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Roma, da Lukaku ad Azmoun attacco a 5 stelle: 802 gol con i club, nessuno meglio in Serie A

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Per la Roma è arrivato il momento di accelerare. La classifica dopo 3 giornate di campionato è impietosa: un solo punto in 3 partite come non accadeva dalla stagione 1995-1996. I giallorossi torneranno in campo il 17 settembre contro l’Empoli e inizieranno un tour de force (7 gare in 21 giorni) che terminerà a Cagliari (8 ottobre). Mourinho finalmente potrà affidarsi a un attacco da 5 stelle: Lukaku, Dybala, Belotti, Azmoun ed El Shaarawy (in attesa di Abraham).

Roma, attacco a 5 stelle: in Serie A, solo Mourinho potrà affidarsi a un reparto che ha partecipato a oltre 1100 gol con i club

La Roma ha terminato la scorsa stagione di Serie A con 50 gol fatti: quarto peggior risultato della storia giallorossa in un campionato a 20 squadre. Dopo un anno la situazione potrebbe cambiare radicalmente. Numeri alla mano, infatti, nessuna rosa della Serie A può vantare un reparto offensivo formato da calciatori che, con i rispettivi club, hanno segnato 802 gol. Lukaku, Dybala, Belotti, Azmoun ed El Shaarawy nelle loro carriere hanno dimostrato di saper scaraventare il pallone nelle porte avversarie.

Mourinho finalmente ha ottenuto il profilo di calciatori di cui parlava all’inizio della sua esperienza nella Capitale. ”Sono attaccanti che hanno sempre fatto gol e ora non segnano o attaccanti che hanno fatto sempre pochi gol e stanno continuando cosi? Non è che qui abbiamo Lewandowski che ora nella Roma non segna. Non è un problema di qualità, ma di profilo dei giocatori”. Parole sacrosante dello Special One quando in rosa c’erano: Shomurodov, Felix, Abraham, Zaniolo, Carles Perez ed El Shaarawy (242 gol e 108 assist)

Non sarà arrivato Lewandowski, ma la coppia Lukaku-Dybala, con Belotti, Azmoun ed El Shaarawy alle spalle, rappresenta la risposta ai problemi avuti nel biennio precedente. Nessuno, infatti, in Serie A può affidarsi a 5 attaccanti che hanno segnato almeno 100 reti con i club nei rispettivi campionati. Mourinho è pronto a forgiare nel corso di questa stagione un big Roma che possa tornare in Champions League. Ci sono due strade: campionato o Europa League, l’importante sarà raggiungere il traguardo.

Gol e assist con i club degli attaccanti delle big della Serie A

Lukaku – 590 presenze: 280 gol e 94 assist

Dybala – 444 presenze: 163 gol e 72 assist

Belotti – 403 presenze: 149 gol e 37 assist

Azmoun – 302 presenze: 109 gol e 48 assist

El Shaarawy – 412 presenze: 101 gol e 51 asssit

TOTALE ROMA: 802 gol e 302 assist

Immobile – 496 presenze: 275 gol e 72 assist

Pedro – 656 presenze:165 gol e 108 assist

Castellanos – 205 presenze: 78 gol e 28 assist

Felipe Anderson – 431 presenze: 72 gol e 85 assist

Isaksen – 142 presenze: 33 gol e 18 assist

Zaccagni – 288 presenze, 32 gol e 46 assist

TOTALE LAZIO: 655 Gol e 357 assist

Alexis Sanchez – 668 presenze: 198 gol e 144 assist

Lautaro Martinez – 303 presenze: 134 gol e 42 assist

Arnautovic – 474 presenze: 128 gol e 74 assist

Thuram – 252 presenze: 63 gol e 38 assist

TOTALE INTER: 523 gol e 298 assist

Giroud – 674 presenze: 273 gol e 93 assist

Jovic – 246 presenze: 69 gol e 24 assist

Leao – 197 presenze: 54 gol e 41 assist

Pulisic – 275 presenze: 47 gol e 47 assist

Okafor – 167 presenze: 41 gol e 28 assist

Chukwueze – 210 presenze: 37 gol e 31 assist

TOTALE MILAN: 521 gol e 264 assist

Osimhen – 194 presenze: 100 gol e 24 assist

Simeone – 328 presenze: 96 gol e 26 assist

Politano – 438 presenze: 76 gol e 49 assist

Kvaratskhelia – 162 presenze: 36 gol e 42 assist

Lindstrøm – 146 presenze: 29 gol e 29 assist

Raspadori – 118 presenze: 24 gol e 14 assist

TOTALE NAPOLI: 361 gol e 184 assist

Milik – 363 presenze: 148 gol e 37 assist

Vlahovic – 201 presenze: 77 gol e 16 assist

Chiesa – 250 presenze: 58 gol e 45 assist

Kean – 204 presenze: 47 gol e 6 assist

TOTALE JUVENTUS: 330 gol e 104 assist

Muriel – 447 presenze: 143 gol e 72 assist

Scamacca – 159 presenze: 52 gol e 4 assist

Lookman – 234 presenze: 48 gol e 26 assist

El Bilal Touré – 90 presenze:16 gol e 7 assist

TOTALE ATALANTA: 259 gol e 109 assist

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Interviste

Belotti fiducioso al termine del ritiro: ”Cara Roma adesso scoprirai il vero Gallo”

Una stagione difficile, turbolenta. Belotti la considera tale la prima esperienza con la maglia della Roma. Come riporta il Corriere dello Sport, l’ultimo gol in Serie A risale a maggio 2022 con il Torino. L’avversario? La Salernitana. Di seguito l’intervista del Gallo dall’afosa Faro.

Belotti, l’amichevole contro il Fararense le ha restituito il sorriso?
“Segnare è sicuramente importante perché noi centravanti siamo incaricati al fare gol, è per quello che siamo giudicati. Ma è anche più piacevole sapere di aver dato un contributo alla squadra. Le vittorie servono, anche ad Agosto”.

Parla come se non fosse entusiasta.

“In verità sono molto contento. E sono ancora più contento di aver vissuto un intero ritiro senza problemi”.

Nel 2022 non le è successo: prima l’attesa per la chiamata della Roma, poi il rigore sbagliato contro il Torino e il successivo infortunio muscolare a novembre
“Già. Lo scorso anno ho saltato due ritiri, prima in estate e poi in autunno, e questa mancanza di allenamento ha condizionato la mia stagione. La preparazione è fondamentale per mettere minuti nelle gambe e farsi così trovare pronti per le partite vere”

Come parte la sua seconda stagione con la Roma?
“Mi sento bene. Il bilancio dell’estate è positivo. Avevo bisogno di allenamenti tosti, impegnativi, per raggiungere più rapidamente la condizione. I carichi del precampionato sono la benzina che ti consente di arrivare fino alla fine”

Si sente di dire che resterà alla Roma? Il mercato davvero non la riguarda?
“Io non penso a niente. lo penso a giocare. So di essere in una grande squadra e sento la fiducia di tutti: staff, dirigenza, allenatore. Questa è la cosa che conta”

Le indiscrezioni raccontano di un possibile addio.

“Sinceramente le voci non mi interessano. Come dicevo, essere alla Roma per me è un motivo di orgoglio e soddisfazione. Mi trovo bene con tutti e conto di dare il massimo per questa maglia”.

Intanto potrebbe cominciare il campionato da titolare: aspettando il concorrente in attacco, senza l’infortunato Abraham, ha una grande occasione per convincere Mourinho.
“In questo momento io devo soprattutto concentrarmi su un aspetto: la condizione fisica. Se sto bene so di poter dare qualcosa di buono alla squadra. Fatemi stare bene”.

Non la disturba leggere sui giornali ogni giorno un nome diverso nel suo ruolo?
“Non mi dà fastidio, perché conosco le regole. Se c’è bisogno di un altro centravanti lo decideranno la società e l’allenato-re, questa logicamente non è una scelta che spetta a me. Ma con tante partite lo spazio non mancherà. Ogni tanto serve a chiunque rifiatare nel corso di una stagione. Succede in tutte le squadre e non è un problema”.

Come spiega quel numero dolente, zero gol nell’ultimo campionato?
“È stata un’annata, come definirla?, turbolenta: ho saltato due ritiri, ho avuto una frattura alla mano e una frattura intercostale. Da fuori magari certe cose non si notano ma le assicuro che non è facile dare il massimo quando non si è al top”.

Mourinho l’ha elogiata per essersi messo a disposizione anche in situazioni estreme.
“È vero e lo ringrazio. Ci sono stati momenti in cui ho stretto i denti e ho provato ad andare oltre me stesso… Ma quando sai di non essere al cento per cento fai più fatica, incontri difficoltà alle quali non sei abituato”.

Si sente di promettere qualcosa ai tifosi?
“Sono convinto che sarà una stagione migliore, perché tutti gli infortuni che ho patito sono alle spalle. Avendo lavorato bene sin dal primo giorno i risultati si noteranno anche in partita”

Qual è l’obiettivo della Roma?
“Si vedrà strada facendo, come sempre. Poi è chiaro, la città intera sogna di tornare a vivere l’atmosfera della Champions League. Quando senti quella musichetta, provi emozioni diverse. Ma è inutile proiettarci ora sul risultato finale: il focus della Roma è provare a vincere tutte le partite”.

La sua è ambizione o realismo?
”Noi siamo una squadra forte. Perciò mi sembra naturale ragionare su un ostacolo per volta, senza porci troppi limiti. Se lottiamo metro dopo metro riusciremo a toglierci delle soddisfazioni”.

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Rassegna stampa

Belotti in bilico: se arriva l’offerta giusta può partire

Andre Belotti è l’unico centravanti a disposizione di Mourinho. Il Gallo però, non convince e rischia di lasciare la Roma dopo appena un anno. Come riporta il Corriere dello Sport, l’ipotesi ha preso piede durante il ritiro in Portogallo, quando Mourinho si è reso conto di non poterne sfruttare al massimo le caratteristiche.

Di sicuro Belotti non si aspettava questa situazione. L’anno scorso, per attendere la Roma fino alla fine di agosto, aveva rinunciato a diverse proposte allettanti, dal Monaco alla Fiorentina. Scelta che gli era costata almeno un mese e mezzo di ritardo nella condizione atletica rispetto ai compagni. Mourinho lo aveva stimolato e rassicurato chiedendogli i gol che mancavano al repertorio di Abraham, quelli nelle mischie e nei finali arroventati.

Purtroppo i buoni propositi si sono scontrati con la realtà: zero gol in campionato, con la macchia del rigore sbagliato proprio contro il Toro, sono il risultato di una stagione disastrosa, nella quale anche un infortunio muscolare durante la pausa mondiale gli ha impedito di recuperare il tempo perduto.

Belotti ha fatto un po’ meglio nelle coppe, segnando 4 gol complessivi e giocando una grande partita contro il Salisburgo. Quella notte meritò anche i cori e gli applausi dell’Olimpico dopo la sostituzione. Ma da un centravanti che nel bagaglio portava una dote da 106 reti in Serie A tutti a Trigoria si sarebbero aspettati di più. Per assurdo, sfiorando il gol della vittoria nella finale di Budapest, Belotti avrebbe potuto cancellare un anno di disagi. Ma la ruota della fortuna per lui non ha girato. Il futuro del Gallo è tutto da scrivere: se arriva l’offerta giusta per la Roma e per il giocatore, l’ex Torino proverà a rigenerarsi in un’altra squadra.

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Allenamenti

Ritiro Roma, Belotti e Solbakken assenti alla seduta di allenamento

Dopo l’amichevole contro lo Sporting Braga terminata 1-1, la Roma nel pomeriggio ha svolto una seduta di allenamento. Mourinho ha potuto svolgere le varie esercitazioni con quasi tutta la rosa a disposizione. Belotti, che nell’amichevole ha disputato 90 minuti, e Solbakken gli unici assenti. Lo Special One nel corso dell’allenamento ha utilizzato un drone preso d’assalto dai gabbiani. Di seguito il video pubblicato dalla Roma.

Povero drone 🎶 pic.twitter.com/iQOR62ekaq— AS Roma (@OfficialASRoma) July 27, 2023

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Rassegna stampa

Belotti non segna più: quasi mille minuti senza gol in Serie A

Il Gallo non canta più. Come riporta il Corriere della Sera, nessuno ha giocato più partite di lui in Serie A con la Roma senza segnare. Oggi Belotti a Firenze toccherà quota 300, in giallorosso ne ha fatte 29 ed è ancora a secco. Solo altri 8 attaccanti giocarono almeno 10 volte senza vedere la porta: Pantò (11 nel 1945-46, 10 nel ‘46-47), Renato (23 nel 1988-89), Baldieri (11 nel 1989-90), Bartelt (12 nel ‘98-99), Poggi (11 nel 1999-2000), Corvia (13 nel 2004-05), Montella (12 nel 2008-09) e Ibarbo (10 nel 2014-15). In molti casi si trattava di apparizioni-lampo: tutte dalla panchina quelle di Montella, appena 152’ nell’ultima stagione da calciatore.

Non c’erano le sostituzioni negli anni 40, quando Pantò giocò 990’ nel 1945-46 e 900’ l’anno dopo. Belotti, già 980’, rischia di far peggio, se non si sbloccherà a Firenze o con lo Spezia. Mai quanto il mitico Renato, però: 1.543 minuti in quel disastroso 1988-89.

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Rassegna stampa

Roma sterile, mai così pochi gol da 27 anni

Sono tutti in attacco i dubbi di Mourinho -ieri rimasto in silenzio – per il match di oggi (ore 18.30) a Torino contro la formazione granata di Juric. Con tutta la rosa a disposizione, ad eccezione dell’infortunato Karsdorp, lo Special One si trova in una insolita, almeno in questa stagione, situazione di abbondanza e quindi con più opzioni in ogni reparto. Come riporta il Corriere della Sera, Se però in difesa le scelte sembrano fatte, con il ritorno di Mancini e Ibanez al fianco di Smalling, con Zalewski e Spinazzola esterni, dalla metà campo in su le combinazioni sono tante. Tutto ruota intorno all’attaccante più avanzato: centravanti vero, con Abraham e Belotti in ballottaggio, o falso nove, con Dybala avanzato?

La gara con la Sampdoria è stata una delle migliori per quanto riguarda la produzione offensiva, ma la sterilità sotto porta della formazione giallorossa resta una nota dolente della stagione. I 38 gol in 28 giornate rappresentano infatti il primato negativo della Roma da quando (2004-05) la serie A è tornata a 20 squadre. Un «record» che apparteneva alla Roma di Rudi Garcia, che nella stagione 2014-15 si era fermata a 39, che però erano valsi il secondo posto dietro alla Juventus, posizione mantenuta fino al termine di quel campionato. In assoluto, la Roma non faceva meno gol nelle prime 28 giornate da 27 anni: nella stagione 1995-96, l’ultima di Mazzone sulla panchina giallorossa, le reti furono 37.

Sono tante le frecce all’arco dello Special One: oltre ad Abraham, Belotti e Dybala anche El Shaarawy, a segno contro la Sampdoria, e Solbakken, non utilizzabile in Europa League, si candidano per una maglia. Se dovesse toccare al «Gallo», per lui sarebbe di sicuro una partita speciale, la prima da ex nello stadio in cui ha vissuto gli anni migliori della sua carriera.

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Interviste

Torino-Roma, Juric: ”Domani un difensore accorcerà su Dybala. Mourinho? È uno che arriva al risultato”

Ivan Juric, alla vigilia della gara contro la Roma (18:30), ha parlato del match in conferenza stampa. Di seguito le parole del tecnico del Torino.

Che partita sarà?

“La Roma è una grande squadra, le basta poco per segnare ed è pericolosa sui piazzati. Dovremo essere perfetti”.

Come stanno gli infortunati?

“Recuperiamo Karamoh, non Ilic”.

Lei è stato vittima di cori razzisti?

“Ripetiamo sempre le stesse cose… Si fa veramente poco, anche questa volta si è fatto poco a livello di punizioni. Ogni tanto qualche ‘zingaro’, ma non cose eclatanti. Riesco a gestirli bene”.

L’Italia è un paese razzista?

“Secondo me no, ma ci sono le situazioni non belle. Anche noi stranieri dobbiamo avere un’apertura verso il paese che ci ospita, è fondamentale fare il primo passo per accettare la cultura. In tutti questi anni mi sono sempre sentito bene, c’è sempre stata un’apertura. Non c’è vero razzismo, ma ogni tanto succedono cose brutte”.

Che rapporto ha avuto con Belotti?

“Eccellente, ma mi è dispiaciuto per il modo in cui si è lasciato con il Toro. A volte non si distinguono rapporti con società e con i tifosi: è sempre stato un idolo, poteva lasciarsi meglio. Ma è un ragazzo eccezionale, è sempre stato disponibile”.

Qual è il senso di questo Torino-Roma?

“Vorrei ripetere le prestazioni di Reggio Emilia, abbiamo creato tanto e concesso poco. Ci è girato male il risultato, ma la squadra era sul pezzo. Abbiamo tanti giovani, vogliamo provare i nuovi e serve una spinta emotiva per fare bene. La sfida con la Roma si carica da sola, non dobbiamo perdere altri punti e prendere altri gol sui piazzati. Serve una crescita globale”.

La trequarti è al completo: come la gestirà?

“Abbiamo più opzioni. Karamoh lo considero un acquisto, ora ha fatto bene e adesso voglio alternare lui e Radonjic e dall’altra parte Miranchuk e Vlasic. Ci manca un po’ di velocità quando giocano Miranchuk, Vlasic e Sanabria: lavorano bene, ma siamo più pericolosi quando c’è un velocista come Radonjic o Karamoh”.

Ti aspetti una difesa a tre della Roma?

“Può fare quello che vuole… Con la difesa a tre ha trovato equilibrio, nell’ultima ha giocato a quattro ma avevano tante assenze. Le grandi squadre si adattano ad ogni modulo, i giocatori d’esperienza fanno più facilmente ciò che devono”.

Che banco di prova sarà domani?

“Belotti e Abraham sono grandi giocatori, come tutti gli altri e anche Solbakken mi è piaciuto. Servono le coperture preventive per non permettere il contropiede”.

Avrete un accorgimento particolare per Dybala?

“Uno dei miei tre dovrà salire. Preferisco un difensore che accorcia, poi si crea il tre contro due”.

Si aspettava di più da Mourinho alla Roma?

“È uno che arriva al risultato, è capace ad adattarsi cercando il risultato. È sempre stato così, non è che in passato fosse diverso. Ha avuto una grande carriera”.

Le manca uno come Belotti?

“Avevo la sensazione che fosse un top player, a volte. È imparagonabile a quelli che abbiamo noi. Ma non aveva costanza, anche a Roma sta cercando la forma migliore, come quando qui segnava 20 gol. Quando è in forma, è fantastico”.

Vorrebbe il riscatto di Miranchuk e Vlasic?

“Preferisco sempre avere più giocatori possibili che ho allenato. Quando un giocatore lavora con me un anno, spesso mi capita che la stagione dopo faccia meglio. Più ne confermiamo, meglio è”.

Pensa di mettere Lazaro?

“Ha fatto fatica a reggere il ritmo partita. Ha qualità e ha migliorato la fase difensiva, è un ragazzo a posto e lo vogliamo inserire piano piano”.

Un giudizio su Radonjic?

“Poteva dare palla a Sanabria in un’azione a Reggio Emilia, ma è andato dritto. È importante che trovi continuità: ha trovato una linea di atteggiamento e prestazioni giuste. Ora serve che alzi l’asticella, in queste dieci partite deve avere l’atteggiamento giusto e diventare un giocatore vero”.

Come sta Pellegri?

“Sta cercando un equilibrio, lo lasciamo libero nell’allenarsi con ritmi suoi perché trovi la pace con il suo fisico. Speriamo che Sanabria continui così, ha fatto un altro bel gol ma come alternativa c’è Pellegri”.

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Roma-Sampdoria, Pellegrini stringe i denti, dubbio Abraham

Un giorno di allenamento personalizzato in palestra, 3 giorni di lavoro quasi normale. Lorenzo Pellegrini non è ancora al cento per cento ma sembra pronto a giocare. Come riporta il Corriere dello Sport, Mourinho lo sta osservando con attenzione, perché non vuole rischiare nulla all’inizio del ciclo di 7 partite in 28 giorni, ma ha ricevuto dal suo capitano ampia disponibilità. Come al solito. Rientrato in anticipo dalla Nazionale, a causa di un piccolo fastidio, Pellegrini intende dare il suo contributo nella rincorsa Champions già contro la Sampdoria.

All’andata decise la partita su rigore. Stavolta cercherà il primo gol su azione del suo campionato. E’ consapevole che finora il suo rendimento sia stato insoddisfacente, non è contento di sé e non cerca alibi. Ma è chiaro che gli infortuni – l’ultimo incidente contro la Real Sociedad gli ha lasciato una grande cicatrice sulla testa – lo hanno frenato perché gli hanno impedito di allenarsi con continuità e quindi di mantenere una buona condizione atletica. Pellegrini spera che gli eventi negativi si siano conclusi e che il mese di aprile gli riservi belle sorprese, scoprendo soprattutto un feeling tecnico con Dybala che può rendere la Roma molto più forte.

Domani sera, ancora con l’Olimpico pieno, non sono ammessi errori. Mourinho ha ricordato ai giocatori in questi giorni che sarebbe folle rivolgere il pensiero soltanto all’Europa League, in cui la Roma è arrivata “solo” ai quarti di finale. Nelle prossime 2 partite anzi, contro Sampdoria e Torino, sarebbe opportuno raccogliere il massimo dei punti per rientrare in zona Champions e poi dedicarsi al Feyenoord.

Certo la prima partita si annuncia complicata, a dispetto della differenza in classifica: con 4 squalificati e Karsdorp infortunato, Mourinho deve allestire una formazione emergenziale. Forse con Celik schierato sulla linea difensiva da braccetto di destra.

Il dubbio principale resta il centravanti. Nelle ultime due partite, derby compreso, il titolare è stato Belotti. Che peraltro non è mai stato pericoloso. Stavolta potrebbe toccare ad Abraham, che ha bisogno urgente di rilanciarsi. Come Pellegrini, ha peggiorato di molto il suo score rispetto allo scorso anno. Destinato al ruolo di uomo-mercato della prossima estate, deve ora dimostrare che la fase buia è passata.

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Roma in partenza verso San Sebastian: ci sono Belotti, Llorente e Pellegrini

La Roma vola verso San Sebastian. Alle 18.30, ci sarà la conferenza stampa di José Mourinho insieme a Lorenzo Pellegrini. Presenti Belotti, il capitano giallorosso e Diego Llorente che si sono allenati con il gruppo.

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Frattura al quarto metacarpo per Belotti: nei prossimi giorni sarà sottoposto a intervento chirurgico

Dopo Llorente e Pellegrini, la Roma perde anche Belotti. Il Gallo, ieri sera, ha accusato una forte contusione al polso durante un contrasto nel match tra Roma e Real Sociedad, nel quale è subentrato al 60′. Gli esami strumentali hanno fatto luce sull’infortunio dell’attaccante giallorosso: frattura al quarto metacarpo della mano destra. Nei prossimi giorni sarà sottoposto a intervento chirurgico per ridurre la frattura.