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Scamacca bis: ecco il piano per riprenderlo

Scamacca, è fermo da gennaio e sta lavorando tanto anche durante questi giorni di vacanza per chiudere definitivamente questo capitolo e cominciarne uno nuovo completamente ristabilito. Tanta corsa, palestra e fisioterapia, prima a Londra poi a Roma. La sua Roma. Si è affidato a un centro medico privato nella zona nord della capitale (che adesso lo segue a distanza mentre il ragazzo è in Sardegna) per lavorare con i fisioterapisti sul potenziamento muscolare ed essere definitivamente pronto per la nuova stagione.

Ma con quale squadra? Questo per Gianluca è ancora un punto interrogativo, ma non ci sono dubbi che se ci fosse anche solo la minima possibilità di tornare alla Roma, la sfrutterebbe immediatamente. E lo stesso vale per il club giallorosso che adesso sta lavorando attentamente per arrivare allo Scamacca bis. Del resto l’attaccante conosce Trigoria come le sue tasche, avendo giocato tre stagioni nelle giovanili romaniste salvo poi fare le valigie per chiudere il suo percorso di crescita al Psv dove però non è mai riuscito a esordire in prima squadra. Poi il trasferimento al Sassuolo e l’esplosione che lo ha portato in Premier League.

Come scrive il Corriere dello Sport, la Roma sta studiando un piano per riportarlo in Serie A, ma sempre a costo di trovare la giusta formula per riuscire a far quadrare i conti. Quindi un prestito con diritto di riscatto, oppure obbligo a un prezzo accessibile e condizionato al suo rendimento stagionale. Per il momento non è ancora in piedi una vera e propria trattativa, ma il sondaggio con l’entourage del giocatore è stato fatto ed è sicuramente positivo.

Scamacca è di Fidene, ha Roma e la Roma nel cuore. Non ha mai nascosto il suo tifo per la squadra giallorossa, anche un mese fa quando andò a vedere la semifinale di Europa League all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen. Oppure durante le sue storie social con la musica in sottofondo di “Mai sola mai” di Conidi, ormai quasi un nuovo inno della Roma. “Ho un bel ricordo, Roma è casa mia. La Roma è stata un pezzo del mio percorso e della mia storia, conservo dei bei ricordi di momenti che ho vissuto lì”, disse Gianluca un anno fa. Lo stipendio non sarebbe un problema (guadagna tre netti a stagione), ma la sua valutazione attuale invece sì, oltre alla concorrenza di altri club italiani: un anno fa il West Ham lo ha acquistato per 36 milioni più altri 6 di bonus, per la Roma l’unica via è il prestito. Di certo ci proverà.

Intanto Pinto non ha mollato del tutto la pista che porta ad Alvaro Morata, sponsorizzato naturalmente dal suo amico fraterno Dybala ma anche dallo stesso Mourinho che lo ha lanciato al Real Madrid. Lo spagnolo ha rinnovato con l’Atletico fino al 2026, ma il prestito potrebbe ancora essere un’eventualità nel corso del mercato estivo. E Morata sarebbe ben contento di provare una nuova avventura in Serie A, questa volta nella capitale e insieme a Dybalae Mou. La pista che porta allo spagnolo è ben meno recente di quella legata a Scamacca: Morata infatti era stato già sondato diverse settimane fa, prima dell’infortunio di Abraham. Con la cessione dell’inglese la Roma avrebbe puntato forte sull’ex Juventus come suo sostituto. Il crociato ha cambiato un’altra volta i piani del club che adesso è costretto a cercare prestiti e colpi a parametro zero. Almeno fin quando non riuscirà a fare cassa vendendo Ibañez e gli esuberi.

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Zaniolo vuole rientrare in Italia: in cima alla lista c’è il Milan

La fuga ad Istanbul ha permesso a Nicolò Zaniolo di ritrovare una serenità irrimediabilmente persa nella Roma, a Galatasaray l’estroso attaccante ha trovato una certa continuità, contribuendo ai successi del club turco in campionato. Ma è chiarissimo come il giocatore non veda l’ora di tornare a casa, possibilmente al Milan. Anche se per lui la Juventus non fa differenza. Evidentemente le trame del recente passato gli sono ben chiare, nonostante quella clausola per cui la società turca può avere trenta milioni per la sua cessione.

Come scrive La Gazzetta dello Sport, un aspetto formale, ma non sostanziale. Anche perché dal suo entourage non viene esclusa l’ipotesi di un prestito, che permette di superare l’oggettiva difficoltà economica. In questa fase regnano i sondaggi più delle trattative. E non può essere altrimenti. Ma è altrettanto chiaro che recuperare il patrimonio-Zaniolo interessa a tanti. A partire dal c.t. Roberto Mancini, il primo a tifare per un suo ritorno in Serie A, alle giuste condizioni tecniche. Si, perché é fondamentale che Zaniolo torni ad essere protagonista, in modo che ritrovi anche il sorriso.

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Roma, interesse per Anguissa: Mou telefona al calciatore e il Napoli non gradisce

Josè Mourinho vuole Anguissa. Questo il retroscena di mercato, rivelato oggi da Radio Kiss Kiss. Il tecnico giallorosso, nonostante il centrocampista sia stato riscattato di recente dai partenopei, avrebbe telefonato personalmente ad Anguissa, per parlare del suo progetto tecnico. Il club azzurro non avrebbe gradito la telefonata.

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Zakaria, la Roma è sempre più vicina

Non è una squadra da ribaltare ma da ristrutturare finemente, utilizzando l’ecobonus che l’Uefa ha concesso a tutti i club congelando il fair play finanziario. La Roma ha rassicurato già in estate Mourinho, che infatti non è mai stato critico nei confronti della proprietà o della dirigenza per le carenze da lui individuate nell’organico: il mercato di gennaio servirà in parte a tappare i buchi con innesti di qualità. In questo senso la partenza di Nzonzi, con il risparmio di 5 milioni lordi sul bilancio, è un supporto utile a finanziare un investimento. L’altro elemento incoraggiante arriva da Marsiglia, dove Pau Lopez ha già giocato 7 partite con l’Olympique: se arriva a 20, come da accordi stipulati nei mesi scorsi, la Roma incasserà 12 milioni per la cessione definitiva. Al resto potranno contribuire tre o quattro elementi che Mourinho non considera strategici: i due spagnoli Mayoral e Villar, il guineano Diawara, l’americano Reynolds, senza contare i fuori rosa Fazio, Santon e Riccardi.

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Roma, fumata bianca Friedkin-Sarri. La situazione

Fali Ramadani, rappresentante di Sarri, nelle prossime ore sbarcherà in Italia per incontrare Tiago Pinto, con il quale ha già preso contatti attraverso il suo braccio destro Pedro Pereira. La scelta della Roma è fatta, quella di Sarri pure. Le parti devono soltanto parlarsi, conoscersi, capirsi. L’intenzione reciproca è quella di cominciare insieme un affascinante percorso insieme. A far decidere i Friedkin sono stati tanti elementi coinvolgenti: 1) l’accettazione entusiastica del piano a medio-lungo termine; 2) il profilo internazionale di un professionista che è partito dal basso per poi vincere in Inghilterra; 3) la necessità di impostare i programmi della prossima stagione in tempo relativamente veloci senza aspettare la fine dell’Europa League.

Come scrive il Corriere dello Sport, del resto la separazione con Fonseca era stata già decisa. Niente potrà essere ufficiale fino alle fine di giugno. Sarri è ancora sotto contratto con la Juventus e ha diritto ad una penale di 2,5 milioni di euro per il mancato rinnovo fino al 2022. Sia la Roma sia l’allenatore manterranno nelle prossime settimane un riserbo strettissimo anche se l’incontro decisivo porterà alla firma. Entro il 31 maggio la Juventus dovrà scioglere le riserve su come intende risolvere il rapporto col mister. Sarri è convinto che la rosa della Roma sia competitiva e abbia bisogno di pochi ritocchi. E’ uno dei motivi che ha facilitato l’avvicinamento con Tiago Pinto. Andrà modulato sul suo 4-3-3. Gli serviranno un centravanti, un portiere, un terzino destro e un regista. A Sarri piace anche Under e aspetta il recupero di Zaniolo.