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Pinto vuole liberare Solbakken. Le ultime

Acquistato ed ufficializzato – formalmente lo sarà da gennaio – Ola Solbakken, il general manager Tiago Pinto resta in contatto con il Bodo per cercare di liberarlo prima del 31 dicembre.

Come riferisce il Corriere dello Sport in questi giorni, infatti, Pinto sta cercando di capire se da parte del club norvegese vi sia un’apertura per permettere la partenza dell’attaccante insieme a Mourinho e ai nuovi compagni per il ritiro in Portogallo, in programma in Algarve dal 15 al 22 dicembre. Qualora non dovessero esserci i presupposti, Solbakken resterà a Trigoria e si integrerà a gennaio.

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Solbakken annuncia: “Addio Bodo, ora un’altra sfida”

È in dirittura d’arrivo Ola Solbakken. L’attaccante si trasferirà alla Roma durante il mercato di gennaio. Mourinho lo avrebbe voluto portare nella tournée in Giappone e nel ritiro in Portogallo, ma non è stato possibile trovare un accordo col Bodo.

Come scrive il Messaggero, c’è invece quello verbale col giocatore che si libererà a parametro zero. L’ultima partita giocata è stata quella del 27 ottobre scorso contro il Zurigo. Solbakken firmerà un contratto di 4 anni.  Ieri il norvegese è uscito allo scoperto: “La mia storia con il Bodo probabilmente è finita e capisco che per la società sia frustrante sapere che non prenderanno soldi“. Il 24enne si aspettava che il club lo liberasse durante il Mondiale, ma non sarà così.

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Il Bodo arriva oggi: vuole allenarsi sui campi in erba

Dopo aver battuto ieri in trasferta il Sandefjord per 1-2, il Bodo sbarcherà già oggi a Roma per prepararsi alla sfida di giovedì, dove si giocherà il passaggio del turno, come riporta La Gazzetta dello Sport. Arrivo anticipato dovuto al fatto che la squadra vuole allenarsi su campi in erbe vera e non sintetica. Non è escluso che anche domani si alleni all’Olimpico.

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Mou, maledizione Bodo. Roma deludente e ancora battuta

Se la vendetta è un piatto che va mangiato freddo, non poteva esserci posto migliore della gelida Bodo, per José Mourinho, per consumarla. Invece la “nuova” Roma plasmata dallo Special One non solo non cancella l’onta del 6-1 di ottobre, ma perde ancora, stavolta con un 2-1 santificato dalle reti di Pellegrini, Saltnes e Vetlesen. I norvegesi infatti, nonostante la stagione appena iniziata riescono a inchiodare i giallorossi ai propri limiti, dimenticando le cessioni eccellenti (di Berg e Botheim su tutte), il livello del proprio ranking Uefa (114° posto) e il valore della rosa (una quindicina di milioni).

Pelle forza 12 Rispetto alle formazioni più recenti, il tecnico portoghese sceglie di rinunciare in avvio a Smalling affaticato e quindi a rischio sul terreno sintetico, mentre per il resto conferma il sistema con i due trequartisti, Pellegrini e Mkhitaryan, alle spalle di Abraham. Morale: con Oliveira e Cristante in mediana, il palleggio a centrocampo dovrebbe essere assicurato, così da poter liberare meglio le fasce per la spinta di Karsdorp e Zalewski. La trimurti in difesa, così protetta, potrebbe non correre troppi rischi. Invece per il primo quarto d’ora sembra di assistere al remake della partita di ottobre, col Bodo che prende il controllo del centrocampo e crea subito un paio di pericoli non banali, con Saltnes e Vetlesen, spaventando Rui Patricio. Insomma, spinto da un pubblico indifferente alla storia (anche sul pareggio fischiano i rallentamenti di gioco della Roma), la partitura è uguale a quella del match del girone: pressing alto dei norvegesi e giallorossi pronti ad agire di rimessa. Tutto questo nonostante che a prendersela con il destino dovrebbe essere senz’altro più Knutsen, il quale – oltre a rimpiangere le cessioni che hanno indebolito la squadra – perde per la sfida anche Solbakken, il più talentuoso, autore di tre gol nella doppia sfida autunnale e stavolta fuori per infortunio. Ma la lezione a Mourinho sembrerebbe servita, perché le ripartenze della Roma sono sempre più pericolose, mentre il Bodo si spegne. Così in vetrina va Mkhitaryan, che prima impegna Haikin, poi serve bene Abraham che si libera e impegna il portiere norvegese, infine triangola alla grande con Pellegrini, mandando in porta il capitano. È il 43’ e in sedici minuti i giallorossi hanno ribaltato l’inerzia della gara, consegnando a Pellegrini – che già aveva impegnato Haikin direttamente da angolo – l’assist per il 12o gol stagionale. Sembrerebbe l’inizio della parte facile. Invece no.

Rui tradisce Il Bodo comincia la ripresa nell’unico modo che conosce, cioè attaccando a testa bassa. Così al 6’ tocca a Koomson, lanciato in ripartenza, impegnare Rui Patricio nella prima vera parata della partita. E non è un fuoco di paglia, perché i norvegesi riprendono il controllo del centrocampo e assediano l’area. Non è un caso che all’11’ Wembangomo si liberi per il tiro, che viene leggermente deviato da Saltnes con la schiena. Rui Patricio sembra in controllo, ma l’intervento è goffo e la palla scivola in rete: è il pari. La Roma sbanda e al 18’, su incursione di Koomson, è Espejord a sfiorare il vantaggio. Mourinho corre ai ripari e fa uscire il tenero Zalewski e l’affaticato Mkhitaryan per Vina e Shomurodov, provando a giocare di più in profondità, anche se la linea difensiva del Bodo trova tante volte i giallorossi in fuorigioco. La mossa pare riuscire, perché al 26’ Pellegrini torna a impegnare Haikin dal limite e ricomincia anche il pressing. Il nuovo entrato Boniface, però, al 36’ risveglia i suoi impegnando Rui Patricio. È l’anticamera dello sberleffo, che arriva al 44’: Pellegrino batte la punizione e Vetlesen segna di testa con deviazione decisiva di Vina, col portiere ancora una volta imperfetto. Gli angoli provano a tenere viva la speranza della Roma, ma i giallorossi non concludono nulla. La festa, ancora una volta, è tutta del Bodo. Curiosità: l’ultima squadra italiana che ha affrontato 4 volte nella stessa stagione la stessa squadra (gironi ed eliminazione diretta) è stata l’Inter nel 2010 con Mourinho in panchina, e alla fine il portoghese vinse la Champions. Allora fu il Barcellona, stavolta il Bodo. Gli scongiuri sono leciti, però il destino bisogna anche aiutarlo.

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Bodo-Roma 2-1: Pellegrini, Wembangomo, Vetlesen

Tutto pronto per l’andata dei quarti di Conference League. La Roma di Mourinho questa sera alle 21 sfida il Bodo Glimt in Norvegia per la prima delle due sfide europee.

CRONACA PARTITA

SECONDO TEMPO

90’+ 5′ – Triplice fischio.

90’+3 – Colpo di testa di Shomurodov alto.

90′ – 5 di recupero.

89′ – Gol del Bodø/Glimt. Colpo di testa di Vetlesen che trova la deviazione di Vina e finisce in rete.

88′ – Ammonizione per Vina. Corner ravvicinanto dalla sinistra per i norvegesi. 

85′ – Abraham dolorante per aver subito un colpo alla testa da Haikin. 

77‘ – Ci prova Abraham! Pellegrini serve il centravanti che calcia col sinistro. Non colpisce bene, palla a lato.

67′ – Mancini a terra per un problema al ginocchio: entra Smalling.

65′ – Nella Roma entrano Shomurodov e Vina per Mkhitaryan e Zalewski

62‘ – Bodo sempre pericoloso: Hagen calcia, pallone deviato, arriva facile a Rui Patricio.

56‘ – Pareggia il Bodo. Wembangomo tira da fuori, la palla cambia traiettoria dopo un tocco di Saltnes beffando Rui Patricio

45′ – Comincia il secondo tempo. 

PRIMO TEMPO

46′ – Termina il primo tempo dopo un minuto di recupero.

43′ – GOL DELLA ROMA!!! PELLEGRINI!!!!!!!!! È il capitano a sbloccare il match. Mkhitaryan riceve da Sergio Oliveira e di prima mette Pellegrini in area che tira col mancino e insacca alle spalle di Haikin.

37′ – Abraham a tu per tu col portiere prova il tiro. Haikin si oppone con una mano poi sul tap-in l’inglese viene chiuso in angolo

29‘ – A terra Abraham che si tocca la gamba destra. Problema fisico per il numero 9 che si fa medicare dallo staff giallorosso

28‘ – Primo tiro in porta per la Roma con Mkhitaryan, facile per il portiere

18′ – Primo ammonito del match: Cristante ferma in ripartenza Saltnes.

13′ – Primo tentativo per il Bodo: Saltnes riceve dopo un rimpallo e calcia dal limite. Mancini devia sull’esterno, angolo.

9′ – Ancora Pellegrini alla conclusione personale, il suo mancino da posizione defilata viene però deviato in corner. 

7′ – Ragiona la Roma in questi primi minuti, con Cristante che poi trova un taglio verticale al bacio per Pellegrini. Il 7 viene però fermato per offside.

6′ – Ottimo anticipo di Ibañez in mezzo al campo, Vetlesen gli fa lo sgambetto. Punizione giallorossa. 

5′ – Squillo Pellegrini. Il capitano si mette in proprio e al limite lascia partire il destro, ma colpisce male e il tiro termina di molto largo.

0′ – Comincia il match!

TABELLINO

Bodo-Roma 1-1

BODO/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Moe, Hoibraten, Wembangomo; Vetlesen, Hagen, Saltnes; Koomsom, Espejord, Pellegrino. 
Allenatore: Knutsen.
A disposizione: Smits, Andersen, Kvile, Konradsen, Sery Larsen, Fet, Mugisha, Nordas, Boniface,Solbakken.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Karsdorp, Cristante, S. Olivera, Zalewski; Lo. Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. 
Allenatore:Mourinho.
A disposizione: Fuzato, Boer, Maitland-Niles, Viña, Smalling, Diawara, Bove, Darboe, El Shaarawy, Carles Perez, Shomurodov, Felix.

ARBITRO: Gozubuyuk (Ola).
GUARDALINEE: Van Zuilen e Balder (Ola).
IV UOMO: Van der Eijk (Ola).

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Da Bodo a Bodo: dopo 168 giorni la Roma torna in Norvegia

Da Bodo a Bodo sembra trascorso un secolo, scrive Il Messaggero. E invece, domani, saranno passati soltanto 168 giorni. Calendario alla mano, 24 settimane che vedono agli antipodi il punto più basso (il clamoroso ko per 6-1 in Norvegia) e quello più felice della stagione romanista. Due facce della stessa medaglia, quella con l’effigie di Mourinho.Furente, disgustato, incredulo, severo quello che si presentò nel post-gara del 21 ottobre, demarcando una linea netta tra buoni e cattivi, tra titolari e riserve, tra chi poteva far parte del suo progetto tecnico e gli altri dei quali avrebbe fatto volentieri a meno. Di questi – Villar, Mayoral, Perez, Diawara, Darboe, Calafiori, Kumbulla e Reynolds – soltanto il centrale albanese gli ha fatto cambiare idea. Oggi, alla vigilia di quella che difficilmente ammetterà in conferenza stampa (al suo fianco Felix) rappresentare una rivincita, è semplicemente un altro José. Compiaciuto, soddisfatto, felice, pungente verso l’esterno a protezione di quella che ormai chiama costantemente famiglia. Una metamorfosi che coincide con un’altra Roma. Più consapevole dei propri mezzi, cinica, letale, capace di adattarsi all’avversario, vincente. In poche parole, più squadra. I numeri non dicono tutto ma spesso fotografano meglio delle parole quello che gli occhi non fissano: filotto di 10 gare senza ko, 7 partite nel 2022 con la porta inviolata (17 in totale), Abraham a quota 23 reti, 5° posto in campionato con vista sul 4°, distante appena 5 punti. Una trasformazione voluta e cercata da José. Che ha (apparentemente) aspettato tutti ma alla fine non ha guardato in faccia nessuno. Una sorta di selezione naturale darwiniana: chi ce la fa, lo segue. Gli altri, si perdono per strada.

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Bodo-Roma, arbitra Gozubuyuk

Uefa ha reso note le designazioni arbitrali per le gare d’andata dei quarti di finale di Conference League. Il match tra Bodo/Glimt e Roma di giovedì 7 aprile sarà diretto dall’olandese Serdar Gözübüyük. Classe 1985, di evidenti origini turche e internazionale dal 2012, arbitrerà per la prima volta la Roma in carriera. In questa stagione il fischietto olandese ha diretto la sfida dei playoff di Europa League tra Porto e Lazio, vinta per 2-1 dai portoghesi.

Questo il quadro completo della designazione:
Arbitro: Serdar Gözübüyük
Assistenti: Joost van Zuilen e Johan Balder
IV uomo: Sander Van Der Eijk

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Olimpico, operazione centomila per le sfide a Salernitana e Bodo

Il solito bagno di folla. L’amore della gente giallorossa per la Roma è quel calore che avvolge la squadra ogni volta che esce dal tunnel dello Stadio Olimpico e la sensazione si ripeterà anche nelle prossime due partite, contro Salernitana, 10 aprile, e Bodo Glimt, il 14, scrive La Gazzetta dello Sport. Ci sarà un vero e proprio muro a supportare la squadra di Mourinho: si potrebbe parlare di operazione centomila, perché si viaggia verso quei livelli con ancora due settimane di tempo per la vendita dei biglietti: anche perché dal 1 aprile si tornerà al 100% della capienza. Da inizio stagione la Roma ha piazzato una serie di sold out uno dietro l’altro, sempre in relazione alla capienza massima per le varie restrizioni: in tutto sono ben dieci. Sicuramente è anche per l’effetto-Mourinho, anche per le battaglie che ha intrapreso da quando è a Roma, ma ora c’è anche l’effetto derby. La gente romanista è tornata a entusiasmarsi, anche per la squadra e non solo per il tecnico. I due match con Salernitana e Bodo possono essere il trampolino di lancio dei giallorossi per il finale di stagione. I quasi 52mila tifosi presenti allo Stadio Olimpico per il derby, oggi il record di questa stagione, potrebbero essere presto spazzati via: Roma-Bodo si candida a essere la partita con il maggior numero di persone allo stadio, ma il top si potrebbe raggiungere in caso di semifinale di Conference League.