino del Lille ama spesso sterzare verso il centro del campo, cercando combinazioni utili con i compagni.

Piede destro educato, ha mostrato in Francia – complice anche un discreto numero di gare europee tra Champions ed Europa League – di avere anche una discreta freddezza quando deve generare un assist vincente. In Ligue1 ha segnato 8 reti in tre anni, anche questo dato è migliore rispetto allo score dell’olandese (1 rete nelle ultime due stagioni). La Roma è pronta a sferrare l’affondo decisivo per una cifra intorno a 7 milioni (ne volevano 15 l’anno scorso) con Pinto ormai al rush finale per chiudere la seconda operazione in entrata di questa lunga estate.

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Celik, si stringe. Per Frattesi serve la cessione di Veretout

L’arrivo di Matic è soltanto il primo tassello della nuova mediana che ha in mente Josè Mourinho. L’altro obiettivo – oltre al regista (i preferiti sono Douglas Luiz e Neves) – rimane Frattesi. La Roma attende di cedere Veretout (che ha mercato in Ligue 1) per poi sferrare l’affondo decisivo per l’ex prodotto del vivaio. A Trigoria, scrive Il Messaggero, potendo usufruire del 30% sulla rivendita, contano di non andare oltre i 20 milioni inserendo come parziale contropartita il cartellino di Felix.

Se per Solbakken il discorso è rimandato a metà luglio e ieri è stata smentita l’ennesima suggestione estiva legata stavolta a Gundogan, si cerca di stringere per Celik. Parti al lavoro: c’è da limare la differenza di 4 milioni che separano domanda (10) e offerta (6). Ìn uscita si attendono offerte concrete per i calciatori che non rientrano nei piani dello Special One. Tra questi, solo sondaggi per Carles Perez (Maiorca Villarreal) e Diawara (da un paio di club in Bundesliga).

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Solbakken più Celik: Mourinho svolta a destra

La Roma è in pressing con il Lille per regalare a Mourinho un’alternativa valida a Karsdorp che nella stagione appena conclusa è sceso in campo 51 volte su 55. Come scrive il Messaggero, si tratta di Zeki Celik: 40 presenze sulle 46 gare disputate dal club francese (87%). Se l’olandese è più elemento da 3-5-2, Celik è un calciatore più disciplinato che nella difesa a quattro ma sa regalare anche la spinta necessaria in avanti come confermano i 5 gol e 6 assist nella Ligue 1 nelle ultime due stagioni.

La Roma ha l’accordo con l’entourage del ragazzo (pluriennale da 2 milioni più bonus), deve trovare quello con la società transalpina. La differenza non è incolmabile: a Trigoria offrono 6 milioni per il cartellino dell’ex Istanbulspor che ha il contratto in scadenza nel 2023. La richiesta è 10. Sul calciatore si era mossa anche la Fiorentina ma la proposta giallorossa, più la telefonata di Mourinho al ragazzo, sono state decisive. Nei giorni scorsi era stato ventilato anche uno scambio alla pari con Veretout, ma l’ipotesi per ora non ha trovato conferme.

Dopo Matic, la trattativa più vicina alla conclusione è Solbakken. Nel giro di un paio di giorni (previsto nuovo contatto) la situazione dovrebbe essere più chiara. L’attaccante, che si libera il prossimo 31 dicembre, ha detto sì alla proposta giallorossa. Rimane da convincere il Bodø che vorrebbe tenerlo per impiegarlo nei preliminari di Champions. Per averlo subito, serve un indennizzo. Da escludere un rinnovo in extremis.

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Rivoluzione in mezzo: Veretout per Celik e poi occhi su Frattesi

Il terremoto è solo all’inizio. Come riporta La Gazzetta dello Sport l’arrivo di Nemanja Matic – che ha lasciato le vacanze in Turchia per tornare a Belgrado e oggi potrebbe anche sbarcare a Roma per le visite mediche e firmare il contratto – è il primo tassello di una rivoluzione che vede l’epicentro a centrocampo, ma non solo.

Proprio il serbo ha prenotato già un posto da titolare per la prossima stagione, sulla carta a fianco di Bryan Cristante, che entro l’estate dovrebbe prolungherà il contratto con il club giallorosso, pronto a respingere le lusinghe del Milan. Se invece i rossoneri facessero una proposta interessante, occhi anche su Mandragora.

In partenza, con l’eccezione del baby Bove, ci sono comunque praticamente tutti gli altri. Si comincia da Veretout, che piace in Francia, soprattutto al Marsiglia. La dirigenza lo valuta circa quindici milioni, ma potrebbe essere anche inserito in una trattativa con il Lilla per avere il terzino destro Zeki Celik, che ha il contratto in scadenza nel 2023, pronto a fare coppia con Karsdorp sulla fascia. L’accordo col nazionale turco, infatti, è stato già trovato e a Trigoria si respira ottimismo sul fatto che l’affare possa concludersi a breve.

Tornando al centrocampo, le cui cessioni fungono da cassa, in uscita ci sarà senz’altro Diawara, che ha estimatori in Premier League e in Francia, così come Darboe, il giovane lanciato da Fonseca, ma che con Mourinho non ha avuto molta fortuna. Dalla Spagna, poi, è ancora incerto il riscatto di Villar da parte del Getafe. Se tornasse a Trigoria, comunque, il ragazzo sarebbe solo per trovare un’altra sistemazione, perché non rientra nei piani della società.

Una volta fatta la rivoluzione, si penserà ai rinforzi. E in questo senso piace tanto Davide Frattesi, 22 anni, prodotto di Trigoria ceduto al Sassuolo. Il club neroverde per il momento chiede una cifra intorno ai 35-40 milioni che potrebbe portare il ragazzo solo in Premier. Se però con il prosieguo del mercato la quotazione scendesse intorno ai 20 milioni, la Roma potrebbe entrare in scena, forte del gradimento (enorme) del ragazzo e del fatto che ha una quota sulla rivendita pari al 30% da scalare sull’importo. Sempre dal Sassuolo, interessa anche Berardi in caso di addio di Zaniolo.

A proposito di riscatti, c’è da risolvere anche la questione legata a Kluivert. L’attaccante al Nizza ha fatto abbastanza bene, ma per comperare il cartellino la società francese vorrebbe uno sconto rispetto ai 15 milioni pattuiti. La Roma però, forte dell’interesse anche di Marsiglia Monaco, per il momento non intende concederlo.