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Il ‘gallo’ Belotti vuole tornare a cantare: l’ultima rete risale a 111 giorni fa

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca)- Belotti è alla ricerca del gol perduto. Il ‘gallo’ vuole tornare a cantare dato che non lo fa da 111 giorni: Betis-Roma 1-1 (13 ottobre 2022). Alle 21:00 i giallorossi ospiteranno la Cremonese allo stadio Olimpico per una partita che vale l’accesso alla semifinale di Coppa Italia e Mou probabilmente si affiderà proprio all’ex attaccante del Torino. Lo Special One, infatti, dovrebbe far riposare Tammy Abraham uscito malconcio dal gara del Maradona e consegnerà una maglia da titolare ad Andrea Belotti.

Belotti vuole riscattarsi: solo 2 gol con la maglia della Roma

Belotti sperava in un inizio diverso. Al momento, l’esperienza in giallorosso, infatti, non è stata delle migliori: 2 gol in 681 minuti giocati in tutte le competizioni. L’ex capitano del Torino ha avuto poco spazio: solo 6 partite disputate dall’inizio (l’ultima risale al 3 novembre: Roma-Ludogorets 3-1). In Serie A, non comincia una gara dal primo minuto dal 17 ottobre: Sampdoria-Roma 0-1. Belotti, quindi, vuole accendere la sua esperienza in giallorosso e stasera contro la Cremonese avrà un’opportunità importante. La squadra di Mourinho tornerà a giocare ogni 3 giorni e inevitabilmente avrà più spazio per mettersi in mostra.

Belotti ha realizzato 7 gol in Coppa Italia, l’ultimo nella stagione 2018-2019 contro il Cosenza, ma in questa competizione non ha mai segnato ai quarti di finale. Il numero 11 giallorosso, quindi, ha voglia di sfatare anche questo tabù.

I galli cantano per sfidare i proprio rivali e, calcisticamente parlando, la Roma ha bisogno di alzare il livello qualitativo del reparto offensivo grazie all’innesco di una competitività interna. Belotti vuole conquistarsi la fiducia di Mourinho e i tifosi giallorossi attendono il canto del gallo.

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Mou e la formula del gol: provate 6 coppie d’attacco ma solo Abraham e Dybala illuminano

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) Mourinho è alla ricerca della formula giusta per trovare il gol. La Roma, infatti, in 18 giornate di campionato ha segnato solo 23 reti. Il tecnico portoghese, in Serie A, dal primo minuto ha provato 6 coppie d’attacco: Abraham-Zaniolo, Abraham-Dybala, Zaniolo-Dybala, Belotti-Zaniolo, Abraham-Belotti, Shomurodov-Zaniolo.

Nell’ultima gara di campionato contro la Fiorentina, Mourinho ha proposto insieme Abraham e Dybala. Il risultato è stato straordinario: doppietta della Joya su 2 assist dell’attaccante inglese. Mou ha trovato la chiave per aprire la porta del gol o è stato un caso? Quale coppia di attaccanti ha mostrato il feeling migliore?

Da Abraham-Zaniolo agli esperimenti che non hanno convinto Mourinho

Mourinho ha provato diverse ricette per far segnare la squadra ma spesso gli ingredienti (calciatori) non si sono amalgamati bene. La coppia di attaccanti schierata più frequentemente è stata quella composta da Abraham e Zaniolo (8 gare dall’inizio). I risultati, però, sono stati scadenti: la Roma ha segnato solo 2 reti quando entrambi sono rimasti in campo dal primo minuto (una firmata dal 22 giallorosso). Abraham, in campionato, ha segnato 4 gol e li ha realizzati tutti quando Zaniolo non era in campo. Una coppia che quest’anno non scoppia.

Un’altra formula offensiva proposta dal primo minuto dallo Special One è quella formata da Zaniolo e Dybala. Nelle 2 gare in cui il tecnico portoghese li ha fatti partire dall’inizio, la squadra giallorossa, fino a quando sono rimasti in campo insieme, ha segnato 2 reti di cui una firmata dalla Joya.

Mourinho ha provato altre 3 coppie di attaccanti in altrettante gare: Belotti-Abraham (Sampdoria-Roma 0-1, con rigore procurato dall’inglese), Shomurodov-Zaniolo (Sassuolo-Roma 1-1, con errori grossolani sottoporta) e Belotti-Zaniolo (Roma-Lecce 2-1, con pochi spunti). Il tecnico portoghese, probabilmente, non ha dato continuità a queste scelte poiché il campo non ha fornito le risposte che si auspicava.

La coppia che scoppia: Abraham-Dybala sono la chiave per aprire la porta del gol

L’ultima coppia di attacco proposta da Mourinho in campionato è quella formata da Abraham e Dybala. Il tecnico portoghese, in Serie A, li ha schierati dall’inizio in 5 occasioni: Juventus-Roma 1-1, Roma-Monza 3-0, Udinese-Roma 0-4, Empoli-Roma 1-2 e Roma-Fiorentina 2-0. I numeri dei protagonisti sono pazzeschi: Dybala ha realizzato 5 gol insieme a 2 assist mentre Abraham ha segnato 2 reti e servito 3 passaggi vincenti. La coppia che scoppia. Gli assist effettuati dall’attaccante inglese, infatti, sono stati tutti per la Joya che ha restituito il favore facendo lo stesso.

Numeri alla mano, Mourinho ha trovato la formula del gol e quest’ultima è composta da Abraham e Dybala. Nelle prossime gare vedremo se lo Special One darà continuità alle scelte prese contro la Fiorentina o apporterà ulteriori cambiamenti. Il tempo ci darà una risposta.

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Allenamenti

Ritiro Roma, seduta mattutina e nel pomeriggio allenamento differenziato per Wijnaldum, Belotti, Tahirovic e Darboe

La Roma continua il suo ritiro in Algarve. Domani alle ore 16 i giallorossi disputeranno l’ultima amichevole della tournée contro gli olandesi dell’RKC Waalwijk.

Oggi la squadra alle ore 11 è scesa in campo ad Albufeira, agli ordini di Mourinho per una seduta mattutina. Wijnaldum (che ieri ha svolto una parte della seduta in gruppo), Belotti, Darboe e Tahirovic, alle prese con i rispettivi infortuni, faranno un allenamento differenziato nel pomeriggio sul campo.

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SOCIAL ROMA

La Roma fa gli auguri a Belotti: ”Buon compleanno” (VIDEO)

Andrea Belotti compie 29 anni. La Roma con un tweet augura un buon compleanno al classe 93 che spera di poter diventare protagonista nella seconda parte di stagione.

🎁 Buon compleanno, @gallobelotti! 🐔#ASRoma pic.twitter.com/dKcsMQ2o95— AS Roma (@OfficialASRoma) December 20, 2022

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Il ‘mercatino’ della Roma: luce Dybala, Matic garanzia, sorpresa Camara, delusione Belotti e incognita Celik

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dopo 21 partite stagionali cominciano i primi bilanci. La Roma in estate con gli acquisti di Wijnaldum (0) e Dybala (0) è stata tra le protagoniste del calciomercato italiano. Oltre a loro sono arrivati: Belotti (0), Camara (1,5), Celik (7), Matic (0) e Svilar (0). I 7 innesti, considerando solo l’esborso economico per i cartellini, alla Roma sono costati 8,5 milioni. Chi ha convinto? Chi ha deluso?

Gli infortuni e il ‘mercatino’ che non gioca

Il mercato della Roma è stato fortemente influenzato dagli infortuni. I nuovi innesti hanno portato tanta esperienza: 180 partite di Champions League e 40 trofei. I problemi fisici, però, hanno rovinato i piani giallorossi: Wijnaldum ha giocato solo 12 minuti, a causa di una frattura alla tibia rimediata in allenamento, Dybala è stato fuori per circa un mese, Celik ha avuto un problema al legamento collaterale e ha saltato 7 gare, Matic, a fine ottobre, ha dovuto convivere con un problema agli adduttori mentre Belotti e Camara hanno faticato a raggiungere velocemente la forma fisica migliore. Mourinho, alla vigilia della gara contro il sassuolo, ha sottolineato la situazione infortuni e ha dichiarato: ”Se guardi l’ultima partita nostra, se non sbaglio abbiamo giocato con la stessa squadra dell’anno scorso con Camara nella posizione di Mkhitaryan. Questo significa che il bel mercatino che abbiamo fatto con sforzo, dedizione, sacrificio e lavoro non sta giocando”.

La luce di Paulo Dybala

Foto Fraioli

Paulo Dybala è la luce dell’attacco della Roma. I giallorossi faticano a fare gol e solo la Joya ha i numeri che servono ad una squadra per ambire ad obiettivi importanti. Il numero 22 è il capocannoniere della Roma: 7 gol in 12 partite (816 minuti). Ad aumentare il contributo alla fase realizzativa giallorossa ci sono anche 2 assist preziosi a Tammy Abraham che, senza l’argentino, brancola nel buio. Con Dybala dall’inizio la Roma comincia la partita con un gol di vantaggio, infatti, l’attaccante giallorosso è entrato in un azione da gol ogni 90 minuti giocati. La qualità immensa dell’argentino emerge in una squadra amorfa.

Mourinho più volte ha sottolineato l’importanza della Joya e lo ha fatto anche dopo l’ultima partita di campionato: Vedo questi ultimi minuti come la conferma di due cose: con 20 minuti di Dybala c’è la luce, i tifosi nel primo tempo fischiavano ed erano delusi, ma pagherebbero per vedere più calcio di Dybala. Un dato, però, fa riflettere, i giallorossi nell’ultimo frangente di Roma-Torino, con l’attaccante argentino in campo, hanno creato più gol attesi (1,04) rispetto alle sfide contro: Napoli (0,21) Lazio (0,38), Sassuolo (0,76) e Torino (fino al minuto 70, 0,31). Dybala non può essere l’unico calciatore che accende l’interruttore della luce.

La garanzia Nemanja Matic

Matic è il classico pretoriano di Josè Mourinho. Lo Special One, dopo averlo allenato al Chelsea e al Manchester United, lo ha portato con sé anche nella Capitale. Il centrocampista serbo in questa stagione ha disputato 20 partite (1155 minuti) mettendo a segno un gol e un assist. La rete realizzata nell’ultima gara di campionato contro il Torino ha permesso alla Roma di ottenere un punto. Matic non è abituato a vivere la gioia di un gol fatto: non segnava dal 29 gennaio 2020.

Al netto della rete contro il Torino, l’ex United quando è in campo dimostra di avere una conoscenza calcistica sopraffina (85,7% di passaggi riusciti) e la capacità di intercettare le azioni avversarie grazie a delle letture preventive. Matic, spesso, però, per esigenza ha dovuto giocare in coppia con Cristante formando un reparto statico senza cambi di passo e in molte situazioni si è trovato a rincorrere gli avverarsi palesando i suoi difetti. Il numero 8 giallorosso si è dimostrato un calciatore prezioso ma, data la carta di identità (34 anni), non potrà giocare costantemente ogni 3 giorni.

Il centrocampista serbo quando rilascia delle dichiarazioni incarna alla perfezione il pensiero Mourinho, infatti, non un caso se è il sesto calciatore più impiegato dallo Special One in tutta la sua carriera (179 partite). Matic, dopo Roma-Torino, ha evidenziato il motivo per cui, secondo lui, la squadra non riesce a fare il salto di qualità: ‘Ci manca la giusta mentalità”.

La sorpresa Camara

Camara è arrivato nella Capitale a causa dell’inaspettato infortunio di Wijnaldum. Il centrocampista di proprietà dell’Olympiakos, dopo un inizio di stagione in cui ha passato più tempo in panchina che in campo, ha fatto vedere le proprie qualità. Mourinho prima di Udinese-Roma aveva presentato così il numero 20: ”Camara non ha i 90 minuti e non ha la possibilità di cominciare la partita di domani. Non ha neanche la conoscenza del nostro metodo di gioco. Ha dimostrato la sua qualità in allenamento, è un giocatore di qualità che ci aiuterà tanto. Per ora andrà in panchina, poi piano piano avrà un percorso da fare”

Camara nelle 14 partite giocate (1 assist in 595 minuti) ha dato dinamismo e fisicità al centrocampo della Roma. Il numero 20 ha permesso alla squadra giallorossa di giocare più alta in fase di non possesso cercando in diverse situazioni il recupero palla nella metà campo avversaria. Camara, infatti, grazie ad un pallone rubato a Tameze, nella gara contro il Verona ha permesso alla Roma di segnare il gol del pareggio. Tendenzialmente quando è stato schierato dal primo minuto, il guineano ha messo in difficoltà il centrocampista avversario sul quale Mourinho lo ha messo in marcatura: Villar, Ndombele e Tameze ne sono la testimonianza.

La delusione Andrea Belotti

Belotti ha rifiutato diverse proposte per indossare la maglia delle Roma. L’ex capitano del Torino è stato voluto fortemente da Josè Mourinho che prima del suo arrivo dichiarò: ”Su Belotti dico una cosa sola: se vuole davvero venire alla Roma, mi piace questo suo entusiasmo”.

Peccato che il gallo, in questa prima parte di stagione con la maglia giallorossa, abbia perso il sorriso. Ad oggi lo specchio dell’esperienza di Belotti nella Capitale è il rigore sbagliato contro il Torino. Il numero 11 ha giocate 17 partite (656 minuti) e ha realizzato 2 gol. Bottino troppo magro per un attaccante che fatto oltre 100 reti in Serie A. Belotti, in campionato, ancora non è riuscito a vedere la porta e spera in un nuovo inizio dopo la sosta.

Celik rimandato con fiducia

Celik è l’unico calciatore arrivato dal mercato estivo per cui la Roma ha speso dei soldi per acquistare a titolo definitivo il cartellino (7 milioni). Il terzino turco in questo inizio di stagione ha giocato 12 partite (707 minuti) su 21. Il numero 19 non ha realizzato assist o gol e questo purtroppo lo accomuna ai suo compagni di reparto. I quinti della Roma sono poco incisivi, infatti dalle fasce in 21 partite sono arrivati solo un gol (El Shaarawy) e un assist (Spinazzola).

Il terzino turco, però, ha dimostrato personalità nelle giocate e ciò è testimoniato da un dato: 5 grandi occasioni da gol create in Serie A (11° del campionato italiano e secondo della rosa dopo Pellegrini). Celik, data l’esclusione di Karsdorp, dopo la sosta probabilmente avrà più spazio e continuità per dimostrare il proprio valore.

La speranza Wijnaldum e l’incognita Svilar

Georginio Wijnaldum rappresenta la speranza della Roma. L’attesa di rivedere il centrocampista olandese con la maglia giallorossa è molto elevata. Il numero 25 ha giocato solo 12 minuti con la Roma e Mourinho spera di poter contare su di lui subito dopo la sosta. La frattura alla tibia è un infortunio grave e rivedere immediatamente Wijnaldum al massimo della propria forma sarà molto difficile. La speranza è che il centrocampista olandese possa dare comunque un grande contributo nella seconda parte di stagione e aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi.

Il primo calciatore arrivato nella sessione estiva è stato Mile Svilar. L’ex portiere del Benfica è un oggetto misterioso, infatti, ha disputato solo una gara con la maglia giallorossa. L’unica occasione per vederlo in campo è stata la sconfitta in Europa League contro il Ludogorets per 2-1. Le prime impressioni non sono state positive ma è impossibile giudicare un calciatore che ha disputato solo 90 minuti. Il ruolo di Svilar sembra molto simile a quello di Fuzato (inutilizzato la scorsa stagione), per cui, la Roma nelle prossime settimane dovrà fare delle valutazioni sul secondo portiere da affiancare a Rui Patricio.

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Roma puoi ‘appuntire’ l’attacco: il Verona subisce gol da 19 partite consecutive

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Stasera alle 18:30, nel giorno di Halloween, i tifosi giallorossi si aspettano un ‘dolcetto’ dalla Roma. La squadra di Josè Mourinho, infatti, ha la possibilità di superare la Lazio e posizionarsi al quarto posto in classifica. L’opportunità è ghiotta dato che l’avversario (il Verona) è in difficoltà ed è reduce da 6 sconfitte consecutive. I giallo blu hanno ottenuto appena 5 punti e, nelle prime 11 giornate di campionato, solo nella stagione 1989-90 avevano raccolto meno (4).

L’occasione arriva anche per gli attaccanti della Roma che, sabato come tutta la squadra, si sono dedicati quasi esclusivamente ai tiri in porta. Il Verona, infatti, subisce gol da 19 partite consecutive (Coppa Italia inclusa) e l’ultima volta che ha terminato una gara con la porta inviolata risale allo scorso 4 aprile. Nessuna squadra dell’attuale Serie A ha fatto peggio. Numeri alla mano, quindi, gli attaccanti giallorossi avranno la possibilità di tornare protagonisti. Abraham si è sbloccato in Europa League contro l’Helsinki ma in Serie A non segna da 5 gare, Zaniolo, invece, nelle ultime 16 partite di campionato ha effettuato solo 2 assist. Troppo poco per la coppia di attacco che probabilmente partirà dal primo minuto stasera contro il Verona.

L’occasione di rivivere la gioia di un gol fatto è molto ghiotta anche per gli attaccanti che partiranno dalla panchina ed entreranno nel finale. I giallo blu, infatti, hanno subito 10 dei 21 gol nell’ultima mezz’ora di partita. Belotti, Shomurodov ed El Shaarawy sono avvisati: possono essere le frecce in più per abbattere l’animale ferito di nome Hellas Verona.

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Roma ‘spuntata’: i giallorossi rischiano il 2° peggior attacco nei campionati a 20 squadre della propria storia

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Senza fare gol le partite di calcio non si vincono. Concetto banale quanto importante in una Roma che fa fatica a gonfiare le reti delle porte avversarie. Mourinho nel post partita di Roma-Napoli ha dichiarato: ”Abbiamo fatto una prestazione sufficiente per non perdere la partita”. Concetto che può essere condiviso o meno ma il dato oggettivo è che si è fatto poco o nulla per vincere la gara. I giallorossi, infatti, nel match di ieri non hanno effettuato un tiro in porta e hanno palesato difficoltà preoccupanti nell’ultima trequarti di campo.

La media gol della Roma in queste prime 11 partite di campionato è allarmante: 1,18 a partita (13 reti totali in Serie A). Continuando così la squadra di Mourinho rischia di stabilire un record negativo che pochi si sarebbero immaginati ad inizio stagione: 2° peggior attacco nella storia della Roma nei campionati a 20 squadre. Se non ci sarà un’inversione di marcia, infatti, l’attuale media gol dei giallorossi porterà la squadra a segnare 45 gol in 38 partite (solo nel 1946-47 con 41 reti si è fatto peggio). Abraham, Belotti, Shomurodov, El Shaarawy e Zaniolo, in Serie A, hanno realizzato le stesse reti di molti difensori del campionato italiano (2): Kim del Napoli, Udogie dell’Udinese, Doig del Verona e Mazzocchi della Salernitana. Allarmante. Se si vuole ambire ad obiettivi importanti, è obbligatorio voltare pagina perché in quella attuale c’è solo scritto ‘cercasi i gol’.

Solo 5 partite con più di un gol nelle ultime 17 gare di Serie A

14.5.2022 Roma vs Venezia (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Abraham deluso (Foto Gino Mancini)

Gli attaccanti della Roma stanno navigando nel buio. Dybala era l’unico che accendeva la luce e permetteva anche agli altri di segnare (Abraham ha realizzato 2 gol su 2 assist da parte dell’argentino). La fatica in fase realizzativa, però, non è novità in casa giallorossa (9° attacco la passata stagione con 59 reti) e considerando anche le ultime 6 gare dello scorso campionato, la squadra di Mourinho nelle ultime 17 partite di Serie A solo in 5 occasioni ha segnato più di un gol (Torino-Roma 0-3, Roma-Monza 3-0, Empoli-Roma 1-2, Inter-Roma 1-2 e Roma-Lecce 2-1). Non è un caso se i giallorossi hanno vinto le ultime 5 gare in cui hanno segnato più di una rete. Nel calcio, infatti, l’obiettivo principale è fare gol.

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Roma quarta nonostante l’attacco ‘spuntato’: dal 1996 solo in 2 occasioni ha segnato meno

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – AAA Cercasi gol degli attaccanti. Mourinho, dopo Roma-Cremonese, dichiarò di non essere in apprensione per le poche reti realizzate: ”Mi preoccupa che non segnino gli attaccanti? No, arriverà per tutti il tempo di segnare”. Otto giornate dopo, però, questo momento latita ad arrivare. Al netto dei 5 gol e 2 assist di Dybala, in Serie A, infatti, gli altri attaccanti giallorossi stanno faticando ad essere incisivi: Abraham in 709 minuti ha realizzato 2 reti e messo a segno un assist mentre Belotti, Shomurodov, El Shaarawy e Zaniolo in 844 minuti totali non hanno ancora effettuato né un gol né un assist in campionato. La Roma, a causa dell’attacco ‘spuntato’, in 10 giornate di Serie A ha segnato solo 13 gol. Un bottino così magro, a questo punto della stagione, non si registrava dal 2010-2011 (11 reti) e prendendo in considerazione tutte le stagioni dal 1996-1997, solo in un’altra occasione i giallorossi avevano segnato meno (11 gol nel 2008-2009).

La Roma, però, nonostante i problemi in fase realizzativa, è quarta a -4 dal Napoli primo in classifica. I giallorossi non hanno ancora mostrato le proprie potenzialità ma sono comunque in corsa per le posizioni di vertice. Se, come ha detto Mourinho, il tempo in cui gli attaccanti faranno gol arriverà, i tifosi della Roma possono sognare.