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Plusvalenze Juve, la Procura FIGC chiede 11 punti di penalizzazione

Nuovo verdetto in giornata sul caso plusvalenze per la Juventus. E’ iniziata alle 10.00 l’udienza in Corte d’Appello che dovrà dare una risposta definitiva sul primo faldone d’inchiesta dei bianconeri.

La Procura FIGC – che mesi fa aveva chiesto 9 punti di penalizzazione – questa volta ha avanzato la richiesta di 11 punti (più 8 mesi di inibizione a Nedved e agli altri dirigenti su cui il Collegio di Garanzia aveva chiesto di rimodulare la precedente sanzione poichè non precisamente motivata).

Se fosse accolta dalla Corte, la penalizzazione porterebbe il club bianconero a quota 58 punti alle spalle della Roma, al settimo posto: quindi virtualmente fuori dalle coppe europee, in attesa della finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina (e a quella di Conference che vede protagonista ancora la Fiorentina e può valere un posto in Europa per i viola). 

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Processo Plusvalenze, la procura federale chiede 9 punti di penalizzazione per la Juventus

Si gioca il primo round della vicenda giudiziaria sportiva che ricoinvolge la Juventus in merito al filone delle plusvalenze artificiali. E’ in corso presso la Corte federale d’Appello la discussione dell’istanza di revocazione che la Procura federale ha presentato contro l’assoluzione del club bianconero e di altri otto club rispetto ai fatti contestati nello scorso mese di maggio. Ovviamente al vaglio dell’accusa anche i nuovi elementi emersi attraverso la Giustizia ordinaria, come il c.d. “libro nero” di Paratici, che la Procura federale non poteva avere a disposizione nel primo processo. Tutte le parti sono collegate da remoto. 

Non c’è solo la Juve, collegata per seguire l’udienza da remoto: all’appello che ha aperto il processo sportivo hanno risposto Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara. Tra i dirigenti convocati, spicca ovviamente il vecchio vertice della Juventus, con Agnelli, Paratici, Nedved e Arrivabene, oltre a Cherubini, unico ancora in sella.

A giudizio anche l’ex presidente della Samp Ferrero, Corsi dell’Empoli insieme alla figlia Rebecca, oggi consigliere di Lega Serie A. In apertura, la parola al procuratore Giuseppe Chinè, per la requisitoria che deve motivare la richiesta di revocazione. E subito richieste estreme: “penalizzare di 9 punti la Juventus”, ha chiesto Chinè. E poi: 16 mesi di inibizione per Agnelli, 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 10 mesi per Cherubini e 12 mesi per tutti altri consiglieri della Juventus.  La Corte deve decidere se ammettere la revocazione o chiudere definitivamente questo capitolo. Una decisione in questo senso è attesa in serata.