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Calciomercato

Roma, interesse per Berardi se parte Zaniolo

Continua a tenere banco la questione Zaniolo in casa Roma. Come riferisce La Repubblica se il giovane talento giallorosso dovesse partire, il sostituto potrebbe essere Domenico Berardi del Sassuolo, da tempo accostato ai giallorossi.

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Rassegna stampa

Mercato, Mourinho vuole Berardi in caso di partenza di Zaniolo

La Roma sta guardando con attenzione anche la situazione legata a Nicolò Zaniolo. Come riportato da Gianluca Di MarzioMourinho avrebbe messo in cima alla lista dei desideri Domenico Berardi qualora il talento romanista partisse questa estate. Per ora non esista alcuna trattativa.

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Interviste

Berardi: “Mou è speciale. Rinnovo Mkhitaryan? Intanto speriamo recuperi per Tirana…”

ANSA – «Mourinho è straordinario, speciale. Vuole sempre vincere, è un grande maestro. Ho imparato molto lavorando con lui», ha detto il CEO della Roma, Pietro Berardi, ritirando il premio ‘Arancio’ dell’Ussi al circolo Aniene. «La società è concentrata al cento per cento per mercoledì sera – le sue dichiarazioni riportate dall’agenzia di stampa -. Rinnovo Mkhitaryan? Intanto speriamo di averlo mercoledì sera».

«Grazie per il premio, sono orgoglioso di ritirarlo a nome dei Friedkin che hanno investito molto nella squadra e per l’amore che hanno per la città. Più che parlare dei risultati sportivi siamo orgogliosi del rapporto con i nostri tifosi – ha aggiunto -. Tanti sold out nel corso della stagione e mercoledì chi non sarà a Tirana sarà all’Olimpico dove ci saranno circa 50 mila persone e questa è la dimostrazione del grande affetto dei tifosi verso la squadra. Per noi questo è motivo di grande orgoglio».

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NEWS

UTR, inaugurata la mostra sulle maglie storiche della Roma. Presente il CEO Berardi: “Vogliamo entrare con forza nel panorama internazionale”

In mostra le maglie della Roma. A Palazzo Brancaccio, da oggi fino all’11 dicembre si svolge la mostra “La storia della Roma attraverso le maglie. Dalla prefondazione ad oggi” organizzata dall’Unione Tifosi Romanisti”. All’inaugurazione avvenuta stamattina anche una rappresentanza della dirigenza giallorossa. Presenti il CEO Pietro Berardi e Francesco Pastorella, direttore del Roma Department.

Di seguito le date e gli orari della mostra, allestita a Palazzo Brancaccio (ingresso in Via Merulana 248)

29/11 dalle 16-19
30/11 dalle 16-19
6/12 dalle 16-19
7/12 dalle 16-19
9/12 dalle 10-13
10/12 dalle 10-13 e 16-19
11/12 dalle 16-18

E Pietro Berardi, CEO del club, ha rilasciato alcune dichiarazioni:

“Da parte nostra siamo al lavoro per rafforzare l’area business nel miglior modo possibile: il progetto che stiamo portando avanti non può non avere un respiro internazionale, il nostro obiettivo è essere presenti con forza nel panorama internazionale, oltre che italiano. Non può che essere così considerando che rappresentiamo la città di Roma. C’è tanto lavoro da fare ma la stessa passione che vedo sugli spalti la sento ogni giorno nelle persone che lavorano con noi. In piu stiamo inserendo delle nuove figure professionali di alto profilo: ci sarà un nuovo responsabile dell’area commerciale che viene dagli USA, Ryan Norys. Ryan ha lavorato nel Manchester City, nei Miami Dolphins e nei Los Angeles Dodgers. La scelta è fatta perché l’area business non può che seguire la strada che l’America ha intrapreso nel mondo dello sport. E allo stesso tempo dobbiamo tenere conto di quanto, nell’ambito commerciale calcistico, sia radicata e profonda la cultura italiana: quindi a gennaio arriveranno altre professionalità che stiamo selezionando nel mondo dello sport e del calcio italiano, sempre per rafforzare l’area revenues del Club Stiamo impostando tutto questo con umiltà ma, allo stesso tempo, determinazione e ambizione: come ci indica la proprietà, poche parole e tanti fatti”. E ancora: “Sono davvero molto contento che la mia prima uscita pubblica da amministratore delegato avvenga qui, in questa giornata che celebra i nuovi Cavalieri della Roma e nella quale viene inaugurata una mostra dedicata alle maglie giallorosse: ci tenevo molto, considerando che anche qui oggi si respira quella passione che sto toccando con mano ogni giorno da quando sono arrivato alla Roma”.

Il Ceo giallorosso è tornato anche sulla gara contro lo Zorya sottolineando la grande partecipazione di pubblico: “Giovedì sera, nonostante il maltempo, in una partita infrasettimanale, c’erano quasi 40.000 tifosi a sostenerci. Tra loro i miei figli, che ho portato per la prima volta a vedere la partita della Roma: il calcio è sempre stata la mia grande passione, abbiamo visto partite in molti stadi nel mondo. A fine partita, mentre tornavamo a casa, ho chiesto alla più piccola che cosa le fosse piaciuto di più della partita. Lei mi ha risposto: “I tifosi! Hai sentito come hanno cantato per tutta la partita?. E devo dire che sentire la sua risposta mi ha fatto venire la pelle d’oca, la stessa pelle d’oca che sento ogni volta che entro allo stadio. Per questo è difficile non innamorarsi di questa avventura ed è impossibile non fare il massimo per questo Club”.

Fonte: ANSA

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APPROFONDIMENTI

Friedkin, un anno per ricostruire la Roma: tutte le tappe della rivoluzione texana

FOCUS RS – Un anno doveva essere e un anno è stato. Guido Fienga ha concluso ieri il suo mandato nel ruolo di amministratore delegato della Roma. Una notizia che era nell’aria da diversi giorni, complice l’indicazione temporale che i Friedkin avevano manifestato al diretto interessato sin dal loro insediamento. Fienga doveva essere un traghettatore e tale è stato fino a ieri. L’ultimo dirigente – in ruoli apicali – legato alla vecchia gestione è stato sostituito da un manager di grande respiro internazionale, Pietro Berardi, che almeno nelle intenzioni dei Friedkin, amplificherà il percorso di crescita del brand Roma a livello mondiale. La scelta nasce dalla necessità di dotarsi di una figura che rappresenti appieno la filosofia della nuova proprietà. Fienga ha avuto l’indubbio merito di accompagnare il club nella fase più delicata della sua storia recente, tenendo uniti i fili quasi spezzati della trattativa tra Pallotta e i texani, quando tutto o quasi sembrava definitivamente sfumato. In mezzo una pandemia che acuito le difficoltà economiche del club. Ma facciamo un passo indietro.

Nella foto: Guido Fienga (Foto Gino Mancini)

I texani sono sbarcati nella capitale ufficialmente nell’agosto 2020 e hanno scelto un approccio silenzioso e riflessivo. Hanno trascorso diverse settimane ad analizzare la Roma, comprenderne meglio i meccanismi interni, probabilmente scrutarne le reali criticità, non solo finanziarie. Mesi per rivoluzionare la Roma, alimentando il vento del cambiamento. The wind of change‘, cantavano gli Scorpions, colonna sonora perfetta per descrivere i passi lenti ma ponderati di Dan e Ryan Friedkin nell’emisfero romanista. La navicella dei nuovi proprietari ha assestato dunque i primi colpi, delle vere e proprie picconate alla facciata di Trigoria, dopo anni di evidente deterioramento. 

L’arrivo di Stefano Scalera è stato il primo in ordine di tempo: uomo della pubblica amministrazione e stimato professionista anche in ambienti politici, gli è stato affidato il compito principale di resettare e riavviare il fascicolo relativo allo stadio. Addio al progetto di Tor di Valle e un nuovo tortuoso viaggio da affrontare, questa volta con l’obbligo categorico di edificare un impianto sportivo in pochi anni. Contestualmente è arrivata la creazione del ‘Roma Department’ diretto da Francesco Pastorella, per incentivare la lodevole attività solidale che il club già da diversi anni svolge sul territorio, con l’obiettivo però anche di riavvicinare la Roma ai suoi tifosi con innumerevoli iniziative che rispecchiano la volontà della proprietà di legarsi sempre di più al tessuto sociale della città.

Successivamente è stato il turno del comparto sportivo e la scelta a sorpresa è ricaduta su Tiago Pinto. I Friedkin non hanno preferito percorrere la strada più agevole, del calcio nostrano, strettamente connessa alla logica del direttore sportivo che accentri su di sé tutti i poteri. Troppi denari sperperati negli scorsi anni, troppi personalismi. Hanno ricercato sul mercato internazionale il profilo di un professionista giovane, ma che avesse già maturato importanti esperienze in club di caratura internazionale e in grado di poter supervisionare il lavoro di tutti i collaboratori tecnici, a 360 gradi. 

Da qui a cascata è subentrata anche la necessità di inserire figure credibili e di assoluto valore in alcuni ruoli apicali del settore sportivo: inutile citare l’importanza dell’ingaggio di Josè Mourinho in panchina, un manager di caratura mondiale, che ha riacceso in città la fiammella della passione sportiva, in parte sopita nell’ultimo triennio di insuccessi e delusioni.

Il settore giovanile ha accolto poi Vincenzo Vergine, come nuovo responsabile del settore giovanile, dopo oltre 20 anni di apprendistato e proficuo lavoro al fianco di Pantaleo Corvino e non solo. Parallelamente la conferma di quei soggetti che in questi anni hanno certamente contribuito a sviluppare il serbatoio giallorosso, ridisegnando però le logiche dello scouting: evitare investimenti monstre su giovani stranieri e valorizzare appieno il bacino d’utenza locale e nazionale con una mission principale: costruirsi dentro casa i campioni del futuro. Parallelamente Pinto e la proprietà si sono dedicati ad un annoso problema, che da anni attanaglia la Roma sul campo. Gli infortuni. Ad inizio anno la sinergia con la clinica svizzera Klinik Gut di St. Moritz, diretta dal Dott. Georg Ahlbäumer. Poi è stato rivoluzionato l’intero settore medico-fisioterapico e Pinto ha ricreato anche un settore scouting di livello, smantellato nelle precedenti stagioni dall’arrivo di Monchi in poi.

Non poteva mancare uno sguardo al settore della comunicazione: negli scorsi mesi la società ha annunciato di aver ingaggiato Maurizio Costanzo come advisor esterno della comunicazione. Giornalista, conduttore e autore radio-televisivo, pioniere dell’emittenza commerciale, ma soprattutto personaggio che dovrà indirizzare la Roma verso un nuovo modo di comunicare se stessa all’esterno, nell’emisfero locale ma anche in quello nazionale.

Le altre nuove figure: Lombardo (segretario generale), Van Den Doel (direttore marketing), Murgo (capo del personal) Krauss (capo della sicurezza), Vitali (responsabile ufficio legale). Infine ieri si è chiuso definitivamente il cerchio con lo sbarco – ancora virtuale sarà operativo tra qualche settimana – del nuovo CEO e direttore generale Pietro Berardi: una formazione scolastica e professionale tra Italia e Stati Uniti, poi operante nel board di multinazionali del calibro di Sheel, Nissan, Pirelli (Nord America) e Fiat Chrysler. Pacifico che la conoscenza con i Friedkin sia sorta nell’ambito del settore dell’automotive, ma le referenze di Berardi sono di assoluto livello. Non un uomo proveniente dal calcio, ma una figura che sappia abbinare managerialità e sviluppo dei progetti aziendali in linea con la filosofia dei Friedkin: rendere la Roma, in maniera stabile e duratura, un club di caratura mondiale.

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NEWS

Berardi il nuovo CEO della Roma: ecco da dove arriva il dirigente scelto dai Friedkin

L’AS Roma è lieta di annunciare che Pietro Berardi diventerà il nuovo Corporate Chief Exectutive Officer del Club, al posto di Guido Fienga, che di comune accordo con il Club lascia la posizione di CEO, dirigente e membro del Comitato Esecutivo dell’azienda.

IL BENVENUTO DEI FRIEDKIN – “Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Pietro Berardi nella famiglia giallorossa”, hanno dichiarato Dan e Ryan Friedkin. Come Società siamo orgogliosi del nostro processo di selezione e potenziamento del management e crediamo che Pietro abbia tutte le caratteristiche necessarie per mettere in pratica i piani ambiziosi che abbiamo messo in atto per il Club. Siamo fiduciosi che, con la sua visione globale, il suo dinamismo e le sue doti di leadership, porterà avanti il percorso di costruzione di una forte cultura della responsabilità all’interno della Società, criterio per noi fondamentale in ogni organizzazione di successo. Questo è un Club che richiede gli standard più elevati e ora abbiamo un compito di fronte a noi: accelerare la crescita del brand e del business in tutti gli aspetti, al fine di supportare al meglio ogni necessità legata al campo di gioco”.

CHI E’ IL NUOVO CEO GIALLOROSSOBerardi, 47 anni, arriva alla Roma nell’ambito di una brillante carriera che lo ha visto lavorare in posizioni di rilievo presso prestigiose società di livello internazionale in tutto il mondo. Laureato all’Università Bocconi, ha iniziato il suo percorso come analista finanziario in Generali Assicurazioni nel Sud America.

Dopo aver conseguito un MBA a Boston, ha proseguito la carriera presso Royal Dutch Shell in Europa, prima di trasferirsi nel settore dell’automotive, dove ha lavorato per oltre 15 anni in ruoli di leadership negli Stati Uniti sia per Fiat Chrysler sia per Nissan. All’inizio del 2020 era stato nominato Presidente e CEO di Pirelli in Nord America.

Pietro Berardi avrà il compito di curare i vari aspetti dell’ambiziosa visione del Club per gli anni a venire. Il manager è stato già nominato nel board e nel Comitato Esecutivo della Società e assumerà il ruolo di Corporate CEO nelle prossime settimane.

“Sono davvero onorato di unirmi all’AS Roma in un momento così emozionante di crescita del Club”, ha dichiarato Berardi. “Voglio ringraziare la famiglia Friedkin per avermi affidato la responsabilità di dare seguito a tutte le ambizioni che hanno in mente per questa fantastica Società. Tutti conoscono il profondo legame che l’AS Roma ha con Roma, una delle più grandi città al mondo: farne parte è sia un onore sia una responsabilità che prenderò con il massimo dell’impegno e della passione. Non vedo l’ora di iniziare, di incontrare tutti i miei nuovi colleghi e di intraprendere questo percorso per raggiungere ciascuno degli obiettivi che abbiamo davanti. Voglio cogliere l’occasione per ringraziare anche Guido per tutto ciò che ha realizzato durante i suoi anni alla Roma”.